Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

QUARTIERE SAN FILIPPO NERI - ZEN 2

Scheda Opera

  • Carta tecnica di Palermo al 1969, con progetto del nuovo insediamento ZEN 2
  • Prospettiva con l'area destinata ai servizi in primo piano
  • Prospettiva dall'alto
  • Sezione di un gruppo di insulae
  • Sezione trasversale delle insulae in scala 1:100 - schizzi preparatori
  • Disegno del prospetto di una testata, tecnica mista (matita, penna, pastello, tempera)
  • Disegno del prospetto di una testata, tecnica mista (matita, pastello e pennarello)
  • Disegno del prospetto di una testata, tecnica mista (matita, pastello, tempera)
  • Prospettiva della piazzetta centrale, poi non completata secondo il progetto
  • Prospettiva di un'area pedonale tra insulae
  • Vista di tutti i prospetti di un'insula
  • Assonometria di un'insula
  • Planivolumetrico
  • Vista del modello da nord
  • Vista dello ZEN 2, del quartiere Tommaso Natale e di Sferracavallo dal Monte Pellegrino
  • Vista dall'alto dell'area dello ZEN 2
  • Vista d'insieme di alcuni fabbricati da viale Sandro Pertini
  • Un'insula in via Fausto Coppi
  • Vista di una strada di transito interno fra insulae
  • Vista di alcuni fabbricati da via Fausto Coppi
  • Dettaglio di un'insula in via Alberto Braglia
  • Particolare di alcuni edifici su una strada interna per il transito dei mezzi
  • Accesso ad una zona pedonale tra insulae
  • Particolare di una zona pedonale tra insulae
  • Particolare dell'edificio che ospita la caserma dei carabinieri
  • Vista di alcune insulae da viale Sandro Pertini
  • Dettaglio di un'insula con attività commerciale
  • Vista su un'insula da via Giuseppe Capparozzo
  • Particolare di un'insula
  • Particolare di un'insula
  • Vista di alcune insulae con accesso ai garages
  • Dettaglio di alcune insulae da via Primo Carnera
  • Vista di un'insula dal campetto di calcio
  • Vista di alcuni fabbricati dal campetto di calcio
  • Comune: Palermo
  • Località: San Filippo Neri
  • Denominazione: QUARTIERE SAN FILIPPO NERI - ZEN 2
  • Indirizzo: Via Primo Carnera
  • Data: 1969 -
  • Tipologia: Edilizia residenziale pubblica
  • Autori principali: Vittorio Gregotti, Franco Amoroso, Salvatore Bisogni, Franco Purini, Hiromichi Matsui
Descrizione

Fondato nella Piana dei Colli quale ideale prosecuzione, prevista dal Piano Regolatore Generale del 1962 ma mai realizzata, di via Libertà e del relativo asse nodale della città (Oreto/Maqueda/Ruggero Settimo/Libertà), il quartiere ZEN 2, recentemente ribattezzato San Filippo Neri come la chiesa posta al limite dell’area, si basa su un impianto planimetrico a griglia ortogonale e su una rigorosa composizione geometrica, generata a partire da un sistema di insulae, ossia di isolati di case disposti secondo un ordine per cui la lunghezza di ciascun isolato è il doppio della sua larghezza e che determina gli assi di percorrenza interna e i flussi di attraversamento esterno.
Il progetto, concepito dagli architetti Franco Amoroso, Salvatore Bisogni, Vittorio Gregotti, Hiromichi Matsui e Franco Purini, è il vincitore del concorso nazionale bandito nel 1969 dall'Istituto Autonomo Case Popolari di Palermo e la denominazione originale deriva da un intervento precedente limitrofo, ossia il quartiere ZEN 1 (Zona Espansione Nord) previsto dal Piano per l'Edilizia Economica Popolare del 1966 e progettato da Salvatore Biondo e Salvatore Mario Inzerillo, che lo ZEN 2 avrebbe dovuto integrare attraverso 15.000 o 20.000 nuovi alloggi e relativi servizi.
