Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CANTINA PLANETA SCIARA NUOVA

Scheda Opera

  • Il luogo del progetto
  • Il progetto
  • Il progetto
  • Schizzo progettuale
  • Schizzo progettuale
  • Il progetto
  • Dettaglio costruttivo
  • Attraversamento dell'edificio principale
  • Vista dell'edficio principale
  • Interno dell'edificio principale
  • La bottaia
  • Vista dall'edificio principale
  • La relazione con il contesto paesaggistico
  • Dettaglio del paramento esterno
  • Vista della bottaia e dell'edificio per la lavorazione e imbottigliamento
  • Fasi di apposizione del rivestimento
  • L'opera del contesto paesaggistico
  • L'opera del contesto paesaggistico
  • Interno dell'edificio principale
  • La bottaia
  • Comune: Castiglione di Sicilia
  • Località: Passopisciaro
  • Denominazione: CANTINA PLANETA SCIARA NUOVA
  • Indirizzo: Contrada Feudo di Mezzo
  • Data: 2011 - 2015
  • Tipologia: Edifici per attività produttive
  • Autori principali: Gaetano Gulino, Santi Albanese
Descrizione

Situata sul versante nord del vulcano Etna, la tenuta di Sciaranuova delle Aziende Agricole Planeta si colloca nei pressi di una spianata di materiale lavico – definita con il termine locale di “sciara” – in contrada Feudo di Mezzo nel territorio di Castiglione di Sicilia, caratterizzato da una significativa tradizione in via di accrescimento della produzione vinicola. Il progetto si inserisce in un contesto di eccezionale qualità paesaggistica, fortemente connotato dalla ricchezza di elementi geomorfologici e vegetali che si combinano con i segni antropici – come il sistema di architetture rurali e di terrazzamenti per la viticoltura – che hanno plasmato la morfologia del territorio etneo.
Il proposito dell’azienda vitivinicola agrigentina di inaugurare una nuova cantina alle pendici dell’Etna è stato affidato agli architetti Santi Albanese e Gaetano Gulino, molto attivi nel territorio siciliano e autori di altri progetti legati al mondo del vino. I due architetti collaborano dal 2007 e nel 2012 hanno fondato a Menfi il gruppo di progettazione Vid’A (Visioni d’Architettura).
Il progetto coinvolge l’area formata dalla sciara di una storica colata lavica, in cui si innesta un gruppo di tre nuovi edifici. La strategia progettuale punta sull’integrazione con il contesto del paesaggio vulcanico attraverso un linguaggio contemporaneo contraddistinto dalla semplicità e in grado cogliere le peculiari vocazioni del luogo. Va ricondotta a tale intento la scelta di calibrare l’intervento entro dimensioni contenute attraverso l’articolazione della tenuta in tre edifici distinti.
All’interno del complesso, ogni edificio è infatti adibito a una specifica funzione e viene realizzato con una differente tecnica costruttiva. Il corpo più grande è destinato alle fasi di lavorazione e imbottigliamento ed è realizzato con elementi in calcestruzzo armato precompresso. Per il secondo corpo il progetto prevede di ricavare un locale seminterrato da riservare alla conservazione del vino. Questa particolare condizione insediativa è sfruttata, attraverso una rampa di scale, per rendere fruibile il terrazzo e godere della vista sul paesaggio circostante. Il terzo corpo, da adibire a deposito, è costruito con moduli in cemento armato prefabbricato ed appare definito da un recinto esterno che delimita un’area di pertinenza.
L’essenzialità rappresenta un principio fondante che contraddistingue l’intera idea progettuale a partire dal suo schema planimetrico, fino al disegno delle volumetrie e alle scelte linguistiche. Questi caratteri trovano eco nella tradizione costruttiva del territorio etneo e si combinano con la scelta di utilizzare materiali e tecniche costruttive locali.
Di significativo impatto appare ad esempio l’idea di rivestire i volumi del corpo per lavorazione e imbottigliamento e della bottaia con la pietra lavica – appositamente cavata per il primo edificio e raccolta in loco per il secondo – apparecchiata a secco, secondo la tipica tradizione dell’area. Anche la scelta di ricoprire il terrazzo praticabile della bottaia con pietra lavica e quella di rifinire il magazzino con intonaco tradizionale grigio si muovono nella chiara direzione di trovare una relazione intima con il contesto e l’edilizia tradizionale, rafforzando la vocazione fortemente territoriale dell’intervento contemporaneo.

