CAMPUS UNIVERSITARIO “ EX CASERMA BLIGNY”

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    [informazioni_architettoniche] => Il recupero degli edifici della ex caserma viene inteso come energia potenziale del progetto nel suo innestarsi su un nuovo programma figurativo. Il presupposto principale è la stratificazione che si materializza in un tetto brise-soleil su leggeri piloties metallici e un pavimento a zattera in legno. Tra questi due orizzonti le vecchie caserme sono trasformate in una serie di corpi allineati e permeabili. Il progetto di riqualificazione ha conservato in parte la struttura delle caserme. La forma a ‘U’ è stata modificata demolendo il corpo centrale di collegamento alle due ali delle camerate, formando così due volumi a ‘I’. La necessità di riconvertire un edificio pensato per la notte e il dormire ad attività svolte di giorno ha implicato la riorganizzazione delle bucature che, per migliorare l’illuminazione interna, sono state ampliate formando tagli verticali che uniscono le finestre del piano terra con quelle del primo piano. La portineria d’ingresso è stata realizzata nella costruzione un tempo adibita a bar, di cui è stata conservata solo una parte, integrata con un nuovo volume dalle pareti trasparenti e una nuova copertura che si collega alla tettoia d’ingresso. Lo spazio della biblioteca è stato incrementato con un soppalco che ha consentito di realizzare la mediateca, il centro documentale e la banca dati, in posizione autonoma ma visivamente collegata al piano inferiore. Le parti esterne sono state progettate perché possano essere operativamente disponibili al lavoro 'en plein air', soprattutto in primavera estate, sfruttando le ampie zone di ombra dei frangisole che ricostituiscono l’unità formale degli edifici. La struttura a brise soleil è realizzata con carpenteria di sostegno in acciaio e lamelle frangisole in fibrocemento colorato.  I pavimenti esterni in legno creano una piattaforma che unifica sull'asse centrale i vari ingressi. Questi sono marcati dal segno più visibile dell'intervento sulle caserme rappresentato dal corpo aggettante in vetro e calcestruzzo a vista. Gli interni sono caratterizzati dai semplici corridoi di distribuzione centrali che cercano nella traslucenza delle pareti vetrate un rapporto con la luce e gli spazi al di là di queste. I materiali sempre ripetuti riflettono in interni l'uniformità degli stessi corpi di fabbrica come se si creasse un paesaggio interno che si ripete uguale per comunicare l'unitarietà degli edifici.
    [committente] => S.P.E.S. s.c.p.a.; società di promozione degli Enti Savonesi per l'Università
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    [destinazione_attuale] => edifici per la formazione, una biblioteca
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    [note] => rilevanza in rapporto al contesto urbano; rilevanza in rapporto al tipo edilizio; rilevanza in rapporto all'autore; rilevanza in rapporto alla fortuna critica/ Per favorire un rapporto più diretto con la città e rendere l’area permeabile è stata prevista l’apertura del nuovo accesso principale direttamente su Via Cadorna, modificando la recinzione esterna; per ricreare un effetto urbano e ottenere nuove visuali trasversali, è stato previsto un sistema di tettoie frangisole che, come ‘giganteschi ombrelli’ coprono a tratti il viale e proseguono anche sulla copertura, risvoltando in parte sulle facciate con maggior sviluppo sui fronti esposti a sud. Il campus resta comuunque per ora un oggetto separato da un contesto comunque difficile per la conformazione insediativa dell'area, con la presenza dello stadio e della collina sul lato di ponente/ NON costituisce elemento di un panorama - NON costituisce punto da cui si gode un panorama
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    [categoria] => A. Opera di eccellenza
    [tipologia] => Università - Campus
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    [cat_autori] => Atelier(s) Alfonso Femia, Chaix Morel et associés
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