Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASE INCIS

Scheda Opera

  • Dettaglio esecutivo finestra d'angolo. Accademia Nazionale di San Luca, Roma. Fondo Ridolfi-Frankl-Malagricci, www.fondoridolfi.org
  • Planimetria generale (Accademia Nazionale di San Luca, Roma. Fondo Ridolfi-Frankl-Malagricci, www.fondoridolfi.org), viste d'esterno e dell'ingresso Palazzina A e viste d'esterno
  • Schizzi intermedi di piante tipo. Accademia Nazionale di San Luca, Roma. Fondo Ridolfi-Frankl-Malagricci, www.fondoridolfi.org
  • Sezione palazzina A (Accademia Nazionale di San Luca, Roma. Fondo Ridolfi-Frankl-Malagricci, www.fondoridolfi.org), dettagli soluzioni tecniche
  • Dettaglio esecutivo finestra d'angolo. Accademia Nazionale di San Luca, Roma. Fondo Ridolfi-Frankl-Malagricci, www.fondoridolfi.org
  • Case INCIS, primi anni '50
  • Vista d'esterno - Via Cannizzaro, Via Napoli
  • Dettagli vani finestre e balconi
  • Vista d'esterno
  • Dettaglio struttura portante
  • Vista d'esterno - Ingresso su via Tommaso Cannizzaro
  • Cortile interno
  • Terrazze intermedie di copertura
  • Comune: Messina
  • Denominazione: CASE INCIS
  • Indirizzo: Via Tommaso Cannizzaro
  • Data: 1949 - 1952
  • Tipologia: Edilizia residenziale pubblica
  • Autori principali: Mario Ridolfi, Michele Raffo
Descrizione

Le case INCIS a Messina, espressione rappresentativa del programma di interventi pubblici per la realizzazione di edilizia sociale nel secondo dopoguerra italiano, si caratterizzano per una elevata qualità architettonica, innovazioni distributive e rispetto di regole costruttive condivise. Occupano l’isolato 276 del Piano Regolatore al centro di un processo di urbanizzazione che in un ventennio ha visto sorgere, accanto a edifici in stile (neorinascimentali, neoclassici, eclettici), altri, un polo universitario, la stazione centrale e marittima, con un lessico moderno.
Il progetto fu commissionato dall’Istituto Nazionale Case per gli Impiegati di Stato (INCIS) a Mario Ridolfi (cui si associa Wolfang Frankl senza conferme). Reduce dalle esperienze di Villaggio Italia a Terni (1949) l’architetto romano realizzerà nel 1950 il Quartiere Tiburtino a Roma e poi a seguire i quartieri INA Casa di Cerignola a Napoli e di via Etiopia a Roma e contestualmente le case INCIS di Messina.
Dagli elaborati progettuali, conservati nel fondo archivistico donato dall’architetto all’Accademia Nazionale di San Luca a Roma, si evince che furono avanzate più proposte, fino a giungere alla definitiva che prevedeva sei palazzine riunite in gruppi di tre disposti, con orientamento nord-sud, sul perimetro del lotto e affacciati su uno spazio centrale dove originariamente era previsto un cineteatro poi annullato per lasciare spazio a un’area verde.
Gli estremi cronologici del Fondo Ridolfi, Frankl, Malagricci sono 1949-1952. Una data del Piano tipo del 1° piano della Palazzina A inventariata anche come Pianta del cemento, quindi un esecutivo, riporta due date, 26.06.1949 con firma dell’arch. M. Ridolfi e del 13.09.1949 con una seconda firma dell’ing. M. Raffo, probabile progettista degli aspetti strutturali che dovettero coinvolgere anche la concezione dei molti elementi plastici fra i quali le finestre d’angolo, i cui disegni di dettaglio, sempre degli stessi autori, riportano la data del 28.01.1952.
Ciascuna palazzina prevede un piano terra adibito a locali commerciali e tre superiori con quattro appartamenti per piano riuniti attorno a una chiostrina; sono collegate fra loro da un corpo a due piani coperto da una terrazza fruibile. La struttura è in calcestruzzo di cemento armato magistralmente impiegato per l’esecuzione di tutti i particolari scultorei e aggettanti che caratterizzano gli aspetti compositivi presenti negli elaborati proposti per finestre d’angolo, balconi a punta di diamante, cornicione aggettante e fascia marcapiano, ricchi di informazioni materiali, rimandi incrociati, specifici procedimenti costruttivi. Il basamento è rivestito con lastre di pietra artificiale (non marmo come riportato nella bibliografia consultata) mentre le facciate sono trattate a intonaco, oggi con tre colori diversi (giallo, rosa, grigio) in ordine inverso nelle due stecche, laddove originariamente non è dato sapere quale fosse la scelta cromatica. Una fotografia d’epoca mostra un colore terra bruciata che tuttavia non viene confermato da testimonianze documentarie o memorie narrative; una presente fra i documenti d’archivio è in bianco e nero ma mostra una colorazione scura e uniforme per le diverse palazzine. Una conferma riguarda i vani finestra e gli aggetti dei balconi che spiccano dal fondo con cornici, velette e frangisole bianchi.
Una progettazione attenta al microclima si evince dall’attenzione prestata all’orientamento degli edifici, dalla disposizione degli ambienti, dalla collocazione di balconi a punta di diamante, finestre d’angolo, griglie frangisole e cornicioni, dall’inserimento di canali di raffrescamento nelle chiostrine interne, dall’assenza (in origine) di portoni per innescare un effetto camino nel corpo scala, per potere così sfruttare venti prevalenti, accogliere o schermare il sole, contribuendo così al comfort termo-igrometrico.

