Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA DI NOTO - BOTTARO

Scheda Opera

  • Filippo Rovigo, pianta cantinato
  • Filippo Rovigo, pianta piano rialzato
  • FIlippo Rovigo, pianta primo piano
  • Prospetto principale via XXVII settembre
  • Filippo Rovigo, prospetto su via Piave
  • Filippo Rovigo, prospetto sud-ovest
  • Filippo Rovigo, prospetto sud-est
  • Filippo Rovigo, sezione a-b
  • Filippo Rovigo, disegno mobilio
  • Filippo Rovigo, disegno mobile
  • Prospetto principale via Piave
  • Prospetto via Piave
  • Prospetto via Piave
  • Prospetto via Piave particolare
  • Prospetto via XXVII settembre - particolre terrazzo primo piano
  • Prospetto via XXVII settembre - particolre terrazzo primo piano
  • Particolare pilastro terrazzo primo piano
  • Particolare scala soggiorno
  • Particolare pannello vetrato soggiorno
  • Particolare ringhiera vano scala di servizio
  • Comune: Capo d'Orlando
  • Denominazione: CASA DI NOTO - BOTTARO
  • Indirizzo: Via XXVII settembre, 26
  • Data: 1961 - 1966
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Filippo Rovigo
Descrizione

La casa di proprietà della famiglia Di Noto-Bottaro sorge a Capo d’Orlando, comune costiero tirrenico messinese. L’abitazione unifamiliare insiste nel centro abitato della cittadina e prospetta sulle vie XXVII settembre e via Piave. Autore del progetto e della direzione lavori è stato l’architetto Filippo Rovigo (1919-1986) che ha occupato una posizione di rilievo tra i protagonisti della ricostruzione post-bellica e del boom economico degli anni sessanta nella città dello Stretto.
La casa Di Noto-Bottaro, come tutte le sue realizzazioni esito di una attività pluridecennale nel territorio messinese, mostra un linguaggio architettonico che ha assorbito la cultura internazionale della sua formazione (Scuola Superiore di Architettura a Roma e borsa di studio presso la Columbia University di New York) senza però mai tralasciare il rapporto con il contesto in cui insistono le opere. Le sue realizzazioni mostrano sempre rigore e razionalità negli impianti planimetrici e negli alzati, e grande cura dei materiali e nel progetto di dettaglio dei particolari costruttivi. Un linguaggio chiaro, definito da volumi netti, superfici scavate contrapposte a superfici in aggetto, scomposizione e distinzione dei piani orizzontali si evince, con accezioni diverse nei suoi progetti più rilevanti.
Il progetto della casa orlandina prevedeva la realizzazione di un volume su tre livelli (cantinato seminterrato, piano rialzato e piano elevato). Il piano cantinato è accessibile mediante una rampa carrabile dall’ingresso di via Piave. Al piano rialzato (circa 1,30 mt dal piano stradale) si accede dalla zona del giardino prospiciente sulla via XVII settembre e da un accesso secondario sul lato opposto, costituto da ambienti destinati alla zona giorno. Il piano elevato invece ospita la zona notte della casa.
I prospetti prospicienti le vie d’incrocio sono articolati. L’ingresso principale di via XXVII luglio, coperto da una pensilina, è incastonato tra l’aggetto della parte ad angolo con via Piave e un terrazzino al primo piano caratterizzato da una particolare copertura: due pilastri costolonati che sostengono due solai autonomi, di forma quadrata, si ramificano dal centro verso i quattro lembi esterni in cemento a faccia vista (oggi mascherato da intonaco).
Il prospetto di nord-ovest su via Piave invece reitera un modulo a bow-window asimmetrico che aggetta dai pilastri retrostanti per creare una facciata libera con grandi bucature.
L’articolazione spaziale degli interni si sviluppa in due parti segnate dalla presenza di due vani scala che segnano l’ossatura distributiva dei vani. Il grande salone, sul quale insiste la scala princiaple, è composto da quattro vani su via Piave e ha il suo baricentro nel camino centrale. La progettazione dell’edificio è integrale: mobilio, illuminazione, pavimentazione, rivestimenti parietali e decorazioni sono definiti in ogni minimo particolare, così come l’utilizzo di materiali diversi per l’esterno le cui superfici delle pensiline e dei parapetti caratterizzano in modo speciale l’intero edificio.

