SEDE CENTRALE BANCA MONTE PARMA
Scheda Opera
- Comune: Parma
- Denominazione: SEDE CENTRALE BANCA MONTE PARMA
- Indirizzo: Strada Cavour N. 3/A, Piazza Cesare Battisti
- Data: - 1974
- Tipologia: Istituti di credito e assicurativi
- Autori principali: Studio Ponti Fornaroli Rosselli
Descrizione
Situato nel centro storico in prossimità della centrale Piazza Garibaldi, all’interno di un’area soggetta a profonda trasformazione nel corso del Secondo Dopoguerra, l’edificio sostituisce la precedente sede della Banca del Monte realizzata nei primi anni del Novecento in stile Liberty.
Il volume è suddiviso in quattro piani fuori terra, un sottotetto e due piani interrati.
Il primo piano interrato ospita il garage, il secondo le centrali tecnologiche, il piano terra e piano primo sono aperti al pubblico, mentre i piani superiori sono adibiti ad uffici; il sottotetto, infine, è occupato dall’archivio e dai locali tecnici.
La modulazione dello spazio interno, impostata su dimensionamenti standard delle attrezzature e degli impianti necessari agli spazi per uffici, si riflette anche esternamente, determinando la netta scansione delle facciate.
Le facciate sono costituite da “scorze” prefabbricate bianche formanti un reticolato di quadrati 1 x 1 metri al primo piano e di rettangoli 1 x 2 metri ai piani superiori. È così raggiunta una maggiore omogeneità, oltre che un risparmio nei tempi di montaggio.
La realizzazione della facciata è stata condotta in modo tale da ridurre il distacco fra il tamponamento e la parte portante: gli elementi prefabbricati preparati fuori opera sono stati via via montati e utilizzati come casserature per i getti della struttura portante.
La struttura è pensata per permettere la massima flessibilità interna. La gabbia in cemento armato è resa manifesta nei quattro pilastri del piano terra, visibili anche esternamente attraverso le vetrate. I solai intermedi in cemento armato precompresso sono appesi tramite tiranti in cemento armato precompresso, sistema che ha richiesto la realizzazione di prove statiche su modelli eseguiti nel laboratori specializzati Ismes di Bergamo.
Internamente, la divisione degli ambienti è data da pareti mobili poste a diverse altezze, realizzate in materiali leggeri. Ciò consente la possibilità di modificare gli spazi senza intervenire sulle strutture e sugli impianti, con la possibilità di cerare grandi spazi aperti così come ambienti piccoli e privati.
(Matteo Sintini, Ilaria Cattabriga)
Info
- Progetto: - 1968
- Esecuzione: 1971 - 1974
- Committente: Banca del Monte di Parma
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: Sede istituto bancario
- Destinazione attuale: Sede istituto bancario
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
Luigi | Conti | Direzione lavori | Esecuzione | NO | ||
Corrado | Frattini | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Pier | Luigi Nervi | Progetto strutturale | Progetto | NO | ||
Guglielmo | Lusignoli | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Pietro | Paolo Moretti | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Studio | Ponti Fornaroli Rosselli | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.gioponti.org/it/archivio/scheda-dell-opera/dd_161_6036/studio-ponti-fornaroli-rosselli-in-via-dezza | SI |
- Strutture: cemento armato precompresso
- Materiale di facciata: vetro, cemento armato, pannelli prefabbricati
- Coperture: piana, metallo
- Serramenti: metallici
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 12055
- Particella: 132 e
Note
