Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA RONCUZZI

Scheda Opera

  • Dettaglio del fronte superiore
  • Dettaglio del fronte superiore
  • Vista del fronte principale su via Baldini
  • Vista del fronte principale su via Baldini
  • Dettaglio del raccordo con l’edificio adiacente
  • Comune: Ravenna
  • Denominazione: CASA RONCUZZI
  • Indirizzo: Viale Santi Baldini N. 5-7
  • Data: -
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Antonino Manzone
Descrizione

Derivabile dalle ricerche già condotte dall’architetto in occasione del concorso per le quattro scuole di Cremona, nel progetto si riconosce la stessa tendenza a segnare l’orizzontalità dell’edificio attraverso l'uso dell’elemento strutturale come motivo compositivo. La netta prevalenza del mattone faccia a vista utilizzato per i tamponamenti viene interrotto in corrispondenza delle bucature, da marcapiani o architravi lievemente sporgenti in calcestruzzo.
In facciata, l'intersezione del tetto a due falde con il paramento murario è occasione per evidenziare il timpano, perimetrandolo sui tre lati con lo stesso trattamento riservato alle altre strutture. L'abitazione, costruita su tre livelli, presenta una rarefazione delle bucature al primo piano. Salendo nei restanti due, le finestrature disposte a nastro che sfruttano il meccanismo di apertura a bilico centrale, sono invece evidenti sia per dimensione, sia per il bianco della colorazione. Il contatto con il suolo avviene mediante un basso basamento sempre in cemento.

(Matteo Sintini, Elia Serafini)

Info
  • Progetto: - 1960
  • Esecuzione: -
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Residenza
  • Destinazione attuale: Residenza
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Antonino Manzone Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://bbcc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=263809&force=1 SI
  • Strutture: calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: calcestruzzo
  • Coperture: a due falde
  • Serramenti: lignei
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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In facciata, l'intersezione del tetto a due falde con il paramento murario è occasione per evidenziare il timpano, perimetrandolo sui tre lati con lo stesso trattamento riservato alle altre strutture. L'abitazione, costruita su tre livelli, presenta una rarefazione delle bucature al primo piano. Salendo nei restanti due, le finestrature disposte a nastro che sfruttano il meccanismo di apertura a bilico centrale, sono invece evidenti sia per dimensione, sia per il bianco della colorazione. Il contatto con il suolo avviene mediante un basso basamento sempre in cemento.

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Trascorrere i successivi due anni post lauream in Svezia collaborando con l'architetto William Olsson, prima di rientrare in Italia dove, nel 1953, apre il suo primo studio professionale a Roma. Assistente universitario alla cattedra di Elementi di architettura e Restauro dei Monumenti fino al '62 e membro della commissione progetti INA-Casa (1954-60), si trasferisce a Ravenna, in cui entra a far parte del Rotary Club e delle commissioni edilizie dei comuni di Brisighella e della stessa Ravenna, poi a Milano nel '65 dove apre il suo secondo studio professionale.
Nel 1971, trasferitosi a Teheran, lavora a progetti di edilizia a basso costo, prima come Manager Director della “Jocaj Consulting Engineers”, ed in seguito fondando la “Enzomannino Consulting Engineers Co. Ltd”, attiva fino al '79. 
Membro dei progettisti del Plan and Budget Organization dell'Iran, è da ricordare anche la sua adesione come socio a varie istituzioni culturali quali la S.A.U., le romane In-Arch e la A.P.A.O. (Associazione per l'Architettura Organica).
Altre importanti realizzazioni, successive alla Camera di Commercio, dell'architetto Manzone si trovano in provincia di Ravenna. Tra i tanti spiccano l' Officina Lancia (1958), la sede industria Vital (1958), l' Hotel Bisanzio (1958-59), il Palazzo della Cattolica assicurazioni (1959), Casa Roncuzzi (1960), l' Istitituto Tecnico Industriale in Ravenna (1959-61) e l' Istituto Tecnico a Lugo di Romagna (1968), il complesso Vallona (1968-70).
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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: RA/78
  • Particella: 852

Note

Antonino Manzone (Roma, 1924 - 1996) Studia tra il 1941 e il 1951 all' università “La Sapienza” di Roma, prima nella facoltà di ingegneria, che non concluderà, e successivamente termina gli studi laureandosi in architettura nello stesso ateneo. Trascorrere i successivi due anni post lauream in Svezia collaborando con l'architetto William Olsson, prima di rientrare in Italia dove, nel 1953, apre il suo primo studio professionale a Roma. Assistente universitario alla cattedra di Elementi di architettura e Restauro dei Monumenti fino al '62 e membro della commissione progetti INA-Casa (1954-60), si trasferisce a Ravenna, in cui entra a far parte del Rotary Club e delle commissioni edilizie dei comuni di Brisighella e della stessa Ravenna, poi a Milano nel '65 dove apre il suo secondo studio professionale. Nel 1971, trasferitosi a Teheran, lavora a progetti di edilizia a basso costo, prima come Manager Director della “Jocaj Consulting Engineers”, ed in seguito fondando la “Enzomannino Consulting Engineers Co. Ltd”, attiva fino al '79. Membro dei progettisti del Plan and Budget Organization dell'Iran, è da ricordare anche la sua adesione come socio a varie istituzioni culturali quali la S.A.U., le romane In-Arch e la A.P.A.O. (Associazione per l'Architettura Organica). Altre importanti realizzazioni, successive alla Camera di Commercio, dell'architetto Manzone si trovano in provincia di Ravenna. Tra i tanti spiccano l' Officina Lancia (1958), la sede industria Vital (1958), l' Hotel Bisanzio (1958-59), il Palazzo della Cattolica assicurazioni (1959), Casa Roncuzzi (1960), l' Istitituto Tecnico Industriale in Ravenna (1959-61) e l' Istituto Tecnico a Lugo di Romagna (1968), il complesso Vallona (1968-70).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Lenci Ruggero (a cura di) 1997 Manzone Architetto Gangemi Roma 27-31; 56-57 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Dettaglio del fronte superiore Dettaglio del fronte superiore Matteo Sintini
Dettaglio del fronte superiore Dettaglio del fronte superiore Matteo Sintini
Vista del fronte principale su via Baldini Vista del fronte principale su via Baldini Matteo Sintini
Vista del fronte principale su via Baldini Vista del fronte principale su via Baldini Matteo Sintini
Dettaglio del raccordo con l’edificio adiacente Dettaglio del raccordo con l’edificio adiacente Matteo Sintini

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini, Elia Serafini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 22/01/2025

Revisori:

Setti Stefano 2022