PALAZZO CHIAIA-NAPOLITANO EX PALAZZO ENEL
Scheda Opera
- Comune: Bari
- Località: Murattiano
- Denominazione: PALAZZO CHIAIA-NAPOLITANO EX PALAZZO ENEL
- Indirizzo: Via Scipione Crisanzio, N. 42
- Data: 1957 - 1960
- Tipologia: Sedi del settore terziario
- Autori principali: Vittorio Chiaia, Massimo Napolitano
Descrizione
Nel 1957 la Società Generale Pugliese di elettricità commissiona il progetto di un palazzo per uffici ai giovani architetti Vittorio Chiaia e Massimo Napolitano, i quali pensavano di adottare una struttura d’acciaio, ma dovettero acconsentire alle condizioni del committente che, per non inimicarsi l’associazione degli industriali baresi e garantire lavoro alla manodopera locale, impose il cemento armato.
L’edificio è costituito da cinque piani fuori terra con un basamento in pietra, segno della tradizione, e l’ultimo piano arretrato che forma una sorta di linea terminale della composizione, quasi a coronamento della facciata. Presenta un corpo a T, col quale si è ottenuto un più libero gioco. All’interno i volumi flessibili si articolano con tramezzi mobili e pareti attrezzate e all’esterno le superfici sono apparecchiate con tecnologie avanzate: alluminio anticorodal bugnato, acciaio ceramicato e cristallo thermopane. La facciata in curtain walls appare distaccata dal suolo e separata da una piastra aggettante occupata all’interno dal salone per il pubblico e rivestita all’esterno con mattoni e pietre dolomitiche con la superficie a spacco di cava. Quello della S.G.P.E. è il primo esempio nell’Italia meridionale di edificio con pareti prefabbricate. L’impiego delle curtain-walls segna il culmine di un’evoluzione costruttiva iniziata da parecchi decenni.
Gli interni sono trattati con estrema cura e la progettazione di sedie, scrivanie, poltrone, tramezzi mobili, apparecchi di illuminazione e di segnalazione acustica, non appaiono come il risultato di una rigida standardizzazione, ma come ambienti umani, resi accoglienti dalle pannellature in legno pregiato, in rame, dalla presenza di pitture e ceramiche, dal diverso colore che caratterizza e individua ogni piano. I tavolini sono decorati con disegni di Paolo Ricci su pannelli melanimizzati, le decorazioni in rame di Francesco e Raffaele Spizzico, il grande pannello su fondo di legno disegnato da Mimmo Castellano nel salone per il pubblico, i quadri di Gennaro Picinni, i mobili disegnati dai due architetti ed eseguiti da un valente artigiano locale, Marchese, le ceramiche degli Spizzico, di un autentico gusto popolare, la scritta sulla facciata esterna disegnata da Castellano, gli infissi in lega leggera della ditta Balsamo e Pollice.
Info
- Progetto: 1957 - 1958
- Esecuzione: 1959 - 1960
- Committente: S.G.P.E. (Società Generale Pugliese di Elettricità)
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: Uffici
- Destinazione attuale: Uffici
Autori
- Strutture: telaio e setti in c.a.
- Materiale di facciata: Courtain-wall in anticorodal; lamierino porcellanato rosso e vetro
- Coperture: piana in laterocemento
- Serramenti: infissi in lega leggera
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Mediocre
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 96A
- Particella: 337
Note
L'ex palazzo dell'Enel, costruito nel 1961, è stato acquisito dall'Università di Bari nel 2011 e ospiterà gli uffici e le segreterie del Dipartimento di Scienze della Formazione. I lavori di restauro, che per la prima volta a Bari riguardano un edificio moderno, hanno lasciato inalterata la caratteristica facciata con pareti cortina in acciaio e vetri ceramicati. A capo dell'impresa che ha eseguito i lavori di restauro, l’architetto Beppe Fragasso della Bari Lavori Università Scarl, e al rettore dell'Università di Bari Corrado Petrocelli, va dato merito di aver acquisito e avviato i lavori di recupero del palazzo, tanto attesi dagli intellettuali e dalle associazioni per la difesa dei beni culturali che nel 2011 chiamano in causa la soprintendenza sottoscrivendo un appello per tutelare un palazzo che costituisce un momento importante della storia e della cultura della Città meridionale.
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Fiore Vittorio | 1961 | Il palazzo della S.G.P.E. a Bari | L’Architettura cronache e storia, n. 67 | Venezia | 6-17 | Si |
Chiaia Vittorio, Napolitano Massimo | 1968 | Opere 1958-1968 | O.I.R.E. editrice | Napoli | 10-11 | Si |
Zevi Bruno | 1971 | "Bari americaneggiante. Anticorodal contro goffaggine colonialista" in "Cronache di architettura: Vol. 4. Dai laboratori medici di Kahn al piano di Tange" | Laterza | Bari | 71-73 | Si |
Semerari Livia (a cura di) | 2008 | La nuova edilizia a Bari: il dopoguerra e la città trasformata | Adda Editore | Bari | No | |
Signorile Nicola | 2009 | Atlante '900, per la tutela dell'architettura contemporanea a Bari | Laterza | Bari | No | |
Calderazzi Antonella (a cura di) | 2010 | Costruire il Moderno, l'architettura di Vittorio Chiaia e Massimo Napolitano | Politecnico di Bari | Bari | 30 | Si |
Scionti Mauro | 2018 | Lo studio Chiaia & Napolitano a Bari | Adda Editore | Bari | Si |
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per la PugliaTitolare della ricerca: Politecnico di Bari - DICATECh
Responsabile scientifico: Francesco Moschini
Scheda redatta da
creata il 31/12/2011
ultima modifica il 31/01/2023
Revisori:
Battaglia Laura 2021