Info
  • Progetto: 1961 - 1961
  • Esecuzione: 1961 - 1966
  • Tipologia Specifica: Abitazioni unifamiliari
  • Committente: Sebastiano Di Noto
  • Proprietà: Nessuna opzione
  • Destinazione originaria: Abitazione unifamiliare
  • Destinazione attuale: Abitazione unifamiliare
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Filippo Rovigo Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://iris.unipa.it/handle/10447/75457?mode=complete SI
Filippo Rovigo Direzione lavori Esecuzione Visualizza Profilo https://iris.unipa.it/handle/10447/75457?mode=complete NO
  • Strutture: Fondazioni in telai di base in c.a.; Ossatura portante in c.a. ; tampognatura in laterizi e malta cementizia
  • Materiale di facciata: Malta di cemento colorata in pasta, raschiata, molata e martellinata; rivestimento in klinker e pietra naturale; paramenti a faccia vista.
  • Coperture: Tetto piano praticale in laterocemento armato e pavimentazione in piastrelle
  • Serramenti: Infissi in legno; tapparelle in legno; parapetti in ferro battuto;
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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La casa Di Noto-Bottaro, come tutte le sue realizzazioni esito di una attività pluridecennale nel territorio messinese, mostra un linguaggio architettonico che ha assorbito la cultura internazionale della sua formazione (Scuola Superiore di Architettura a Roma e borsa di studio presso la Columbia University di New York) senza però mai tralasciare il rapporto con il contesto in cui insistono le opere. Le sue realizzazioni mostrano sempre rigore e razionalità negli impianti planimetrici e negli alzati, e grande cura dei materiali e nel progetto di dettaglio dei particolari costruttivi. Un linguaggio chiaro, definito da volumi netti, superfici scavate contrapposte a superfici in aggetto, scomposizione e distinzione dei piani orizzontali si evince, con accezioni diverse nei suoi progetti più rilevanti.
Il progetto della casa orlandina prevedeva la realizzazione di un volume su tre livelli (cantinato seminterrato, piano rialzato e piano elevato). Il piano cantinato è accessibile mediante una rampa carrabile dall’ingresso di via Piave. Al piano rialzato (circa 1,30 mt dal piano stradale) si accede dalla zona del giardino prospiciente sulla via XVII settembre e da un  accesso secondario sul lato opposto,  costituto da ambienti destinati alla zona giorno. Il piano elevato invece ospita la zona notte della casa. 
I prospetti prospicienti le vie d’incrocio sono articolati. L’ingresso principale di via XXVII luglio, coperto da una pensilina, è incastonato tra l’aggetto della parte ad angolo con via Piave e un terrazzino al primo piano caratterizzato da una particolare copertura: due pilastri costolonati che sostengono due solai autonomi, di forma quadrata, si ramificano dal centro verso i quattro lembi esterni in cemento a faccia vista (oggi mascherato da intonaco).
Il prospetto di nord-ovest su via Piave invece reitera un modulo a bow-window asimmetrico  che aggetta dai pilastri retrostanti per creare una facciata libera con grandi bucature. 
L’articolazione spaziale degli interni si sviluppa in due parti segnate dalla presenza di due vani scala che segnano l’ossatura distributiva dei vani. Il grande salone,  sul quale insiste la scala princiaple, è composto da quattro vani su via Piave e ha il suo baricentro nel camino centrale. La progettazione dell’edificio è integrale: mobilio, illuminazione, pavimentazione, rivestimenti parietali e  decorazioni  sono definiti in ogni minimo particolare,  così come l’utilizzo di materiali diversi per l’esterno le cui superfici delle pensiline e dei parapetti caratterizzano in modo speciale l’intero edificio. 

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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 20
  • Particella: 494

