CASA-ASILO LCM
Scheda Opera
- Comune: Mazzarrone
- Denominazione: CASA-ASILO LCM
- Indirizzo: Via Pavia n. 56 e n. 58
- Data: 2015 -
- Tipologia: Interventi di recupero e trasformazione
- Autori principali: Maria Giuseppina Grasso Cannizzo
Descrizione
Mazzarrone è un piccolo centro urbano nella provincia di Catania, solo in tempi recenti dotato di autonomia amministrativa. Sui margini dell'abitato, l'edilizia già modesta che caratterizza il centro appare segnata da caratteri di non-finito e precarietà che in diversi punti definiscono un'immagine urbana in bilico tra un cantiere in costruzione e un rudere in via di disfacimento. Pareti di tamponamento non intonacate, finestre prive di infissi, solette di balconi senza ringhiere e strutture di cemento armato che si protendono verso il cielo disegnano il paesaggio di confine tra la campagna e il paese. In questo contesto si inserisce la casa-asilo di Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, cosi denominata proprio perché riutilizza un edificio progettato come scuola materna e poi lasciato in abbandono.
Nel lotto di terreno in pendio di forma pressoché quadrata l'asilo si inseriva come un volume compatto ma ruotato rispetto al lotto (come in tanti esempi di asili ben più noti) a favore sia di un buon orientamento solare che dell'organizzazione del giardino e degli spazi esterni per il gioco dei bambini. Alla forma compatta in pianta si contrapponeva un alzato più articolato, modellato sul pendio e composto da più volumi definiti da falde inclinate con pendenze diverse. L'asilo, come ci mostrano alcune fotografie d'epoca, fu completato e utilizzato per un periodo, presumibilmente intorno alla metà degli Settanta quando Mazzarrone diviene un comune autonomo. Il successivo abbandono e la vandalizzazione degli spazi interni avevano consegnato il luogo al destino di scarto edilizio, peraltro in parte da bonificare vista la presenza di alcuni rivestimenti in eternit.
Il progetto prende le mosse da una committente capace di intravedere alcune qualità del progetto originario e le sue potenzialità per una nuova funzione residenziale, per una famiglia ampia, che ha bisogno di spazi di condivisione e al contempo di spazi più privati, e dalla lunga e consumata attitudine di Maria Giuseppina Grasso Cannizzo nel saper ridare significato, voce e anima a luoghi in disuso.
Del progetto preesistente viene rispettata la volumetria e il linguaggio; corpi di fabbrica realizzati con mattoni pieni a faccia vista e coperture con falde inclinate si dipongono lungo il pendio e si aprono con finestre continue verso la vallata e il paesaggio circostante, le porzioni di tamponatura tra i setti murari e al disopra degli infissi, definite in origine da una pennellatura grigia in eternit, sono state chiuse con lastre ondulate in fibrocemento; anche dell'interno - in origine caratterizzato dall'ampio spazio comune del refettorio, con una scala a vista che conduceva alla galleria di secondo piano di distribuzione delle aule - viene confermato l'impianto con un'articolazione dello spazio domestico che prevede la composizione di luoghi comuni e di luoghi privati, tutti variamente aperti sugli spazi esterni con pergole, terrazze e spazi a giardino.
Gli interventi di demolizione e ricostruzione sono minimi, come evidenziato dai disegni di stato di fatto e di progetto; lo spazio ritrovato dell'asilo viene nuovamente abitato con altre funzioni e diverso significato. Le "attrezzature" necessarie alla nuova vita domestica sono ospitate in tre blocchi costruiti in officina "strutture provvisorie posizionate opportunamente negli spazi trovati" che "frantumano senza distruggere la spazialità originaria, producono variazioni nella ripartizione di superfici, funzioni e ruoli, moltiplicano le viste, sono pronte però ad abbandonare la superficie occupata per lasciare il posto a nuovi bagagli e potere procedere all’allestimento di altre scene" (dalla Relazione di progetto).
Info
- Progetto: 2015 - 2018
- Esecuzione: 2018 -
- Committente: Luisa Cassisi
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: Asilo (prima dell'intervento di progetto di Grasso Cannizzo)
- Destinazione attuale: Abitazione unifamiliare
Autori
- Strutture: mista con setti in muratura di mattoni pieni e pilastri e travi in calcestruzzo armato in alcune zone
- Materiale di facciata: mattoni, lastre in fibrocemento
- Coperture: solai in latero-cemento, falda inclinata rivestita con pannelli in alluminio preverniciato
- Serramenti: infissi con profili in acciaio a taglio termico
- Stato Strutture: Ottimo
- Stato Materiale di facciata: Ottimo
- Stato Coperture: Ottimo
- Stato Serramenti: Ottimo
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 6A
- Particella: 534
Note
Nel 2021 è il progetto vincitore del Premio Italiano di Architettura per il migliore edificio _ Triennale di Milano _ MAXXI; nello stesso anno il progetto è tra quelli segnalati per il Mies van der Rohe Award
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Marini Sara (a cura di) | 2014 | Loose Ends | Lars Müller | Zürich | No | |
Ciorra Pippo | 2020 | Opera anonima. L’asilo-casa di Maria Giuseppina Grasso Cannizzo | in "Vesper. Rivista di architettura, arti e teoria", n. 2 | 42-57 | No |
Fonti Archivistiche
Titolo | Autore | Ente | Descrizione | Conservazione |
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Casa-asilo LCM | Maria Giuseppina Grasso Cannizzo | Archivio privato Maria Giuseppina Grasso Cannizzo | Elaborati grafici e fotografie |
Allegati
Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale, | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Accademia di San Luca | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporaneaTitolare della ricerca: Università degli studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera
Scheda redatta da Paola Barbera (Università degli studi di Catania)
creata il 03/06/2024
ultima modifica il 22/01/2025