Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

SCUOLA MATERNA

Scheda Opera

  • Veduta d'insieme dalla strada
  • Vista del padiglione d'ingresso
  • Il portico d'ingresso
  • Una soluzione d'angolo
  • Veduta dalla strada
  • Particolare del fianco
  • Il padiglione della mensa
  • Particolare dell'affaccio sul giardino retrostante
  • Comune: Maniago
  • Località: Fratta
  • Denominazione: SCUOLA MATERNA
  • Indirizzo: Via Antonio Rosa Brustolo
  • Data: 1974 - 1975
  • Tipologia: Scuole
  • Autori principali: Pietro Beltrame, Annamaria (Titti) Brovedani, Italo Giorgio Raffin
Descrizione

La piccola costruzione sorge in una frazione del capoluogo, su un lotto pianeggiante compreso tra la strada a nord, con la vista dei rilievi montuosi delle Prealpi, e un torrente a sud. La facciata su strada oppone a questa una struttura prevalentemente cieca, dal profilo orizzontale, aperta da un profondo portico. Questo introduce, attraverso l’ingresso che distribuisce lateralmente la direzione e l’ambulatorio, negli spazi affiancati della sala comune centrale, del dormitorio-sala proiezioni e del pranzo, con cucina e dispensa prolungate su strada. La sala comune dà accesso alle tre sezioni, indipendenti tra loro e avanzate “a pettine” all’interno del giardino retrostante a sud, in direzione del torrente. I caratteristici volumi “a capanna” delle aule attrezzate (dotate ciascuna di spogliatoi e servizi), sfalsati a due a due, si aprono con vetrate a tutta altezza verso il giardino, staccandosi dai corpi a copertura piana a nord, che consentono, attraverso aperture alte, il solo inquadramento della montagna. L‘uso della sezione a triangolo equilatero nei padiglioni delle aule, con manto di copertura in lamiera grecata preverniciata rossa, condiziona a livello formale anche i volumi scatolari a copertura piana verso il fronte strada, che lateralmente sono sempre troncati a 45 gradi, in funzione anche di una opportuna protezione delle finestrature continue della mensa. I getti in calcestruzzo a vista appaiono vigorosamente incisi da striature diagonali capaci di animare i muri ciechi. Nel suo complesso questa architettura dall’aspetto così inatteso, tanto diversa da tutto quello che la circonda, sembra quasi un grande giocattolo costruito per montaggio di elementi componibili, senza tuttavia scadere neanche per un momento nel puerile e nel lezioso, dimostrando che i progettisti hanno preso molto sul serio il mondo dell’infanzia e il problema della prima esperienza di comunità dei piccoli ospiti, non accontentandosi di quelle facili gratuità che oggi conquistano schiere di progettisti di asili in Italia.

Info
  • Progetto: 1974 -
  • Esecuzione: - 1975
  • Committente: Pubblico
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Scolastica
  • Destinazione attuale: Scolastica
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Pietro Beltrame Progetto architettonico Progetto SI
Annamaria (Titti) Brovedani Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa-archivi.cultura.gov.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=358605&RicProgetto=architetti SI
Italo Giorgio Raffin Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://studioraffin.it/chi-siamo/ SI
  • Strutture: Cemento armato
  • Materiale di facciata: Cemento armato a vista
  • Coperture: Coperture metalliche
  • Serramenti: Serramenti in PVC
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

