Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CHIESA DI CRISTO SALVATORE

Scheda Opera

  • Prospetto principale
  • Scorcio prospetti principale e laterale
  • Particolare edifici parrocchiali
  • Particolare spiazzo posteriore
  • Vista coperture a falde dagli edifici parrocchiali
  • Particolare vetrate policrome dell’ingresso
  • Particolare campanile
  • Interno, aula semicircolare
  • Comune: Mendicino
  • Denominazione: CHIESA DI CRISTO SALVATORE
  • Indirizzo: Viale della Concordia, N. 73
  • Data: 2009 - 2015
  • Tipologia: Edifici per il culto
  • Autori principali: Centro Ave Arte
Descrizione

Il complesso pastorale parrocchiale “Cristo Salvatore” nella Città di Mendicino in contrada Pasquali è posto sulla breve sommità di una collina ad esso si ascende lungo un lento camminamento. Il complesso è formato dalla Chiesa (500 posti a sedere) e da un edificio adiacente ed interconnesso che comprende: 15 aule per la catechesi e le attività associative, la canonica, l'auditorium (200 posti), spazi all'aperto e uno spazio destinato al campetto sportivo collegato da una strada interna. L'impianto del complesso interpreta bene il carattere dei luoghi urbano periferici con preesistenze naturalistiche (resti di un grande querceto nei pressi) ma interpreta bene anche i simboli cristologici (sovrapposizione delle lettere greche X e P) nella distribuzione degli spazi per le funzioni liturgiche: l'ingresso, l'altare e l'icona di Cristo sono in asse, mentre l'ambone, la Custodia, il battistero e l'area penitenziale sono posti sulle direttrici di un'ideale X che ha, al centro dell'aula, il punto d’incontro dei due segmenti che la compongono che è la mensa altare che rappresenta Cristo roccia e centro della comunità. La volumetria della chiesa è molto singolare: l'andamento curvilineo delle strutture murarie perimetrali allude ad una grande conchiglia nella cui "cerniera" è concepito il fulcro liturgico (l'altare) richiamando anche la simbologia evangelica della parabola della perla preziosa; a raggiera si dispongono i banchi per i fedeli e ancora a raggiera ma non complanari si dispongono le travi lignee a vista che sostengono le vele di copertura. Fra i luoghi liturgici sopra citati spiccano per originalità la cappella del SS. Sacramento dove il tabernacolo è colloco fra tre vele viste dall’alto e che richiamano le tre capanne del Tabor (momento della trasfigurazione), la zona del Battistero dove vetrata policroma posta entro un'ansa muraria nei pressi dell'ingresso riceve luce e richiama la dinamica della grazia sacramentale. Lo stesso battistero realizzato come gli altri elementi liturgici in pietra di trani, è un unico blocco e rappresenta la colomba dello Spirito Santo nel cui grembo è custodita la grazia sacramentale nel segno dell’acqua. Essa è posta in simmetria con il Cristo Risorto al quale puta per richiamare il mistero simbolico dell’effusione della grazia dal suo costato così come dalla coda scende l’acqua della grazia sui 7 gradini che richiamano i sacramenti della Chiesa. E’ una forma moderna per una rilettura degli antichi fonti battesimali dove si poteva riceve il sacramento in diverse modalità: immersione, effusione o versamento dell’acqua in piedi per i neofiti adulti
Le vetrate, dalle linee astratte ma molto morbide, disegnano soggetti del paesaggio attraverso l’accostamento di colori caldi (i rossi, i gialli, ecc.) per la terra e freddi per il cielo (alcune sfumature di blu e di azzurro). La forma dell'edificio in alzato allude ad una tenda sostenuta dalla Croce (33 metri), che – stando alla descrizione del progetto redatta dallo stesso staff progettuale – simboleggia la colonna che regge tutto l’edificio. Il segno architettonico della tenda richiama la visita di Dio ad Abramo alle Querce di Mamre. Questa tensione verso l'alto è data dalla parete curva che parte dall'aula, sorpassa le coperture e diviene sostegno per le campane libere e si lega alla grande Croce che costituisce una sorta di "perno" simbolico dell'intero complesso.
Questa parete divide la chiesa vera e propria dalle strutture retrostanti, in specie l'auditorium. La curvatura di quest'ultimo sembra riecheggiare negli edifici aggiuntivi del complesso (canonica, etc.). All'interno della chiesa l'area del presbiterio non ha cesure ma tagli e curve modellano la parete di fondo sulla quale spicca la statua lignea di Cristo Risorto.

