Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

SCUOLA ELEMENTARE DANTE ALIGHIERI

Scheda Opera

  • Vista complessiva della scuola
  • Vista dalla strada d'accesso
  • Vista dell'ala destra della scuola rispetto l'ingresso
  • Vista dell'ala sinistra della scuola rispetto l'ingresso
  • Vista dei volumi delle aule a doppia altezza
  • Vista del lato sud
  • Vista sud-ovest della scuola
  • Comune: Castrocaro Terme e Terra del Sole
  • Denominazione: SCUOLA ELEMENTARE DANTE ALIGHIERI
  • Indirizzo: Via Guglielmo Marconi N. 113
  • Data: 1976 - 1977
  • Tipologia: Scuole
  • Autori principali: Marco Peticca, Giorgio Zagatti
Descrizione

Lo studio dell'architetto Marco Peticca viene incaricato dal comune di Castrocaro Terme nel 1976 di redigere il progetto per la scuola elementare del piccolo paese in un’area adiacente a viale Guglielmo Marconi, asse viario principale dell'intera cittadina. L'edificio, di circa 19.000 mc, occupa il centro di un comparto urbanistico piuttosto ampio in cui risulta immerso nel verde. L'accesso all'edificio è mediato da una zona dedicata anche alla sosta degli autobus, riparata rispetto al viale principale.
Il carattere dell’edificio è determinato da scelte attente alla funzionalità, visibili a partire dalla rigida gerarchia che tripartisce il volume e i prospetti principali in basamento, corpo di fabbrica e copertura, e da un generale aspetto “familiare”, conferito dal riferimento a un’architettura domestica.
La scuola si sviluppa principalmente su due livelli sopra un podio intonacato; l'unica eccezione è costituita dall'ala ovest che ha un piano in più sfruttando l'orografia del terreno. Il complesso a forma di parallelepipedo allungato è rigorosamente simmetrico impostato su due assi di simmetria ortogonali nella cui intersezione si trova un vuoto. La pianta è suddivisibile in tre fasce: quelle esterne vengono destinate ad aule e laboratori, mentre quella centrale si articola opponendo all'ampio cortile, centro del progetto, due volumi che racchiudono i corpi scala e le sale maggiori. L'accesso alla scuola avviene sul lato lungo e costituisce l'unica variabile rispetto al suo simmetrico.
La copertura sfrutta anch'essa questa tripartizione: i volumi esterni hanno un tetto composto a falde e ognuno una terrazza praticabile. Il settore centrale invece è coperto da gradonate da cui ci si può affacciare nel cortile. Nei lati minori due corpi scala ad “H” servono i complessivi tre piani dell'edifico. Al disotto delle coperture gradonate, a quota intermedia tra primo e secondo piano, sono poste due sale per le assemblee a doppia altezza. Il sistema distributivo interno è canonico impostato su lunghi corridoi rettilinei che servono le aule adiacenti. Gli infissi in alluminio anodizzato sono per la maggior parte a nastro e rispettano la simmetria dell'impianto generale.
La struttura è principalmente in calcestruzzo armato e tamponata in muratura. La tessitura muraria è a vista nella parte superiore al basamento intonacato. Il manto di copertura è coppi per i tetti a falde, mentre le gradonate e le terrazze sono in cemento lasciato a vista.

(Matteo Sintini, Elia Serafini)

Info
  • Progetto: 1976 - 1976
  • Esecuzione: 1976 - 1977
  • Tipologia Specifica: scuola elementare
  • Committente: Comune di Castrocaro Terme
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: edificio per l’insegnamento e la ricerca
  • Destinazione attuale: Scuole elementari
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Marco Peticca Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://www.marcopeticca.com/MP2/?page_id=2 SI
Giorgio Zagatti Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: cemento armato, muratura
  • Materiale di facciata: mattoni faccia a vista, cemento armato, intonaco
  • Coperture: falde inclinate, coppi
  • Serramenti: alluminio anodizzato
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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Il carattere dell’edificio è determinato da scelte attente alla funzionalità, visibili a partire dalla rigida gerarchia che tripartisce il volume e i prospetti principali in basamento, corpo di fabbrica e copertura, e da un generale aspetto “familiare”, conferito dal riferimento a un’architettura domestica.
La scuola si sviluppa principalmente su due livelli sopra un podio intonacato; l'unica eccezione è costituita dall'ala ovest che ha un piano in più sfruttando l'orografia del terreno. Il complesso a forma di parallelepipedo allungato è rigorosamente simmetrico impostato su due assi di simmetria ortogonali nella cui intersezione si trova un vuoto. La pianta è suddivisibile in tre fasce: quelle esterne vengono destinate ad aule e laboratori, mentre quella centrale si articola opponendo all'ampio cortile, centro del progetto, due volumi che racchiudono i corpi scala e le sale maggiori. L'accesso alla scuola avviene sul lato lungo e costituisce l'unica variabile rispetto al suo simmetrico.
La copertura sfrutta anch'essa questa tripartizione: i volumi esterni hanno un tetto composto a falde e ognuno una terrazza praticabile. Il settore centrale invece è coperto da gradonate da cui ci si può affacciare nel cortile. Nei lati minori due corpi scala ad “H” servono i complessivi tre piani dell'edifico. Al disotto delle coperture gradonate, a quota intermedia tra primo e secondo piano, sono poste due sale per le assemblee a doppia altezza. Il sistema distributivo interno è canonico impostato su lunghi corridoi rettilinei che servono le aule adiacenti. Gli infissi in alluminio anodizzato sono per la maggior parte a nastro e rispettano la simmetria dell'impianto generale. 
La struttura è principalmente in calcestruzzo armato e tamponata in muratura. La tessitura muraria è a vista nella parte superiore al basamento intonacato. Il manto di copertura è coppi per i tetti a falde, mentre le gradonate e le terrazze sono in cemento lasciato a vista.

