Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

ISTITUTO TECNICO AEREONAUTICO

Scheda Opera

  • Vista prospetto nord-ovest
  • Prospetto nord-ovest
  • Vista angolo prospetto nord-ovest
  • Elementi tubolari metallici di facciata
  • Vista laterale elementi metallici tubolari di facciata
  • Ingresso principale, fronte strada su via Montaspro 94
  • Prospetto sud-ovest
  • Prospetto nord-ovest
  • Particolare prospetto sud-est
  • Ingresso principale
  • Prospetto sud-est
  • Particolare d'angolo prospetto sud-ovest
  • Particolare della reticolare prospetto sud-ovest
  • Particolare della reticolare prospetto sud-ovest
  • Comune: Forlì
  • Denominazione: ISTITUTO TECNICO AEREONAUTICO
  • Indirizzo: Via Luciano Montaspro N. 94, Via Fontanelle
  • Data: 1970 - 2001
  • Tipologia: Scuole
  • Autori principali: Giorgio Zagatti
Descrizione

L'edificio è stato realizzato con lo scopo di fornire una nuova sede all'Istituto Tecnico Aeronautico (I.T.Aer) di Forlì, prima di allora localizzato in via Oberdan. Il "Francesco Baracca", insieme ai soli omologhi di Catania e Roma, costituisce l’unica scuola in grado formare gli studenti all’assistenza e alla navigazione aerea.
Nel 1970 viene bandito dalla Provincia un concorso pubblico per ampliare il precedente istituto a causa del sempre crescente aumento del numero degli iscritti. Il progetto vincitore risulta quello presentato dal gruppo raccolto sotto il motto “SNOOPY”, composto da A. Bacchi, C. Evangelisti, D. Guerneri, A. Quadretti e G. Zagatti.
La realizzazione inizia solo nel 1985 suddivisa in cinque lotti che protraggono la realizzazione fino al 2001, a seguito di un lungo processo di revisione del progetto causato dall’istituzione delle altre sedi dell’IT.Aer. sopra citate e dall’introduzione di nuove norme che producono la contrazione del numero delle aule.
L’edificio presenta pertanto minori dimensioni rispetto alla prima versione del progetto esecutivo redatto e consegnato dagli stessi progettisti nel 1972; mantiene tuttavia gli stessi criteri distributivi e di funzionalità generale.
L’impianto planimetrico è impostato su due grandi corridoi paralleli che servono tutta la sequenza degli ambienti, coperti e scoperti, con funzione collettiva: dall’atrio all’auditorium, alle palestre e alla piscina. All’esterno di questi due assi principali, chiamati anche strade, si trovano i laboratori e le aule speciali.
Le strade sono su due livelli sfalsati e contenuti in un unico volume, in modo tale da consentire l’affaccio interno sui giardini e sugli spazi collettivi. Ciò consente anche di fornire una maggiore illuminazione naturale ai laboratori posizionati ad una quota più elevata rispetto alle aule.
La divisione in pianta segue pertanto criteri assai razionali e funzionali che governa anche la divisione dimensionale basata su un modulo di 3,5 m., che regola anche la sezione dell’edificio e gli elementi base delle partiture interne, realizzate in pannelli prefabbricati di calcestruzzo colorato.
Il rigore compositivo e la dimensione dei fronti principali lunghi 150 m, conferiscono all’edificio un certo grado di monumentalità, accentuata dalla presenza di elementi tecnologici come le testate delle travi reticolari ripiegate a ginocchio, che qualificano i fronti nord e sud ed i corrispettivi prospetti delle corti interne.
Ancora, i prospetti longitudinali sono sostenuti da una struttura in vista in elementi tubolari, sette pilastri rivestiti in lastre di pietra come il cornicione, che dividono la superficie in settori, segnati da elementi orizzontali cavi, aggettanti ripetto al piano delle finestrature per far passare le condotte degli impianti di riscaldamento.

(Matteo Sintini, Ilaria Cattabriga)