L’insula è, dunque, l’unità tipologica costitutiva dell’intero progetto, concepita considerando al contempo le peculiarità dell’alloggio privato e l'importanza della vita comune nonché il paesaggio circostante, mentre il tessuto di vie e di cortili ideati richiama i modelli di vicinato e di relazione del centro storico palermitano e la vita al suo interno. Ciascuna insula è composta da quattro corpi di fabbrica a tre elevazioni destinati ad alloggi, comprendenti spazi porticati per attività collettive al piano terra, separati da strade interne (carrabile quella centrale, pedonali quelle laterali) e chiusi sulle testate dai risvolti degli edifici e da una torre centrale di altri tre piani. Gli alloggi corrispondono a 21 tipi abitativi e sono compresi tra i 70 e i 140 mq; i servizi collettivi, quasi totalmente non realizzati ad eccezione di un complesso scolastico, erano previsti in un grande spazio centrale e in due fasce a nord e a sud delle insulae entro blocchi polifunzionali, posti a chiusura dell’insediamento, mentre gli spazi verdi sono abbondanti anche per la mancata costruzione delle strutture di servizio.
Se inizialmente il gruppo vincitore coordinato da Vittorio Gregotti collaborò proficuamente con l'ufficio tecnico dell'Istituto Autonomo Case Popolari e con il suo presidente, l'ingegnere Antonino Cangemi Leto, negli anni successivi l’architetto fu sempre più estromesso dal coordinamento generale urbanistico e architettonico del quartiere e, specialmente dopo la variante del 1980, il gruppo non ebbe più alcun controllo sulle fasi progettuali ed esecutive – lungamente protrattesi nel tempo e aggravate da occupazioni abusive e da altre difficoltà sociali – né fu in grado di influenzare le scelte politico-amministrative, che comportarono la mancata realizzazione dei servizi all'interno del nuovo quartiere e la radicale modifica delle previsioni urbanistiche di espansione a nord di Palermo che erano state definite all'epoca del concorso.
Nonostante le evidenti differenze e mancanze rispetto alla concezione originaria, l'impianto urbano e il rigoroso tracciato geometrico mantengono i caratteri dei principi costitutivi del progetto, che all’epoca resero lo ZEN 2 un caso di studio centrale – di particolare importanza per gli aspetti funzionali e per quelli politico-ideologici – nel dibattito architettonico sul tema dell'abitazione a basso costo e sui quartieri di edilizia residenziale pubblica. La compattezza del complesso architettonico rispetto al paesaggio rurale circostante rispondeva all'esigenza di creare una situazione di passaggio tra la condizione urbana di Palermo e l'assetto territoriale circostante; per il nuovo insediamento fu, dunque, scelta una posizione di confine che non si sarebbe dovuta allargare verso i due centri di Mondello e di Sferracavallo, ma la successiva espansione irregolare della maglia urbana, il proliferare di residenze unifamiliari e la nuova rete stradale di collegamento, realizzata in occasione dei mondiali di calcio del 1990, hanno tradito l’intento iniziale.
Un altro aspetto fondamentale consisteva nell'intento di trasferire all'interno dell'insula i rituali sociali della vita urbana e la spazialità del centro storico palermitano: malgrado le numerose critiche e l'opinione diffusa di un totale fallimento dell’idea iniziale – accentuata da fenomeni di disagio sociale come la dispersione scolastica o l’infiltrazione mafiosa –, considerando le poche insulae non occupate illegalmente ma abitate dai legittimi assegnatari è possibile individuare talune qualità del progetto originario. Si segnalano, infine, le molteplici iniziative e attività di carattere sociale e urbanistico che pongono il quartiere al centro dei dibattiti contemporanei nel tentativo di migliorarne la vivibilità e i servizi e di riqualificarne il territorio e l'immagine mediatica.

