Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

ISTITUTO TECNICO FERMI

Scheda Opera

  • Stato attuale dell’ingresso
  • Stato attuale dell’ingresso
  • Dettaglio del fronte del portico con l’opera di Raffale Biolchini
  • Dettaglio del fronte sul retro
  • Vista del retro dell’edificio
  • Prospetti principali
  • Sezioni
  • Sezioni
  • Il volume porticato su via Luosi come appariva all'epoca della sua realizzazione
  • La testata laterale del volume delle aule in una foto d'epoca realizzazione
  • L'interno del corridoio delle aule in una fotografia dell'epoca
  • Immagine del plastico di studio di una soluzione non realizzata
  • Comune: Modena
  • Denominazione: ISTITUTO TECNICO FERMI
  • Indirizzo: Via G. Luosi N. 23
  • Data: 1959 - 1964
  • Tipologia: Scuole
  • Autori principali: Vinicio Vecchi
Descrizione

"La costruzione dell’Istituto Tecnico Industriale E. Fermi rappresenta una parte significativa del progetto formativo che il comune e la provincia, in particolare nella figura dell’allora Vice Presidente e Assessore all’istruzione, Rubes Triva, intendono promuovere a Modena nell’immediato secondo dopoguerra, per dare risposta al mutato contesto economico richiedente l’immissione nel mercato del lavoro di nuovi tecnici specializzati. Durante gli anni Sessanta, con questa realizzazione, la Provincia consolida il suo ruolo nella gestione dell’istruzione superiore modenese, prospettando una successiva statalizzazione dell’Istituto.
Il nuovo complesso, edificato dal Consorzio fra le cooperative della Provincia di Modena, si situa su un terreno acquisito dal comune contiguo alla sede dell’ONMI e si compone di tre edifici a tre piani con seminterrato: il corpo delle aule lungo via Caula; quello delle aule di servizio, dei laboratori e dei locali dell’amministrazione, lungo via Luosi, ruotato di circa 20 gradi rispetto al primo; da ultimo, il volume della palestra disposto perpendicolarmente a quello delle aule.
Nel corpo dell’atrio, spicca la composizione in acciaio patinato, di Raffaele Biolchini.
I fronti sono uniformati da un trattamento materico dominato dal laterizio (intonacato in recenti interventi di manutenzione e adeguamento), dal vetro, dal cemento delle strutture a vista che ripartiscono in campate le facciate. Si rilevano poi i segni di un attenzione ai linguaggi più innovativi dell’epoca, visibili in particolare nel pilastro a forcella che caratterizza il fronte su via Luosi e nella predominanza affidata al tema del portico, tema tradizionale dell’architettura del luogo accostato ad un edificio moderno".

(Matteo Sintini in Mazzeri, Bulgarelli 2013)

Info
  • Progetto: 1959 -
  • Esecuzione: - 1964
  • Committente: Provincia di Modena
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Istituto tecnico superiore
  • Destinazione attuale: Istituto tecnico superiore
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Dino Lippini - Ufficio Tecnico Provinciale Progetto architettonico Progetto NO
Mario Pucci Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://bbcc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=256932&force=1 NO
Vinicio Vecchi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=93129 SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco verniciato, mattoni faccia a vista
  • Coperture: laterocemento piana
  • Serramenti: metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Il nuovo complesso, edificato dal Consorzio fra le cooperative della Provincia di Modena, si situa su un terreno acquisito dal comune contiguo alla sede dell’ONMI e si compone di tre edifici a tre piani con seminterrato: il corpo delle aule lungo via Caula; quello delle aule di servizio, dei laboratori e dei locali dell’amministrazione, lungo via Luosi, ruotato di circa 20 gradi rispetto al primo; da ultimo, il volume della palestra disposto perpendicolarmente a quello delle aule. 
Nel corpo dell’atrio, spicca la composizione in acciaio patinato, di Raffaele Biolchini.
I fronti sono uniformati da un trattamento materico dominato dal laterizio (intonacato in recenti interventi di manutenzione e adeguamento), dal vetro, dal cemento delle strutture a vista che ripartiscono in campate le facciate. Si rilevano poi i segni di un attenzione ai linguaggi più innovativi dell’epoca, visibili in particolare nel pilastro a forcella che caratterizza il fronte su via Luosi e nella predominanza affidata al tema del portico, tema tradizionale dell’architettura del luogo accostato ad un edificio moderno". 

(Matteo Sintini in Mazzeri, Bulgarelli 2013) 
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Vinicio Vecchi (Modena 1923-2007) 
Diplomato al Regio Istituto d’Arte di Modena, dopo essersi iscritto alla Scuola di Architettura di Roma si laurea al Politecnico di Milano nel 1952. Collabora attivamente con Mario Pucci nella realizzazione di importanti opere pubbliche. Progetta autonomamente, a partire dagli anni Cinquanta, un vastissimo numero di opere, fra cui edifici residenziali, industriali (per committenti privati) ed edifici pubblici. Per il numero dei progetti e per la qualità, Vecchi diventa architetto di riferimento per le sale cinematografiche in varie regioni italiane e all’estero, oltre che nella sua città.

