Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELLA SIBARITIDE

Scheda Opera

  • Disegno del planivolumetrico
  • Disegno assonometrico
  • Disegno delle sezioni
  • Francobollo da 0,80 centesimi, 2015
  • Prospetto principale
  • Particolare dei volumi
  • Prospetto
  • Comune: Cassano all'Ionio
  • Denominazione: MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELLA SIBARITIDE
  • Indirizzo: Località Casa Bianca
  • Data: 1982 - 1992
  • Tipologia: Musei e Aree archeologiche
  • Autori principali: Riccardo Wallach
Descrizione

Il Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, progettato dall’architetto Riccardo Wallach nel 1982, è ubicato nell’area del parco archeologico dell’antica città di Sybaris, sito poco distante dalll’odierna Sibari, frazione di Cassano Jonio, in provincia di Cosenza. Questo progetto ha fatto parte del quadro degli interventi programmati da parte della Soprintendenza Archeologica della Calabria e fu realizzato grazie al finanziamento dell’Agenzia per la Promozione dello Sviluppo del Mezzogiorno.
Il complesso edilizio, con una superficie di circa 4.000 mq, si articola, secondo una distribuzione planimetrica, in corpi edilizi: un nucleo centrale di connessione con gli spazi e i percorsi del museo, le quattro sale espositive, a pianta quadrata e ruotate di 45 gradi e, un corpo longitudinale che ospita gli uffici e i servizi. La distribuzione funzionale avviene su due livelli: lo studio, il restauro, la tutela e le altre attività integrative al piano terra, al piano primo, invece, le esposizioni, la visita e la consultazione dei documenti. I volumi delle quattro sale espositive, in successione tra di loro, si presentano come blocchi bianchi a forma di prisma con grandi aperture rettangolari e con una copertura trasparente, e si appoggiano su di un basamento arretrato in calcestruzzo grigio. L’architetto ha concepito la composizione degli nuclei espositivi come un “sistema aperto”, attraverso la modularità dei volumi edilizi e l’adattabilità funzionale degli spazi, quindi una struttura adatta ai possibili ampliamenti futuri per la progressiva disponibilità di documenti e reperti da esporre. Il corpo degli uffici e dei servizi, invece, è caratterizzato da una grande pensilina in calcestruzzo posta all’ingresso e da una composizione di pieni e vuoti, rispetto alle esigenze funzionali degli spazi interni. L’intero complesso rappresenta un esempio di integrazione organica, dove lo spazio architettonico plasma la struttura, che svolgendo un ruolo fondamentale nella composizione progettuale, diventa anch’essa architettura. Il progetto per l’allestimento espositivo del Museo, iniziato nel 1992 e concluso nel 2005, è stato realizzato sempre dall’architetto Wallach, con la collaborazione di Daniela De Biase, Arturo Grenci e Silvana Luppino. Tra i documenti e i reperti che il museo ospita al suo interno ritroviamo frammenti architettonici, corredi tombali, ornamenti religiosi dell’era protostorica alla civiltà romana, pertinenti le città di Sybaris, Thurii e Copia e il loro territorio.

Info
  • Progetto: 1982 - 1982
  • Esecuzione: 1992 - 1992
  • Committente: Soprintendenza Archeologica della Calabria
  • Proprietà: Nessuna opzione
  • Destinazione attuale: Museo
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Ugo Cantone Collaboratore Progetto NO
Pier Giovanni Puzzo Collaboratore Progetto NO
C. Suri Collaboratore Progetto NO
Riccardo Wallach Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco; calcestruzzo
  • Coperture: cemento armato
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono

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Il complesso edilizio, con una superficie di circa 4.000 mq, si articola, secondo una distribuzione planimetrica, in corpi edilizi: un nucleo centrale di connessione con  gli spazi e i  percorsi del museo, le quattro sale espositive, a pianta quadrata e ruotate di 45 gradi e, un corpo longitudinale che ospita gli uffici e i servizi. La distribuzione funzionale avviene su due livelli: lo studio, il restauro, la tutela e le altre attività integrative al piano terra, al piano primo, invece, le esposizioni, la visita e la consultazione dei documenti. I volumi delle quattro sale espositive, in successione tra di loro, si presentano come blocchi bianchi a forma di prisma con grandi aperture rettangolari e con una copertura trasparente, e si appoggiano su di un basamento arretrato in calcestruzzo grigio. L’architetto ha concepito la composizione degli nuclei espositivi come un “sistema aperto”, attraverso la modularità dei volumi edilizi e l’adattabilità funzionale degli spazi, quindi una struttura adatta ai possibili ampliamenti futuri per la progressiva disponibilità di documenti e reperti da esporre. Il corpo degli uffici e dei servizi, invece, è caratterizzato da una grande pensilina in calcestruzzo posta all’ingresso e da una composizione di pieni e vuoti, rispetto alle esigenze funzionali degli spazi interni. L’intero complesso rappresenta un esempio di integrazione organica, dove lo spazio architettonico plasma la struttura, che svolgendo un ruolo fondamentale nella composizione progettuale, diventa anch’essa architettura. Il progetto per l’allestimento espositivo del Museo, iniziato nel 1992 e concluso nel 2005, è stato realizzato sempre dall’architetto Wallach, con la collaborazione di Daniela De Biase, Arturo Grenci e Silvana Luppino. Tra i documenti e i reperti che il museo ospita al suo interno ritroviamo frammenti architettonici, corredi tombali, ornamenti religiosi dell’era protostorica alla civiltà romana, pertinenti le città di Sybaris, Thurii e Copia e il loro territorio.
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Guzzo Pier Giovanni 1984 "Museo archeologico della Sibaritide", in Cavalcanti Ottavio (a cura di) "Guida ai musei e alle raccolte pubbliche e private in Calabria" De Luca Editore Roma 74-80 Si
Gatti Alberto 1994 Il nuovo museo archeologico a Sibari, Cosenza L’industria delle costruzioni, n. 270 Milano 18-23 Si
Santuccio Salvatore 1996 Il Museo Archeologico della Sibaritide L’industria Italiana del Cemento, n. 706 Roma 18-29 Si
Martorano Francesca 2020 L'Architettura in Calabria dal 1945 ad oggi Iiriti Reggio Calabria 276-278 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Disegno del planivolumetrico Disegno del planivolumetrico Riccardo Wallach, tratto da - Santuccio, L'industria Italiana del cemento 1996
Disegno assonometrico Disegno assonometrico Studio Riccardo Wallach
Disegno delle sezioni Disegno delle sezioni Riccardo Wallach, tratto da - Santuccio, L'industria Italiana del cemento 1996
Francobollo da 0,80 centesimi, 2015 Francobollo da 0,80 centesimi, 2015 Studio Riccardo Wallach
Prospetto principale Prospetto principale M.R. Caniglia - 2017
Particolare dei volumi Particolare dei volumi M.R. Caniglia - 2017
Prospetto Prospetto M.R. Caniglia - 2017

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato regionale per la Calabria
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Mediterranea di Reggio Calabria - Dipartimento PAU
Responsabile scientifico: Francesca Martorano


Scheda redatta da Maria Rossana Caniglia
creata il 31/12/2006
ultima modifica il 31/01/2023

Revisori:

Battaglia Laura 2022