Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CHIESA DEL REDENTORE E OPERE PARROCCHIALI A MIRAFIORI

Scheda Opera

  • Vista esterna, foto d'archivio
  • Vista esterna
  • Vista esterna
  • Vista del cortile
  • Vista esterna
  • Vista esterna
  • Vista esterna
  • Vista esterna
  • Vista esterna
  • Vista esterna
  • Vista esterna
  • Vista esterna
  • Comune: Torino
  • Denominazione: CHIESA DEL REDENTORE E OPERE PARROCCHIALI A MIRAFIORI
  • Indirizzo: Piazza Giovanni XXIII N. 26
  • Data: 1953 - 1967
  • Tipologia: Edifici per il culto
  • Autori principali: Nicola Mosso
Descrizione

Vi si accede tramite una scalinata di dodici gradini in cemento armato che ne occupa l'intera facciata. La pianta dei fabbricati principali è disegnata a partire da un reticolo geometrico composto da triangoli equilateri di lato 346 cm,impostazione del tutto inedita nella pratica architettonica dell'epoca. Di conseguenza i muri laterali della chiesa, in cemento armato incamiciato di mattoni, assumono un andamento increspato, a punte e rientranze, che contribuisce ad una maggior stabilità statica dell'edificio, conferendogli al contempo un aspetto originale ed inquieto.La volta è impostata sulle murature come naturale prosecuzione verso l'alto, la copertura dei triangoli più esterni dà origine ad una triplice serie di camere di luce, appuntite in forma di cristallo, che scaricano direttamente sui muri sottostanti. Più sopra, altre camere di luce più grandi scaricano sulle precedenti, componendo quasi una sequenza longitudinale di quattro cupole stellari concatenate.
L'altare, in marmo rosa, è sollevato da otto gradini al fondo del vastopresbiterio, dietro al quale erano previsti l'organo e il coro; di grande impatto emotivo e simbolico è la grande croce spoglia sospesa al centro, sopra una grande Ultima Cena di recente esecuzione. Successivamente la chiesa è abbellita da un prestigioso pavimento in lastre di marmo nero di Frabosa, listato da sottili bordi di ottone e intarsiato di stelle in marmo rosso di Sicilia.
In fondo alla chiesa, appesa al muro nord, si può ammirare una composizione del pittore Felice Amerio comprendente una cuspide triangolare con il Padre e la colomba dello Spirito Santo, soprastante una pala con il battesimo nel Giordano e tre tavole inferiori, anch'essecuspidate, con gli angeli custodi con le ali raccolte che recano i simboli battesimali: il sale della sapienza, la luce e la veste candida. Dal 1963 al 1967 si costruisce la cappella della Madonna di Lourdes, dove trova degna collocazione la statua in marmo bianco della Vergine, che una delegazione di lavoratori FIAT aveva donato alla chiesa al rientro dal pellegrinaggio in quel santuario. La cappella feriale, inserita in un unico corpo che comprende anche la sacrestia e il battistero, fa riferimento alle stesse regole strutturali della chiesa grande anche se qui le figure dei triangoli sono associate in gruppi di sei, a formare una maglia ad esagoni regolari che poggiano su pilastri della medesima forma; i materiali sono ricercati, pavimenti e pareti sono in marmi di Vicenza, mentre le travi e i pilastri sono rivestiti da mosaici dorati, recanti la preghiera dell'Ave Maria.Nella facciata triangolare in mattoni della chiesa, al centro si aprono tre portali terminanti con timpani anch'essi triangolari; all'ottobre del 1963 risale la scultura in bronzo che l'artista Rapp realizza sulla "ghimberga"del portale principale della facciata e che rappresenta la Trinità: "un unico fascio di nervosi filamenti di bronzosi deformano fino a trasformarsi nell'occhio di Dio Padre dal quale scaturisce la colomba vorticosa dello Spirito Santo, che scende a sua volta ad illuminare il volto sindonico del Redentore coronato di spine simili a fasci di luce".
Nel 1966 vengono posizionate le bussole d'ingresso sui cui timpani sono incisi gli elementi caratteristici del quartiere: le case e la fabbrica con le sue ciminiere; le porte interne in cristallo, hanno maniglie a forma di croce. Ancora oggi si attende la realizzazione del campanile anch'esso previsto a pianta triangolare, che sarebbe dovuto sorgere dietro la cappella della Vergine.

