Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

EDIFICIO BNL INA

Scheda Opera

  • Veduta prospettica
  • Sede della Banca Nazionale del Lavoro, Comm. A.M.N.
  • Sede della Banca nazionale del lavoro, Comm. A.M.N.
  • Planimetria del progetto per la BNL
  • pianta del piano terreno, progetto per la BNL
  • Pianta del secondo piano, progetto per la BNL
  • Pianta del terzo piano, progetto per la BNL
  • Pianta del sesto piano, progetto per la BNL
  • Sezione trasversale, progetto per la BNL
  • Prospetto su Corso Sicilia
  • Planimetria del progetto per l'INA
  • Pianta del piano rialzato, progetto per l'INA
  • Prospetto laterale, progetto per l'INA
  • Pianta piano tipo del progetto per l'edificio INA
  • Sezione trasversale, progetto per l'INA
  • Vista dal Corso Sicilia
  • Dettaglio del prospetto principale
  • Dettaglio del prospetto su via Gambino
  • Vista da Corso Sicilia
  • Dettaglio del prospetto su via Gambino
  • Prospetto su via Puccini
  • Dettaglio dell'angolo tra Corso Sicilia e via Puccini
  • Dettaglio dell'angolo tra Corso Sicilia e via Puccini
  • Dettaglio del prospetto principale
  • Vista dal portico di fronte
  • Prospetto su via Gambino
  • Comune: Catania
  • Denominazione: EDIFICIO BNL INA
  • Indirizzo: Corso Sicilia 24
  • Data: 1958 - 1962
  • Tipologia: Edifici polifunzionali
  • Autori principali: Cesare Pascoletti
Descrizione

Situato nel centro di Catania, l’edificio prospetta sul tratto meridionale di Corso Sicilia occupando l’isolato compreso tra via Santa Maria di Betlemme, via Gambino e Via Puccini. La sua realizzazione si colloca nell’ambito del Piano di Risanamento del rione San Berillo (L.R. 25 giugno 1954, n. 13), l'edificio è identificabile nella planimetria del piano con il lotto di progetto E. Nel contesto dell’ampia operazione urbanistica, l’ISTICA (Istituto Immobiliare di Catania) aveva suddiviso l’isolato in due parti, cedendo la porzione occidentale all’INA e quella orientale alla Banca Nazionale del Lavoro. Il compito di progettare il nuovo blocco fu affidato all’ingegnere Cesare Pascoletti, collaboratore di Marcello Piacentini e figura dominante all’interno del suo studio di progettazione romano. Pascoletti lavorò a due proposte complementari: l’una, commissionata dalla BNL, destinata alla filiale della banca e l’altra, per conto dell’INA, da adibire ad uffici, spazi commerciali e abitazioni.
Tra le varie proposte in fase di elaborazione lungo il primo tratto su corso Sicilia, quello per la Banca Nazionale del Lavoro nell’isolato E costituì il primo progetto per il piano.
L’iter di approvazione dei due progetti fu estremamente rapido: la proposta per la BNL, presentata ufficialmente nel dicembre del 1958, ricevette la completa approvazione nel febbraio del 1959, mentre quella per l’INA fu presentata l’anno successivo e dopo alcune richieste di aggiustamenti fu approvata nell’agosto del 1960. Infatti, l’esame della proposta elaborata per la Banca Nazionale del Lavoro rivela che il progetto fu concepito con un approccio unitario, in cui Pascoletti definì fin dal principio il disegno dell’intero prospetto principale su Corso Sicilia. La questione della facciata – cruciale per l’avvio delle realizzazioni lungo il nuovo asse direzionale – fu oggetto di modifiche da parte della speciale commissione internazionale formata da Alva Aalto, Pierluigi Nervi e Luigi Moretti. In particolare, si deve agli elaborati relativi alle correzioni apportate da Luigi Moretti – conservati nel Fondo Moretti presso l'Archivio di Stato di Roma – l'attribuzione a quest'ultimo del progetto da una parte della storiografia.
L’edificio presenta un impianto a corte chiusa – con la parte inferiore coperta – e si sviluppa su due livelli fuori terra e uno interrato per la parte basamentale e su ulteriori sette livelli, di cui l’ultimo arretrato, ridotti a cinque e in parte a tre sul prospetto a sud. Il sistema intelaiato con pilastri a sezione variabile, da quadrata a ottagonale, insieme alla soletta con nervature rastremate verso l’esterno che contraddistinguono la galleria porticata ai piedi dell’edificio richiamano i possibili suggerimenti di Nervi.
In aderenza alle prescrizioni della commissione internazionale, il fronte si articola secondo un alto porticato con fronte arretrato su pilastri, con campate di 7 metri circa, sormontato da un primo livello aggettante. Il blocco dei piani superiori, meno arretrato rispetto al portico, presenta degli smussi in corrispondenza del secondo livello.
L’articolazione delle aperture nel prospetto principale si differenzia tra la parte in aggetto, quasi completamente vetrata, e quella superiore che alterna bande orizzontali finestrature continue e tamponamenti rivestiti in pietra, scanditi dalla maglia di sottili pilastrini verticali. I prospetti secondari richiamano nell’impostazione e nei materiali la facciata principale, con una maggiore presenza di parti piene e il leggero aggetto dei volumi compatti delle scale segnati lateralmente da asole vetrate.