Mario Pucci (Modena 1902-1979) 
Laureato in ingegneria a Bologna, si diploma in architettura a Roma nel 1928. Dal 1934 al 1949
collabora strettamente con Piero Bottoni a Milano e opera a Modena.
Attivo nella Resistenza e membro del CLN architetti dal 1943, è senatore per il PCI dal 1948 al 1957. Nel 1947 diventa assessore ai lavori pubblici del Comune di Modena, incarico che mantiene fino al 1964 redigendo il Piano di ricostruzione (1947) e il Piano regolatore (1958). È autore di gran parte degli edifici pubblici della ricostruzione postbellica modenese, nonché di molti edifici privati, in parte in collaborazione con Vinicio Vecchi.  
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 157
  • Particella: 56
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Facciata Scultura - Davide Scarabelli Acciaio


Note

Gli interventi di verniciatura in anni recenti hanno mascherato l’originale tamponamento in mattoni faccia a vista. Grazie alla legge 717 del 1949 sul finanziamento di opere d’arte da ubicare negli edifici pubblici, viene realizzato nel portico prospettante via Luosi, un pannello murario, a rappresentazione astratta, opera di Raffaele Biolchini, mentre nell’ingresso si trova una scultura opera di Davide Sacarabelli. Vinicio Vecchi (Modena 1923-2007) Diplomato al Regio Istituto d’Arte di Modena, dopo essersi iscritto alla Scuola di Architettura di Roma si laurea al Politecnico di Milano nel 1952. Collabora attivamente con Mario Pucci nella realizzazione di importanti opere pubbliche. Progetta autonomamente, a partire dagli anni Cinquanta, un vastissimo numero di opere, fra cui edifici residenziali, industriali (per committenti privati) ed edifici pubblici. Per il numero dei progetti e per la qualità, Vecchi diventa architetto di riferimento per le sale cinematografiche in varie regioni italiane e all’estero, oltre che nella sua città. Mario Pucci (Modena 1902-1979) Laureato in ingegneria a Bologna, si diploma in architettura a Roma nel 1928. Dal 1934 al 1949 collabora strettamente con Piero Bottoni a Milano e opera a Modena. Attivo nella Resistenza e membro del CLN architetti dal 1943, è senatore per il PCI dal 1948 al 1957. Nel 1947 diventa assessore ai lavori pubblici del Comune di Modena, incarico che mantiene fino al 1964 redigendo il Piano di ricostruzione (1947) e il Piano regolatore (1958). È autore di gran parte degli edifici pubblici della ricostruzione postbellica modenese, nonché di molti edifici privati, in parte in collaborazione con Vinicio Vecchi.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Montedoro Laura (a cura di) 2004 La città razionalista. Modelli e frammenti. Urbanistica e architettura a Modena. 1931-1965 RFM Raccolte Fotografiche Modenesi Modena 256-257 Si
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No
Barbieri Alberto 2008 A regola d'arte: pittori, scultori, architetti, fotografi, scenografi, ceramisti, galleristi, critici e storici d'arte nel modenese dell'Ottocento e del Novecento Mucchi Modena No
Mazzeri Catia, Fontana Lucio (a cura di) 2008 Vinicio Vecchi. Un architetto e la sua città. Materiali di studio, primo regesto delle opere, testimonianze Edicta Edizioni Parma No
Collina Claudia (a cura di) 2009 Il percento per l'arte in Emilia-Romagna. La legge del 29 luglio 1949 n. 717: applicazioni ed evoluzioni del 2% sul territorio Compositori Bologna 148 Si
Mazzeri Catia, Bulgarelli Vanni (a cura di) 2013 Città e architetture. Il Novecento a Modena Cosimo Panini Modena 256 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Vinicio Vecchi Vinicio Vecchi Biblioteca Poletti, Modena Edifici scolastici
Edilizia e Patrimonio - APMO Archivio della provincia di Modena Edilizia 1° nucleo, I/1-I/16

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Stato attuale dell’ingresso Stato attuale dell’ingresso V. Bulgarelli 2013
Stato attuale dell’ingresso Stato attuale dell’ingresso V. Bulgarelli 2013
Dettaglio del fronte del portico con l’opera di Raffale Biolchini Dettaglio del fronte del portico con l’opera di Raffale Biolchini Archivio Lavori Pubblici, Comune di Modena
Dettaglio del fronte sul retro Dettaglio del fronte sul retro Archivio Lavori Pubblici, Comune di Modena
Vista del retro dell’edificio Vista del retro dell’edificio V. Bulgarelli 2013
Prospetti principali Prospetti principali APMO, Archivio della Provincia di Modena
Sezioni Sezioni APMO, Archivio della Provincia di Modena
Sezioni Sezioni APMO, Archivio della Provincia di Modena
Il volume porticato su via Luosi come appariva all'epoca della sua realizzazione Il volume porticato su via Luosi come appariva all'epoca della sua realizzazione Archivio Lavori Pubblici, Comune di Modena
La testata laterale del volume delle aule in una foto d'epoca realizzazione La testata laterale del volume delle aule in una foto d'epoca realizzazione Archivio Lavori Pubblici, Comune di Modena
L'interno del corridoio delle aule in una fotografia dell'epoca L'interno del corridoio delle aule in una fotografia dell'epoca Archivio Lavori Pubblici, Comune di Modena
Immagine del plastico di studio di una soluzione non realizzata Immagine del plastico di studio di una soluzione non realizzata Archivio Vinicio Vecchi

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Comune di Modena Visualizza
bbcc. ibc. Altorilievo Scarabelli Visualizza
Patrimonio culturale dell'Emilia Romagna - Vinicio Vecchi Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 22/01/2025

Revisori:

Stefano Setti