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Melluso Vincenzo 1993 Il moderno a Messina in "Abitare", n. 320 128-135 No
Melluso Vincenzo 1995 L’esperienza razionalista a Messina: itinerario tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta in "Città e Territorio", nn. 3-4 Messina 20-25 No
De Pasquale Flavia, Pino Nunziatina 1996 Filippo Rovigo in "Quaderni dell’Ordine degli Architetti di Messina", n. 3 Messina 85-88 Si
Cardullo Francesco 1996 La Fiera di Messina: un esempio di architettura razionalista Officina edizioni Roma No
Farina Giuseppina 1996 Il sistema Piazza Castronovo a Messina Università degli Studi di Palermo, Tesi di Dottorato Palermo No
Melluso Vincenzo 2003 Punteggiata di architetture tra il Tirreno e lo Jonio Palazzotto Emanuele (a cura di), Esperienze del restauro del Moderno, FrancoAngeli Milano 1-6 No
Melluso Vincenzo 2006 Ricerca e sperimentazione nell'architettura di Pantano e Rovigo in Culotta Pasquale, Sciascia Andrea (a cura di), Archivi dell'architettura del XX secolo, L'Epos Palermo 34-36 No
Fera Isabella 2011 Filippo Rovigo in Barbera Paola, Giuffré Maria (a cura di), Archivi di architetti e ingegneri in Sicilia 1915-1945, Caracol Palermo 146-147 Si
Cervellini Francesco 2011 Valore e uso del Moderno in due architetti messinesi: Vincenzo Pantano e Filippo Rovigo in Neri Maria Luisa (a cura di), L’altra modernità nella cultura architettonica del XX secolo, Gangemi Roma 197-201 No
Marino Fabio 2018 ROMA-NEW YORK andata e ritorno. Il programma di scambio fra la Facoltà di Architettura dell’Università di Roma, La Sapienza e la School of Architecture della Columbia University di New York negli anni Trenta Politecnico di Torino, Tesi di Dottorato No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Capo d'Orlando - Messina - Casa di Noto Filippo Rovigo Archivio privato Di Noto - Bottaro, Capo d'Orlando Elaborati grafici e documentazione di progetto

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Filippo Rovigo, pianta cantinato Filippo Rovigo, pianta cantinato Archivio privato Di Noto-Bottaro Capo D'Orlando (Me)
Filippo Rovigo, pianta piano rialzato Filippo Rovigo, pianta piano rialzato Archivio privato Di Noto-Bottaro Capo D'Orlando (Me)
FIlippo Rovigo, pianta primo piano FIlippo Rovigo, pianta primo piano Archivio privato Di Noto-Bottaro Capo D'Orlando (Me)
Prospetto principale via XXVII settembre Prospetto principale via XXVII settembre Archivio privato Di Noto-Bottaro Capo D'Orlando (Me)
Filippo Rovigo, prospetto su via Piave Filippo Rovigo, prospetto su via Piave Archivio privato Di Noto-Bottaro Capo D'Orlando (Me)
Filippo Rovigo, prospetto sud-ovest Filippo Rovigo, prospetto sud-ovest Archivio privato Di Noto-Bottaro Capo D'Orlando (Me)
Filippo Rovigo, prospetto sud-est Filippo Rovigo, prospetto sud-est Archivio privato Di Noto-Bottaro Capo D'Orlando (Me)
Filippo Rovigo, sezione a-b Filippo Rovigo, sezione a-b Archivio privato Di Noto-Bottaro Capo D'Orlando (Me)
Filippo Rovigo, disegno mobilio Filippo Rovigo, disegno mobilio Archivio privato Di Noto-Bottaro Capo D'Orlando (Me)
Filippo Rovigo, disegno mobile Filippo Rovigo, disegno mobile Archivio privato Di Noto-Bottaro Capo D'Orlando (Me)
Prospetto principale via Piave Prospetto principale via Piave Francesca Passalacqua
Prospetto via Piave Prospetto via Piave Francesca Passalacqua
Prospetto via Piave Prospetto via Piave Francesca Passalacqua
Prospetto via Piave particolare Prospetto via Piave particolare Francesca Passalacqua
Prospetto via XXVII settembre - particolre terrazzo primo piano Prospetto via XXVII settembre - particolre terrazzo primo piano Francesca Passalacqua
Prospetto via XXVII settembre - particolre terrazzo primo piano Prospetto via XXVII settembre - particolre terrazzo primo piano Francesca Passalacqua
Particolare pilastro terrazzo primo piano Particolare pilastro terrazzo primo piano Francesca Passalacqua
Particolare scala soggiorno Particolare scala soggiorno Francesca Passalacqua
Particolare pannello vetrato soggiorno Particolare pannello vetrato soggiorno Francesca Passalacqua
Particolare ringhiera vano scala di servizio Particolare ringhiera vano scala di servizio Francesca Passalacqua

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporanea
Titolare della ricerca: Università degli studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera


Scheda redatta da Francesca Passalacqua (Università degli studi di Messina)
creata il 26/05/2024
ultima modifica il 22/01/2025