Info
  • Progetto: 1969 - 1973
  • Esecuzione: -
  • Committente: Istituto Autonomo Case Popolari
  • Proprietà: Proprietà pubblica
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Franco Amoroso Progetto architettonico Progetto SI
Salvatore Bisogni Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www-archive.iuav.it/ARCHIVIO-P/ARCHIVIO/collezioni/Bisogni--S/index.htm SI
Vittorio Gregotti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa-archivi.cultura.gov.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=19481 SI
Hiromichi Matsui Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.museocity.it/events/65d4e316ccd94542159671aa SI
Franco Purini Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www-archive.iuav.it/ARCHIVIO-P/ARCHIVIO/collezioni/Studio-Pur/index.htm SI
  • Strutture: calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: intonaco
  • Coperture: piane
  • Serramenti: metallo
  • Stato Strutture: Mediocre
  • Stato Materiale di facciata: Mediocre
  • Stato Coperture: Mediocre
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Il progetto, concepito dagli architetti Franco Amoroso, Salvatore Bisogni, Vittorio Gregotti, Hiromichi Matsui e Franco Purini, è il vincitore del concorso nazionale bandito nel 1969 dall'Istituto Autonomo Case Popolari di Palermo e la denominazione originale deriva da un intervento precedente limitrofo, ossia il quartiere ZEN 1 (Zona Espansione Nord) previsto dal Piano per l'Edilizia Economica Popolare del 1966 e progettato da Salvatore Biondo e Salvatore Mario Inzerillo, che lo ZEN 2 avrebbe dovuto integrare attraverso 15.000 o 20.000 nuovi alloggi e relativi servizi. 
L’insula è, dunque, l’unità tipologica costitutiva dell’intero progetto, concepita considerando al contempo le peculiarità dell’alloggio privato e l'importanza della vita comune nonché il paesaggio circostante, mentre il tessuto di vie e di cortili ideati richiama i modelli di vicinato e di relazione del centro storico palermitano e la vita al suo interno. Ciascuna insula è composta da quattro corpi di fabbrica a tre elevazioni destinati ad alloggi, comprendenti spazi porticati per attività collettive al piano terra, separati da strade interne (carrabile quella centrale, pedonali quelle laterali) e chiusi sulle testate dai risvolti degli edifici e da una torre centrale di altri tre piani. Gli alloggi corrispondono a 21 tipi abitativi e sono compresi tra i 70 e i 140 mq; i servizi collettivi, quasi totalmente non realizzati ad eccezione di un complesso scolastico, erano previsti in un grande spazio centrale e in due fasce a nord e a sud delle insulae entro blocchi polifunzionali, posti a chiusura dell’insediamento, mentre gli spazi verdi sono abbondanti anche per la mancata costruzione delle strutture di servizio.
Se inizialmente il gruppo vincitore coordinato da Vittorio Gregotti collaborò proficuamente con l'ufficio tecnico dell'Istituto Autonomo Case Popolari e con il suo presidente, l'ingegnere Antonino Cangemi Leto, negli anni successivi l’architetto fu sempre più estromesso dal coordinamento generale urbanistico e architettonico del quartiere e, specialmente dopo la variante del 1980, il gruppo non ebbe più alcun controllo sulle fasi progettuali ed esecutive – lungamente protrattesi nel tempo e aggravate da occupazioni abusive e da altre difficoltà sociali – né fu in grado di  influenzare le scelte politico-amministrative, che comportarono la mancata realizzazione dei servizi all'interno del nuovo quartiere e la radicale modifica delle previsioni urbanistiche di espansione a nord di Palermo che erano state definite all'epoca del concorso. 
Nonostante le evidenti differenze e mancanze rispetto alla concezione originaria, l'impianto urbano e il rigoroso tracciato geometrico mantengono i caratteri dei principi costitutivi del progetto, che all’epoca resero lo ZEN 2 un caso di studio centrale – di particolare importanza per gli aspetti funzionali e per quelli politico-ideologici – nel dibattito architettonico sul tema dell'abitazione a basso costo e sui quartieri di edilizia residenziale pubblica. La compattezza del complesso architettonico rispetto al paesaggio rurale circostante rispondeva all'esigenza di creare una situazione di passaggio tra la condizione urbana di Palermo e l'assetto territoriale circostante; per il nuovo insediamento fu, dunque, scelta una posizione di confine che non si sarebbe dovuta allargare verso i due centri di Mondello e di Sferracavallo, ma la successiva espansione irregolare della maglia urbana, il proliferare di residenze unifamiliari e la nuova rete stradale di collegamento, realizzata in occasione dei mondiali di calcio del 1990, hanno tradito l’intento iniziale.
