CENTRALE TERMOELETTRICA SGES
Scheda Opera
- Comune: Trapani
- Denominazione: CENTRALE TERMOELETTRICA SGES
- Indirizzo: Via Isola Zavorra
- Data: 1961 - 1964
- Tipologia: Impianti idrici, elettrici o idroelettrici
- Autori principali: Giuseppe Samonà, Giuseppina Marcialis, Alberto Samonà
Descrizione
La Centrale Termoelettrica di Trapani è uno dei tasselli della proficua e duratura collaborazione tra la Società Generale Elettrica Sicula (SGES, poi assorbita dall’ENEL) e l’architetto e urbanista palermitano Giuseppe Samonà. Questi, infatti, tra gli anni ’50 e ‘60, progetterà gli impianti di produzione di energia elettrica di Termini Imerese e Augusta, un edificio direzionale in Via Marchese di Villabianca a Palermo, un edificio per uffici a Siracusa e diverse architetture complementari e di servizio, distribuite su tutto il territorio siciliano. Come riportato chiaramente nei cartigli delle tavole grafiche custodite presso l’Archivio Progetti IUAV e il CSAC di Parma, a coadiuvare Samonà nel progetto della Centrale di Trapani vi sono il figlio Alberto e Giuseppina Marcialis. Flavia Zaffora, nella sua monografia dedicata alle centrali siciliane di Samonà, afferma che l’impianto trapanese, con soli 12 MegaWatt di potenza erogabile, era in grado di produrre energia soltanto per il servizio di punta e di emergenza, oltre ad eseguire le trasformazioni tra le reti a 20 e 10 KiloVolt, alle quali era collegato. La stessa studiosa si sofferma anche su un’ulteriore differenza con le altre due centrali sicule, ovvero la struttura portante realizzata in acciaio e non in calcestruzzo armato, segno di un possibile carattere di temporaneità di questa costruzione. L’edificio trapanese della SGES, realizzato a sud dell’aggregato urbano, in prossimità delle saline, svetta in un paesaggio eccezionalmente piano, fatto alternativamente di materia solida e liquida: la centrale, insieme ai mulini a vento e ai bianchi cumuli di sale, costituisce pertanto uno dei contrappunti verticali alla marcata orizzontalità del sito. L’organismo architettonico dell’impianto si compone di due edifici autonomi: il primo, immediatamente percepibile dal centro urbano, è la fabbrica destinata agli uffici che presenta due elevazioni fuori terra, un vano scala trasparente aggettante verso nord (posto all’estremità nord-ovest) e delle aperture a fascia orizzontale sui due piani; il secondo, contenente i veri e propri generatori di energia, è l'edificio della sala macchine, un volume lungo circa 55 metri e alto 17, che si trova a 2,25 m di distanza dal corpo degli uffici ed è disposto perpendicolarmente a quest’ultimo. In entrambi i corpi di fabbrica la struttura portante è visibile dall’esterno: nella sala macchine sono disposti ben sette telai identici, ognuno dei quali si compone di due ritti verticali a struttura reticolare aventi in sommità altrettanti elementi inclinati con funzioni di puntone, atti a reggere la grande copertura a tetto spiovente. I sistemi di tamponatura a pannello erano posizionati all’interno del perimetro definito in pianta dalla struttura, arretrati di circa 1 m dalle controventature che connettevano tra loro i telai: si trattava di un espediente linguistico messo in atto dal progettista palermitano, in totale coerenza con la sua produzione architettonica post-bellica, caratterizzata dalla denuncia esplicita verso l’esterno dello scheletro portante degli edifici. La ricerca archivistica ha portato alla luce almeno tre versioni del progetto, collocate temporalmente tra luglio e novembre del 1961, oltre a quella definitiva che invece riporta date comprese tra il 21 febbraio e il 15 aprile del 1962. Ma è solo con quest’ultima che Samonà perviene alla soluzione del tetto spiovente che, assieme alle proporzioni generali della sala macchine, rimanda ai monumentali edifici industriali di Peter Behrens, ancor prima che all’architettura greca: ad esempio, dalla Turbinenfabrik di Berlino l’architetto palermitano mutua il disegno dello schema strutturale a ritti controventati, ribaltandolo all’esterno anziché celarlo all’interno. All'Alumni Memorial Hall dell’Illinois Institute of Tecnology di Chicago, progettata da Mies Van Der Rohe, sembrerebbe invece essere ispirato il corpo degli uffici. Costruita a partire dal 1963, la centrale trapanese di Giuseppe Samonà rischia oggi di scomparire: dopo essere stata dismessa, fu frazionata in due parti: la sala quadri rimase di proprietà dell’Enel, mentre sala macchine (ridotta alla sola struttura in acciaio) e il corpo degli uffici furono ceduti. Nonostante l’Ordine degli Architetti di Trapani abbia presentato una richiesta di dichiarazione di interesse culturale presso la locale Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, il complesso risulta oggi abbandonato all’incuria.
