Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

FIERA DI MESSINA - IRRERA A MARE

Scheda Opera

  • Planimetria generale del progetto 1938
  • Prospetti nord, est e ovest
  • Planimetrie piano terra e primo piano
  • Prospetto d'ingresso a sud
  • Veduta prospettica progetto 1938
  • Planimetria generale 1957-1990
  • Prospetto lato sud
  • Prospetto a nord
  • Prospetto  ovest
  • Prospetto nord-ovest
  • Comune: Messina
  • Denominazione: FIERA DI MESSINA - IRRERA A MARE
  • Indirizzo: Viale della Libertà
  • Data: 1946 - 1952
  • Tipologia: Fiere
  • Autori principali: Vincenzo Pantano
Descrizione

La Fiera di Messina ha una tradizione molto lontana nel tempo, ma il progetto della nuova “cittadella fieristica” si avviava nel 1938 insediandosi sui luoghi in cui insisteva lo Chalet, uno spazio ricco di vegetazione mediterranea, affacciato sullo Stretto e tangente l’attuale viale della Libertà.
Il progetto originario, che parte della storiografia attribuisce ad Adalberto Libera (1903-1963) e Mario De Renzi (1897-1967), era caratterizzato da un lungo edificio di circa trecento metri, che delimitava lo spazio verso il mare con una lunga passeggiata. L’area, ripetutamente bombardata durante la guerra, venne risanata e ricostruita nel 1946, in soli due mesi.
Autore del progetto è Filippo Rovigo (1909-1986) che interveniva sull’esistente realizzando nuovi padiglioni con l’obiettivo di ripristinare lo spazio fieristico.
Rovigo spostava l’ingresso principale lungo l’asse longitudinale dell’area, a conclusione della passeggiata a mare, realizzando come portale d’ingresso un grande arco in cemento armato di ventidue metri di altezza, e affiancava un nuovo padiglione destinato a uffici e spazi espositivi. Dal lato opposto, sul fronte a mare, prevedeva i locali di ristoro dell’Irrera che si affacciavano con una terrazza sullo Stretto. Modificava infine il Padiglione del Turismo a cui affiancava nuovi padiglioni; diversamente non interveniva sul Padiglione Centrale che risanava nelle parti danneggiate durante la guerra.
Nel 1947 il concorso nazionale per la nuova Fiera di Messina vedrà vincitore Vincenzo Pantano (1906-1957) che diventerà il responsabile del cantiere sino al 1956. Nel lungo mandato Pantano interveniva con una serie di modifiche al progetto Rovigo: sostituiva l’arco di ingresso con una pensilina, sorretta da otto pilastri, su cui poneva tre vele realizzate con tela tipo sacco sostenute da pilastri in ferro; ingrandiva, sopraelevandolo, l’edificio retrostante; modificava il Padiglione Centrale (si veda Fiera di Messina – Padiglione Centrale) e inseriva un portale d’ingresso sulla testata sud (si veda Fiera di Messina – Ingresso Principale). Inoltre, realizzava ex novo, demolendo gli edifici di Rovigo, il Padiglione delle Mostre d’Arte e del Turismo a pianta rettangolare, di pura ispirazione razionalista (si veda scheda Fiera di Messina – Padiglione delle Mostre d’Arte e del Turismo), e nel 1952 il nuovo edificio dell’Irrera a Mare.
Per l’edizione 1953 Pantano realizzava una sopraelevazione su due livelli del padiglione centrale di dodici campate con l’obiettivo di realizzare una promenade aerea che si affacciasse sullo Stretto, trasformando definitivamente il progetto originario di Libera e De Renzi.
Dal 1956 al 1990 si sono succeduti Roberto Calandra (1915-2015), Giuseppe Arena, Vittorio Podestà e Salvatore Geraci che hanno modificato, eliminato o aggiunto corpi di fabbrica alle realizzazioni esistenti.
L’Ente autonomo Fiera di Messina veniva sciolto nel 2012 e la struttura abbandonata per anni. Le vicende più recenti riguardano l’avvio dei lavori di riqualificazione mai conclusi; l’area, oggetto di ulteriori interventi, conserva solo i “resti” di alcuni degli storici manufatti architettonici: l’ingresso principale, il Padiglione delle Mostre d’Arte e del Turismo, l’Irrera a Mare e il Padiglione Centrale sono riferibili, tra demolizioni e ristrutturazioni, all’architetto Vincenzo Pantano.