Info
  • Progetto: 1970 - 1972
  • Esecuzione: 1985 - 2001
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: istituto tecnico aeronautico
  • Destinazione attuale: istituto tecnico aeronautico: ITAer
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Alberto Bacchi Collaboratore Progetto Visualizza Profilo http://www.studiobacchiarchitetti.it/studio/ NO
Carlo Evangelisti Collaboratore Progetto NO
Dante Guernieri Collaboratore Progetto NO
Antonio Quadretti Progetto architettonico Progetto NO
Giorgio Zagatti Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: cemento armato, pannelli prefabbricati di c.a.
  • Materiale di facciata: facciata riflettente, vetro, elementi tubolari in metallo, lastre di pietra
  • Coperture: reticolare, ferro
  • Serramenti: metallo
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Nel 1970 viene bandito dalla Provincia un concorso pubblico per ampliare il precedente istituto a causa del sempre crescente aumento del numero degli iscritti. Il progetto vincitore risulta quello presentato dal gruppo raccolto sotto il motto  “SNOOPY”, composto da A. Bacchi, C. Evangelisti, D. Guerneri, A. Quadretti e G. Zagatti. 
La realizzazione inizia solo nel 1985 suddivisa in cinque lotti che protraggono la realizzazione fino al 2001, a seguito di un lungo processo di revisione del progetto causato dall’istituzione delle altre sedi dell’IT.Aer. sopra citate e dall’introduzione di nuove norme che producono la contrazione del numero delle aule.
L’edificio presenta pertanto minori dimensioni rispetto alla prima versione del progetto esecutivo redatto e consegnato dagli stessi progettisti nel 1972; mantiene tuttavia gli stessi criteri distributivi e di funzionalità generale.
L’impianto planimetrico è impostato su due grandi corridoi paralleli che servono tutta la sequenza degli ambienti, coperti e scoperti, con funzione collettiva: dall’atrio all’auditorium, alle palestre e alla piscina. All’esterno di questi due assi principali, chiamati anche strade, si trovano i laboratori e le aule speciali. 
Le strade sono su due livelli sfalsati e contenuti in un unico volume, in modo tale da consentire l’affaccio interno sui giardini e sugli spazi collettivi. Ciò consente anche di fornire una maggiore illuminazione naturale ai laboratori posizionati ad una quota più elevata rispetto alle aule.
La divisione in pianta segue pertanto criteri assai razionali e funzionali che governa anche la divisione dimensionale basata su un modulo di 3,5 m., che regola anche la sezione dell’edificio e gli elementi base delle partiture interne, realizzate in pannelli prefabbricati di calcestruzzo colorato.
Il rigore compositivo e la dimensione dei fronti principali lunghi 150 m, conferiscono all’edificio un certo grado di monumentalità, accentuata dalla presenza di elementi tecnologici come le testate delle travi reticolari ripiegate a ginocchio, che qualificano i fronti nord e sud ed i corrispettivi prospetti delle corti interne.
Ancora, i prospetti longitudinali sono sostenuti da una struttura in vista in elementi tubolari, sette pilastri rivestiti in lastre di pietra come il cornicione, che dividono la superficie in settori, segnati da elementi orizzontali cavi, aggettanti ripetto al piano delle finestrature per far passare le condotte degli impianti di riscaldamento. 

(Matteo Sintini, Ilaria Cattabriga)

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Si trasferisce a Forlì nel 1943 e nel 1953 si laurea alla facoltà di Ingegneria Civile Edile di Bologna. Avvia la libera professione aprendo il proprio studio a Forlì sin dal 1956. La sua attività si sviluppa principalmente nell'ambito dell'architettura, dell'urbanistica e dell'architettura di interni, riguardante anche il campo nautico. In collaborazione con altri professionisti partecipa a concorsi nazionali di architettura riguardanti il territorio locale. Si interessa anche dei problemi della categoria, sia come segretario del Sindacato Ingegneri Liberi Professionisti e sia come Presidente dell'Ordine provinciale. 
Le sue opere rivelano un fare attento all’aspetto costruttivo, quasi riferito ad una maniera artigiana che conferisce dignità e rigore alle sue opere. Si citano tra gli altri lavori la Palestra ginnasio sportive di Forlì (1962), la villa unifamiliare di Bertinoro (1968) e la scuola elementare di Castorcaro Terme (1977) progettata insieme a Marco Peticca. Fuori dai confini della regione, si ricordano i Magazzini Miroglio ad Alba (1962), commissionato dall’omonima famiglia di industriali piemontesi.
 
