Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

LABORATORIO PER PROVE DEI MATERIALI. CEMENTI ROSSI

Scheda Opera

  • Vista dello stabilimento
  • Vista dei laboratori
  • Vista dei laboratori
  • Dettaglio del fronte dei laboratori
  • Comune: Piacenza
  • Denominazione: LABORATORIO PER PROVE DEI MATERIALI. CEMENTI ROSSI
  • Indirizzo: Via Caorsana N. 14
  • Data: 1954 - 1956
  • Tipologia: Edifici per attività produttive
  • Autori principali: Vico Magistretti
Descrizione

L’edificio ospita i laboratori adibiti alle prove di resistenza dei materiali e il centro studi dell’industria committente. Il progettista interpreta il tema, già più volte affrontato nel corso della sua attività, delle attrezzature a servizio dei complessi produttivi, realizzando un edificio dalla chiarezza figurativa ottocentesca e moderna al tempo stesso (R. De Fusco ) per le proporzioni del volume, per la razionalità del rapporto struttura-rivestimento e per la ricerca del dettaglio, visibile in particolare nell’accostamento dei materiali. La facciata in acciaio inox trova, ad esempio, una mediazione con il cemento a vista della struttura, offerta da un profilo in alluminio verniciato che costituisce al tempo stesso il punto di battuta e il coprifilo del serramento.
L’edificio adotta soluzioni tecniche di grande modernità come i portali in cemento armato a vista, a cui è appesa la copertura, e la parete in curtain wall, composti in maniera controllata da Magistretti, tanto da fare assumere all’edificio un aspetto riferibile quasi ad un’architettura tradizionale.
La pianta è definibile da un rettangolo a cui è addossato il volume delle scale. Quest'ultimo volume, completamente cieco a cui è accostato il fronte trattato a finestre quadrate che illuminano il corpo scala, è distinguibile rispetto alla facciata continua del corpo principale per il trattamento in cemento armato faccia a vista gettato in casseri dalla listellatura molto fine.
Il volume principale è scandito da un modulo di 2,80 metri che definisce il passo delle strutture portanti a cui sono abbinati le colonne di risalita degli impianti. La pianta è funzionale a ospitare le attività previste che si distribuiscono ai vari piani al fine di creare le migliori condizioni a ogni lavorazione. Al piano seminterrato, potendo sfruttare costanti condizioni igrometriche, si trovano le cellule per la stagionatura dei cubetti di cemento e gli impianti di condizionamento e riscaldamento. Il piano rialzato, accessibile anche mediante una scala leggermente obliqua rispetto al piano di facciata, ospita negli ambienti perimetrali i locali per le prove meccaniche, mentre in quello centrale il deposito e i materiali di consultazione. Al primo piano, in uno spazio completamento libero, quindi adatto a ospitare macchinari ingombranti, trova collocazione il laboratorio chimico. Per eliminare a questo livello le strutture verticali al centro della pianta, sono state posizionate travi che coprono l’intera luce dell’edificio ed escono in facciata con un profilo a “T” che costituisce il disegno del coronamento.

(Matteo Sintini)

Info
  • Progetto: 1954 -
  • Esecuzione: - 1956
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: laboratori e centro studi
  • Destinazione attuale: laboratori e centro studi
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Vico Magistretti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://archivio.vicomagistretti.it/magistretti/ SI
Malugani, Milano Impresa esecutrice Esecuzione NO
Rossi, Piacenza Impresa esecutrice Esecuzione NO
  • Strutture: telaio in cemento armato
  • Materiale di facciata: acciaio inox, vetro, cemento armato a vista
  • Coperture: cemento armato
  • Serramenti: acciaio inox
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Ottimo

