Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PALAZZO PER UFFICI

Scheda Opera

  • copia fotografica di disegno prospettico  Forlì. Piazza Saffi n°6. Stabile in condominio tra la Soc. Timo, La Comit e la R.A.S
  • Fotografia b/n. Forlì. Piazza Saffi n°6. Stabile in condominio tra la Soc. Timo, La Comit e la R.A.S
  • Fotografia b/n. Forlì.Piazza Saffi n°6. Stabile in condominio tra la Soc. Timo, La Comit e la R.A.S
  • Prospetto Nord-Ovest del Palazzo per Uffici
  • Prospetto Sud-Ovest del Palazzo per Uffici
  • Dettaglio delle entrata dei portici del prospetto Nord-Est
  • Vista del Palazzo per Uffici da Piazza Saffi
  • Comune: Forlì
  • Denominazione: PALAZZO PER UFFICI
  • Indirizzo: Piazza Aurelio Saffi, Via Jacopo Allegretti
  • Data: 1950 - 1951
  • Tipologia: Edifici per uffici
  • Autori principali: Piero Portaluppi
Descrizione

L’edificio sorge sull’area del vecchio Palazzo dei Vallombrosani, opera di Masotti del Tardo Settecento, dove aveva sede l’Intendenza di Finanza. Nel 1931 il palazzo, ancora in buono stato venne demolito per costruire un teatro per duemila persone, anche se la reale intenzione della municipalità era quella di costruire un albergo. Nel 1937 Mussolini incarica il Grand’Ufficiale del Regno Manlio Morgagni di occuparsi della realizzazione del nuovo edificio, un grande albergo di lusso, che deve sorgere su Piazza Saffi, nella città italiana per lui seconda solo a Roma.
Il progetto è ostacolato dal Ministero delle Finanze, che temporeggia affidando all’edificio le più svariate funzioni. Conclusa nel 1938 la procedura di acquisto, l’incarico viene allora affidato a Giovanni Muzio che procede all’elaborazione di diverse proposte progettuali, tra le quali il progetto proposto dalla RAS, poi approvato. Nel dicembre dello stesso anno, avviata la demolizione, l’isolamento del chiostro e del complesso di S. Mercuriale, inducono a considerare la possibilità di non realizzare l’edificio, ritenuto ad esempio da Gustavo Giovannoni un esempio dell’architettura internazionale di moda in quel periodo, per valorizzare il monumento storico, secondo alcune delle pratiche di tutela urbanistica maggiormente diffuse nel periodo.
Nel 1939 sono proposte delle modifiche al progetto di Muzio, mentre l’ingegnere Arnaldo Fuzzi ottiene che siano cambiate le previsioni del Piano Regolatore e che al posto dell’albergo sia costruita una nuova Casa Littoria, mentre l’albergo e gli uffici della RAS vengono spostati sul Piazza XX Settembre. Ulteriori proposte per il lotto sono avanzate dallo stesso Fuzzi, Saul Bravetti e Leonida Rosetti. La guerra lascia la situazione in sospeso per diversi anni, poi la società di assicurazioni affida il progetto a Piero Portaluppi che, nell’immediato dopoguerra, riesce a realizzare sul sedime del vecchio Palazzo dell’Indipendenza in Piazza Saffi, il proprio Palazzo per Uffici.
In questo edificio Portaluppi, lasciati i primi "eclettismi" che caratterizzano la sua opera fino al quel momento, propone una personale interpretazione del purismo razionalista ancora debitore di un certo monumentalismo classico, che si avvale di uno schema funzionale molto semplice, costituito da una pianta rettangolare con una scala centrale che porta agli uffici del secondo e terzo piano, e con ai lati gli spazi pubblici dove risiedono ora una banca ed un ufficio.
Il palazzo si eleva su un basamento a serliana e presenta alla sommità un timpano spezzato e la medesima soluzione viene riproposta alle estremità di ciascuno dei due fronti laterali che sono trattati secondo la stessa scansione modulare: un basamento ad arcate, tre piani scanditi da lesene, un coronamento caratterizzato da arretramenti e terrazze. La composizione è inoltre arricchita dal sapiente uso dei materiali di rivestimento, marmi e graniti, più scuri nel basamento, più chiari alla sommità, la cui alternanza cromatica evidenzia la composizione dei volumi e l’apparato decorativo.

