Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

SCUOLA MEDIA ISES

Scheda Opera

  • Vista della parete vetrata del prospetto principale
  • Vista del portico d’ingresso
  • Vista sud-est della scuola
  • Vista frontale dell'ingresso
  • Vista degli elementi prefabbricati in cemento di tamponamento
  • Vista sud della scuola
  • Vista dell'accesso secondario
  • Vista nord della scuola
  • Vista del sistema di rampe per la distribuzione interna
  • Vista del ballatoio interno
  • Vista del vano scale
  • Vista dell'ingresso ovest della scuola media
  • Vista delle finestrature delle aule al primo piano
  • Vista dell'aula magna dal ponte interno
  • Comune: Cesenatico
  • Denominazione: SCUOLA MEDIA ISES
  • Indirizzo: Viale Gastone Sozzi N. 6
  • Data: 1969 -
  • Tipologia: Scuole
  • Autori principali: Alberto Mambriani
Descrizione

L'edifico progettato dall'architetto Alberto Mambriani in collaborazione con Saul Bravetti, è situato nella parte sud della cittadina di Cesenatico, poco lontano dalla attuale infrastruttura ferroviaria. Insieme all'ospedale, allo stadio, al parco di Levante e alla piscina comunale, la collocazione della scuola rientra nel progetto urbano di porre a sistema i poli attrattivi e funzionali.
Unitamente agli avanzamenti in materia di pedagogia, questa scelta urbanistica ha portato alla determinazione di un grande complesso scolastico aggregato, in luogo della frammentazione in più istituti di minori dimensioni.
Il comparto urbanistico risulta comunque decentrato rispetto al centro storico, ma ben collegato da una delle arterie principali, via Saffi, che attraversa la cittadina longitudinalmente.
Elaborando una variazione rispetto al tradizionale schema tipologico-distributivo scolastico, l’edificio si definisce attraverso un processo addizionale di parti tenute insieme dagli spazi di aggregazione, in primo luogo l'auditorium, spazio deputato agli eventi più importanti. Ai lati di esso si organizzano, su file parallele, le aule disposte a coppie, sfalsate per conferire maggiore variazione allo spazio dell'ambiente di servizio.
In uno dei lati spicca il volume parallelepipedo della palestra, a cui si accede direttamente dall'interno della scuola.
L'immagine che risulta da questo procedimento compositivo si riflette direttamente anche nella volumetria complessiva, definita da volontà plastiche, e non da intenti lineari e razionali, come negli esempi dettati da maggiori ricerche funzionaliste.
Concorrono alla definizione del volume, anche una serie di elementi architettonici come l'uso della rampa, le gradonate, l'elemento ponte che attraversa l'auditorium e la passerella in acciaio verniciato.
Altro aspetto non trascurabile è la permeabilità alla luce della scuola: ampie vetrate, verticali o inclinate, circondano su due lati la sala principale e colmano gli sfridi tra le aule. All'esterno le aperture di dimensioni uniformi sono intervallate da fessure a cadenza sfalsata.
L'utilizzo della tecnologia della prefabbricazione, in questo caso vista come spunto per ricercare nuove soluzione progettuali, è stata unita a una notevole cura degli elementi di dettaglio e accortezza delle finiture.
Alla struttura in cemento armato si appoggiano gli elementi prefabbricati di dimensione costante delle tamponature esterne. Le sagome rastremate del perimetro dei pannelli in cemento restituiscono un interessante gioco di ombre in facciata. Le coperture sono piane con guaina bituminosa; i soffitti fonoassorbenti ripetono un motivo a cassettoni tronco piramidale.