Info
  • Progetto: 2011 -
  • Esecuzione: 2012 - 2015
  • Committente: Aziende Agricole Planeta s.s.
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Lavorazione e imbottigliamento, bottaia, magazzino
  • Destinazione attuale: Lavorazione e imbottigliamento, bottaia, magazzino
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Santi Albanese Progetto architettonico Progetto https://www.gruppovida.it/ SI
Santi Albanese Direzione lavori Esecuzione https://www.gruppovida.it/ NO
Gaspare Francesco Ciaccio Progetto strutturale Progetto NO
Gaetano Gulino Progetto architettonico Progetto https://www.gruppovida.it/ SI
Gaetano Gulino Direzione lavori Esecuzione https://www.gruppovida.it/ NO
  • Strutture: Strutture in calcestruzzo armato precompresso; strutture prefabbricate in calcestruzzo
  • Materiale di facciata: Rivestimento con pietra lavica apparecchiata a secco; Intonaco tradizionale grigio
  • Coperture: Tetto piano praticabile
  • Serramenti: Infissi in ferro
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
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Il proposito dell’azienda vitivinicola agrigentina di inaugurare una nuova cantina alle pendici dell’Etna è stato affidato agli architetti Santi Albanese e Gaetano Gulino, molto attivi nel territorio siciliano e autori di altri progetti legati al mondo del vino. I due architetti collaborano dal 2007 e nel 2012 hanno fondato a Menfi il gruppo di progettazione Vid’A (Visioni d’Architettura).  
Il progetto coinvolge l’area formata dalla sciara di una storica colata lavica, in cui si innesta un gruppo di tre nuovi edifici. La strategia progettuale punta sull’integrazione con il contesto del paesaggio vulcanico attraverso un linguaggio contemporaneo contraddistinto dalla semplicità e in grado cogliere le peculiari vocazioni del luogo. Va ricondotta a tale intento la scelta di calibrare l’intervento entro dimensioni contenute attraverso l’articolazione della tenuta in tre edifici distinti. 
All’interno del complesso, ogni edificio è infatti adibito a una specifica funzione e viene realizzato con una differente tecnica costruttiva. Il corpo più grande è destinato alle fasi di lavorazione e imbottigliamento ed è realizzato con elementi in calcestruzzo armato precompresso. Per il secondo corpo il progetto prevede di ricavare un locale seminterrato da riservare alla conservazione del vino. Questa particolare condizione insediativa è sfruttata, attraverso una rampa di scale, per rendere fruibile il terrazzo e godere della vista sul paesaggio circostante. Il terzo corpo, da adibire a deposito, è costruito con moduli in cemento armato prefabbricato ed appare definito da un recinto esterno che delimita un’area di pertinenza. 
L’essenzialità rappresenta un principio fondante che contraddistingue l’intera idea progettuale a partire dal suo schema planimetrico, fino al disegno delle volumetrie e alle scelte linguistiche. Questi caratteri trovano eco nella tradizione costruttiva del territorio etneo e si combinano con la scelta di utilizzare materiali e tecniche costruttive locali. 
Di significativo impatto appare ad esempio l’idea di rivestire i volumi del corpo per lavorazione e imbottigliamento e della bottaia con la pietra lavica – appositamente cavata per il primo edificio e raccolta in loco per il secondo – apparecchiata a secco, secondo la tipica tradizione dell’area. Anche la scelta di ricoprire il terrazzo praticabile della bottaia con pietra lavica e quella di rifinire il magazzino con intonaco tradizionale grigio si muovono nella chiara direzione di trovare una relazione intima con il contesto e l’edilizia tradizionale, rafforzando la vocazione fortemente territoriale dell’intervento contemporaneo.
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  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 20
  • Particella: 980

Note

L’opera ha ricevuto la nomina per il premio internazionale Mies Van Der Rohe 2015.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Chiorino Francesca 2015 Gaetano Gulino, Santi Albanese – Cantina alle pendici dell’Etna in "Casabella", n. 854 49-55 Si
Filiputti Walter (a cura di) 2016 Storia moderna del vino italiano Skira Milano No
Ronsivalle Daniele 2023 Generare paesaggi, generare comunità. Progettisti e architetture del welfare urbano contemporaneo nei territori interni della Sicilia in "Archalp. Rivista internazionale di architettura e paesaggio alpino", n.10 40-49 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Cantina alle pendici dell'Etna Santi Albanese, Gaetano Gulino Archivio studio professionale Gruppo Vid'A Corpus di documenti ed elaborati relativi al progetto

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Il luogo del progetto Il luogo del progetto Albanese e Gulino (gruppo Vid’A)
Il progetto Il progetto Albanese e Gulino (gruppo Vid’A)
Il progetto Il progetto Albanese e Gulino (gruppo Vid’A)
Schizzo progettuale Schizzo progettuale Albanese e Gulino (gruppo Vid’A)
Schizzo progettuale Schizzo progettuale Albanese e Gulino (gruppo Vid’A)
Il progetto Il progetto Albanese e Gulino (gruppo Vid’A)
Dettaglio costruttivo Dettaglio costruttivo Albanese e Gulino (gruppo Vid’A)
Attraversamento dell'edificio principale Attraversamento dell'edificio principale Santo Eduardo Di Miceli
Vista dell'edficio principale Vista dell'edficio principale Lamberto Rubino
Interno dell'edificio principale Interno dell'edificio principale Lamberto Rubino
La bottaia La bottaia Lamberto Rubino
Vista dall'edificio principale Vista dall'edificio principale Lamberto Rubino
La relazione con il contesto paesaggistico La relazione con il contesto paesaggistico Lamberto Rubino
Dettaglio del paramento esterno Dettaglio del paramento esterno Lamberto Rubino
Vista della bottaia e dell'edificio per la lavorazione e imbottigliamento Vista della bottaia e dell'edificio per la lavorazione e imbottigliamento Lamberto Rubino
Fasi di apposizione del rivestimento Fasi di apposizione del rivestimento Santi Albanese
L'opera del contesto paesaggistico L'opera del contesto paesaggistico Santo Eduardo Di Miceli
L'opera del contesto paesaggistico L'opera del contesto paesaggistico Santo Eduardo Di Miceli
Interno dell'edificio principale Interno dell'edificio principale Lamberto Rubino
La bottaia La bottaia Lamberto Rubino

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Gruppo Vid’A Visualizza
Planeta Visualizza
Divisare Visualizza
archdaily Visualizza
EU Mies Award - Winery on the Slopes of Etna Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporanea
Titolare della ricerca: Università degli studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera


Scheda redatta da Deborah Sanzaro (Università degli studi di Catania)
creata il 29/04/2024
ultima modifica il 22/01/2025