Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

MERCATO COPERTO

Scheda Opera

  • Vista dell’interno
  • Vista dell’edificio
  • Dettaglio del fronte
  • Vista dell’interno
  • Vista interna della copertura
  • Vista del portico
  • Vista del portico
  • Comune: Ferrara
  • Denominazione: MERCATO COPERTO
  • Indirizzo: Via Boccacanale di Santo Stefano N. 14
  • Data: - 1960
  • Tipologia: Edifici per il commercio
  • Autori principali: Giovanni Michelucci
Descrizione

Situato in una centrale via della Ferrara medioevale, il Mercato coperto fu realizzato alla fine degli anni Cinquanta in prossimità dell’area dove sorgeva la chiesa di S. Caterina Vegri, parzialmente distrutta dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale.
Il progetto, attribuito da Gualtiero Medri e Lucio Scardino a Giovanni Michelucci e Mario Fabbrini, fu redatto durante l’elaborazione del piano regolatore generale della città alla quale partecipò lo stesso architetto toscano.
La costruzione, che copre un’area di circa 1400 mq, ha una struttura di cemento armato con tamponature di mattoni lasciati a vista: attorno alla grande aula centrale coperta con una volta a crociera con struttura metallica, si estendono quattro volumi più bassi con copertura piana che costituiscono un porticato in prossimità degli accessi e che ospitano negozi su via Boccacanale di Santo Stefano.

(Matteo Cassani Simonetti)

Info
  • Progetto: - 1956
  • Esecuzione: 1958 - 1960
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: mercato coperto, uffici
  • Destinazione attuale: mercato coperto, uffici
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Mario Fabbrini Progetto architettonico Progetto NO
Giovanni Michelucci Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://www.michelucci.it/archivio-giovanni-michelucci/ SI
  • Strutture: cemento armato, ferro
  • Materiale di facciata: cemento armato, ferro, vetro, laterizi
  • Coperture: ferro
  • Serramenti: ferro
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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La costruzione, che copre un’area di circa 1400 mq, ha una struttura di cemento armato con tamponature di mattoni lasciati a vista: attorno alla grande aula centrale coperta con una volta a crociera con struttura metallica, si estendono quattro volumi più bassi con copertura piana che costituiscono un porticato in prossimità degli accessi e che ospitano negozi su via Boccacanale di Santo Stefano.

