ISTITUTO MAGISTRALE GIUSEPPE MARIA GALANTI
Scheda Opera
- Comune: Campobasso
- Denominazione: ISTITUTO MAGISTRALE GIUSEPPE MARIA GALANTI
- Indirizzo: Via Trieste; Via Milano
- Data: 1947 -
- Tipologia: Scuole
- Autori principali: Cesare Antonelli
Descrizione
L'edificio ha un impianto planimetrico regolare che si inserisce nella maglia ortogonale del centro Murattiano, ben completando l'isolato che comprende la scuola Elementare D'Ovidio dei primi anni del 900. L'immobile presenta un impianto lineare con facciate intonacate e basamento in pietra locale, con fronte principale scandito da finestrature a nastro con infissi distanziati da fasce in pietra locale. L'ingresso è evidenziato da un corpo aggettante in cemento armato con rifiniture e parete laterare in pietra locale.
Info
- Progetto: 1947 - 1947
- Esecuzione: -
- Committente: Provincia di Campobasso
- Proprietà: Proprietà pubblica
- Destinazione originaria: istituto scolastico
- Destinazione attuale: istituto scolastico
Autori
- Strutture: muratura; calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: intonaco; pietra locale
- Coperture: piana; latero- cemento
- Serramenti: metallici
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Mediocre
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Mediocre
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Vincolo ambientale
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo: L.1497/1939
- Altri Provvedimenti: 1977-03-20 00:00:00
- Foglio Catastale: 120
- Particella: 130
Note
NOTE STORICHE SULL’AUTORE: Cesare Antonelli (Morrone del Sannio (CB), 1907 – Campobasso, 1991) Tra le personalità più enigmatiche e complesse dell’architettura del Novecento in Molise, la sua ricerca è all’insegna di una straordinaria e ininterrotta deriva interdisciplinare, dedicandosi, contemporaneamente, alla scultura, alla pittura, all’ingegneria e all’architettura. A partire dalla laurea in ingegneria nel 1931, cui fece seguito, cinque anni più tardi, quella in architettura, il percorso professionale di Antonelli è costellato di occasioni significative, dai progetti elaborati per committenze private ai grandi incarichi pubblici del secondo dopoguerra. Tra questi si ricordano il Padiglione per la Mostra dell’artigianato molisano del 1937, il Piano regolatore Generale di Campobasso redatto nel 1938 con Luigi Piccinato, le chiese di Morrone del Sannio, Matrice e Larino realizzate tra il 1949 e il 1952, l’edificio residenziale per la Cooperativa impiegati del banco di Napoli del 1951, gli interventi residenziali per l’INA Casa a Campobasso dei primi anni Cinquanta, la casa Chiodini a Campobasso del 1952. Nonostante la sorprendente dimensione qualitativa e quantitativa della sua produzione architettonica e artistica, oggi conservata a Roma presso l’archivio degli eredi, il lavoro di Antonelli resta ancora poco noto, avendo peraltro sofferto di una scarsa attenzione da parte della critica italiana che, nei decenni più floridi per lo sviluppo economico del paese, ha rivolto il suo sguardo più spesso alle figure legate alle realtà culturali dei grandi centri urbani che a quelle, non meno importanti, che preferirono la via del radicamento alla propria terra d’origine.
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Bignardi Massimo, Cardone Rino, Natarelli Emilio | 1997 | Contemporanea. Appunti per una storia delle arti visive nel Molise dal 1945 al 1992 | Vitmar Edizioni | Venafro (IS) | 146 | Si |
Allegati
Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per il MoliseTitolare della ricerca: Fondazione Architetti Pianificatori e Paesaggisti della Prov. Di Campobasso
Responsabile scientifico: Cinthia Benvenuto
Scheda redatta da
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 31/01/2023
Revisori:
Martina Massaro