PALAZZO CAMINATI
Scheda Opera
- Comune: Reggio nell'Emilia
- Denominazione: PALAZZO CAMINATI
- Indirizzo: Piazza Martiri del 7 luglio N. 2, Via F. Crispi
- Data: 1956 - 1958
- Tipologia: Edifici polifunzionali
- Autori principali: Eugenio Salvarani, Antonio Pastorini
Descrizione
"Usciti dalla Cooperativa Architetti e Ingegneri, Pastorini e Salvarani realizzano un primo edificio per residenze ed uffici in piazza Cavour (oggi piazza Martiri del 7 luglio); nel centro storico della città, in sostituzione del preesistente palazzo Caminati.
Il nuovo fabbricato nasce come sede delle Assicurazioni Milano, oltre ad ospitare residenze, uffici e attività commerciali al piano terreno; il primo progetto viene presentato nel 1956 e una successiva variante nel 1958. La realizzazione viene eseguita dall’Impresa Degola & Ferretti, protagonista a Reggio Emila degli anni della ricostruzione nel Dopoguerra, che in precedenza ha realizzato il grattacielo di porta San Pietro e la maggior parte degli interventi più importanti del periodo. Il Caminati , la cui sostituzione edilizia era già prevista dal Piano Regolatore Artoni, è uno dei rari interventi di nuova edificazione realizzati in centro nell’immediato Dopoguerra. In questo caso vengono rispettati i vincoli di allineamento dei fronti nei confronti degli altri fabbricati, sia verso via San Rocco che verso via Crispi, dove Artoni aveva in precedenza previsto un allargamento della strada e una sistemazione di tutti i fronti, con la sola esclusione di palazzo Bussetti. L’elemento che caratterizza la composizione è la soluzione d’angolo, realizzata con un bow-window con struttura in cemento armato e tamponamenti vetrati, che si eleva dalla quota del porticato sino all’ultimo piano, con esclusione dell’attico. Qui, nell’arretramento del fronte, i progettisti si soffermano sui dettagli della balconata all’ultimo piano, risolta con un disegno che caratterizza la parte terminale del fronte verso la piazza, rigidamente planare. Nel 1957, anno in cui prende l’avvio il progetto, Salvarani e Pastorini partecipano, insieme ai colleghi veneziani Pastor e Tentori, al concorso per il Piano Regolatore di Venezia, classificandosi al primo posto. La vicenda porta ad un riscontro che i progettisti lasciano affiorare nel progetto reggiano, laddove nelle facciate del Caminati risultano riferimenti di texture e cromie del palazzo Ducale veneziano. Elementi in pietra bianca e rosa si alternano a creare un disegno a rombi, mentre i marcapiani in cemento armato, scanditi a loro volta dalla testa delle travi, affiorano sul filo della facciata. Quest’ultimo accorgimento rivela, per la prima volta, la progressione nei confronti del trattamento delle strutture in cemento armato, qui disegnata in senso bidimensionale, e poi via via denunciata in modo sempre più palese ed autonoma; seguono le realizzazioni di porta Castello, di viale IV Novembre e di Guastalla, fino all’adiacente Palazzo di Vetro e, in ultimo, allo stabilimento Max Mara, dove il telaio si mostra come forma stessa dell’edificio".