Alberto Bacchi (Meldola, Forlì 1938) 
Si laurea in architettura a Firenze con una tesi sui temi della Pianificazione con il Prof. Giuseppe Gori, preside della facoltà.
Inizia la sua attività di architetto negli anni Sessanta e si occupa di: edilizia, restauro, urbanistica, ma è quest’ultimo ambito a interessarlo maggiormente. Redige infatti molti piani regolatori per diversi comuni del comprensorio cesenate e forlivese, tutt’ora in corso.
Lavora al restauro di importanti complessi come la Rocca di Forlimpopoli, le Mura Storiche e la Rocca Malatestiana di Longiano, l’edificio settecentesco della Sede Municipale di San Mauro Pascoli e il Palazzo Hercolani Guarini di Castelfalcino nel centro storico di Forlì.
A seguito della vittoria di un concorso nazionale, è nel gruppo che realizza l’Istituto Tecnico Aereonautico di Forlì, dirige a Santa Sofia la costruzione del centro operativo e foresteria del Consorzio Acque delle province di Forlì e Ravenna, sempre in collaborazione con altri professionisti.
Si citano anche tra le sue opere a Forlì, l’edificio residenziale in via Cucchiari (1972) e la palazzina Donizzetti (1974).
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Giorgio Zagatti (Ferrara, 1925 - Forlì, 2010) Si trasferisce a Forlì nel 1943 e nel 1953 si laurea alla facoltà di Ingegneria Civile Edile di Bologna. Avvia la libera professione aprendo il proprio studio a Forlì sin dal 1956. La sua attività si sviluppa principalmente nell'ambito dell'architettura, dell'urbanistica e dell'architettura di interni, riguardante anche il campo nautico. In collaborazione con altri professionisti partecipa a concorsi nazionali di architettura riguardanti il territorio locale. Si interessa anche dei problemi della categoria, sia come segretario del Sindacato Ingegneri Liberi Professionisti e sia come Presidente dell'Ordine provinciale. Le sue opere rivelano un fare attento all’aspetto costruttivo, quasi riferito ad una maniera artigiana che conferisce dignità e rigore alle sue opere. Si citano tra gli altri lavori la Palestra ginnasio sportive di Forlì (1962), la villa unifamiliare di Bertinoro (1968) e la scuola elementare di Castorcaro Terme (1977) progettata insieme a Marco Peticca. Fuori dai confini della regione, si ricordano i Magazzini Miroglio ad Alba (1962), commissionato dall’omonima famiglia di industriali piemontesi. Alberto Bacchi (Meldola, Forlì 1938) Si laurea in architettura a Firenze con una tesi sui temi della Pianificazione con il Prof. Giuseppe Gori, preside della facoltà. Inizia la sua attività di architetto negli anni Sessanta e si occupa di: edilizia, restauro, urbanistica, ma è quest’ultimo ambito a interessarlo maggiormente. Redige infatti molti piani regolatori per diversi comuni del comprensorio cesenate e forlivese, tutt’ora in corso. Lavora al restauro di importanti complessi come la Rocca di Forlimpopoli, le Mura Storiche e la Rocca Malatestiana di Longiano, l’edificio settecentesco della Sede Municipale di San Mauro Pascoli e il Palazzo Hercolani Guarini di Castelfalcino nel centro storico di Forlì. A seguito della vittoria di un concorso nazionale, è nel gruppo che realizza l’Istituto Tecnico Aereonautico di Forlì, dirige a Santa Sofia la costruzione del centro operativo e foresteria del Consorzio Acque delle province di Forlì e Ravenna, sempre in collaborazione con altri professionisti. Si citano anche tra le sue opere a Forlì, l’edificio residenziale in via Cucchiari (1972) e la palazzina Donizzetti (1974).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Trebbi Giorgio 1972 Nuova sede dell’Istituto aeronautico di Forlì Parametro n.12/13 Si
De Franchis 1972 Sempre a proposito di concorsi Parametro n.12/13 Si
1989 1968-1988 i vent'anni dell'Itaer Francesco Baracca. Atti del convegno Itaer 1968-89: una realtà che cresce Istituto tecnico aeronautico statale Francesco Baracca Forlì Si
Tramonti Ulisse 1997 Itinerari di Architettura Moderna. Forlì, Cesena, Predappio Alinea Firenze 185-186 Si
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista prospetto nord-ovest Vista prospetto nord-ovest R. Vlahov. Courtesy IBC
Prospetto nord-ovest Prospetto nord-ovest R. Vlahov. Courtesy IBC
Vista angolo prospetto nord-ovest Vista angolo prospetto nord-ovest R. Vlahov. Courtesy IBC
Elementi tubolari metallici di facciata Elementi tubolari metallici di facciata R. Vlahov. Courtesy IBC
Vista laterale elementi metallici tubolari di facciata Vista laterale elementi metallici tubolari di facciata R. Vlahov. Courtesy IBC
Ingresso principale, fronte strada su via Montaspro 94 Ingresso principale, fronte strada su via Montaspro 94 Alice Pazzaglini
Prospetto sud-ovest Prospetto sud-ovest Alice Pazzaglini
Prospetto nord-ovest Prospetto nord-ovest Alice Pazzaglini
Particolare prospetto sud-est Particolare prospetto sud-est Alice Pazzaglini
Ingresso principale Ingresso principale Alice Pazzaglini
Prospetto sud-est Prospetto sud-est Alice Pazzaglini
Particolare d'angolo prospetto sud-ovest Particolare d'angolo prospetto sud-ovest Alice Pazzaglini
Particolare della reticolare prospetto sud-ovest Particolare della reticolare prospetto sud-ovest Alice Pazzaglini
Particolare della reticolare prospetto sud-ovest Particolare della reticolare prospetto sud-ovest Alice Pazzaglini

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini, Ilaria Cattabriga
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 17/01/2025

Revisori:

Setti Stefano 2022