Info
  • Progetto: 1958 - 1960
  • Esecuzione: 1959 - 1962
  • Committente: BNL (Banca Nazionale del Lavoro; INA (Istituto Nazionale Assicurazioni)
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: filiale bancaria, uffici, spazi commerciali, residenze
  • Destinazione attuale: filiale bancaria, uffici, spazi commerciali, residenze
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Giovanni Di Gregorio Progetto strutturale Progetto NO
Cesare Pascoletti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=30584 SI
- SOGENE Impresa esecutrice Esecuzione NO
  • Strutture: Scheletro indipendente in calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: Rivestimenti in lastre di pietra bianche, basamento dei prospetti secondari rivestito in lastre di pietra lavica
  • Coperture: Tetto piano
  • Serramenti: Infissi metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Tra le varie proposte in fase di elaborazione lungo il primo tratto su corso Sicilia, quello per la Banca Nazionale del Lavoro nell’isolato E costituì il primo progetto per il piano. 
L’iter di approvazione dei due progetti fu estremamente rapido: la proposta per la BNL, presentata ufficialmente nel dicembre del 1958, ricevette la completa approvazione nel febbraio del 1959, mentre quella per l’INA fu presentata l’anno successivo e dopo alcune richieste di aggiustamenti fu approvata nell’agosto del 1960. Infatti, l’esame della proposta elaborata per la Banca Nazionale del Lavoro rivela che il progetto fu concepito con un approccio unitario, in cui Pascoletti definì fin dal principio il disegno dell’intero prospetto principale su Corso Sicilia. La questione della facciata – cruciale per l’avvio delle realizzazioni lungo il nuovo asse direzionale – fu oggetto di modifiche da parte della speciale commissione internazionale formata da Alva Aalto, Pierluigi Nervi e Luigi Moretti. In particolare, si deve agli elaborati relativi alle correzioni apportate da Luigi Moretti – conservati nel Fondo Moretti presso l'Archivio di Stato di Roma – l'attribuzione a quest'ultimo del progetto da una parte della storiografia. 
L’edificio presenta un impianto a corte chiusa – con la parte inferiore coperta – e si sviluppa su due livelli fuori terra e uno interrato per la parte basamentale e su ulteriori sette livelli, di cui l’ultimo arretrato, ridotti a cinque e in parte a tre sul prospetto a sud. Il sistema intelaiato con pilastri a sezione variabile, da quadrata a ottagonale, insieme alla soletta con nervature rastremate verso l’esterno che contraddistinguono la galleria porticata ai piedi dell’edificio richiamano i possibili suggerimenti  di Nervi. 
In aderenza alle prescrizioni della commissione internazionale, il fronte si articola secondo un alto porticato con fronte arretrato su pilastri, con campate di 7 metri circa, sormontato da un primo livello aggettante. Il blocco dei piani superiori, meno arretrato rispetto al portico, presenta degli smussi in corrispondenza del secondo livello. 
L’articolazione delle aperture nel prospetto principale si differenzia tra la parte in aggetto, quasi completamente vetrata, e quella superiore che alterna bande orizzontali finestrature continue e tamponamenti rivestiti in pietra, scanditi dalla maglia di sottili pilastrini verticali. I prospetti secondari richiamano nell’impostazione e nei materiali la facciata principale, con una maggiore presenza di parti piene e il leggero aggetto dei volumi compatti delle scale segnati lateralmente da asole vetrate.
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L’asse destinato ad ospitare il nuovo centro direzionale fu organizzato in grandi isolati a blocchi, identificati nella planimetria con delle lettere, con uno sviluppo su un doppio tratto sfalsato con una piazza centrale. Mentre il primo segmento su Corso Sicilia fu realizzato a partire dal 1957, il secondo lungo corso Martiri della Libertà è rimasto incompiuto, lasciando ancora riconoscibile la ferita del vuoto urbano. 

