CENTRO ANTITUBERCOLARE
Scheda Opera
- Comune: Campobasso
- Località: SU103
- Denominazione: CENTRO ANTITUBERCOLARE
- Indirizzo: Via Giuseppe Garibaldi
- Data: - 1950
- Tipologia: Strutture sanitarie
- Autori principali: Cesare Antonelli
Descrizione
Si tratta di un’architettura dei primi anni Cinquanta di stampo razionalista, che mantiene alcuni accenni ad un linguaggio ancora legato al periodo fascista. Realizzata sulla scia di altre architetture progettate precedentemente a Campobasso dall'arch. Filippone e Pacanovski, l’opera si inserisce in un piano nazionale di edificazione di edifici similari. L’edificio presenta, nella facciata, un volume aggettante compatto e rivestito in pietra su cui si colloca il portale d’ingresso; la restante parte della facciata, articolata due superfici aggettanti, è rivestita da intonaco e intervallata da ampie vetrate. Il tetto è a falde, e la copertura aggetta con un segno liscio, privo di decorazioni.
Info
- Progetto: -
- Esecuzione: 1950 - 1950
- Committente: pubblico
- Proprietà: Proprietà pubblica
- Destinazione originaria: centro antitubercolare
- Destinazione attuale: inutilizzato
Autori
- Strutture: muratura portante
- Materiale di facciata: intonaco; pietra
- Coperture: latero-cemento
- Serramenti: alluminio
- Stato Strutture: Mediocre
- Stato Materiale di facciata: Mediocre
- Stato Coperture: Mediocre
- Stato Serramenti: Mediocre
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Vincolo ambientale
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo: area vicolo paesaggistico ex-L.1497/39 - ex-L.490/99
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 125
- Particella: 183
Note
L'opera appartiene alla produzione di Cesare Antonelli (Morrone del Sannio CB, 1907 – Campobasso, 1991), una delle personalità più enigmatiche e complesse dell’architettura del Novecento in Molise. A partire dalla laurea in ingegneria nel 1931, cui fece seguito, cinque anni più tardi, quella in architettura, il percorso professionale di Antonelli è costellato di occasioni particolarmente significative, dai progetti elaborati per committenze private ai grandi incarichi pubblicidel secondo dopoguerra. Tra questi si ricordano il Padiglione per la Mostra dell’artigianato molisano del 1937, il Piano regolatore Generale di Campobasso redatto nel 1938 con Luigi Piccinato, le chiese di Morrone del Sannio, Matrice e Larino realizzate tra il 1949 e il 1952, l’edificio residenziale per la Cooperativa impiegati del banco di Napoli del 1951, gli interventi residenziali per l’INA Casa a Campobasso dei primi anni Cinquanta, la casa Chiodini a Campobasso del 1952. Nonostante la sorprendente dimensione qualitativa e quantitativa della sua produzionearchitettonica e artistica, oggi conservata a Roma presso l’archivio degli eredi, il lavoro di Antonelli resta ancora poco noto, avendo peraltro sofferto di una scarsa attenzione da parte della critica italiana che, neidecenni più floridi per lo sviluppo economico del paese, ha rivolto il suo sguardo più spesso alle figure legate alle realtà culturali dei grand centri urbani che a quelle, non meno importanti, che preferirono la via del radicamento alla propria terra d’origine.
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Bignardi Massimo, Cardone Rino, Natarelli Emilio | 1997 | Contemporanea. Appunti per una storia delle arti visive nel Molise dal 1945 al 1992 | Vitmar | Venafro (IS) | No |
Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per il MoliseTitolare della ricerca: Fondazione Architetti Pianificatori e Paesaggisti della Prov. Di Campobasso
Responsabile scientifico: Cinthia Benvenuto
Scheda redatta da
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 31/01/2023
Revisori:
Martina Massaro