Info
- Progetto: 1961 - 1962
- Esecuzione: 1963 - 1964
- Tipologia Specifica: Centrale termoelettrica
- Committente: Società Generale Elettrica Sicula
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: Impianto industriale
- Destinazione attuale: Impianto industriale/Deposito
Autori
| Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Giuseppina | Marcialis | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.orminas.it/sito/wp-content/uploads/2021/04/Giuseppina-Marcialis.pdf | SI |
| Giuseppe | Samonà | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=350699 | SI |
| Alberto | Samonà | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=350699 | SI |
- Strutture: Scheletro indipendente in acciaio
- Stato Strutture: Discreto
- Stato Materiale di facciata: Mediocre
- Stato Coperture: Mediocre
- Stato Serramenti: Mediocre
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 17
- Particella: 134
Note
-
Bibliografia
| Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Di Cristina Umberto, Trombino Giuseppe | 1993 | Samonà Giuseppe | in Ruggieri Tricoli Maria Clara (a cura di), Luigi Sarullo. Dizionario degli Artisti Siciliani. 1. Architettura, Edizioni Novecento | Palermo | 384-385 | No |
| Panzarella Marcello | 2012 | L'architettura demolita | in "E.Journal", n. 10 | 11-15 | No | |
| Panzarella Marcello | 2012 | Com’è stato possibile? | in "E.Journal", n. 10 | 21 | No | |
| Mancuso Vito | 2013 | L'ex centrale elettrica di Samonà a Trapani | in "Archivox", nn. 6-7 | Trapani | 2 | Si |
| Ajroldi Cesare | 2014 | La Sicilia, i sogni e le città. Giuseppe Samonà e la ricerca di architettura | Il Poligrafo | Padova | 49-50; 90 | No |
| Zaffora Flavia | 2016 | Tra fabbrica e monumento. Il progetto di riuso della centrale termoelettrica di Trapani di Giuseppe Samonà | In Melluso Vincenzo, Palazzotto Emanuele, Sbacchi Michele, Tuzzolino Giovanni Francesco (a cura di), Per la qualità della formazione in architettura. Associazione ProArch | Palermo | 150-151 | Si |
| Zaffora Flavia | 2017 | Giuseppe Samonà e l’architettura per l’elettricità. La centrale di Trapani da fabbrica a “tempio” | In Fabian Lorenzo, Marzo Mauro (a cura di), La ricerca che cambia. 2° convegno nazionale dei dottorati italiani dell'architettura, della pianificazione e del design. LetteraVentidue Edizioni | Siracusa | 1138-1153 | Si |
| Zaffora Flavia | 2018 | Tra classico e moderno. Le centrali elettriche di Giuseppe Samonà | Officina Edizioni | Roma | 129-147 | No |
| Damiano Salvatore | 2019 | Il disegno per la salvaguardia dell'architettura: la centrale termoelettrica di Giuseppe Samonà a Trapani | In Belardi Paolo (a cura di), Riflessioni: l'arte del disegno/il disegno dell'arte. Gangemi Editore | Roma | 603-610 | Si |
Fonti Archivistiche
| Titolo | Autore | Ente | Descrizione | Conservazione |
|---|---|---|---|---|
| S.G.E.S. Centrale di Trapani. Fondo Giuseppe Samonà, collocazione 199/2 | Giuseppe Samonà, Giuseppina Marcialis, Alberto Samonà | Archivio del Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC), Università degli studi di Parma | 21 disegni | |
| Centrale di Trapani. Fondo Giuseppe e Alberto Samonà, Materiali fotografici, Lastre, Unità archivistica IUAV UA 489126; collocazione: scatole 7 e 30 | Giuseppe Samonà, Giuseppina Marcialis, Alberto Samonà | Archivio Progetti, Università IUAV di Venezia | 5 negativi su vetro (2 immagini di disegni e 3 fotografie) |
Allegati
Criteri
| 1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
| 6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
| 7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
| Titolo | Url |
|---|---|
| La ricerca che cambia | Visualizza |
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| Iris Unipa | Visualizza |
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| SIUSA | Visualizza |
| Dizionario Treccani | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporaneaTitolare della ricerca: Università degli studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera
Scheda redatta da Salvatore Damiano (Università degli studi di Catania)
creata il 25/05/2024
ultima modifica il 22/01/2025