Nel progetto originario della cittadella fieristica del 1938 il bar Irrera era collocato a conclusione del Padiglione Centrale nell’area semiellittica che ospitava la pista da ballo. Sull’intera area Filippo Rovigo nel 1946 aveva previsto il tiro a volo e lo spostamento del nuovo bar-ristorante a fianco del portale d’ingresso della passeggiata a mare. Un volume a un piano, chiuso da una vetrata porticata, si affacciava all’interno dell’area fieristica. Rovigo realizzava inoltre una terrazza davanti al prospetto settentrionale, delimitata da un muro di cinta, in cui prevedeva un palco per l’orchestra e una pista da ballo.
Il progetto di Vincenzo Pantano del 1952 modificava largamente l’edificio esistente. L’Irrera a mare, su due elevazioni, ospitava al primo piano un grande spazio con il bancone del bar, il secondo piano invece era destinato a ristorante con pista da ballo e pedana per l’orchestra, con una grande vetrata sullo Stretto. I prospetti presentano ancor oggi soluzioni diversificate: alle pareti intonacate del prospetto all’interno dell’area fieristica si contrappongono le finestrature continue sul mare, mentre la soluzione d’angolo è rivestita in pietra.

Info
  • Progetto: 1946 - 1952
  • Esecuzione: 1946 - 1952
  • Tipologia Specifica: Attività commerciali e ricreative
  • Committente: Ente Autonomo Fiera di Messina
  • Proprietà: Nessuna opzione
  • Destinazione originaria: Bar, ristorante e sala da ballo
  • Destinazione attuale: Edificio in ristrutturazione
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Vincenzo Pantano Progetto architettonico Progetto SI
Vincenzo Pantano Direzione lavori Esecuzione NO
Filippo Rovigo Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://iris.unipa.it/handle/10447/75457?mode=complete NO
  • Strutture: Ossatura in cemento armato
  • Materiale di facciata: Intonaco e pietra naturale
  • Coperture: Lastrico solare
  • Serramenti:
  • Stato Strutture: Discreto
  • Stato Materiale di facciata: Mediocre
  • Stato Coperture: Discreto
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Il progetto originario, che parte della storiografia attribuisce ad Adalberto Libera (1903-1963) e Mario De Renzi (1897-1967), era caratterizzato da un lungo edificio di circa trecento metri, che delimitava lo spazio verso il mare con una lunga passeggiata. L’area, ripetutamente bombardata durante la guerra, venne risanata e ricostruita nel 1946, in soli due mesi.  
Autore del progetto è Filippo Rovigo (1909-1986) che interveniva sull’esistente realizzando nuovi padiglioni con l’obiettivo di ripristinare lo spazio fieristico. 
Rovigo spostava l’ingresso principale lungo l’asse longitudinale dell’area, a conclusione della passeggiata a mare, realizzando come portale d’ingresso un grande arco in cemento armato di ventidue metri di altezza, e affiancava un nuovo padiglione destinato a uffici e spazi espositivi. Dal lato opposto, sul fronte a mare, prevedeva i locali di ristoro dell’Irrera che si affacciavano con una terrazza sullo Stretto. Modificava infine il Padiglione del Turismo a cui affiancava nuovi padiglioni; diversamente non interveniva sul Padiglione Centrale che risanava nelle parti danneggiate durante la guerra.  
Nel 1947 il concorso nazionale per la nuova Fiera di Messina vedrà vincitore Vincenzo Pantano (1906-1957) che diventerà il responsabile del cantiere sino al 1956. Nel lungo mandato Pantano interveniva con una serie di modifiche al progetto Rovigo: sostituiva l’arco di ingresso con una pensilina, sorretta da otto pilastri, su cui poneva tre vele realizzate con tela tipo sacco sostenute da pilastri in ferro; ingrandiva, sopraelevandolo, l’edificio retrostante; modificava il Padiglione Centrale (si veda Fiera di Messina – Padiglione Centrale) e inseriva un portale d’ingresso sulla testata sud (si veda Fiera di Messina – Ingresso Principale).  Inoltre, realizzava ex novo, demolendo gli edifici di Rovigo, il Padiglione delle Mostre d’Arte e del Turismo a pianta rettangolare, di pura ispirazione razionalista (si veda scheda Fiera di Messina – Padiglione delle Mostre d’Arte e del Turismo), e nel 1952 il nuovo edificio dell’Irrera a Mare. 
Per l’edizione 1953 Pantano realizzava una sopraelevazione su due livelli del padiglione centrale di dodici campate con l’obiettivo di realizzare una promenade aerea che si affacciasse sullo Stretto, trasformando definitivamente il progetto originario di Libera e De Renzi.  
Dal 1956 al 1990 si sono succeduti Roberto Calandra (1915-2015), Giuseppe Arena, Vittorio Podestà e Salvatore Geraci che hanno modificato, eliminato o aggiunto corpi di fabbrica alle realizzazioni esistenti.  
L’Ente autonomo Fiera di Messina veniva sciolto nel 2012 e la struttura abbandonata per anni. Le vicende più recenti riguardano l’avvio dei lavori di riqualificazione mai conclusi; l’area, oggetto di ulteriori interventi, conserva solo i “resti” di alcuni degli storici manufatti architettonici: l’ingresso principale, il Padiglione delle Mostre d’Arte e del Turismo, l’Irrera a Mare e il Padiglione Centrale sono riferibili, tra demolizioni e ristrutturazioni, all’architetto Vincenzo Pantano. 