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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 69
  • Particella: 23689

Note

L’edificio si inserisce nel piano di Risanamento di San Berillo, un’operazione di notevole portata che a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta comportò lo sventramento di un’estesa area dello storico quartiere di San Berillo. La necessità di riqualificare questa fragile porzione urbana ha radici nella pianificazione ottocentesca, accompagnandosi all’idea, maturata nel corso dei decenni, di sfruttare la sua collocazione baricentrica per tracciare un collegamento tra le zone più dinamiche del centro storico e la stazione ferroviaria. Dopo una vicenda non priva di contraddizioni, l’operazione, supportata dalla creazione dell’Istica (Istituto Immobiliare di Catania), fu approvata dall’amministrazione comunale nel 1951 e vide ulteriore concretizzazione con l’inserimento nel nuovo Piano Regolatore redatto da Luigi Piccinato e con l’emanazione di una speciale legge regionale (L.R. 25 giugno 1954, n. 13). L’intervento vide inoltre il coinvolgimento di importanti figure come Luigi Moretti, Alvar Alto e Pier Luigi Nervi, chiamati a sovrintendere e a definire i criteri di massima per la sua realizzazione. In parallelo, fu predisposto il progetto per il reinsediamento degli abitanti originari, affidato all’Istberillo. L’asse destinato ad ospitare il nuovo centro direzionale fu organizzato in grandi isolati a blocchi, identificati nella planimetria con delle lettere, con uno sviluppo su un doppio tratto sfalsato con una piazza centrale. Mentre il primo segmento su Corso Sicilia fu realizzato a partire dal 1957, il secondo lungo corso Martiri della Libertà è rimasto incompiuto, lasciando ancora riconoscibile la ferita del vuoto urbano.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Padrenostro Salvatore 2006 San Berillo e il “vuoto” dopo il moderno. Dal Piano dell’Istica al progetto per il waterfront di Catania in “Paesaggio Urbano”, n. 4 26-37 No
Atripaldi Annamaria, Costa Mario Edoardo (a cura di) 2008 Catania. Architettura, città, paesaggio Mancosu Roma 180-193 No
Rostagni Cecilia 2008 Luigi Moretti 1907-1973 Electa Milano 312 No
Padrenostro Salvatore 2012 L'opera di una speciale commissione internazionale (Aalto - Moretti - Nervi) nella ricostruzione di San Berillo a Catania in Bianchino Gloria, Costi Dario (a cura di), Cantiere Nervi, La costruzione di un'identità Milano 222-226 No
Padrenostro Salvatore 2013 Catania costruita nel rinnovamento moderno Edilstampa Roma 98-99 No
Messina Clelia 2015 Il rinnovamento di Catania (1920-1970). Vicende ed intrecci di una città contesa Università degli Studi di Palermo, Tesi di Dottorato 209-210 No
Padrenostro Salvatore 2019 Catania e i suoi costruttori 1861-1961: cent'anni di edilizia per fare una grande città (dall'Unità d'Italia al PRG di Luigi Piccinato) ANCE Catania 430-431 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Progetto per BNL e INA a Catania Cesare Pascoletti Archivio privato Cesare Pascoletti Elaborati grafici
Progetto di Nuova Costruzione per conto della Banca Nazionale del Lavoro (1959 – Fasc. 578). Fondo Ufficio Tecnico del Comune di Catania Cesare Pascoletti Archivio Storico Comunale di Catania Corpus di documenti ed elaborati relativi al progetto
Progetto di Nuova Costruzione per conto dell'INA (1960 – Fasc. 621). Fondo Ufficio Tecnico del Comune di Catania Cesare Pascoletti Archivio Storico Comunale di Catania Corpus di documenti ed elaborati relativi al progetto
"Sede della Banca nazionale del lavoro". Catania (1958). Fondo Luigi Moretti Luigi Moretti Archivio Centrale dello Stato, Roma Elaborati grafici

