Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PALAZZO DEL GENIO CIVILE

Scheda Opera

  • Vista d'esterno del contesto urbano
  • Vista d'esterno - Via Palmintelli, anni Cinquanta
  • Vista d'esterno - Via Palmintelli, anni Cinquanta
  • Vista d'esterno - Via Palmintelli, anni Cinquanta
  • Vista d'esterno - Via Rosso di San Secondo
  • Vista d'esterno - Via Rosso di San Secondo
  • Vista d'esterno - Via Rosso di San Secondo
  • Vista d'interno - Ingresso
  • Vista d'interno - Scalone di accesso
  • Vista d'interno - Scalone di accesso
  • Vista d'interno - Zona uffici
  • Dettaglio rivestimento in travertino
  • Pianta piano rialzato
  • Pianta piano primo
  • Pianta piano secondo
  • Pianta piano terzo
  • Prospetti laterali su scalinate
  • Prospetto - Via Rosso di San Secondo
  • Comune: Caltanissetta
  • Denominazione: PALAZZO DEL GENIO CIVILE
  • Indirizzo: Via Rosso di San Secondo 39
  • Data: 1951 - 1953
  • Tipologia: Sedi di enti pubblici e istituzioni
  • Autori principali: Salvatore Cardella
Descrizione

La sede del Genio Civile si inseriva in un contesto urbanistico in fase di trasformazione. Un quartiere di case INCIS realizzate negli anni ‘40, i contigui uffici dell’INAIL, il Liceo Classico Ruggero Settimo inaugurato nel 1966, testimoniano una espansione urbana in questa zona allora distante dal centro storico che determinò il tracciamento di una nuova via denominata prima Palmintelli e successivamente intitolata a Pier Maria Rosso di San Secondo. Nelle cartoline storiche si percepisce questa evoluzione che registra un dislivello di due piani, fra questa strada in cui prospetta l’accesso principale e il suo prospetto retrostante su un cortile con accesso da via Gorizia. Una differenza di quota nel tempo compensata da imponenti scalinate che costeggiano i fianchi dell’edificio.
Quest’architettura interviene in una fase di transizione del percorso progettuale di Salvatore Cardella che amalgama sapientemente qualche retaggio monumentale del suo approccio compositivo degli anni ‘20-’40 del Novecento riproposto nell’ingresso porticato rivestito con lastre di travertino trattate a gradina o lisce a seconda della collocazione; vi affianca una ispirazione futurista che si legge nella padronanza con cui compone la dinamica di corpi a sviluppo orizzontale e il verticalismo di un secondo retrostante a torre; esprime liberamente una personale interpretazione dell’architettura contemporanea in cui prevale la scelta di materiali innovativi: il calcestruzzo armato protagonista nei telai che affiorano dentro e fuori per denunciare la propria presenza e il rivestimento in piastrelle di klinker che si diffonde nell’edilizia residenziale dai primi anni ‘50 e qui subito adottate per rimarcare un segnale di adesione alla produzione industriale oltre che a una ricerca di innovazione dei trattamenti superficiali. Si tratta di un particolare tipo di laterizio ottenuto dalla cottura di materie prime argillose selezionate a temperature elevate fino alla vetrificazione, per ottenere un materiale di rivestimento resistente agli agenti atmosferici, sottile e di pezzatura variabile -dal quadrangolo ai listelli rettangolari -, dalla superficie lucida o traslucida, variamente colorata (marrone, terra bruciata, créme caramel, o le tonalità del blu-verde) e lontana dai dictat razionalisti del bianco intonacato, e privo di qualsiasi decorativismo. Così si presentava la pelle del corpo antistante del Genio Civile con tonalità terra bruciata, lucida, ancora oggi in ottimo stato di conservazione, eretta sopra un più tradizionale rivestimento lapideo in travertino (zoccolo lavorato a subbia, liscio fino al primo livello) che denuncia invece interventi di tassellamento delle lastre. Il corpo retrostante presenta su uno zoccolo uguale un intonaco beige.
La distribuzione interna non mostra originalità. Superando il portale si accede ad un atrio in cui uno scalone ellittico, senza apparenti supporti, consente l’accesso ai piani superiori dove, distribuiti su lunghi corridoi, si trovano ambienti destinati a uffici. Un’organizzazione regolare consente al progettista, a parità di piano tipo, di articolare diversamente il rapporto fra pieni e vuoti ai tre diversi piani del corpo orizzontale: sul fronte principale ci sono cinque balconi per lato su terrazze al piano rialzato, diciassette finestre a intervalli regolari al primo e tre gruppi di nove finestre al secondo. Questo implica una diversa illuminazione di ambienti di dimensioni analoghe. Al corpo verticale si accede lateralmente, alla quota corrispondente al piano rialzato dell’edificio, in locali tecnici, mentre in corrispondenza del primo piano, dal retro, si apre direttamente una scala che disimpegna uffici e nei tre livelli superiori, oggi con la stessa destinazione, ambienti pensati forse per alloggi da destinare ai dipendenti. Un indizio per tale destinazione potrebbe individuarsi oltre che nella distribuzione funzionale anche nel balcone d’angolo che caratterizza i tre livelli e in un probabile stenditoio in copertura.
L’edificio negli anni ha subito interventi di adeguamento impiantistico, del sistema di smaltimento delle acque e della climatizzazione, oltre che la sostituzione degli infissi e dei sistemi di oscuramento.

