Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

QUARTIERE INA-CASA A CERIGNOLA

Scheda Opera

  • Prospetto su Via XXV Aprile e pianta piano tipo
  • Planimetria generale; 28 febbraio 1950
  • Prospetti, sezioni e particolari costruttivi
  • Comune: Cerignola
  • Denominazione: QUARTIERE INA-CASA A CERIGNOLA
  • Indirizzo: Viale di Levante; Via XXV Aprile
  • Data: 1950 - 1956
  • Tipologia: Edilizia residenziale pubblica
  • Autori principali: Mario Ridolfi
Descrizione

La sperimentazione di Mario Ridolfi nel Quartiere INA-Casa a Cerignola si realizza a partire dalla “normalizzazione degli elementi di fabbrica”, dagli abachi delle porte, degli infissi, per arrivare al tipo edilizio ( in linea, a torre, a schiera con o senza ballatoio, a blocco, a corte), alle aggregazioni degli alloggi(un corpo scala con due appartamenti per piano, tre appartamenti a stella, duplex, quattro alloggi, ecc.), alle piante degli appartamenti.
Nella versione definitiva, si conferma la scelta delle tipologie, introducendo elementi di semplificazione e differenti criteri di dislocazione degli edifici nello spazio urbano.
Pertanto, le tipologie “sperimentate” da Ridolfi e Frankl in questo quartiere sono riconducibili a cinque tipi edilizi che sostanzialmente si rifanno a precedenti schemi elaborati per l’INA Casa: case a schiera tipo A-A’; case a schiera tipo B; case in linea tipo C-C’ e case a schiera tipo D-E.
Nelle costruzioni INA-Casa si fa riferimento ad un sistema costruttivo che era di fatto “disponibile” nel dopoguerra, un misto tra l’innovazione tecnologica del cemento armato e la tradizionale muratura portante. Nel dettaglio, Ridolfi affrontò ogni singolo aspetto progettuale e costruttivo, come dimostrano i suggerimenti grafici nelle sue tavole. Infatti alcune scelte architettoniche e di materiali ne fanno tuttora uno degli esempi più alti di edilizia economica. La prima tra tutte è la scelta di adottare materiale locale, utilizzando il tufo di Canosa a faccia vista come materiale costruttivo principale e realizzando tutti gli edifici con murature portanti. La decisione di lasciare a faccia vista tutti i materiali, sia il tufo, sia i mattoni pieni di Lucera, e sia le paraste di calcestruzzo, è un’altra testimonianza di questo atteggiamento. Ogni materiale è utilizzato con la stessa valenza, senza gerarchie di genere, come se fosse un colore che definisce una porzione di facciata. La scelta originale era di non intonacare le superfici degli edifici e di utilizzare mattoni forati speciali per i parapetti (gli anelli in cotto, tutt’oggi presenti) e per i coronamenti (tavelle in laterizio), contribuisce inoltre ad alleggerire l’impatto visivo dell’intero quartiere, soprattutto nel caso dei due edifici alti.

Info
  • Progetto: 1950 - 1950
  • Esecuzione: 1950 - 1956
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Case I.N.A.
  • Destinazione attuale: Case I.N.A.
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Ufficio Tecnico Comune di Cerignola Progetto esecutivo Esecuzione NO
Wolfgang Frankl Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=40722 NO
Antonio Pedone Impresa esecutrice Esecuzione NO
Mario Ridolfi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=32832 SI
  • Strutture: telaio in c.a.; muratura in tufo locale
  • Materiale di facciata: c.a.; mattoni; laterizi; intonaco
  • Coperture: piana in latero cemento
  • Stato Strutture: Mediocre
  • Stato Materiale di facciata: Cattivo
  • Stato Coperture: Mediocre