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Veduta prospettica Veduta prospettica Cesare Pascoletti. Fondo Ufficio Tecnico. Archivio Storico Comunale di Catania
Sede della Banca Nazionale del Lavoro, Comm. A.M.N. Sede della Banca Nazionale del Lavoro, Comm. A.M.N. Fondo Luigi Moretti. Archivio Centrale dello Stato, Roma
Sede della Banca nazionale del lavoro, Comm. A.M.N. Sede della Banca nazionale del lavoro, Comm. A.M.N. Fondo Luigi Moretti. Archivio Centrale dello Stato, Roma
Planimetria del progetto per la BNL Planimetria del progetto per la BNL Cesare Pascoletti. Fondo Ufficio Tecnico. Archivio Storico Comunale di Catania
pianta del piano terreno, progetto per la BNL pianta del piano terreno, progetto per la BNL Cesare Pascoletti. Fondo Ufficio Tecnico. Archivio Storico Comunale di Catania
Pianta del secondo piano, progetto per la BNL Pianta del secondo piano, progetto per la BNL Cesare Pascoletti. Fondo Ufficio Tecnico. Archivio Storico Comunale di Catania
Pianta del terzo piano, progetto per la BNL Pianta del terzo piano, progetto per la BNL Cesare Pascoletti. Fondo Ufficio Tecnico. Archivio Storico Comunale di Catania
Pianta del sesto piano, progetto per la BNL Pianta del sesto piano, progetto per la BNL Cesare Pascoletti. Fondo Ufficio Tecnico. Archivio Storico Comunale di Catania
Sezione trasversale, progetto per la BNL Sezione trasversale, progetto per la BNL Cesare Pascoletti. Fondo Ufficio Tecnico. Archivio Storico Comunale di Catania
Prospetto su Corso Sicilia Prospetto su Corso Sicilia Cesare Pascoletti. Fondo Ufficio Tecnico. Archivio Storico Comunale di Catania
Planimetria del progetto per l'INA Planimetria del progetto per l'INA Cesare Pascoletti. Fondo Ufficio Tecnico. Archivio Storico Comunale di Catania
Pianta del piano rialzato, progetto per l'INA Pianta del piano rialzato, progetto per l'INA Cesare Pascoletti. Fondo Ufficio Tecnico. Archivio Storico Comunale di Catania
Prospetto laterale, progetto per l'INA Prospetto laterale, progetto per l'INA Cesare Pascoletti. Fondo Ufficio Tecnico. Archivio Storico Comunale di Catania
Pianta piano tipo del progetto per l'edificio INA Pianta piano tipo del progetto per l'edificio INA Cesare Pascoletti. Fondo Ufficio Tecnico. Archivio Storico Comunale di Catania
Sezione trasversale, progetto per l'INA Sezione trasversale, progetto per l'INA Cesare Pascoletti. Fondo Ufficio Tecnico. Archivio Storico Comunale di Catania
Vista dal Corso Sicilia Vista dal Corso Sicilia Deborah Sanzaro – 2024
Dettaglio del prospetto principale Dettaglio del prospetto principale Deborah Sanzaro – 2024
Dettaglio del prospetto su via Gambino Dettaglio del prospetto su via Gambino Deborah Sanzaro – 2024
Vista da Corso Sicilia Vista da Corso Sicilia Deborah Sanzaro – 2024
Dettaglio del prospetto su via Gambino Dettaglio del prospetto su via Gambino Deborah Sanzaro – 2024
Prospetto su via Puccini Prospetto su via Puccini Deborah Sanzaro – 2024
Dettaglio dell'angolo tra Corso Sicilia e via Puccini Dettaglio dell'angolo tra Corso Sicilia e via Puccini Deborah Sanzaro – 2024
Dettaglio dell'angolo tra Corso Sicilia e via Puccini Dettaglio dell'angolo tra Corso Sicilia e via Puccini Deborah Sanzaro – 2024
Dettaglio del prospetto principale Dettaglio del prospetto principale Deborah Sanzaro – 2024
Vista dal portico di fronte Vista dal portico di fronte Deborah Sanzaro – 2024
Prospetto su via Gambino Prospetto su via Gambino Deborah Sanzaro – 2024

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Enciclopedia Treccani - Cesare Pascoletti Visualizza
SIUSA - Cesare Pascoletti Visualizza
Archivio Centrale dello Stato - Fondo Luigi Moretti Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporanea
Titolare della ricerca: Università degli studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera


Scheda redatta da Deborah Sanzaro (Università degli studi di Catania)
creata il 15/05/2024
ultima modifica il 22/01/2025