(Matteo Sintini, Elia Serafini)

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Nel 1972 vince una borsa di studio del C.N.R. per la ricerca dal titolo “Teoria e critica dell’architettura contemporanea” presso l’Istituto di Storia dell’Architettura dell’I.U.A.V. di Venezia diretto dal prof. Manfredo Tafuri. Svolge attività professionale a Roma e Teramo fino al 1973, anno in cui vince il concorso che gli garantisce un posto di urbanista presso l’Ufficio del Piano del Comune di Cesena. Nello stesso anno avvia lo studio professionale in Cesena dove svolge attività di urbanista e progettista per lo stesso ente.
Tra il ‘74-‘76 si occupa di urbanistica redigendo i piani regolatori del comune di S. Sofia; progetta e dirige i lavori per le scuole medie di S. Sofia, S. Piero in Bagno,  Castrocaro Terme e Terra del Sole. Nel 1976-80 realizza il centro civico e commerciale di Ponte Abbadesse, il palazzo per uffici sulla via Emila che attualmente è la sede della facoltà di architettura Aldo Rossi e la scuola calzaturiera nel comune di S. Mauro in Valle. Restaura  alcuni edifici nel centro storico di Cesena, come palazzo Caporali e Locatelli ed integra l'intensa produzione professionale con la partecipazione a convegni o con l'attività di grafica pubblicitaria e politica.
Nel 1985-90 è consulente per la trasformazione della ex fabbrica Arrigoni e di palazzo Mazzini, divenute le attuali sedi delle facoltà di psicologia e informatica. 
Dal 1990 tiene conferenze, promuove e organizza mostre e associazioni e svolge attività di correlatore. Nel 2001-02 è professore a contratto presso l'università di Bologna, dove insegna “Elementi di Progettazione” e collabora alla cattedra di “Progettazione  Esecutiva dell'Architettura III”. Tuttora collabora con l'Università di Bologna e nel 2007 diventa professore a contatto per il corso di Arredamento all'Università “La Sapienza” di Roma. Attualmente continua l'attività di progettista e libero professionista, nonché quella d'insegnate e promotore di attività culturali.

Giorgio Zagatti (Ferrara, 1925 - Forlì 2010) 
Si laurea in Ingegneria Civile Edile a Bologna nel 1953 e si avvia alla professione con il proprio studio a Forlì dal 1956. Si occupa di architettura, urbanistica, interni e partecipa a concorsi nazionali di architettura riguardanti il territorio locale in collaborazione con altri professionisti come Alberto Bacchi, Mario Bitossi, Carlo Evangelisti, Giovanni Gandolfi, Dante Guernieri, Mario Peticca e Antonio Quadretti. È anche artista del legno e amante della pittura, inoltre si interessa dei problemi riguardanti la categoria degli ingegneri, come Segretario del Sindacato Ingegneri Liberi Professionisti e come Presidente dell’Ordine Provinciale. 
Realizza molte opere sia localmente sia altrove; durante la sua lunga carriera egli stesso si definisce un muratore con la matita, un progettista di architetture costruite e non solo disegnate. Risiede a Forlì dal 1943.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 15
  • Particella: 112

