Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

ASILO DI AIOLA

Scheda Opera

  • Asilo di Villa Aiola
  • Veduta attuale – ingresso
  • Veduta attuale – fronte su strada
  • Comune: Montecchio Emilia
  • Località: Aiola
  • Denominazione: ASILO DI AIOLA
  • Indirizzo: Strada Montegrappa N. 22
  • Data: 1952 -
  • Tipologia: Scuole
  • Autori principali: Enea Manfredini
Descrizione

L’Asilo di Villa Aiola si trova vicino alla località di Montecchio Emilia, immerso nella campagna emiliana tra Reggio Emilia e Parma.
La nuova architettura si inserisce appieno nel contesto rurale esistente, non solo per le piccole dimensioni e le curate proporzioni con cui è stata progettata, ma anche per lo schema strutturale, semplice e lineare, le tecniche costruttive ed i materiali di costruzione, tipici della tradizione locale. Lo schema planimetrico è molto semplice: un ampio corridoio di distribuzione fiancheggiato da grandi vetrate distribuisce gli ambienti, che si articolano in aule, refettorio e ambienti di servizio. La costruzione si sviluppa su due livelli; gli ambienti sono separati trasversalmente da setti in muratura portante, leggibili anche in prospetto, che scandiscono con linee verticali la facciata, alternati a loro volta da tamponamenti leggermente arretrati in mattoni forati, con cortina esterna in laterizi pieni.
Mattoni faccia vista e coppi, in parte di recupero, sono elementi tipici della tradizione emiliana, reinterpretati in maniera innovativa, mentre gli elementi di dettaglio, come i serramenti, sono decisamente contemporanei e realizzati in metallo e verniciati di blu e verde.

Info
  • Progetto: 1952 -
  • Esecuzione: -
  • Tipologia Specifica: Scuola di infanzia e nido
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: scuola materna
  • Destinazione attuale: scuola materna: Scuola Infanzia e Nido S.Domenico Savio
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Enea Manfredini Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://bbcc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=263820&force=1 SI
  • Strutture: muratura portante
  • Materiale di facciata: muratura faccia vista
  • Coperture: a falde
  • Serramenti: metallo
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