(Matteo Sintini, Ilaria Cattabriga)

Info
  • Progetto: 1950 - 1950
  • Esecuzione: 1950 - 1951
  • Committente: Amministrazione Comunale
  • Proprietà: Proprietà pubblico-privata
  • Destinazione originaria: edificio per uffici
  • Destinazione attuale: edificio per uffici, banca
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Piero Portaluppi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=21198 SI
  • Strutture: muratura in laterizio
  • Materiale di facciata: marmo, granito, intonaco
  • Coperture: a falde, coppi
  • Serramenti: legno
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Il progetto è ostacolato dal Ministero delle Finanze, che temporeggia affidando all’edificio le più svariate funzioni. Conclusa nel 1938 la procedura di acquisto, l’incarico viene allora affidato a Giovanni Muzio che procede all’elaborazione di diverse proposte progettuali, tra le quali il progetto proposto dalla RAS, poi approvato. Nel dicembre dello stesso anno, avviata la demolizione, l’isolamento del chiostro e del complesso di S. Mercuriale, inducono a considerare la possibilità di non realizzare l’edificio, ritenuto ad esempio da Gustavo Giovannoni un esempio dell’architettura internazionale di moda in quel periodo, per valorizzare il monumento storico, secondo alcune delle pratiche di tutela urbanistica maggiormente diffuse nel periodo.
Nel 1939 sono proposte delle modifiche al progetto di Muzio, mentre l’ingegnere Arnaldo Fuzzi ottiene che siano cambiate le previsioni del Piano Regolatore e che al posto dell’albergo sia costruita una nuova Casa Littoria, mentre l’albergo e gli uffici della RAS vengono spostati sul Piazza XX Settembre. Ulteriori proposte per il lotto sono avanzate dallo stesso Fuzzi, Saul Bravetti e Leonida Rosetti. La guerra lascia la situazione in sospeso per diversi anni, poi la società di assicurazioni affida il progetto a Piero Portaluppi che, nell’immediato dopoguerra, riesce a realizzare sul sedime del vecchio Palazzo dell’Indipendenza in Piazza Saffi, il proprio Palazzo per Uffici. 
In questo edificio Portaluppi, lasciati i primi "eclettismi" che caratterizzano la sua opera fino al quel momento, propone una personale interpretazione del purismo razionalista ancora debitore di un certo monumentalismo classico, che si avvale di uno schema funzionale molto semplice, costituito da una pianta rettangolare con una scala centrale che porta agli uffici del secondo e terzo piano, e con ai lati gli spazi pubblici dove risiedono ora una banca ed un ufficio.
Il palazzo si eleva su un basamento a serliana e presenta alla sommità un timpano spezzato e la medesima soluzione viene riproposta alle estremità di ciascuno dei due fronti laterali che sono trattati secondo la stessa scansione modulare: un basamento ad arcate, tre piani scanditi da lesene, un coronamento caratterizzato da arretramenti e terrazze. La composizione è inoltre arricchita dal sapiente uso dei materiali di rivestimento, marmi e graniti, più scuri nel basamento, più chiari alla sommità, la cui alternanza cromatica evidenzia la composizione dei volumi e l’apparato decorativo.

(Matteo Sintini, Ilaria Cattabriga)

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E’ assistente prima di Camillo Boito, di Gaetano Moretti e di Lodovico Pogliaghi, mentre dal 1936 al 1963 è professore ordinario di Progettazione Architettonica. Dal 1930 al 1945 ricopre la carica di Preside della Facoltà di Architettura e dopo le epurazioni post-fasciste, viene riabilitato all’incarico dal 1948 al 1963. La sua attività professionale inizia nel 1914 come architetto di fiducia di alcune figure di primo piano dell’imprenditoria italiana come Aldo Crespi ed Ettore Conti. I primi edifici da lui progettati infatti sono di tipo industriale come il Planetario Hoepli e centrali idroelettriche in varie valli alpine, in seguito si occuperà di ogni genere di architettura come Palazzo Crespi, la villa per otto coppie in Val Formazza e di numerosi restauri, come ad esempio quello di casa degli Atellani, Palazzo degli Omenoni, la Basilica di S. Maria delle Grazie e della Pinacoteca di Brera.
Nel 1929 vince il primo premio per il Piano Regolatore di Milano e partecipa a numerose giurie di concorsi di architettura. E’ redattore delle riviste “Rassegna di Architettura” e “Architettura” sotto la direzione di Piacentini.
Ha pubblicato numerosi saggi sull’architettura milanese del Cinquecento e, a suo carico, un regesto di opere della sua prima fase professionale in due volumi, intitolati “Aedilitia I” e “Aedilitia II”, senza specificazione tipologica né cronologica.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 178
  • Particella: 184,

