CAMERA DI COMMERCIO
Scheda Opera
- Comune: Ravenna
- Denominazione: CAMERA DI COMMERCIO
- Indirizzo: Viale Farini N. 14
- Data: -
- Tipologia: Sedi del settore terziario
- Autori principali: Antonino Manzone
Descrizione
Il progetto della camera di commercio di Ravenna rappresenta uno dei passaggi fondamentali degli esordi professionali di Antonino Manzone. Nel 1953, appena ventinovenne, è giudicato vincitore del concorso da una giuria composta tra gli altri da Giuseppe Vaccaro e Giovanni Michelucci.
La localizzazione dell’intervento impone un confronto con la realtà ravennate, definita da Ludovico Quaroni, che porta a termine più di un decennio dopo nella stessa città la sede dell’Esattoria comunale, "...un ambiente assonnato di grosso borgo cittadino" (L. Quaroni, 1959) nel quale le più “moderne” opere effettivamente realizzate risalgono al periodo fascista appena trascorso, la presenza delle quali è significativamente presente non distante dal sito, nella piazza allora intitolata ai Martiri della Libertà nella quale sfocia via Farini.
Il progetto viene sviluppato a seguito del ritorno di Manzone dall'esperienza svedese che lo vede coinvolto dal 1951 al 1953 e risente fortemente delle influenze nordiche di quella corrente razionale-organica scandinava, legata ad Aalto e Asplund, largamente seguita in Italia in questo periodo. Nonostante le polemiche locali, l'edificio è accolto positivamente dalla critica dell'epoca, che lo indica come un esempio di utilizzo di un linguaggio moderno: visibile nella sobrietà delle linee, negli spazi interni riferibili ad un modello di funzionalità e nall’espressività della copertura.
La volumetria del fabbricato risponde all'esigenza di ricomporre la forma urbana della prima parte di viale Farini, risolta attraverso il mantenimento del filo stradale e il rispetto dell'altezza della linea di gronda degli edifici circostanti, interpretando le istanze dei temi rogersiani dell’inserimento ambientale allora al centro del dibattito.
L’edificio trova nell’affaccio sul viale e nel suo isolamento rispetto ai volumi contigui, alcuni dei principali fattori che ne influenzano le scelte formali.
L'intera costruzione è articolata su quattro livelli con un piano attico, conservando una classica suddivisione del blocco edilizio in basamento, piani tipo, coronamento. Quest’ultimo è chiaramente caratterizzato dalla forma a barca rovesciata della copertura rivestita in rame, forma ricorrente nelle architetture del periodo, che si ritrova in altre celebri realizzazioni come le case INA che Mario Ridolfi realizza a Roma in via Etiopia.
La suddivisione del volume corrisponde, poi, alla ripartizione funzionale dei vari livelli. Al piano terra si trovano gli uffici con accesso pubblico (anagrafe, ufficio viaggi, sale per esposizioni convertibili per conferenze e riunioni); il primo piano comprende i reparti dirigenziali con alcuni accessi indipendenti e il corpo della sala riunioni da centocinquanta posti. Al secondo piano sono situati tutti gli uffici accessori alla camera di commercio, ed un’altra sala riunioni in asse con quella del primo piano. Al piano attico, infine, è situato l'archivio, al quale si accede mediante una piccola scala e l'appartamento del Segretario Generale.
La facciata principale, mostrando il principio strutturale appartenente all’l'intero edificio, è scandita da un telaio finito in cemento martellinato, caratterizzato dall’angolo a quarantacinque gradi in corrispondenza del raccordo pilastro-trave.
Ciò impone un rigoroso ritmo alla composizione degli alzati e reitera l’immagine di una griglia strutturale ad incorniciare i tamponamenti in mattoni. In corrispondenza del piano terreno e della sommità, questa è regolata da sottomodulazioni alla geometria quadrata che regola invece il primo e secondo piano. Come nel già citato edificio di Ridolfi a Roma, anche qui Manzone apporta alcune variazioni alle sezioni delle strutture in chiave espressiva, visibili nel rigonfiamento dei pilastri in corrispondenza dell’attacco a terra.
L’immagine generale è quella di una solidità costruttiva conferita dalle dimensioni e dall’isolamento del volume, aperto sulla strada, e dalle soluzioni tecnologiche utilizzate in chiave linguistica.
Particolare cura è poi affidata alla messa in opera delle finiture, tanto esternamente quanto internamente. La zoccolatura esterna dell'edificio è in granito rosso di Solberg; le finestrature e le vetrine sono in Sculptonia, mentre i parapetti dei balconi e le ringhiere delle scale, in ferro. All'interno le pareti dell'atrio principali sono rivestite in legno (citazioni di quelle architetture scandinave certamente considerate da Manzone), le superfici dei vani scala sono trattate in intonaco verniciato, mentre gli uffici in intonaco a mezzo stucco. Nelle zone di distribuzione prevale il linoleum, che compare anche nei rivestimenti delle porte, mentre le sale d'attesa sono in rovere lucidato. Nelle pavimentazioni prevale la gomma di tipo industriale variamente trattata.