Note

Marco Peticca (Roma, 1941) Si iscrive alla facoltà di Architettura “La Sapienza” di Roma nel 1961. Negli anni della sua formazione svolge attività di progettazione presso vari studi tra cui emerge il gruppo T.A.C. - Rome (The Architects Collaborative) di Walter Gropius, lo studio di architettura COPER dove affianca il Prof. Arch. Vieri Quilici ed è membro di architettura STASS con l'Arch. Giorgio Ciucci e l'Arch. Mario Manieri Elia. Nel 1971 si laurea in architettura con il massimo dei voti, relatore prof. Ludovico Quaroni, correlatore prof. Vieri Quilieri e la sua viene tesi pubblicata. Nello stesso anno consegue l’abilitazione all’esercizio per la professione. Nel 1972 è assistente ai corsi di Composizione Architettonica del prof. Vittorio De Feo e di Storia dell’Architettura del prof. Mario Manieri Elia presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma “La Sapienza”. Nel 1972 vince una borsa di studio del C.N.R. per la ricerca dal titolo “Teoria e critica dell’architettura contemporanea” presso l’Istituto di Storia dell’Architettura dell’I.U.A.V. di Venezia diretto dal prof. Manfredo Tafuri. Svolge attività professionale a Roma e Teramo fino al 1973, anno in cui vince il concorso che gli garantisce un posto di urbanista presso l’Ufficio del Piano del Comune di Cesena. Nello stesso anno avvia lo studio professionale in Cesena dove svolge attività di urbanista e progettista per lo stesso ente. Tra il ‘74-‘76 si occupa di urbanistica redigendo i piani regolatori del comune di S. Sofia; progetta e dirige i lavori per le scuole medie di S. Sofia, S. Piero in Bagno, Castrocaro Terme e Terra del Sole. Nel 1976-80 realizza il centro civico e commerciale di Ponte Abbadesse, il palazzo per uffici sulla via Emila che attualmente è la sede della facoltà di architettura Aldo Rossi e la scuola calzaturiera nel comune di S. Mauro in Valle. Restaura alcuni edifici nel centro storico di Cesena, come palazzo Caporali e Locatelli ed integra l'intensa produzione professionale con la partecipazione a convegni o con l'attività di grafica pubblicitaria e politica. Nel 1985-90 è consulente per la trasformazione della ex fabbrica Arrigoni e di palazzo Mazzini, divenute le attuali sedi delle facoltà di psicologia e informatica. Dal 1990 tiene conferenze, promuove e organizza mostre e associazioni e svolge attività di correlatore. Nel 2001-02 è professore a contratto presso l'università di Bologna, dove insegna “Elementi di Progettazione” e collabora alla cattedra di “Progettazione Esecutiva dell'Architettura III”. Tuttora collabora con l'Università di Bologna e nel 2007 diventa professore a contatto per il corso di Arredamento all'Università “La Sapienza” di Roma. Attualmente continua l'attività di progettista e libero professionista, nonché quella d'insegnate e promotore di attività culturali. Giorgio Zagatti (Ferrara, 1925 - Forlì 2010) Si laurea in Ingegneria Civile Edile a Bologna nel 1953 e si avvia alla professione con il proprio studio a Forlì dal 1956. Si occupa di architettura, urbanistica, interni e partecipa a concorsi nazionali di architettura riguardanti il territorio locale in collaborazione con altri professionisti come Alberto Bacchi, Mario Bitossi, Carlo Evangelisti, Giovanni Gandolfi, Dante Guernieri, Mario Peticca e Antonio Quadretti. È anche artista del legno e amante della pittura, inoltre si interessa dei problemi riguardanti la categoria degli ingegneri, come Segretario del Sindacato Ingegneri Liberi Professionisti e come Presidente dell’Ordine Provinciale. Realizza molte opere sia localmente sia altrove; durante la sua lunga carriera egli stesso si definisce un muratore con la matita, un progettista di architetture costruite e non solo disegnate. Risiede a Forlì dal 1943.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Muratore Giorgio, Capuano Alessandra, Garofalo Francesco, Pellegrini Ettore 1988 Italia, gli ultimi trent’anni Zanichelli Bologna 258 Si
Peticca Marco 1993 Attraverso la composizione. Marco Peticca Architetto Assessorato alla Cultura Comune di Cesena, Galleria ex-pescheria Cesena 63-67 Si
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No
Peticca Marco 2007 Opere e Parole Librìa Cesena 103-104 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista complessiva della scuola Vista complessiva della scuola Valentina Bartoloni
Vista dalla strada d'accesso Vista dalla strada d'accesso Valentina Bartoloni
Vista dell'ala destra della scuola rispetto l'ingresso Vista dell'ala destra della scuola rispetto l'ingresso Valentina Bartoloni
Vista dell'ala sinistra della scuola rispetto l'ingresso Vista dell'ala sinistra della scuola rispetto l'ingresso Valentina Bartoloni
Vista dei volumi delle aule a doppia altezza Vista dei volumi delle aule a doppia altezza Valentina Bartoloni
Vista del lato sud Vista del lato sud Valentina Bartoloni
Vista sud-ovest della scuola Vista sud-ovest della scuola Valentina Bartoloni

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini, Elia Serafini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 17/01/2025

Revisori:

Setti Stefano 2022