MUSEO REGIONALE
Scheda Opera
- Comune: Messina
- Denominazione: MUSEO REGIONALE
- Indirizzo: Viale della Libertà N. 465
- Data: 1981 - 2016
- Tipologia: Musei e Aree archeologiche
- Autori principali: Fabio Basile
Descrizione
L’origine della principale istituzione museale di Messina risale al 1806, anno in cui viene fondato il Museo Civico Peloritano allocato presso l’ex monastero cinquecentesco di San Gregorio. Dopo il sisma del 1908 i reperti di quanto si era riusciti a salvare dal disastro vengono riuniti all’interno di uno dei pochi edifici rimasti incolumi, l’ex filanda Mellinghoff, e al suo esterno presso la spianata dove già giacevano i resti della cinquecentesca chiesa di San Salvatore e del Palazzo delle Finanze. A queste preziose testimonianze si aggiungerà un’importante collezione d’arte anch’essa scampata al terremoto, che andrà a costituire il primo nucleo dell’attuale museo. Nel corso degli anni si succederanno diverse proposte progettuali per dotare questa istituzione di una sede adeguata: tra queste vanno citate quelle di Francesco Valenti del 1912 e di Armando Dillon del 1940, rielaborate da Giuseppe Mallandrino che prevedeva una nuova ubicazione del museo presso l’antico Monte di Pietà. Nel 1953 la direttrice Maria Accascina affida a Roberto Calandra il progetto di restauro di tre degli ambienti già esistenti all’interno dell’antica filanda. Nel 1960 verrà dato un nuovo incarico a Franco Minissi definitivamente revocato nel 1964. Nel 1973 la Cassa per il Mezzogiorno affida a Carlo Scarpa e a Roberto Calandra la progettazione esecutiva dei “lavori di costruzione del Museo Nazionale di Messina”. Nel corso degli anni ’70 il passaggio di competenze alla Regione Siciliana e l’improvvisa scomparsa di Scarpa determineranno l’interruzione dell’iter progettuale la cui realizzazione verrà affidata, tramite la procedura dell’appalto-concorso, al Comune di Messina. Il gruppo di professionisti incaricati per il progetto definitivo sarà costituito da Fabio Basile, Gaspare De Fiore e Mario Manganaro. Seguiranno negli anni importanti interventi di manutenzione e di allestimento curati da Antonio Virgilio e Gianfranco Anastasio.
L’attuale complesso, inaugurato nel 2017, aumenta di circa quattro volte le dimensioni dell’antica sede portando la superficie espositiva disponibile da 1.100 a 4.476 mq. L’edificio è costituito da tre corpi a pianta quadrata, sfalsati tra loro, conclusi all’estremità settentrionale da due grandi corpi poligonali alti circa 12 metri.
All’interno, due dei corpi del museo sono caratterizzati da un nucleo centrale entro il quale si sviluppa una rampa inclinata che raccorda i tre livelli interni (due destinati a spazi espositivi e uno interrato per magazzini, servizi e ambienti di lavoro); il terzo corpo di fabbrica si articola intorno all’ambiente a doppia altezza alla cui base è situato lo scavo della cripta della chiesa del SS. Salvatore, cinquecentesco monastero basiliano. All’esterno, dove erano già stati dislocati i reperti lapidei, tra il 1998 e il 2005 sono stati rimontati i portali di alcune chiese distrutte dal sisma e le due fontane superstiti dei “quattro canti” messinesi. Queste ultime sono supportate da strutture in calcestruzzo armato a facciavista e sono collocate nel punto di passaggio tra l’area della sede originaria e quella della nuova fabbrica. Degno di nota il portale del cinquecentesco complesso dei Gesuiti, opera di Natale Masuccio, collocato nei pressi della zona uffici con un’inclinazione di 45° rispetto al fronte principale dell’edificio. A partire dal 2022 è stato avviato un progetto, curato dall’Ufficio Tecnico del Museo, per la valorizzazione, il potenziamento e la messa in sicurezza con ampliamento degli spazi espositivi. Dal 5 aprile 2024 il Museo è ufficialmente intitolato a Maria Accascina, già direttrice di questa istituzione dal 22 settembre 1949 al 12 marzo 1963.
Info
- Progetto: 1981 - 1982
- Esecuzione: 1984 - 2016
- Tipologia Specifica: Museo
- Committente: Regione Siciliana
- Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
- Destinazione originaria: museo
- Destinazione attuale: museo
Autori
- Strutture: scheletro indipendente in calcestruzzo armato; setti in muratura portante in calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: tamponamento monostrato con finitura in intonaco; calcestruzzo armato a facciavista
- Coperture: tetto piano non praticabile con solai in acciaio; lucernario in acciaio e vetro resina
- Serramenti: ringhiere metalliche; infissi in acciaio
- Stato Strutture: Discreto
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 9
- Particella: 266
Note
-
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Oddo Maurizio | 2007 | Architettura contemporanea in Sicilia | Corrao Editore | Trapani | 298 | Si |
Iannello Matteo | 2018 | Carlo Scarpa in Sicilia (1952-1978) | Campisano Editore | Roma | 177-215 | Si |
Fonti Archivistiche
Titolo | Autore | Ente | Descrizione | Conservazione |
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Elaborati di progetto - Fondo Opere comunali faldoni nn. 941/1, 941/2 | Fabio Basile, Mario Manganaro | Archivio del Genio Civile di Messina | Copie di disegni a china su carta |
Allegati
Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporaneaTitolare della ricerca: Università degli Studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera
Scheda redatta da Adriana Arena (Università degli studi di Messina)
creata il 31/07/2024
ultima modifica il 18/01/2025