Nel progetto originario della cittadella fieristica del 1938 il bar Irrera era collocato a conclusione del Padiglione Centrale nell’area semiellittica che ospitava la pista da ballo. Sull’intera area Filippo Rovigo nel 1946 aveva previsto il tiro a volo e lo spostamento del nuovo bar-ristorante a fianco del portale d’ingresso della passeggiata a mare. Un volume a un piano, chiuso da una vetrata porticata, si affacciava all’interno dell’area fieristica. Rovigo realizzava inoltre una terrazza davanti al prospetto settentrionale, delimitata da un muro di cinta, in cui prevedeva un palco per l’orchestra e una pista da ballo.  
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 217Z
  • Particella: 117

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Melluso Vincenzo 1993 Il moderno a Messina in "Abitare", n. 320 128-135 No
Cardullo Francesco 1993 La ricostruzione di Messina 1909-1940. L'architettura dei servizi pubblici e la città Officina edizioni Roma No
Melluso Vincenzo 1993 Il disegno di architettura nell'esperienza razionalista messinese Tipografia Samperi Messina No
Melluso Vincenzo 1993 L'architettura moderna a Messina. Itinerario tra gli anni Venti e Cinquanta Tipografia Samperi Messina No
Cardullo Francesco 1996 La Fiera di Messina: un esempio di architettura razionalista Officina edizioni Roma Si
Cardullo Francesco 1996 La Fiera di Messina tra storia e progetto in "Città e Territorio", n. 1 Messina Si
Melluso Vincenzo 2006 Ricerca e sperimentazione nell'architettura di Pantano e Rovigo in Culotta Pasquale, Sciascia Andrea (a cura di), Archivi dell'architettura del XX secolo, Epos Palermo 34-36 No
Smeriglio Giuseppe 2007 Messina e il Moderno. Il restauro dell'Irrera a Mare nel recinto fieristico in Palazzotto Emanuele (a cura di), Il progetto del Restauro del moderno. Attività svolta nell'ambito del Dottorato in Progettazione Architettonica, Epos Palermo 141-144 Si
Messina Francesco 2007 Il restauro del Padiglione della mostra d'arte e del turismo alla Fiera di Messina Palazzotto Emanuele (a cura di), Il progetto del Restauro del moderno. Attività svolta nell'ambito del Dottorato in Progettazione Architettonica, Epos Palermo 157-160 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Lavori di riparazione agli stabili di proprietà del comune concessi in uso all'Ente Autonomo Fiera delle attività economiche Siciliane. Sezione autonoma del Genio Civile per i danni di guerra i1946-49 (Busta 210, fascicolo 705). Fondo Genio Civile, sezione Danni Bellici. Genio Civile di Messina Archivio di Stato di Messina Documenti relativi al progetto
Lavori di riparazione agli stabili di proprietà del comune concessi inuso all'Ente Autonomo Fiera delle attività economiche Siciliane. Sezione autonoma del Genio Civile per i danni di guerra i1947-53 (Busta 211, fascicolo 707). Fondo Genio Civile, sezione Danni Bellici Genio Civile di Messina Archivio di Stato di Messina Documenti relativi al progetto
Lavori di riparazione agli stabili di proprietà del comune concessi inuso all'Ente Autonomo Fiera delle attività economiche Siciliane. Sezione autonoma del Genio Civile per i danni di guerra i1949-53 (Busta 212, faldone 708). Fondo Genio Civile, sezione Danni Bellici Genio Civile di Messina Archivio di Stato di Messina Documenti relativi al progetto

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Planimetria generale del progetto 1938 Planimetria generale del progetto 1938 Archivio di Stato di Messina
Prospetti nord, est e ovest Prospetti nord, est e ovest Francesco Cardullo
Planimetrie piano terra e primo piano Planimetrie piano terra e primo piano Francesco Cardullo
Prospetto d'ingresso a sud Prospetto d'ingresso a sud Francesco Cardullo
Veduta prospettica progetto 1938 Veduta prospettica progetto 1938 Francesco Cardullo
Planimetria generale 1957-1990 Planimetria generale 1957-1990 Francesco Cardullo
Prospetto lato sud Prospetto lato sud Francesca Passalacqua
Prospetto a nord Prospetto a nord Francesca Passalacqua
Prospetto  ovest Prospetto ovest Francesca Passalacqua
Prospetto nord-ovest Prospetto nord-ovest Francesca Passalacqua

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Le scalinate dell'arte Visualizza
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporanea
Titolare della ricerca: Università degli studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera


Scheda redatta da Francesca Passalacqua (Università degli studi di Messina)
creata il 17/05/2024
ultima modifica il 22/01/2025