Un altro aspetto fondamentale consisteva nell'intento di trasferire all'interno dell'insula i rituali sociali della vita urbana e la spazialità del centro storico palermitano: malgrado le numerose critiche e l'opinione diffusa di un totale fallimento dell’idea iniziale – accentuata da fenomeni di disagio sociale come la dispersione scolastica o l’infiltrazione mafiosa –, considerando le poche insulae non occupate illegalmente ma abitate dai legittimi assegnatari è possibile individuare talune qualità del progetto originario. Si segnalano, infine, le molteplici iniziative e attività di carattere sociale e urbanistico che pongono il quartiere al centro dei dibattiti contemporanei nel tentativo di migliorarne la vivibilità e i servizi e di riqualificarne il territorio e l'immagine mediatica.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 18
  • Particella: 1045

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Scolari Massimo 1971 Tre architetture di Vittorio Gregotti in “Controspazio”, a. III, n. 3, marzo 2-19 No
Cannarozzo Teresa 1971 Un progetto per la città. Concorso nazionale per il quartiere ZEN a Palermo Cardillo Edizioni Lo Monaco Palermo Si
Cangemi Antonino 1972 Palermo ZEN: precisazioni dello I.A.C.P. in “Casabella”, a. XXXVI, n. 367, luglio 3 Si
Amoroso Franco, Bisogni Salvatore, Gregotti Vittorio, Matsui Hiromichi, Purini Franco 1975 Quartiere Zen a Palermo in “Lotus International“, vol. 9, n. 1 6-27 Si
Tafuri Manfredo (a cura di) 1982 Vittorio Gregotti: progetti e architetture Electa Milano No
Guerrera Giuseppe (a cura di) 1986 Verso un disegno per Palermo Medina Cefalù (PA) 40-43 No
Colao Paolo, Vragnaz Giovanni (a cura di) 1990 Gregotti associati 1973-1988. Cagnardi Augusto, Cerri Pierluigi, Gregotti Vittorio Electa Milano 32-35 No
Rykwert Joseph 1995 Gregotti Associati Rizzoli Milano 137-139 No
Conforti Claudia 1997 Roma, Napoli, la Sicilia in Dal Co Francesco (a cura di), Storia dell’architettura italiana. Il secondo Novecento, Electa Milano 200-201 No
Sciascia Andrea 1998 Architettura contemporanea a Palermo L'Epos Palermo 52-56 No
Sciascia Andrea 2003 Tra le modernità dell'architettura. La questione del quartiere ZEN 2 di Palermo L'Epos Palermo Si
Sciascia Andrea 2007 Le stigmate mediatiche e il quartiere Zen in “Il Giornale dell'Architettura”, n. 53 37 Si
Badami Alessandra, Picone Marco, Schilleci Filippo (a cura di) 2008 Città nell’emergenza. Progettare e costruire tra Gibellina e lo Zen Palumbo Palermo No
Fava Ferdinando 2008 Lo Zen di Palermo. Antropologia dell'esclusione FrancoAngeli Milano Si
Iannello Matteo, Scolaro Glenda 2009 Palermo. Guida all'architettura del '900 Fondazione Salvare Palermo Palermo 192-195 No
Alaimo Giuseppe (a cura di) 2012 Lo ZEN 2 di Palermo: un laboratorio per il progetto e la gestione del recupero Aracne Roma Si
Sciascia Andrea 2012 Periferie e città contemporanea. Progetti per i quartieri Borgo Ulivia e ZEN a Palermo in Todaro Benedetto, De Matteis Federico (a cura di), Linee guida per la riqualificazione dei quartieri innovativi nell’Italia centromeridionale, Prospettive Edizioni Roma 577-587 Si
Picone Marco 2016 Una segregazione paradossale e multi-scalare: il caso del quartiere ZEN di Palermo in “Méditerranée. Revue géographique des pays méditerranéens / Journal of Mediterranean geography”, n. 127 37-46 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Carta tecnica di Palermo al 1969, con progetto del nuovo insediamento ZEN 2 Carta tecnica di Palermo al 1969, con progetto del nuovo insediamento ZEN 2 Colao Paolo, Vragnaz Giovanni (a cura di) (1990), Gregotti associati 1973-1988. Cagnardi Augusto, Cerri Pierluigi, Gregotti Vittorio, Milano: Electa, p. 32