(Matteo Sintini, Elia Serafini)

Info
  • Progetto: 1969 -
  • Esecuzione: -
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: scuola media
  • Destinazione attuale: scuola media: Scuola Secondaria di I Grado Dante Arfelli
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Saul Bravetti Progetto architettonico Progetto NO
Alberto Mambriani Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://www.albertomambriani.it/ SI
  • Strutture: calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: elementi di cemento prefabbricato
  • Coperture: piane
  • Serramenti: metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Unitamente agli avanzamenti in materia di pedagogia, questa scelta urbanistica ha portato alla determinazione di un grande complesso scolastico aggregato, in luogo della frammentazione in più istituti di minori dimensioni. 
Il comparto urbanistico risulta comunque decentrato rispetto al centro storico, ma ben collegato da una delle arterie principali, via Saffi, che attraversa la cittadina longitudinalmente.
Elaborando una variazione rispetto al tradizionale schema tipologico-distributivo scolastico, l’edificio si definisce attraverso un processo addizionale di parti tenute insieme dagli spazi di aggregazione, in primo luogo l'auditorium, spazio deputato agli eventi più importanti. Ai lati di esso si organizzano, su file parallele, le aule disposte a coppie, sfalsate per conferire maggiore variazione allo spazio dell'ambiente di servizio.
In uno dei lati spicca il volume parallelepipedo della palestra, a cui si accede direttamente dall'interno della scuola.
L'immagine che risulta da questo procedimento compositivo si riflette direttamente anche nella volumetria complessiva, definita da volontà plastiche, e non da intenti lineari e razionali, come negli esempi dettati da maggiori ricerche funzionaliste. 
Concorrono alla definizione del volume, anche una serie di elementi architettonici come l'uso della rampa, le gradonate, l'elemento ponte che attraversa l'auditorium e la passerella in acciaio verniciato. 
Altro aspetto non trascurabile è la permeabilità alla luce della scuola: ampie vetrate, verticali o inclinate, circondano su due lati la sala principale e colmano gli sfridi tra le aule. All'esterno le aperture di dimensioni uniformi sono intervallate da fessure a cadenza sfalsata. 
L'utilizzo della tecnologia della prefabbricazione, in questo caso vista come spunto per ricercare nuove soluzione progettuali, è stata unita a una notevole cura degli elementi di dettaglio e accortezza delle finiture.
Alla struttura in cemento armato si appoggiano gli elementi prefabbricati di dimensione costante delle tamponature esterne. Le sagome rastremate del perimetro dei pannelli in cemento restituiscono un interessante gioco di ombre in facciata. Le coperture sono piane con guaina bituminosa; i soffitti fonoassorbenti ripetono un motivo a cassettoni tronco piramidale. 

(Matteo Sintini, Elia Serafini)

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Bravetti Saul (Cesenatico, 1907 - Savignano sul Rubicone, 1971) abbandonati gli studi di Giurisprudenza all'Università di Bologna, si laurea alla Regia Scuola Superiore di Architettura di Roma, dove collabora per diversi anni con l'arch. Luigi Piccinato. Durante la sua formazione, vince il concorso per il PRG di Terni e nel 1935 quello di Forlì, la cui stesura avviene in collaborazione con l'arch. Gustavo Giovannoni. Nel 1937 progetta e segue i lavori per villa Placucci e la Casa del fascio, oggi biblioteca, di Cesenatico. Nella Seconda guerra mondiale è fatto prigioniero in Africa e deportato in America in esilio. Oltreoceano ha l'occasione di conoscere l'opera dell'arch. Frank Lloyd Wright. Tornato in Italia, al termine del conflitto si stabilisce a Cesena, in via Palestro, dove avvia il suo studio professionale, che ha contatti con l’ambiente romano. Durante questo periodo collabora con Enrico Lattes, Eugenio Montuori e Alberto Staderini.
Nel 1957 progetta il Palazzo del Turismo di Cesenatico e il capanno Rognoni, l'uno manifesto della sua adesione all'organicismo, l'altro con rimandi alle strutture balneari del Primo Novecento. L'attività di libero professionista a Cesena comprende progetti di edilizia residenziale, recuperi di aree del centro storico e complessi religiosi come il Vescovato in S. Michele in S. Rocco. Progetta inoltre la sede del Credito Italiano, i grandi magazzini U.P.I.M., la galleria O.I.R., il quartiere Ina-Casa di via Vigne e l'ampliamento del cimitero monumentale.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 15
  • Particella: 919