Info
  • Progetto: 1953 -
  • Esecuzione: 1954 - 1967
  • Tipologia Specifica: Chiesa
  • Proprietà: Nessuna opzione
  • Destinazione originaria: Edificio di culto
  • Destinazione attuale: Edificio di culto
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Leonardo Mosso Collaboratore Progetto NO
Nicola Mosso Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/nicola-mosso_(Dizionario-Biografico)/ SI
Livio Norzi Progetto strutturale Progetto NO
  • Strutture: calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: mattoni facciavista
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono

													Array
(
    [id_opera] => 1052
    [codice] => T133
    [denominazione] => CHIESA DEL REDENTORE E OPERE PARROCCHIALI A MIRAFIORI
    [regione] => Piemonte
    [provincia] => Torino
    [comune] => Torino
    [localita] => 
    [indirizzo] => Piazza Giovanni XXIII N. 26
    [id_categoria] => 2
    [id_tipologia] => 5
    [tipologia_specifica] => Chiesa
    [anno_inizio_progetto] => 1953
    [anno_fine_progetto] => 
    [anno_inizio_esecuzione] => 1954
    [anno_fine_esecuzione] => 1967
    [classificazione] => 
    [id_livello_scheda] => 1
    [codice_iccd] => 
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => Vi si accede tramite una scalinata di dodici gradini in cemento armato che ne occupa l'intera facciata. La pianta dei fabbricati principali è disegnata a partire da un reticolo geometrico composto da triangoli equilateri di lato 346 cm,impostazione del tutto inedita nella pratica architettonica dell'epoca. Di conseguenza i muri laterali della chiesa, in cemento armato incamiciato di mattoni, assumono un andamento increspato, a punte e rientranze, che contribuisce ad una maggior stabilità statica dell'edificio, conferendogli al contempo un aspetto originale ed inquieto.La volta è impostata sulle murature come naturale prosecuzione verso l'alto, la copertura dei triangoli più esterni dà origine ad una triplice serie di camere di luce, appuntite in forma di cristallo, che scaricano direttamente sui muri sottostanti. Più sopra, altre camere di luce più grandi scaricano sulle precedenti,  componendo quasi una sequenza longitudinale di quattro cupole stellari concatenate.
L'altare, in marmo rosa, è sollevato da otto gradini al fondo del vastopresbiterio, dietro al quale erano previsti l'organo e il coro; di grande impatto emotivo e simbolico è la grande croce spoglia sospesa al centro, sopra una grande Ultima Cena di recente esecuzione. Successivamente la chiesa è abbellita da un prestigioso pavimento in lastre di marmo nero di Frabosa, listato da sottili bordi di ottone e intarsiato di stelle in marmo rosso di Sicilia.
In fondo alla chiesa, appesa al muro nord, si può ammirare una composizione del pittore Felice Amerio comprendente una cuspide triangolare con il Padre e la colomba dello Spirito Santo, soprastante una pala con il battesimo nel Giordano e tre tavole inferiori, anch'essecuspidate, con gli angeli custodi con le ali raccolte che recano i simboli battesimali: il sale della sapienza, la luce e la veste candida. Dal 1963 al 1967 si costruisce la cappella della Madonna di Lourdes, dove trova degna collocazione la statua in marmo bianco della Vergine, che una delegazione di lavoratori FIAT aveva donato alla chiesa al rientro dal pellegrinaggio in quel santuario. La cappella feriale, inserita in un unico corpo che comprende anche la sacrestia e il battistero, fa riferimento alle stesse regole strutturali della chiesa grande anche se qui le figure dei triangoli sono associate in gruppi di sei, a formare una maglia ad esagoni regolari che poggiano su pilastri della medesima forma; i materiali sono ricercati, pavimenti e pareti sono in marmi di Vicenza, mentre le travi e i pilastri sono rivestiti da mosaici dorati, recanti la preghiera dell'Ave Maria.Nella facciata triangolare in mattoni della chiesa, al centro si aprono tre portali terminanti con timpani anch'essi triangolari; all'ottobre del 1963 risale la scultura in bronzo che l'artista Rapp  realizza sulla "ghimberga"del portale principale della facciata e che rappresenta la Trinità: "un unico fascio di nervosi filamenti di bronzosi deformano fino a trasformarsi nell'occhio di Dio Padre dal quale scaturisce la colomba vorticosa dello Spirito Santo, che scende a sua volta ad illuminare il volto sindonico del Redentore coronato di spine simili a fasci di luce".
Nel 1966 vengono posizionate le bussole d'ingresso sui cui timpani sono incisi gli elementi caratteristici del quartiere: le case e la fabbrica con le sue ciminiere; le porte interne in cristallo, hanno maniglie a forma di croce. Ancora oggi si attende la realizzazione del campanile anch'esso previsto a pianta triangolare, che sarebbe dovuto sorgere dietro la cappella della Vergine.
    [committente] => 
    [foglio_catastale] => 
    [particella] => 
    [strutture] => calcestruzzo armato
    [id_stato_struttura] => 2
    [materiale_facciata] => mattoni facciavista
    [id_stato_facciata] => 2
    [coperture] => 
    [id_stato_coperture] => 0
    [serramenti] => 
    [id_stato_serramenti] => 0
    [destinazione_originaria] => Edificio di culto
    [destinazione_attuale] => Edificio di culto
    [trasformazioni] => 
    [id_tipo_proprieta] => 1
    [specifiche_proprieta] => 
    [id_tipo_provvedimento] => 1
    [data_provvedimento] => 
    [riferimento_normativo] => 
    [altri_provvedimenti] => 
    [vincolo] => 0
    [note] => A completamento del complesso parrocchiale era previsto in progetto anche un campanile che, mai realizzato, sarebbe dovuto sorgere dietro la cappella della Vergine, completando una prospettiva di grande effetto.