Prospettiva con l'area destinata ai servizi in primo piano Prospettiva con l'area destinata ai servizi in primo piano Archivio professionale Vittorio Gregotti: Gregotti Associati (1974 – 2016), “CASVA, gli archivi del progetto a Milano” Comune di Milano
Prospettiva dall'alto Prospettiva dall'alto Archivio professionale Vittorio Gregotti: Gregotti Associati (1974 – 2016), “CASVA, gli archivi del progetto a Milano” Comune di Milano
Sezione di un gruppo di insulae Sezione di un gruppo di insulae Archivio professionale Vittorio Gregotti: Gregotti Associati (1974 – 2016), “CASVA, gli archivi del progetto a Milano” Comune di Milano
Sezione trasversale delle insulae in scala 1:100 - schizzi preparatori Sezione trasversale delle insulae in scala 1:100 - schizzi preparatori Archivio professionale Vittorio Gregotti: Gregotti Associati (1974 – 2016), “CASVA, gli archivi del progetto a Milano” Comune di Milano
"23.2.76. IACP PMO. attacco tra la stecca esterna e la testata aperta" - disegno tecnico Archivio professionale Vittorio Gregotti: Gregotti Associati (1974 – 2016), “CASVA, gli archivi del progetto a Milano” Comune di Milano
Disegno del prospetto di una testata, tecnica mista (matita, penna, pastello, tempera) Disegno del prospetto di una testata, tecnica mista (matita, penna, pastello, tempera) Archivio professionale Vittorio Gregotti: Gregotti Associati (1974 – 2016), “CASVA, gli archivi del progetto a Milano” Comune di Milano
Disegno del prospetto di una testata, tecnica mista (matita, pastello e pennarello) Disegno del prospetto di una testata, tecnica mista (matita, pastello e pennarello) Archivio professionale Vittorio Gregotti: Gregotti Associati (1974 – 2016), “CASVA, gli archivi del progetto a Milano” Comune di Milano
Disegno del prospetto di una testata, tecnica mista (matita, pastello, tempera) Disegno del prospetto di una testata, tecnica mista (matita, pastello, tempera) Archivio professionale Vittorio Gregotti: Gregotti Associati (1974 – 2016), “CASVA, gli archivi del progetto a Milano” Comune di Milano
Prospettiva della piazzetta centrale, poi non completata secondo il progetto Prospettiva della piazzetta centrale, poi non completata secondo il progetto Colao Paolo, Vragnaz Giovanni (a cura di) (1990), Gregotti associati 1973-1988. Cagnardi Augusto, Cerri Pierluigi, Gregotti Vittorio, Milano: Electa, p. 33
Prospettiva di un'area pedonale tra insulae Prospettiva di un'area pedonale tra insulae Colao Paolo, Vragnaz Giovanni (a cura di) (1990), Gregotti associati 1973-1988. Cagnardi Augusto, Cerri Pierluigi, Gregotti Vittorio, Milano: Electa, p. 33
Vista di tutti i prospetti di un'insula Vista di tutti i prospetti di un'insula Colao Paolo, Vragnaz Giovanni (a cura di) (1990), Gregotti associati 1973-1988. Cagnardi Augusto, Cerri Pierluigi, Gregotti Vittorio, Milano: Electa, p. 33
Assonometria di un'insula Assonometria di un'insula Colao Paolo, Vragnaz Giovanni (a cura di) (1990), Gregotti associati 1973-1988. Cagnardi Augusto, Cerri Pierluigi, Gregotti Vittorio, Milano: Electa, p. 33