Note

Alberto Mambriani (Parma, 1934) si laurea in Ingegneria presso l'Università degli studi di Padova nel 1956 e in Architettura allo I.U.A.V. di Venezia nel 1970. Esercita la libera docenza alla cattedra di Elementi di Architettura ed è associato al corso di Composizione Architettonica nel capoluogo veneto, dove inoltre ha insegnato Disegno e Rilievo e Composizione Architettonica. Attualmente è docente all'Università di Parma, dove ricopre la cattedra di Disegno Civile e Composizione Architettonica. La sua ampia produzione da libero professionista, nella prima parte della carriera, lo porta a cimentarsi nella progettazione - si ricordano i progetti per le Università di Parma, Brescia, Trieste e CNR/Parma - mentre nel periodo più tardo si avvicina al restauro edilizio e urbano – Corchia, Casacca e Castello di Berceto -. Bravetti Saul (Cesenatico, 1907 - Savignano sul Rubicone, 1971) abbandonati gli studi di Giurisprudenza all'Università di Bologna, si laurea alla Regia Scuola Superiore di Architettura di Roma, dove collabora per diversi anni con l'arch. Luigi Piccinato. Durante la sua formazione, vince il concorso per il PRG di Terni e nel 1935 quello di Forlì, la cui stesura avviene in collaborazione con l'arch. Gustavo Giovannoni. Nel 1937 progetta e segue i lavori per villa Placucci e la Casa del fascio, oggi biblioteca, di Cesenatico. Nella Seconda guerra mondiale è fatto prigioniero in Africa e deportato in America in esilio. Oltreoceano ha l'occasione di conoscere l'opera dell'arch. Frank Lloyd Wright. Tornato in Italia, al termine del conflitto si stabilisce a Cesena, in via Palestro, dove avvia il suo studio professionale, che ha contatti con l’ambiente romano. Durante questo periodo collabora con Enrico Lattes, Eugenio Montuori e Alberto Staderini. Nel 1957 progetta il Palazzo del Turismo di Cesenatico e il capanno Rognoni, l'uno manifesto della sua adesione all'organicismo, l'altro con rimandi alle strutture balneari del Primo Novecento. L'attività di libero professionista a Cesena comprende progetti di edilizia residenziale, recuperi di aree del centro storico e complessi religiosi come il Vescovato in S. Michele in S. Rocco. Progetta inoltre la sede del Credito Italiano, i grandi magazzini U.P.I.M., la galleria O.I.R., il quartiere Ina-Casa di via Vigne e l'ampliamento del cimitero monumentale.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Ceccarelli Francesco 1993 Alberto Mambriani. Trent'anni di architetture Parametro n. 195 14-77 No
Mambriani Andrea 1993 Il mestiere di costruire Parametro n. 195 42-59 No
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista della parete vetrata del prospetto principale Vista della parete vetrata del prospetto principale Giulia Corazzi
Vista del portico d’ingresso Vista del portico d’ingresso Giulia Corazzi
Vista sud-est della scuola Vista sud-est della scuola Giulia Corazzi
Vista frontale dell'ingresso Vista frontale dell'ingresso Giulia Corazzi
Vista degli elementi prefabbricati in cemento di tamponamento Vista degli elementi prefabbricati in cemento di tamponamento Giulia Corazzi
Vista sud della scuola Vista sud della scuola Giulia Corazzi
Vista dell'accesso secondario Vista dell'accesso secondario Giulia Corazzi
Vista nord della scuola Vista nord della scuola Giulia Corazzi
Vista del sistema di rampe per la distribuzione interna Vista del sistema di rampe per la distribuzione interna Giulia Corazzi
Vista del ballatoio interno Vista del ballatoio interno Giulia Corazzi
Vista del vano scale Vista del vano scale Giulia Corazzi
Vista dell'ingresso ovest della scuola media Vista dell'ingresso ovest della scuola media Giulia Corazzi
Vista delle finestrature delle aule al primo piano Vista delle finestrature delle aule al primo piano Giulia Corazzi
Vista dell'aula magna dal ponte interno Vista dell'aula magna dal ponte interno Giulia Corazzi

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini, Elia Serafini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 17/01/2025

Revisori:

Setti Stefano 2022