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Inizia a lavorare come incisore nel laboratorio di famiglia e si diploma all’Istituto Superiore di architettura dell’Accademia di Belle arti di Pistoia; nel 1914 diviene Professore di disegno architettonico. Partecipa alla Prima Guerra Mondiale e realizza presso Caporetto, nel 1916 il suo primo progetto per una cappella. Nel 1920 ottenne la cattedra al Regio Istituto Nazionale d'Istruzione Professionale di Roma ed in seguito insegna presso l'Istituto superiore di architettura di Firenze, dove viene eletto Preside della Facoltà di Architettura nel 1944. A cavallo fra dicembre 1945 e gennaio 1946 fonda la rivista "La Nuova Città".
Grande protagonista della storia e del dibattito dell'architettura italiana del secolo scorso, ne diviene personalità di spicco grazie al progetto della Città Universitaria di Roma accanto a Marcello Piacentini e soprattutto alla vittoria, con il gruppo Toscano, del concorso per la stazione Santa Maria Novella di Firenze (1932-1935). 
Nel secondo dopoguerra la sua attività conosce un momento di grandi ripensamenti disciplinari, evidenti nei progetti per la ricostruzione di Firenze. Le sue tesi vengono rigettate in favore di una politica di ricostruzione del «com’era, dov’era»; ciò causa la rottura tra Michelucci e l’ateneo fiorentino, che lascia nel 1948, per divenire docente presso la Facoltà di Ingegneria di Bologna, dove resta per il resto della sua carriera. 
Tra i progetti dell’epoca, con i quali fornisce la sua personale interpretazione ai temi della ricostruzione italiana, ricordiamo: la Borsa Merci di Pistoia (1949-50, poi ricostruita ed ampliata dallo stesso nel 1964-67), gli edifici universitari di Bologna, la sede centrale della cassa di Firenze (1953-57), il grattacielo Roma a Livorno (1956-66), la Sede della Direzione provinciale delle Poste e Telegrafi a Firenze (1963-67).
Il suo linguaggio espressivo muta nuovamente con il ciclo delle architetture religiose degli anni Sessanta e Settanta, tra cui si citano: la chiesa dell'Autostrada a Campi Bisenzio presso Firenze(1960-1964) e il Santuario della Beata Vergine della Consolazione a San Marino (1961-66).
Il punto di approdo di una lunga carriera è la vitalità degli ultimi progetti, quali: la sede della Monte dei Paschi a Colle val D’Elsa (1973-78), il Giardino degli incontri nel carcere di Sollicciano a Firenze (1985-1990) ed il complesso teatrale per la città di Olbia (1988-1990).
Dovendo lasciare l’insegnamento per sopraggiunti limiti di età, inaugura un periodo di ricerca su diverse tematiche dell’architettura, elaborando idee innovative quali la concezione dello spazio dovunque percorribile, la città variabile, il rifiuto di formule e schemi tecnicistici o tecnocratici, un nuovo rapporto antico-moderno che si esprime anche nell’uso congiunto della pietra e del mattone con il cemento armato, l'acciaio e i nuovi materiali utilizzabili in architettura.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Giovanni Michelucci (Pistoia, 1891 - Fiesole, 1990) Inizia a lavorare come incisore nel laboratorio di famiglia e si diploma all’Istituto Superiore di architettura dell’Accademia di Belle arti di Pistoia; nel 1914 diviene Professore di disegno architettonico. Partecipa alla Prima Guerra Mondiale e realizza presso Caporetto, nel 1916 il suo primo progetto per una cappella. Nel 1920 ottenne la cattedra al Regio Istituto Nazionale d'Istruzione Professionale di Roma ed in seguito insegna presso l'Istituto superiore di architettura di Firenze, dove viene eletto Preside della Facoltà di Architettura nel 1944. A cavallo fra dicembre 1945 e gennaio 1946 fonda la rivista "La Nuova Città". Grande protagonista della storia e del dibattito dell'architettura italiana del secolo scorso, ne diviene personalità di spicco grazie al progetto della Città Universitaria di Roma accanto a Marcello Piacentini e soprattutto alla vittoria, con il gruppo Toscano, del concorso per la stazione Santa Maria Novella di Firenze (1932-1935). Nel secondo dopoguerra la sua attività conosce un momento di grandi ripensamenti disciplinari, evidenti nei progetti per la ricostruzione di Firenze. Le sue tesi vengono rigettate in favore di una politica di ricostruzione del «com’era, dov’era»; ciò causa la rottura tra Michelucci e l’ateneo fiorentino, che lascia nel 1948, per divenire docente presso la Facoltà di Ingegneria di Bologna, dove resta per il resto della sua carriera. Tra i progetti dell’epoca, con i quali fornisce la sua personale interpretazione ai temi della ricostruzione italiana, ricordiamo: la Borsa Merci di Pistoia (1949-50, poi ricostruita ed ampliata dallo stesso nel 1964-67), gli edifici universitari di Bologna, la sede centrale della cassa di Firenze (1953-57), il grattacielo Roma a Livorno (1956-66), la Sede della Direzione provinciale delle Poste e Telegrafi a Firenze (1963-67). Il suo linguaggio espressivo muta nuovamente con il ciclo delle architetture religiose degli anni Sessanta e Settanta, tra cui si citano: la chiesa dell'Autostrada a Campi Bisenzio presso Firenze(1960-1964) e il Santuario della Beata Vergine della Consolazione a San Marino (1961-66). Il punto di approdo di una lunga carriera è la vitalità degli ultimi progetti, quali: la sede della Monte dei Paschi a Colle val D’Elsa (1973-78), il Giardino degli incontri nel carcere di Sollicciano a Firenze (1985-1990) ed il complesso teatrale per la città di Olbia (1988-1990). Dovendo lasciare l’insegnamento per sopraggiunti limiti di età, inaugura un periodo di ricerca su diverse tematiche dell’architettura, elaborando idee innovative quali la concezione dello spazio dovunque percorribile, la città variabile, il rifiuto di formule e schemi tecnicistici o tecnocratici, un nuovo rapporto antico-moderno che si esprime anche nell’uso congiunto della pietra e del mattone con il cemento armato, l'acciaio e i nuovi materiali utilizzabili in architettura.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Scardino Lucio Incontro con l’architetto novantaseienne Giovanni Michelucci La pianura n. 4 No
Medri Gualtiero 1963 Il volto di Ferrara nella cerchia antica STER Rovigo 237-238 Si
Scardino Lucio 1995 Itinerari di Ferrara moderna Alinea Editrice Firenze 159 Si
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista dell’interno Vista dell’interno A. Scardova. Courtesy IBC
Vista dell’edificio Vista dell’edificio A. Scardova. Courtesy IBC
Dettaglio del fronte Dettaglio del fronte A. Scardova. Courtesy IBC
Vista dell’interno Vista dell’interno A. Scardova. Courtesy IBC
Vista interna della copertura Vista interna della copertura A. Scardova. Courtesy IBC
Vista del portico Vista del portico A. Scardova. Courtesy IBC
Vista del portico Vista del portico A. Scardova. Courtesy IBC

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
SIUSA - Giovanni Michelucci Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani - Giovanni Michelucci Visualizza
Enciclopedia Treccani - Giovanni Michelucci Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Giovanni Michelucci Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Cassani Simonetti
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 24/01/2025