La frattura delle pareti richiama il movimento dell’altare e l’attimo in cui si spezza la pietra del sepolcro e il Signore risorge per entrare nella Gloria del Padre dove ricondurrà l’intera umanità. La stuta lignea, realizzata in tiglio da artigiani di Ortisei (punzonata come opera unica dalla Camera di Commercio di

Bolzano) misura 3,5 m. Benché articolato e dinamico lo spazio è riferibile ad una poetica minimalista che gioca su contrasti coloristici (il bianco delle pareti si accende con i colori delle vetrate). Il campanile a giorno è innestato in uno squarcio creato nelle vele di copertura; vele "spiegate" simbolicamente dal vento dello Spirito Santo che si agganciano all'albero maestro (la croce di Cristo).
Nello sviluppo artistico del monumento-chiesa sono previste in progetto altre vetrate e la posa di un mosaico che richiama i cerchi trinitari gioachimiti che ben esprimono l’uni-trinità di Dio che si rivela nel mistero cristologico del Risorto.
(don Enzo Gabrieli)

Info
  • Progetto: 2009 - 2009
  • Esecuzione: 2012 - 2015
  • Committente: Arcidiocesi di Cosenza – Parrocchia San Nicola
  • Proprietà: Proprietà Ente religioso
  • Destinazione originaria: Chiesa
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Centro Ave Arte Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.centroavearte.it/ SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco
  • Coperture: a falde
  • Serramenti: vetro; metallo
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Le vetrate, dalle linee astratte ma molto morbide, disegnano soggetti del paesaggio attraverso l’accostamento di colori caldi (i rossi, i gialli, ecc.) per la terra e freddi per il cielo (alcune sfumature di blu e di azzurro). La forma dell'edificio in alzato allude ad una tenda sostenuta dalla Croce (33 metri), che – stando alla descrizione del progetto redatta dallo stesso staff progettuale – simboleggia la colonna che regge tutto l’edificio. Il segno architettonico della tenda richiama la visita di Dio ad Abramo alle Querce di Mamre. Questa tensione verso l'alto è data dalla parete curva che parte dall'aula, sorpassa le coperture e diviene sostegno per le campane libere e si lega alla grande Croce che costituisce una sorta di "perno" simbolico dell'intero complesso.
Questa parete divide la chiesa vera e propria dalle strutture retrostanti, in specie l'auditorium. La curvatura di quest'ultimo sembra riecheggiare negli edifici aggiuntivi del complesso (canonica, etc.). All'interno della chiesa l'area del presbiterio non ha cesure ma tagli e curve modellano la parete di fondo sulla quale spicca la statua lignea di Cristo Risorto.

La frattura delle pareti richiama il movimento dell’altare e l’attimo in cui si spezza la pietra del sepolcro e il Signore risorge per entrare nella Gloria del Padre dove ricondurrà l’intera umanità. La stuta lignea, realizzata in tiglio da artigiani di Ortisei (punzonata come opera unica dalla Camera di Commercio di

Bolzano) misura 3,5 m. Benché articolato e dinamico lo spazio è riferibile ad una poetica minimalista che gioca su contrasti coloristici (il bianco delle pareti si accende con i colori delle vetrate). Il campanile a giorno è innestato in uno squarcio creato nelle vele di copertura; vele "spiegate" simbolicamente dal vento dello Spirito Santo che si agganciano all'albero maestro (la croce di Cristo).
Nello sviluppo artistico del monumento-chiesa sono previste in progetto altre vetrate e la posa di un mosaico che richiama i cerchi trinitari gioachimiti che ben esprimono l’uni-trinità di Dio che si rivela nel mistero cristologico del Risorto.
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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 6
  • Particella: 956
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Presbiterio Scultura Statua del Cristo Centro Ave Arte Legno Ottimo
Battistero Vetrata Vetrata policroma Centro Ave Arte Vetro Ottimo
Presbiterio Scultura Altare Centro Ave Arte Pietra Ottimo
Battistero Fonte battesimale Fonte battesimale Centro Ave Arte Pietra Ottimo
Presbiterio Scultura Ambone Centro Ave Arte Pietra Ottimo
Cappella del SS: Sacramento Vetrata Vetrata policroma Vetro Ottimo
parete altare Mosaico nn Mosaico Ottimo
Coro Vetrata Vetrata policroma Vetro Ottimo


Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Martorano Francesca 2020 L'Architettura in Calabria dal 1945 ad oggi Iiriti Reggio Calabria 256 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Prospetto principale Prospetto principale F. Marino - 2017
Scorcio prospetti principale e laterale Scorcio prospetti principale e laterale F. Marino - 2017
Particolare edifici parrocchiali Particolare edifici parrocchiali F. Marino - 2017
Particolare spiazzo posteriore Particolare spiazzo posteriore F. Marino - 2017
Vista coperture a falde dagli edifici parrocchiali Vista coperture a falde dagli edifici parrocchiali F. Marino - 2017
Particolare vetrate policrome dell’ingresso Particolare vetrate policrome dell’ingresso F. Marino - 2017
Particolare campanile Particolare campanile F. Marino - 2017
Interno, aula semicircolare Interno, aula semicircolare F. Marino - 2017

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato regionale per la Calabria
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Mediterranea di Reggio Calabria - Dipartimento PAU
Responsabile scientifico: Francesca Martorano


Scheda redatta da Ferdinando Marino
creata il 31/12/2006
ultima modifica il 31/03/2025

Revisori:

Battaglia Laura 2022

Descrizione completa; date di realizzazione e opere d'arte

Aggiornamento 2025 Don Enzo Gabrieli (parroco) prot. 300 del 03/02/2025