(Zamboni, Gandolfi 2011)
Info
- Progetto: 1956 -
- Esecuzione: 1957 - 1958
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: appartamenti, uffici e negozi
- Destinazione attuale: appartamenti, uffici e negozi
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
Impresa | Degola & Ferretti, Reggio Emilia | Impresa esecutrice | Esecuzione | NO | ||
Antonio | Pastorini | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.bibliotecapanizzi.it/in-panizzi/archivi/fondi-speciali/archi-architettura/#accordion-header-3 | SI |
Eugenio | Salvarani | Progetto architettonico | Progetto | SI |
- Strutture: calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: intonaco e rivestimento in pietra
- Coperture: a falde
- Serramenti: metallo, legno
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Mediocre
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 125
- Particella: 136
Note
Antonio Pastorini (Gattatico, 1922 - Reggio Emilia 2021) Si laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano nel 1951 ed insieme ai colleghi universitari fonda nel 1947 lo Studio cooperativo di costruzioni civili, poi chiamato, nel 1952, Cooperativa Architetti e Ingegneri di Reggio Emilia. Nel periodo di attività all’interno della Cooperativa (1947-1956) partecipa al progetto di concorso per il quartiere Saint Gobain di Pisa (1952), alla realizzazione della sede nazionale della Lega delle Cooperative in via Guattani a Roma e al dibattito per la ricostruzione dell’Isolato San Rocco nel centro storico di Reggio Emilia. Nel 1956 Pastorini lascia la Cooperativa Architetti e Ingegneri e, insieme a Eugenio Salvarani, realizza diversi interventi in campo architettonico (stabilimento Max Mara, 1956-1960; edifici nel centro storico di Reggio Emilia, 1956-1958) e urbanistico (concorso di idee per il Piano regolatore di Venezia, I classificato, 1956; Piani Regolatori per diversi comuni della provincia reggiana, tra cui Novellara, Guastalla, Gualtieri). Negli anni successivi Pastorini, membro effettivo dell’INU, si occupa anche di edilizia scolastica (Baiso, Castelnovo ne’ Monti, Sassuolo, 1962-1966) ed è assessore all’Urbanistica del Comune di Reggio Emilia. Nel corso degli anni sessanta collabora alla stesura dei piani particolareggiati di numerosi comuni della provincia di Reggio Emilia e nel 1969-70 al Piano Regolatore di Piacenza; inoltre è incaricato dal Ministero dei Lavori Pubblici per lo studio del Piano Territoriale di Coordinamento della Regione Emilia-Romagna. È progettista di numerosi interventi IACP e GESCAL. Tra il 1967 e il 1972 collabora con Maria Cristina Costa realizzando numerosi interventi di edilizia popolare e urbanistici tra Reggio e provincia. Dal 1973 al 2000 collabora con le figlie Elena e Paola occupandosi della costruzione del quartiere PEEP Canalina, del polo scolastico di Montecchio Emilia e del Dipartimento di igiene dell’AUSL di Reggio Emilia al San Lazzaro. Eugenio Salvarani (Reggio Emilia, 1925 – Etiopia, 1967) Architetto, urbanista e programmatore, rappresenta una figura importante per la ricchezza della sua personalità, l’intelligenza delle idee e per l’originalità del suo percorso professionale ed umano. Laureato in architettura allo IUAV di Venezia dopo l’iniziale iscrizione al Politecnico di Milano. Nell’immediato dopoguerra è tra i fondatori della Cooperativa Architetti e Ingegneri di Reggio Emilia. Nel 1956, lasciata la Cooperativa, inizia un’attività professionale e culturale a tutto campo, nell’ambito della progettazione (sia architettonica sia urbanistica, per cui si ricorda il primo posto nel concorso di idee per il PRG di Venezia), nell’insegnamento allo IUAV e soprattutto nella pianificazione territoriale e programmazione economica. Nel 1965 assume l’incarico di presidente del Comitato regionale per la programmazione economica dell’Emilia Romagna. Nel 1967 scompare in circostanze mai chiarite in Etiopia, paese nel quale stava occupandosi di un importante progetto di riassetto territoriale.
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Aa.Vv. | 1960 | Reggio, città del Tricolore | Tecnostampa | No | ||
Zamboni Andrea, Gandolfi Chiara (a cura di) | 2011 | L’architettura del Novecento a Reggio Emilia | Bruno Mondadori | Milano | 222-223 | Si |
Zamboni Andrea, Gandolfi Chiara (a cura di), con Gasparni Laura | 2013 | L’archivio di Antonio Pastorini. Un architetto tra professione e impegno civile | Biblioteca Panizzi Edizioni | Reggio Emilia | 70-71 | Si |
Fonti Archivistiche
Titolo | Autore | Ente | Descrizione | Conservazione |
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Archivio Antonio Pastorini | Antonio Pastorini | Archivio privato / Biblioteca Panizzi, Reggio Emilia | ||
Archivio Generale del Comune di Reggio Emilia | - | Comune di Reggio Emilia |
Allegati
Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione Regionale Emilia RomagnaTitolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Prof. Matteo Sintini
Scheda redatta da
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 20/01/2025
Revisori:
Stefano Setti