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L’edificio adotta soluzioni tecniche di grande modernità come i portali in cemento armato a vista, a cui è appesa la copertura, e la parete in curtain wall, composti in maniera controllata da Magistretti, tanto da fare assumere all’edificio un aspetto riferibile quasi ad un’architettura tradizionale.
La pianta è definibile da un rettangolo a cui è addossato il volume delle scale. Quest'ultimo volume, completamente cieco a cui è accostato il fronte trattato a finestre quadrate che illuminano il corpo scala, è distinguibile rispetto alla facciata continua del corpo principale per il trattamento in cemento armato faccia a vista gettato in casseri dalla listellatura molto fine. 
Il volume principale è scandito da un modulo di 2,80 metri che definisce il passo delle strutture portanti a cui sono abbinati le colonne di risalita degli impianti. La pianta è funzionale a ospitare le attività previste che si distribuiscono ai vari piani al fine di creare le migliori condizioni a ogni lavorazione. Al piano seminterrato, potendo sfruttare costanti condizioni igrometriche, si trovano le cellule per la stagionatura dei cubetti di cemento e gli impianti di condizionamento e riscaldamento. Il piano rialzato, accessibile anche mediante una scala leggermente obliqua rispetto al piano di facciata, ospita negli ambienti perimetrali i locali per le prove meccaniche, mentre in quello centrale il deposito e i materiali di consultazione. Al primo piano, in uno spazio completamento libero, quindi adatto a ospitare macchinari ingombranti, trova collocazione il laboratorio chimico. Per eliminare a questo livello le strutture verticali al centro della pianta, sono state posizionate travi che coprono l’intera luce dell’edificio ed escono in facciata con un profilo a “T” che costituisce il disegno del coronamento. 

(Matteo Sintini)

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Tra le opere recenti vanno segnalate due importanti realizzazioni: la sede del dipartimento di Biologia per l’Università di Milano del 1978 e il progetto del 1989 per il deposito della Metropolitana Famagosta (Milano), nuova e suggestiva porta per la città. Vico Magistretti, oltre ad aver ricevuto numerossissimi premi e riconoscimenti, è Accademico di San Luca e membro del Royal College of Art. 
(tratto da http://siusa.archivi.beniculturali.it) (tratto da http://siusa.archivi.beniculturali.it)
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 23
  • Particella: 34

Note

Magistretti, Vico, architetto, (Milano 1920 - Milano 2006) Figlio d’arte – il padre Pier Giulio fu un importante architetto degli anni venti e trenta – nel 1945 si laurea in Architettura al Politecnico di Milano. Negli ultimi anni della guerra, rifugiato in Svizzera, incontra Adriano Olivetti ed Ernesto Nathan Rogers e nel 1946 partecipa al MSA. Tra il 1949 e il 1959 Magistretti lavora per INA-Casa, realizza la chiesa al QT8 e alcune residenze cittadine per la borghesia lombarda. Alla metà degli anni cinquanta risalgono i più significativi progetti il centro culturale a Rescaldina, la Torre al Parco e il palazzo per uffici in corso Europa a Milano. Gli anni sessanta segnano l’avvio della carriera di designer presto riconosciuta a livello internazionale. Tra gli altri suoi progetti sono: la sedia Carimate, le lampade Chimera ed Eclisse. Progetta poi una serie di residenze unifamiliari extraurbane (Casa Schubert, Casa Arosio, Casa Gardella ecc.). Dagli anni settanta fino al 2006, opere di design (Maralunga, Atollo, ecc.) e di architettura (Casa Muggia, edificio in piazza San Marco a Milano e scuola a San Daniele del Friuli ecc.) costellano il suo percorso progettuale. Tra le opere recenti vanno segnalate due importanti realizzazioni: la sede del dipartimento di Biologia per l’Università di Milano del 1978 e il progetto del 1989 per il deposito della Metropolitana Famagosta (Milano), nuova e suggestiva porta per la città. Vico Magistretti, oltre ad aver ricevuto numerossissimi premi e riconoscimenti, è Accademico di San Luca e membro del Royal College of Art. (tratto da http://siusa.archivi.beniculturali.it) (tratto da http://siusa.archivi.beniculturali.it)

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
De Fusco Renato 1957 Laboratorio a Piacenza L'architettura cronache e storia n. 21 156-160 Si
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Vico Magistretti Vico Magistretti Fondazione Vico Magistretti Laboratorio per prove dei materiali Cementi Rossi a Piacenza, Cementi Rossi

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista dello stabilimento Vista dello stabilimento R. Vlahov. Courtesy IBC
Vista dei laboratori Vista dei laboratori R. Vlahov. Courtesy IBC
Vista dei laboratori Vista dei laboratori R. Vlahov. Courtesy IBC
Dettaglio del fronte dei laboratori Dettaglio del fronte dei laboratori R. Vlahov. Courtesy IBC

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Archivio Vico Magistretti, Laboratorio Visualizza
SIUSA - Vico Magistretti Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani - Vico Magistretti Visualizza
Enciclopedia Treccani - Vico Magistretti Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Vico Magistretti Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 12/03/2024

Revisori:

Stefano Setti