PALAZZO DEL GENIO CIVILE
Scheda Opera
- Comune: Caltanissetta
- Denominazione: PALAZZO DEL GENIO CIVILE
- Indirizzo: Via Rosso di San Secondo 39
- Data: 1951 - 1953
- Tipologia: Sedi di enti pubblici e istituzioni
- Autori principali: Salvatore Cardella
Descrizione
La sede del Genio Civile si inseriva in un contesto urbanistico in fase di trasformazione. Un quartiere di case INCIS realizzate negli anni ‘40, i contigui uffici dell’INAIL, il Liceo Classico Ruggero Settimo inaugurato nel 1966, testimoniano una espansione urbana in questa zona allora distante dal centro storico che determinò il tracciamento di una nuova via denominata prima Palmintelli e successivamente intitolata a Pier Maria Rosso di San Secondo. Nelle cartoline storiche si percepisce questa evoluzione che registra un dislivello di due piani, fra questa strada in cui prospetta l’accesso principale e il suo prospetto retrostante su un cortile con accesso da via Gorizia. Una differenza di quota nel tempo compensata da imponenti scalinate che costeggiano i fianchi dell’edificio.
Quest’architettura interviene in una fase di transizione del percorso progettuale di Salvatore Cardella che amalgama sapientemente qualche retaggio monumentale del suo approccio compositivo degli anni ‘20-’40 del Novecento riproposto nell’ingresso porticato rivestito con lastre di travertino trattate a gradina o lisce a seconda della collocazione; vi affianca una ispirazione futurista che si legge nella padronanza con cui compone la dinamica di corpi a sviluppo orizzontale e il verticalismo di un secondo retrostante a torre; esprime liberamente una personale interpretazione dell’architettura contemporanea in cui prevale la scelta di materiali innovativi: il calcestruzzo armato protagonista nei telai che affiorano dentro e fuori per denunciare la propria presenza e il rivestimento in piastrelle di klinker che si diffonde nell’edilizia residenziale dai primi anni ‘50 e qui subito adottate per rimarcare un segnale di adesione alla produzione industriale oltre che a una ricerca di innovazione dei trattamenti superficiali. Si tratta di un particolare tipo di laterizio ottenuto dalla cottura di materie prime argillose selezionate a temperature elevate fino alla vetrificazione, per ottenere un materiale di rivestimento resistente agli agenti atmosferici, sottile e di pezzatura variabile -dal quadrangolo ai listelli rettangolari -, dalla superficie lucida o traslucida, variamente colorata (marrone, terra bruciata, créme caramel, o le tonalità del blu-verde) e lontana dai dictat razionalisti del bianco intonacato, e privo di qualsiasi decorativismo. Così si presentava la pelle del corpo antistante del Genio Civile con tonalità terra bruciata, lucida, ancora oggi in ottimo stato di conservazione, eretta sopra un più tradizionale rivestimento lapideo in travertino (zoccolo lavorato a subbia, liscio fino al primo livello) che denuncia invece interventi di tassellamento delle lastre. Il corpo retrostante presenta su uno zoccolo uguale un intonaco beige.
La distribuzione interna non mostra originalità. Superando il portale si accede ad un atrio in cui uno scalone ellittico, senza apparenti supporti, consente l’accesso ai piani superiori dove, distribuiti su lunghi corridoi, si trovano ambienti destinati a uffici. Un’organizzazione regolare consente al progettista, a parità di piano tipo, di articolare diversamente il rapporto fra pieni e vuoti ai tre diversi piani del corpo orizzontale: sul fronte principale ci sono cinque balconi per lato su terrazze al piano rialzato, diciassette finestre a intervalli regolari al primo e tre gruppi di nove finestre al secondo. Questo implica una diversa illuminazione di ambienti di dimensioni analoghe. Al corpo verticale si accede lateralmente, alla quota corrispondente al piano rialzato dell’edificio, in locali tecnici, mentre in corrispondenza del primo piano, dal retro, si apre direttamente una scala che disimpegna uffici e nei tre livelli superiori, oggi con la stessa destinazione, ambienti pensati forse per alloggi da destinare ai dipendenti. Un indizio per tale destinazione potrebbe individuarsi oltre che nella distribuzione funzionale anche nel balcone d’angolo che caratterizza i tre livelli e in un probabile stenditoio in copertura.
L’edificio negli anni ha subito interventi di adeguamento impiantistico, del sistema di smaltimento delle acque e della climatizzazione, oltre che la sostituzione degli infissi e dei sistemi di oscuramento.
Info
- Progetto: 1951 - 1951
- Esecuzione: 1952 - 1953
- Tipologia Specifica: Ufficio del Genio Civile
- Committente: Ministero dei LL. PP. , Provveditorato alle opere pubbliche di Palermo
- Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
- Destinazione originaria: Sede del Genio Civile
- Destinazione attuale: Sede del Genio Civile
Autori
- Strutture: scheletro indipendente con pilastri e travi in calcestruzzo armato (gettato in opera) e solai in laterocemento
- Materiale di facciata: corpo a tre elevazioni: rivestimento basamento in lastre sottili e piani superiori in mattoni a faccia vista; corpo a sei elevazioni: basamento in lastre sottili, piani superiori in intonaco
- Coperture: corpo a tre elevazioni a padiglione con tegole laterizie (con pannelli fotovoltaici); corpo a sei elevazioni con tetto piano
- Serramenti: infissi attuali in alluminio con serrande dello stesso materiale
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Ottimo
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 86
- Particella: 251
Note
-
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Santapà Maria, Ajesi Olga | 1982 | Salvatore Cardella. Il pensiero d’un architetto | Istituto di Disegno, Facoltà di Ingegneria | Palermo | No | |
Di Cristina Umberto, Trombino Giuseppe | 1993 | Cardella Salvatore | in Ruggieri Tricoli Maria Clara (a cura di), Luigi Sarullo. Dizionario degli Artisti Siciliani. 1. Architettura, Edizioni Novecento | Palermo | 86-87 | No |
Tuzzolino Francesco | 2001 | Cardella, Pollini. Architettura e didattica | L'Epos | Palermo | No | |
Iannello Matteo | 2015 | Il sogno perduto: architettura, città e territorio negli anni della ricostruzione | in Guida Maria Katja, Russo Paolo (a cura di), Arti al centro. Ricerche sul patrimonio culturale della Sicilia Centrale 1861- 2011, Polistampa | Firenze | 197-206 | Si |
Fonti Archivistiche
Titolo | Autore | Ente | Descrizione | Conservazione |
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Elaborati di progetto | Ufficio del Genio Civile | Genio Civile | Riproduzioni digitali |
Allegati
Criteri
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporaneaTitolare della ricerca: Università degli Studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera
Scheda redatta da Ornella Fiandaca (Università degli Studi di Messina)
creata il 15/07/2024
ultima modifica il 17/01/2025