Info
  • Progetto: 1951 - 1951
  • Esecuzione: 1952 - 1953
  • Tipologia Specifica: Ufficio del Genio Civile
  • Committente: Ministero dei LL. PP. , Provveditorato alle opere pubbliche di Palermo
  • Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
  • Destinazione originaria: Sede del Genio Civile
  • Destinazione attuale: Sede del Genio Civile
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Salvatore Cardella Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: scheletro indipendente con pilastri e travi in calcestruzzo armato (gettato in opera) e solai in laterocemento
  • Materiale di facciata: corpo a tre elevazioni: rivestimento basamento in lastre sottili e piani superiori in mattoni a faccia vista; corpo a sei elevazioni: basamento in lastre sottili, piani superiori in intonaco
  • Coperture: corpo a tre elevazioni a padiglione con tegole laterizie (con pannelli fotovoltaici); corpo a sei elevazioni con tetto piano
  • Serramenti: infissi attuali in alluminio con serrande dello stesso materiale
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Ottimo

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Quest’architettura interviene in una fase di transizione del percorso progettuale di Salvatore Cardella che amalgama sapientemente qualche retaggio monumentale del suo approccio compositivo degli anni ‘20-’40 del Novecento riproposto nell’ingresso porticato rivestito con lastre di travertino trattate a gradina o lisce a seconda della collocazione; vi affianca una ispirazione futurista che si legge nella padronanza con cui compone la dinamica di corpi a sviluppo orizzontale e il verticalismo di un secondo retrostante a torre; esprime liberamente una personale interpretazione dell’architettura contemporanea in cui prevale la scelta di materiali innovativi: il calcestruzzo armato protagonista nei telai che affiorano dentro e fuori per denunciare la propria presenza e il rivestimento in piastrelle di klinker che si diffonde nell’edilizia residenziale dai primi anni ‘50 e qui subito adottate per rimarcare un segnale di adesione alla produzione industriale oltre che a una ricerca di innovazione dei trattamenti superficiali. Si tratta di un particolare tipo di laterizio ottenuto dalla cottura di materie prime argillose selezionate a temperature elevate fino alla vetrificazione, per ottenere un materiale di rivestimento resistente agli agenti atmosferici, sottile e di pezzatura variabile -dal quadrangolo ai listelli rettangolari -, dalla superficie lucida o traslucida, variamente colorata (marrone, terra bruciata, créme caramel, o le tonalità del blu-verde) e lontana dai dictat razionalisti del bianco intonacato, e privo di qualsiasi decorativismo. Così si presentava la pelle del corpo antistante del Genio Civile con tonalità terra bruciata, lucida, ancora oggi in ottimo stato di conservazione, eretta sopra un più tradizionale rivestimento lapideo in travertino (zoccolo lavorato a subbia, liscio fino al primo livello) che denuncia invece interventi di tassellamento delle lastre. Il corpo retrostante presenta su uno zoccolo uguale un intonaco beige.
La distribuzione interna non mostra originalità. Superando il portale si accede ad un atrio in cui uno scalone ellittico, senza apparenti supporti, consente l’accesso ai piani superiori dove, distribuiti su lunghi corridoi, si trovano ambienti destinati a uffici. Un’organizzazione regolare consente al progettista, a parità di piano tipo, di articolare diversamente il rapporto fra pieni e vuoti ai tre diversi piani del corpo orizzontale: sul fronte principale ci sono cinque balconi per lato su terrazze al piano rialzato, diciassette finestre a intervalli regolari al primo e tre gruppi di nove finestre al secondo. Questo implica una diversa illuminazione di ambienti di dimensioni analoghe. Al corpo verticale si accede lateralmente, alla quota corrispondente al piano rialzato dell’edificio, in locali tecnici, mentre in corrispondenza del primo piano, dal retro, si apre direttamente una scala che disimpegna uffici e nei tre livelli superiori, oggi con la stessa destinazione, ambienti pensati forse per alloggi da destinare ai dipendenti. Un indizio per tale destinazione potrebbe individuarsi oltre che nella distribuzione funzionale anche nel balcone d’angolo che caratterizza i tre livelli e in un probabile stenditoio in copertura. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 86
  • Particella: 251