Planivolumetrico Planivolumetrico Colao Paolo, Vragnaz Giovanni (a cura di) (1990), Gregotti associati 1973-1988. Cagnardi Augusto, Cerri Pierluigi, Gregotti Vittorio, Milano: Electa, p. 32
Vista del modello da nord Vista del modello da nord Colao Paolo, Vragnaz Giovanni (a cura di) (1990), Gregotti associati 1973-1988. Cagnardi Augusto, Cerri Pierluigi, Gregotti Vittorio, Milano: Electa, p. 32
Vista dello ZEN 2, del quartiere Tommaso Natale e di Sferracavallo dal Monte Pellegrino Vista dello ZEN 2, del quartiere Tommaso Natale e di Sferracavallo dal Monte Pellegrino Colao Paolo, Vragnaz Giovanni (a cura di) (1990), Gregotti associati 1973-1988. Cagnardi Augusto, Cerri Pierluigi, Gregotti Vittorio, Milano: Electa, p. 34
Vista dall'alto dell'area dello ZEN 2 Vista dall'alto dell'area dello ZEN 2 Google Earth
Vista d'insieme di alcuni fabbricati da viale Sandro Pertini Vista d'insieme di alcuni fabbricati da viale Sandro Pertini Maria Stella Di Trapani - 2024
Un'insula in via Fausto Coppi Un'insula in via Fausto Coppi Maria Stella Di Trapani - 2024
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Particolare di alcuni edifici su una strada interna per il transito dei mezzi Particolare di alcuni edifici su una strada interna per il transito dei mezzi Maria Stella Di Trapani - 2024
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Particolare dell'edificio che ospita la caserma dei carabinieri Particolare dell'edificio che ospita la caserma dei carabinieri Maria Stella Di Trapani - 2024
Vista di alcune insulae da viale Sandro Pertini Vista di alcune insulae da viale Sandro Pertini Maria Stella Di Trapani - 2024
Dettaglio di un'insula con attività commerciale Dettaglio di un'insula con attività commerciale Maria Stella Di Trapani - 2024
Vista su un'insula da via Giuseppe Capparozzo Vista su un'insula da via Giuseppe Capparozzo Maria Stella Di Trapani - 2024
Particolare di un'insula Particolare di un'insula Maria Stella Di Trapani - 2024
Particolare di un'insula Particolare di un'insula Maria Stella Di Trapani - 2024
Vista di alcune insulae con accesso ai garages Vista di alcune insulae con accesso ai garages Maria Stella Di Trapani - 2024
Dettaglio di alcune insulae da via Primo Carnera Dettaglio di alcune insulae da via Primo Carnera Maria Stella Di Trapani - 2024
Vista di un'insula dal campetto di calcio Vista di un'insula dal campetto di calcio Maria Stella Di Trapani - 2024
Vista di alcuni fabbricati dal campetto di calcio Vista di alcuni fabbricati dal campetto di calcio Maria Stella Di Trapani - 2024

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Fondo Vittorio Gregotti - CASVA, Centro di Alti Studi sulle Arti Visive, Castello Sforzesco, Milano Visualizza
Gregotti Vittorio - SIUSA Visualizza
Archivio Salvatore Bisogni e Anna Buonaiuto - IUAV Archivio Progetti Visualizza
Franco Purini - SIUSA Visualizza
Archivio Studio Purini Thermes - IUAV Archivio Progetti Visualizza
Fondo Hiromichi Matsui - recentemente acquisito da CASVA - Centro Alti Studi sulle Arti Visive Visualizza
renzopianog124 - Progetto Trenta alberi per lo ZEN 2, 2020 Visualizza
Fondo Gregotti CASVA (Centro di Alti Studi sulle Arti Visive) Castello Sforzesco Milano Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporanea
Titolare della ricerca: Università degli studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera


Scheda redatta da Maria Stella Di Trapani (Università degli studi di Catania)
creata il 16/07/2024
ultima modifica il 22/01/2025