(Matteo Sintini, Elia Serafini)
Info
- Progetto: - 1953
- Esecuzione: -
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: Sede della camera di commercio con uffici e appartamento
- Destinazione attuale: Sede Camera di commercio, industria artigianato di Ravenna
Autori
| Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Balduccio | & C., Ravenna | Impresa esecutrice | Esecuzione | NO | ||
| Ing. | Guerrini Euclide | Collaboratore | Esecuzione | NO | ||
| Antonino | Manzone | Direzione lavori | Progetto | Visualizza Profilo | https://bbcc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=263809&force=1 | SI |
| Montecatini | Milano | Esecuzione | NO | |||
| Sculponia, | modello “primato”, Casteggio (Pavia) | Impresa esecutrice | Esecuzione | NO |
- Strutture: cemento armato
- Materiale di facciata: tamponamenti in muratura a mattoni faccia a vista, rivestiti mediante stilatura a cemento dei giunti, maglia in cemento martellinato
- Coperture: solai inclinati in cemento armato rivestiti in rame
- Serramenti: metallici (Sculponia) a filo esterno
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 76 (s
- Particella: -
Note
Alla fine degli anni ’80 il palazzo viene completamente trasformato al suo interno. La Camera di Commercio si estende, inglobando, il vicino palazzo Sgubbi e palazzo Loreta su via di Roma. Il progetto (1987-90) è dell’architetto Filippo Monti. Gli interni vengono impreziositi da marmi bicromi e disegni lineari a tutta lunghezza, pareti in vetro policromo e una sala conferenze a piano rialzato: la Sala Cavalcoli. L’ultimo piano, originariamente con terrazze a pozzo, viene trasformato in biblioteca chiudendolo con vetri di ampia superficie. Nel 2005 Camera di Commercio decide aggiornare l’area a contatto con il pubblico, adeguandola alle nuove normative e rendendola accessibile. Nel 2007-2011 gli architetti Lenzi e Savoretti intervengono nuovamente sul progetto dell’accessibilità e sugli spazi interni. Antonino Manzone (Roma, 1924 - 1996) Studia tra il 1941 e il 1951 all' università “La Sapienza” di Roma, prima nella facoltà di ingegneria, che non concluderà, e successivamente termina gli studi laureandosi in architettura nello stesso ateneo. Trascorrere i successivi due anni post lauream in Svezia collaborando con l'architetto William Olsson, prima di rientrare in Italia dove, nel 1953, apre il suo primo studio professionale a Roma. Assistente universitario alla cattedra di Elementi di architettura e Restauro dei Monumenti fino al '62 e membro della commissione progetti INA-Casa (1954-60), si trasferisce a Ravenna, in cui entra a far parte del Rotary Club e delle commissioni edilizie dei comuni di Brisighella e della stessa Ravenna, poi a Milano nel '65 dove apre il suo secondo studio professionale. Nel 1971, trasferitosi a Teheran, lavora a progetti di edilizia a basso costo, prima come Manager Director della “Jocaj Consulting Engineers”, ed in seguito fondando la “Enzomannino Consulting Engineers Co. Ltd”, attiva fino al '79. Membro dei progettisti del Plan and Budget Organization dell'Iran, è da ricordare anche la sua adesione come socio a varie istituzioni culturali quali la S.A.U., le romane In-Arch e la A.P.A.O. (Associazione per l'Architettura Organica). Altre importanti realizzazioni, successive alla Camera di Commercio, dell'architetto Manzone si trovano in provincia di Ravenna. Tra i tanti spiccano l' Officina Lancia (1958), la sede industria Vital (1958), l'Hotel Bisanzio (1958-59), il Palazzo della Cattolica assicurazioni (1959), Casa Roncuzzi (1960), l' Istitituto Tecnico Industriale in Ravenna (1959-61) e l' Istituto Tecnico a Lugo di Romagna (1968), il complesso Vallona (1968-70).
Bibliografia
| Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Quaroni Ludovico | 1959 | La Camera di Commercio a Ravenna | L'Architettura. Cronache e storia n. 41 | 764-770 | Si | |
| Lenci Ruggero (a cura di) | 1997 | Manzone Architetto | Gangemi | Roma | 27-31 | Si |
| Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) | 2005 | Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento | Clueb | Bologna | No |
Allegati
Criteri
| 4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
| 6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
| 7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia RomagnaTitolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli
Scheda redatta da Matteo Sintini, Elia Serafini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 22/01/2025
Revisori:
Setti Stefano 2022