Info
  • Progetto: 1949 - 1952
  • Esecuzione: 1949 - 1952
  • Tipologia Specifica: Case per Impiegati di Stato
  • Committente: Istituto Nazionale Case per gli Impiegati di Stato (INCIS)
  • Proprietà: Proprietà pubblico-privata
  • Destinazione originaria: Edilizia residenziale per impiegati di Stato
  • Destinazione attuale: Edilizia residenziale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Wolfang Frankl Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa-archivi.cultura.gov.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=40722 NO
Michele Raffo Progetto strutturale Progetto SI
Mario Ridolfi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa-archivi.cultura.gov.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=32832 SI
  • Strutture: scheletro indipendente con pilastri e travi in calcestruzzo armato (gettato in opera) e solai in latero-cemento
  • Materiale di facciata: tamponamento in blocchetti di calcestruzzo leggero; rivestimento basamento in pietra artificiale; rivestimento piani superiori in intonaco
  • Coperture: piana non praticabile
  • Serramenti: infissi originari in legno; sostituzioni parziali in alluminio
  • Stato Strutture: Discreto
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Discreto
  • Stato Serramenti: Discreto

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Il progetto fu commissionato dall’Istituto Nazionale Case per gli Impiegati di Stato (INCIS) a Mario Ridolfi (cui si associa Wolfang Frankl senza conferme). Reduce dalle esperienze di Villaggio Italia a Terni (1949) l’architetto romano realizzerà nel 1950 il Quartiere Tiburtino a Roma e poi a seguire i quartieri INA Casa di Cerignola a Napoli e di via Etiopia a Roma e contestualmente le case INCIS di Messina.
Dagli elaborati progettuali, conservati nel fondo archivistico donato dall’architetto all’Accademia Nazionale di San Luca a Roma, si evince che furono avanzate più proposte, fino a giungere alla definitiva che prevedeva sei palazzine riunite in gruppi di tre disposti, con orientamento nord-sud, sul perimetro del lotto e affacciati su uno spazio centrale dove originariamente era previsto un cineteatro poi annullato per lasciare spazio a un’area verde. 
Gli estremi cronologici del Fondo Ridolfi, Frankl, Malagricci sono 1949-1952. Una data del Piano tipo del 1° piano della Palazzina A inventariata anche come Pianta del cemento, quindi un esecutivo, riporta due date, 26.06.1949 con firma dell’arch. M. Ridolfi e del 13.09.1949 con una seconda firma dell’ing. M. Raffo, probabile progettista degli aspetti strutturali che dovettero coinvolgere anche la concezione dei molti elementi plastici fra i quali le finestre d’angolo, i cui disegni di dettaglio, sempre degli stessi autori, riportano la data del 28.01.1952.
Ciascuna palazzina prevede un piano terra adibito a locali commerciali e tre superiori con quattro appartamenti per piano riuniti attorno a una chiostrina; sono collegate fra loro da un corpo a due piani coperto da una terrazza fruibile. La struttura è in calcestruzzo di cemento armato magistralmente impiegato per l’esecuzione di tutti i particolari scultorei e aggettanti che caratterizzano gli aspetti compositivi presenti negli elaborati proposti per finestre d’angolo, balconi a punta di diamante, cornicione aggettante e fascia marcapiano, ricchi di informazioni materiali, rimandi incrociati, specifici procedimenti costruttivi.  Il basamento è rivestito con lastre di pietra artificiale (non marmo come riportato nella bibliografia consultata) mentre le facciate sono trattate a intonaco, oggi con tre colori diversi (giallo, rosa, grigio) in ordine inverso nelle due stecche, laddove originariamente non è dato sapere quale fosse la scelta cromatica. Una fotografia d’epoca mostra un colore terra bruciata che tuttavia non viene confermato da testimonianze documentarie o memorie narrative; una presente fra i documenti d’archivio è in bianco e nero ma mostra una colorazione scura e uniforme per le diverse palazzine. Una conferma riguarda i vani finestra e gli aggetti dei balconi che spiccano dal fondo con cornici, velette e frangisole bianchi.
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Palmieri Valerio 1995 Il Fondo Ridolfi dell’Accademia Nazionale di San Luca in La Franca Paolina, Moltedo Alida (a cura di), Disegni di architetture. Schizzi e studi di opere romane dal dopoguerra agli anni ottanta, Gangemi Editore Roma 55-56 No
Portoghesi Paolo 2004 Presenza di Ridolfi in "Controspazio. Mario Ridolfi. Le architetture", nn. 111-112, settembre-novembre, Gangemi Editore Roma 6-11; 168-169 No
Todesco Fabio 2004 Edilizia residenziale del Novecento a Messina. Conservazione o innovazione? in Biscontin Guido, Driussi Guido (a cura di), Architettura e materiali del Novecento: conservazione, restauro, manutenzione. Atti del Convegno di studi (Bressanone 13-16 luglio), Arcadia Ricerche Venezia 587-597 No
Di Leo Laura, Lo Curzio Massimo 2004 Messina, una città ricostruita. Materiali per lo studio di una realtà urbana Edizioni Dedalo Bari 104-105 Si
Oddo Maurizio 2007 Architettura contemporanea in Sicilia Corrao Editore Trapani 24 Si
Iannello Matteo 2017 Das Aufstocken konstruieren - Umwertungen der italienischen Nachkriegsmoderne, in Weiterbauen in Stahl in Stockhammer Daniel, Staufer Astrid, Meyer Daniel, Weiterbauen in Stahl. Architektur der Aufstockung, Institut Konstruktives Entwerfen Zurigo 52-63 Si
Currò Giuseppina, Fiandaca Ornella, Russo Giovanni Francesco 2022 La riqualificazione energetica di un complesso di edilizia popolare d'autore Le case INCIS di Ridolfi: una sfida per i rivestimenti termoriflettenti in ReUSO - Documentation, Restoration and Reuse of Heritage, X edizione (Portugal, 2-4 novembre) Porto 371-384 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Case INCIS - Messina Fondo Ridolfi-Frankl-Malagricci Accademia Nazionale di San Luca Elaborati di progetto - riproduzioni digitali