Note

Piero Portaluppi (Milano, 1888 – 1967) Studia architettura presso il Politecnico di Milano venendo premiato con la medaglia d’oro che il Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano conferiva al migliore laureato del Politecnico. E’ assistente prima di Camillo Boito, di Gaetano Moretti e di Lodovico Pogliaghi, mentre dal 1936 al 1963 è professore ordinario di Progettazione Architettonica. Dal 1930 al 1945 ricopre la carica di Preside della Facoltà di Architettura e dopo le epurazioni post-fasciste, viene riabilitato all’incarico dal 1948 al 1963. La sua attività professionale inizia nel 1914 come architetto di fiducia di alcune figure di primo piano dell’imprenditoria italiana come Aldo Crespi ed Ettore Conti. I primi edifici da lui progettati infatti sono di tipo industriale come il Planetario Hoepli e centrali idroelettriche in varie valli alpine, in seguito si occuperà di ogni genere di architettura come Palazzo Crespi, la villa per otto coppie in Val Formazza e di numerosi restauri, come ad esempio quello di casa degli Atellani, Palazzo degli Omenoni, la Basilica di S. Maria delle Grazie e della Pinacoteca di Brera. Nel 1929 vince il primo premio per il Piano Regolatore di Milano e partecipa a numerose giurie di concorsi di architettura. E’ redattore delle riviste “Rassegna di Architettura” e “Architettura” sotto la direzione di Piacentini. Ha pubblicato numerosi saggi sull’architettura milanese del Cinquecento e, a suo carico, un regesto di opere della sua prima fase professionale in due volumi, intitolati “Aedilitia I” e “Aedilitia II”, senza specificazione tipologica né cronologica.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Tramonti Ulisse 1966 Itinerari di Architettura Moderna. Forlì, Cesena, Predappio Alinea Firenze 166-167 Si
Molinari Luca 2003 Piero Portaluppi. Linea errante nell’architettura del Novecento Skira Editore Milano Si
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna Si
Tramonti Ulisse 2007 Forlì. Architetture della ricostruzione e piani urbanistici Parametro n. 269 (numero monografico: Gio Ponti e la Romagna) 80 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Piero Portaluppi Piero Portaluppi Fondazione Piero Portaluppi, Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
copia fotografica di disegno prospettico  Forlì. Piazza Saffi n°6. Stabile in condominio tra la Soc. Timo, La Comit e la R.A.S copia fotografica di disegno prospettico Forlì. Piazza Saffi n°6. Stabile in condominio tra la Soc. Timo, La Comit e la R.A.S Courtesy Archivio Portaluppi
Fotografia b/n. Forlì. Piazza Saffi n°6. Stabile in condominio tra la Soc. Timo, La Comit e la R.A.S Fotografia b/n. Forlì. Piazza Saffi n°6. Stabile in condominio tra la Soc. Timo, La Comit e la R.A.S Courtesy Archivio Portaluppi
Fotografia b/n. Forlì.Piazza Saffi n°6. Stabile in condominio tra la Soc. Timo, La Comit e la R.A.S Fotografia b/n. Forlì.Piazza Saffi n°6. Stabile in condominio tra la Soc. Timo, La Comit e la R.A.S Courtesy Archivio Portaluppi
Prospetto Nord-Ovest del Palazzo per Uffici Prospetto Nord-Ovest del Palazzo per Uffici Sara D’Eusebio
Prospetto Sud-Ovest del Palazzo per Uffici Prospetto Sud-Ovest del Palazzo per Uffici Sara D’Eusebio
Dettaglio delle entrata dei portici del prospetto Nord-Est Dettaglio delle entrata dei portici del prospetto Nord-Est Sara D’Eusebio
Vista del Palazzo per Uffici da Piazza Saffi Vista del Palazzo per Uffici da Piazza Saffi Sara D’Eusebio

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Fondazione Piero Portaluppi Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani - Piero Portaluppi Visualizza
Enciclopedia Treccani - Piero Portaluppi Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini, Ilaria Cattabriga
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 17/01/2025

Revisori:

Setti Stefano 2022