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Nella versione definitiva, si conferma la scelta delle tipologie, introducendo elementi di semplificazione e differenti criteri di dislocazione degli edifici nello spazio urbano. 
Pertanto, le tipologie “sperimentate” da Ridolfi e Frankl in questo quartiere sono riconducibili a cinque tipi edilizi che sostanzialmente si rifanno a precedenti schemi elaborati per l’INA Casa: case a schiera tipo A-A’; case a schiera tipo B; case in linea tipo C-C’ e case a schiera tipo D-E. 
Nelle costruzioni INA-Casa si fa riferimento ad un sistema costruttivo che era di fatto “disponibile” nel dopoguerra, un misto tra l’innovazione tecnologica del cemento armato e la tradizionale muratura portante. Nel dettaglio, Ridolfi affrontò ogni singolo aspetto progettuale e costruttivo, come dimostrano i suggerimenti grafici nelle sue tavole. Infatti alcune scelte architettoniche e di materiali ne fanno tuttora uno degli esempi più alti di edilizia economica. La prima tra tutte è la scelta di adottare materiale locale, utilizzando il tufo di Canosa a faccia vista come materiale costruttivo principale e realizzando tutti gli edifici con murature portanti. La decisione di lasciare a faccia vista tutti i materiali, sia il tufo, sia i mattoni pieni di Lucera, e sia le paraste di calcestruzzo, è un’altra testimonianza di questo atteggiamento. Ogni materiale è utilizzato con la stessa valenza, senza gerarchie di genere, come se fosse un colore che definisce una porzione di facciata. La scelta originale era di non intonacare le superfici degli edifici e di utilizzare mattoni forati speciali per i parapetti (gli anelli in cotto, tutt’oggi presenti) e per i coronamenti (tavelle in laterizio), contribuisce inoltre ad alleggerire l’impatto visivo dell’intero quartiere, soprattutto nel caso dei due edifici alti. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 202C
  • Particella: 5770

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1952 Gestione INA-casa.Gruppo di abitazioni a Cerignola Rassegna critica di architettura n. 26-27 Roma 7-13 Si
Carbonara Pasquale 1954 Architettura Pratica, vol. 1 UTET Torino No
Gregotti Vittorio 1956 Alcune opere di Mario Ridolfi: Case INA a Cerignola, Case INA a Terni, casa di città a Terni, casa unifamiliare a Terni, palazzina di via Vetulonia a Roma Casabella Continuità n. 210 Milano 22 Si
Benevolo Leonardo 1960 Storia dell'architettura moderna Laterza Bari No
Brunetti Fabrizio 1985 Mario Ridolfi Alinea Editrice Firenze 68-70 Si
Tafuri Manfredo 1986 Architettura italiana 1944-1985 Einaudi Torino 27 No
Bellini Federico 1993 Mario Ridolfi Laterza Roma 66, 72 Si
Cellini Francesco, D'Amato Claudio 2003 Mario Ridolfi all’Accademia di San Luca Graffiti Roma 25, 118-120, 488 Si
Capurso Luigia, Gagliardi Annamaria (a cura di) 2007 100 anni di IACP Bari 1906-2006, Il centenario dello IACP di Bari tra passato e futuro Laterza Bari 76-87 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Ridolfi-Frankl-Malagucci Ridolfi Mario, Volfango Frankl Accademia Nazionale di San Luca Quartiere INA Casa a Cerignola (Foggia)

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Prospetto su Via XXV Aprile e pianta piano tipo Prospetto su Via XXV Aprile e pianta piano tipo
Planimetria generale; 28 febbraio 1950 Planimetria generale; 28 febbraio 1950 Archivio Ridolfi-Frankl
Prospetti, sezioni e particolari costruttivi Prospetti, sezioni e particolari costruttivi Archivio Ridolfi-Frankl

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Comune di Cerignola Visualizza
Fondo Ridolfi-Frankl-Malagricci Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Mario Ridolfi Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani - Mario Ridolfi Visualizza
Enciclopedia Treccani - Mario Ridolfi Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per la Puglia
Titolare della ricerca: Politecnico di Bari - DICATECh
Responsabile scientifico: Francesco Moschini


Scheda redatta da
creata il 31/12/2011
ultima modifica il 13/05/2024

Revisori:

Battaglia Laura 2021