Nelle sale di rappresentanza sono presenti quadri di Guglielmo Lusignoli Studio Ponti Fornaroli Rosselli, Bosisio Pietro Giulio Gio Ponti (Milano 1891 – Milano 1979) Si laurea presso il Politecnico di Milano nel 1921. Formatosi nel clima di rinnovamento della Milano degli anni venti, partecipa al raggruppamento dei giovani del gruppo “neoclassico”. Apre uno studio a Milano con gli architetti Mino Fiocchi ed Emiliano Lancia. In particolare, con quest’ultimo, si assocerà in una sigla professionale (Studio Ponti-Lancia, 1927-1933) cui si devono alcuni dei primi successi. Questi anni sono d’altra parte cruciali per la formazione dell’architetto che avrà modo, sul finire degli anni venti, di sviluppare un personale approccio alle tematiche della modernità e dell’abitazione. Risalgono a questi anni le prime sperimentazioni nel campo dell’arredo e dell’oggetto domestico grazie alle committenze della ditta di ceramiche Richard Ginori, per la quale progetta un rinnovamento della produzione. In questa atmosfera di gusto neoclassico prendono forma le prime prove nel campo dell’ architettura tra cui la serie delle cosiddette “case tipiche”, cui significativamente da il nome di “Domus”. Dal 1928 è direttore della rivista “Domus”, fondata nello stesso anno, incarico che mantiene con continuità a eccezione della parentesi tra il 1941 e il 1947, in cui dirige la testata “Stile”. Le riviste sono per Ponti organi di diffusione ed elaborazione delle nuove idee nel campo delle arti decorative e dell’arredamento, oltre che dell’architettura. Tramite questo mezzo, il suo pensiero si diffonde tanto da diventare un punto di riferimento per la cultura architettonica nazionale e internazionale. Con la progettazione della casa “doppia” Rasini ai Bastioni di Porta Venezia a Milano, nel 1933, si scioglie il sodalizio con Lancia e prende avvio una nuova fase progettuale accompagnata da una rinnovata sigla professionale con Antonio Fornaroli ed Eugenio Soncini. Nello stesso anno organizza a Milano la V Triennale. In questo periodo l’incontro con Persico, Donegani e Rudofsky, offre l’occasione per una maturazione e un’evoluzione del suo lavoro verso una personale linea espressiva: a questo periodo appartiene, ad esempio, il primo palazzo Montecatini (1936), in cui emerge tutta la sua convinzione della necessaria convergenza tra arte e industria. Nel 1952 si associa ad Alberto Rosselli e costituisce lo studio Ponti-Fornaroli-Rosselli (1952-1976): sono questi i decenni di massima notorietà, durante i quali estende la sua attività dalla progettazione industriale all'arredamento fino al design. Mentre nella prima parte della sua attività realizza opere in cui si allontana dai convenzionalismi neoclassici per una personale sperimentazione dell'architettura razionale come l'Istituto di matematica dell'università di Roma (1934) e la facoltà di lettere e il rettorato dell'università di Padova (1934-37), dall’inizio della sua attività presso lo studio Ponti-Rosselli-Fornaroli progetta edifici in ogni parte del mondo. Tra i principali: l'Istituto italiano di cultura a Stoccolma; il Centro italo-brasiliano a San Paolo, Brasile (1953); il grattacielo Pirelli a Milano (1956-60); l'Auditorium all'ottavo piano del Time and Life Building a New York (1959); gli Uffici per la Philips a Roma (1960); il Pakistan House Hotel a Islamabad (1962); la facciata dei grandi magazzini Shui-Hing a Hongkong (1961-63); le facciate dei grandi magazzini Bijenkorf a Eindhoven (1966-69); il Museo d'arte di Denver (1972). Tra le sue ultime realizzazioni italiane si segnala la cattedrale di Taranto (1964-71).
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
1988 | Ufficiostile, rivista d’arredamento e architettura (speciale banche) n. 2 | Si | ||||
La Pietra Ugo | 1995 | Gio Ponti | Rizzoli | Milano | 396 | Si |
Fonti Archivistiche
Titolo | Autore | Ente | Descrizione | Conservazione |
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Fondo Gio Ponti | Gio Ponti | Csac, Parma |
Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Gio Ponti | Visualizza |
Fondo Gio Ponti, Csac, Parma | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia RomagnaTitolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli
Scheda redatta da Matteo Sintini, Ilaria Cattabriga
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 12/03/2024
Revisori:
Stefano Setti