													Array
(
    [id_opera] => 5499
    [codice] => PN034
    [denominazione] => SCUOLA MATERNA
    [regione] => Friuli-Venezia Giulia
    [provincia] => Pordenone
    [comune] => Maniago
    [localita] => Fratta
    [indirizzo] => Via Antonio Rosa Brustolo
    [id_categoria] => 2
    [id_tipologia] => 27
    [tipologia_specifica] => 
    [anno_inizio_progetto] => 1974
    [anno_fine_progetto] => 
    [anno_inizio_esecuzione] => 
    [anno_fine_esecuzione] => 1975
    [classificazione] => 
    [id_livello_scheda] => 1
    [codice_iccd] => 
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => La piccola costruzione sorge in una frazione del capoluogo, su un lotto pianeggiante compreso tra la strada a nord, con la vista dei rilievi montuosi delle Prealpi, e un torrente a sud. La facciata su strada oppone a questa una struttura prevalentemente cieca, dal profilo orizzontale, aperta da un profondo portico. Questo introduce, attraverso l’ingresso che distribuisce lateralmente la direzione e l’ambulatorio, negli spazi affiancati della sala comune centrale, del dormitorio-sala proiezioni e del pranzo, con cucina e dispensa prolungate su strada. La sala comune dà accesso alle tre sezioni, indipendenti tra loro e avanzate “a pettine” all’interno del giardino retrostante a sud, in direzione del torrente. I caratteristici volumi “a capanna” delle aule attrezzate (dotate ciascuna di spogliatoi e servizi), sfalsati a due a due, si aprono con vetrate a tutta altezza verso il giardino, staccandosi dai corpi a copertura piana a nord, che consentono, attraverso aperture alte, il solo inquadramento della montagna. L‘uso della sezione a triangolo equilatero nei padiglioni delle aule, con manto di copertura in lamiera grecata preverniciata rossa, condiziona a livello formale anche i volumi scatolari a copertura piana verso il fronte strada, che lateralmente sono sempre troncati a 45 gradi, in funzione anche di una opportuna protezione delle finestrature continue della mensa. I getti in calcestruzzo a vista appaiono vigorosamente incisi da striature diagonali capaci di animare i muri ciechi. Nel suo complesso questa architettura dall’aspetto così inatteso, tanto diversa da tutto quello che la circonda, sembra quasi un grande giocattolo costruito per montaggio di elementi componibili, senza tuttavia scadere neanche per un momento nel puerile e nel lezioso, dimostrando che i progettisti hanno preso molto sul serio il mondo dell’infanzia e il problema della prima esperienza di comunità dei piccoli ospiti, non accontentandosi di quelle facili gratuità che oggi conquistano schiere di progettisti di asili in Italia. 
    [committente] => Pubblico
    [foglio_catastale] => 
    [particella] => 
    [strutture] => Cemento armato
    [id_stato_struttura] => 2
    [materiale_facciata] => Cemento armato a vista
    [id_stato_facciata] => 2
    [coperture] => Coperture metalliche
    [id_stato_coperture] => 2
    [serramenti] => Serramenti in PVC
    [id_stato_serramenti] => 2
    [destinazione_originaria] => Scolastica
    [destinazione_attuale] => Scolastica
    [trasformazioni] => 
    [id_tipo_proprieta] => 7
    [specifiche_proprieta] => 
    [id_tipo_provvedimento] => 0
    [data_provvedimento] => 
    [riferimento_normativo] => 
    [altri_provvedimenti] => 
    [vincolo] => 0
    [note] => 
    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 46.177649
    [longitude] => 12.712974
    [score] => 3
    [id_user] => 87
    [status] => 1
    [date_add] => 2024-08-29 15:16:31
    [date_upd] => 2025-01-20 20:42:55
    [categoria] => B. Opera selezionata
    [tipologia] => Scuole
    [proprieta] => Proprietà pubblica
    [cat_autori] => Pietro Beltrame,Annamaria (Titti) Brovedani,Italo Giorgio Raffin
    [id_regione] => 17
)
1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela:
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1985 Il problema moderno in Friuli Venezia Giulia / 2°: I contemporanei Parametro 135-136 32 No
1985 Il problema moderno in Friuli Venezia Giulia / 2°: I contemporanei Parametro 135-136 32 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Annamaria (Titti) Brovedani Annamaria (Titti) Brovedani archivio privato

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Veduta d'insieme dalla strada Veduta d'insieme dalla strada Marco Stefani, 2024
Vista del padiglione d'ingresso Vista del padiglione d'ingresso Marco Stefani, 2024
Il portico d'ingresso Il portico d'ingresso Marco Stefani, 2024
Una soluzione d'angolo Una soluzione d'angolo Marco Stefani, 2024
Veduta dalla strada Veduta dalla strada Marco Stefani, 2024
Particolare del fianco Particolare del fianco Marco Stefani, 2024
Il padiglione della mensa Il padiglione della mensa Marco Stefani, 2024
Particolare dell'affaccio sul giardino retrostante Particolare dell'affaccio sul giardino retrostante Marco Stefani, 2024

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Profilo Annamaria (Titti) Brovedani - SIUSA Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale Creatività Contemporanea
Titolare della ricerca: Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale. Università degli Studi di Udine
Responsabile scientifico: Orietta Lanzarini, Vittorio Foramitti, Matteo Iannello


Scheda redatta da Marco Stefani
creata il 29/08/2024
ultima modifica il 20/01/2025