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Santapà Maria, Ajesi Olga 1982 Salvatore Cardella. Il pensiero d’un architetto Istituto di Disegno, Facoltà di Ingegneria Palermo No
Di Cristina Umberto, Trombino Giuseppe 1993 Cardella Salvatore in Ruggieri Tricoli Maria Clara (a cura di), Luigi Sarullo. Dizionario degli Artisti Siciliani. 1. Architettura, Edizioni Novecento Palermo 86-87 No
Tuzzolino Francesco 2001 Cardella, Pollini. Architettura e didattica L'Epos Palermo No
Iannello Matteo 2015 Il sogno perduto: architettura, città e territorio negli anni della ricostruzione in Guida Maria Katja, Russo Paolo (a cura di), Arti al centro. Ricerche sul patrimonio culturale della Sicilia Centrale 1861- 2011, Polistampa Firenze 197-206 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Elaborati di progetto Ufficio del Genio Civile Genio Civile Riproduzioni digitali

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista d'esterno del contesto urbano Vista d'esterno del contesto urbano
Vista d'esterno - Via Palmintelli, anni Cinquanta Vista d'esterno - Via Palmintelli, anni Cinquanta Cartolina storica
Vista d'esterno - Via Palmintelli, anni Cinquanta Vista d'esterno - Via Palmintelli, anni Cinquanta Cartolina storica
Vista d'esterno - Via Palmintelli, anni Cinquanta Vista d'esterno - Via Palmintelli, anni Cinquanta Cartolina storica
Vista d'esterno - Via Rosso di San Secondo Vista d'esterno - Via Rosso di San Secondo
Vista d'esterno - Via Rosso di San Secondo Vista d'esterno - Via Rosso di San Secondo Ornella Fiandaca, 2024
Vista d'esterno - Via Rosso di San Secondo Vista d'esterno - Via Rosso di San Secondo Ornella Fiandaca, 2024
Vista d'interno - Ingresso Vista d'interno - Ingresso Ornella Fiandaca, 2024
Vista d'interno - Scalone di accesso Vista d'interno - Scalone di accesso Ornella Fiandaca, 2024
Vista d'interno - Scalone di accesso Vista d'interno - Scalone di accesso Ornella Fiandaca, 2024
Vista d'interno - Zona uffici Vista d'interno - Zona uffici Ornella Fiandaca, 2024
Dettaglio rivestimento in travertino Dettaglio rivestimento in travertino Ornella Fiandaca, 2024
Pianta piano rialzato Pianta piano rialzato Ufficio Tecnico Genio Civile
Pianta piano primo Pianta piano primo Ufficio Tecnico Genio Civile
Pianta piano secondo Pianta piano secondo Ufficio Tecnico Genio Civile
Pianta piano terzo Pianta piano terzo Ufficio Tecnico Genio Civile
Prospetti laterali su scalinate Prospetti laterali su scalinate Ufficio Tecnico Genio Civile
Prospetto - Via Rosso di San Secondo Prospetto - Via Rosso di San Secondo Ufficio Tecnico Genio Civile

Criteri
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporanea
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera


Scheda redatta da Ornella Fiandaca (Università degli Studi di Messina)
creata il 15/07/2024
ultima modifica il 17/01/2025