Restauro della copertura nel 2002.
    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 45.035130
    [longitude] => 7.634654
    [score] => 2
    [id_user] => 0
    [status] => 1
    [date_add] => 2004-12-31 00:00:00
    [date_upd] => 2024-04-30 15:41:58
    [categoria] => B. Opera selezionata
    [tipologia] => Edifici per il culto
    [proprieta] => Nessuna opzione
    [cat_autori] => Nicola Mosso
    [id_regione] => 9
)
1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

A completamento del complesso parrocchiale era previsto in progetto anche un campanile che, mai realizzato, sarebbe dovuto sorgere dietro la cappella della Vergine, completando una prospettiva di grande effetto. Restauro della copertura nel 2002.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Bolaffi 66 410-413 Si
MMR95, p. 150-1 Si
Opera significativa SIAT 2000 232 Si
1959 Casabella n. 229 30 Si
1970 Torino Si
Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città 1984 Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, vol. 1 Società degli ingegneri e degli architetti in Torino Torino 482 Si
Magnaghi Agostino, Monge Mariolina, Re Luciano 1995 Guida all'architettura moderna di Torino Lindau Torino Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterna, foto d'archivio Vista esterna, foto d'archivio
Vista esterna Vista esterna
Vista esterna Vista esterna
Vista del cortile Vista del cortile
Vista esterna Vista esterna
Vista esterna Vista esterna
Vista esterna Vista esterna
Vista esterna Vista esterna
Vista esterna Vista esterna
Vista esterna Vista esterna
Vista esterna Vista esterna
Vista esterna Vista esterna

Criteri
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Torino Dipartimento di Progettazione architettonica
Responsabile scientifico: Carlo Olmo


Scheda redatta da
creata il 31/12/2004
ultima modifica il 30/04/2024

Revisori:

Mezzino Davide 2021