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Dettaglio esecutivo finestra d'angolo. Accademia Nazionale di San Luca, Roma. Fondo Ridolfi-Frankl-Malagricci, www.fondoridolfi.org Dettaglio esecutivo finestra d'angolo. Accademia Nazionale di San Luca, Roma. Fondo Ridolfi-Frankl-Malagricci, www.fondoridolfi.org Accademia Nazionale di San Luca
Planimetria generale (Accademia Nazionale di San Luca, Roma. Fondo Ridolfi-Frankl-Malagricci, www.fondoridolfi.org), viste d'esterno e dell'ingresso Palazzina A e viste d'esterno Planimetria generale (Accademia Nazionale di San Luca, Roma. Fondo Ridolfi-Frankl-Malagricci, www.fondoridolfi.org), viste d'esterno e dell'ingresso Palazzina A e viste d'esterno Accademia Nazionale di San Luca, Ornella Fiandaca
Schizzi intermedi di piante tipo. Accademia Nazionale di San Luca, Roma. Fondo Ridolfi-Frankl-Malagricci, www.fondoridolfi.org Schizzi intermedi di piante tipo. Accademia Nazionale di San Luca, Roma. Fondo Ridolfi-Frankl-Malagricci, www.fondoridolfi.org Accademia Nazionale di San Luca
Sezione palazzina A (Accademia Nazionale di San Luca, Roma. Fondo Ridolfi-Frankl-Malagricci, www.fondoridolfi.org), dettagli soluzioni tecniche Sezione palazzina A (Accademia Nazionale di San Luca, Roma. Fondo Ridolfi-Frankl-Malagricci, www.fondoridolfi.org), dettagli soluzioni tecniche Accademia Nazionale di San Luca, Ornella Fiandaca
Dettaglio esecutivo finestra d'angolo. Accademia Nazionale di San Luca, Roma. Fondo Ridolfi-Frankl-Malagricci, www.fondoridolfi.org Dettaglio esecutivo finestra d'angolo. Accademia Nazionale di San Luca, Roma. Fondo Ridolfi-Frankl-Malagricci, www.fondoridolfi.org Accademia Nazionale di Sal Luca
Case INCIS, primi anni '50 Case INCIS, primi anni '50 Antica Messina
Vista d'esterno - Via Cannizzaro, Via Napoli Vista d'esterno - Via Cannizzaro, Via Napoli Giuseppina Currò
Dettagli vani finestre e balconi Dettagli vani finestre e balconi Ornella Fiandaca
Vista d'esterno Vista d'esterno Ornella Fiandaca
Dettaglio struttura portante Dettaglio struttura portante Ornella Fiandaca
Vista d'esterno - Ingresso su via Tommaso Cannizzaro Vista d'esterno - Ingresso su via Tommaso Cannizzaro Ornella Fiandaca
Cortile interno Cortile interno Giuseppina Currò
Terrazze intermedie di copertura Terrazze intermedie di copertura Giuseppina Currò

Criteri
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Enciclopedia Treccani - Mario Ridolfi Visualizza
Dizionario biografico degli italiani - Treccani - Mario Ridolfi Visualizza
Accademia di San Luca - Mario Ridolfi Visualizza
Accademia di San Luca- Fondo Ridolfi-Frankl-Malagricci Visualizza
Enciclopedia Treccani - Volfango Frankl Visualizza
Siusa - Mario Ridolfi Visualizza
Siusa - Volfango Frankl Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporanea
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera


Scheda redatta da Ornella Fiandaca (Università degli Studi di Messina)
creata il 29/07/2024
ultima modifica il 18/01/2025