													Array
(
    [id_opera] => 107
    [codice] => RE 09
    [denominazione] => ASILO DI AIOLA
    [regione] => Emilia Romagna
    [provincia] => Reggio-Emilia
    [comune] => Montecchio Emilia
    [localita] => Aiola
    [indirizzo] => Strada Montegrappa N. 22
    [id_categoria] => 1
    [id_tipologia] => 27
    [tipologia_specifica] => Scuola di infanzia e nido
    [anno_inizio_progetto] => 1952
    [anno_fine_progetto] => 
    [anno_inizio_esecuzione] => 
    [anno_fine_esecuzione] => 
    [classificazione] => 
    [id_livello_scheda] => 1
    [codice_iccd] => 
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => L’Asilo di Villa Aiola si trova vicino alla località di Montecchio Emilia, immerso nella campagna emiliana tra Reggio Emilia e Parma.
La nuova architettura si inserisce appieno nel contesto rurale esistente, non solo per le piccole dimensioni e le curate proporzioni con cui è stata progettata, ma anche per lo schema strutturale, semplice e lineare, le tecniche costruttive ed i materiali di costruzione, tipici della tradizione locale. Lo schema planimetrico è molto semplice: un ampio corridoio di distribuzione fiancheggiato da grandi vetrate distribuisce gli ambienti, che si articolano in aule, refettorio e ambienti di servizio. La costruzione si sviluppa su due livelli; gli ambienti sono separati trasversalmente da setti in muratura portante, leggibili anche in prospetto, che scandiscono con linee verticali la facciata, alternati a loro volta da tamponamenti leggermente arretrati in mattoni forati, con cortina esterna in laterizi pieni. 
Mattoni faccia vista e coppi, in parte di recupero, sono elementi tipici della tradizione emiliana, reinterpretati in maniera innovativa, mentre gli elementi di dettaglio, come i serramenti, sono decisamente contemporanei e realizzati in metallo e verniciati di blu e verde.
    [committente] => 
    [foglio_catastale] => 10
    [particella] => 193
    [strutture] => muratura portante
    [id_stato_struttura] => 2
    [materiale_facciata] => muratura faccia vista
    [id_stato_facciata] => 2
    [coperture] => a falde
    [id_stato_coperture] => 2
    [serramenti] => metallo
    [id_stato_serramenti] => 2
    [destinazione_originaria] => scuola materna
    [destinazione_attuale] => scuola materna: Scuola Infanzia e Nido S.Domenico Savio
    [trasformazioni] => ristrutturazione interna
    [id_tipo_proprieta] => 6
    [specifiche_proprieta] => 
    [id_tipo_provvedimento] => 1
    [data_provvedimento] => 
    [riferimento_normativo] => 
    [altri_provvedimenti] => 
    [vincolo] => 0
    [note] => Enea Manfredini (Reggio Emilia, 1916-2008)
Si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1940 dove, fino al 1951, svolge attività didattica nel corso di Caratteri distributivi degli edifici, Tecnologia dei materiali e Tecnica delle costruzioni. Ancora studente entra in contatto con il gruppo di architetti riunito intorno a Giuseppe Pagano, tra cui Franco Albini, Piero Bottoni, Ignazio Gardella ed Ernesto Nathan Rogers; proprio Pagano pubblica su “Casabella” diversi suoi progetti giovanili. Nello stesso clima matura nel 1949 l’adesione al Movimento di Studi per l’Architettura (MSA). 
Diploma d’onore della IX Triennale di Milano nel 1951. Accademico pontificio dei virtuosi al Pantheon dal 1961. In-Arch Domosic 1963 con Franco Albini e Franca Helg per l’urbanizzazione di Habana del Este a Cuba. È presente in Triennali e Biennali, partecipa a mostre di architettura in Italia e all’estero. Fa parte di commissioni giudicatrici di concorsi nazionali d’architettura e partecipa a congressi e concorsi d’architettura e urbanistica. È affiancato, nel lavoro di studio, dai figli Alberto Manfredini, dal 1977, e Giovanni Manfredini, dal 1982. Primo premio regionale In-Arch per l’Emilia Romagna nel 1990. 
    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 44.714759
    [longitude] => 10.478992
    [score] => 3
    [id_user] => 0
    [status] => 1
    [date_add] => 2013-12-31 00:00:00
    [date_upd] => 2024-04-03 10:17:23
    [categoria] => A. Opera di eccellenza
    [tipologia] => Scuole
    [proprieta] => Proprietà privata
    [cat_autori] => Enea Manfredini
    [id_regione] => 16
)
1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 10
  • Particella: 193

Note

Enea Manfredini (Reggio Emilia, 1916-2008) Si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1940 dove, fino al 1951, svolge attività didattica nel corso di Caratteri distributivi degli edifici, Tecnologia dei materiali e Tecnica delle costruzioni. Ancora studente entra in contatto con il gruppo di architetti riunito intorno a Giuseppe Pagano, tra cui Franco Albini, Piero Bottoni, Ignazio Gardella ed Ernesto Nathan Rogers; proprio Pagano pubblica su “Casabella” diversi suoi progetti giovanili. Nello stesso clima matura nel 1949 l’adesione al Movimento di Studi per l’Architettura (MSA). Diploma d’onore della IX Triennale di Milano nel 1951. Accademico pontificio dei virtuosi al Pantheon dal 1961. In-Arch Domosic 1963 con Franco Albini e Franca Helg per l’urbanizzazione di Habana del Este a Cuba. È presente in Triennali e Biennali, partecipa a mostre di architettura in Italia e all’estero. Fa parte di commissioni giudicatrici di concorsi nazionali d’architettura e partecipa a congressi e concorsi d’architettura e urbanistica. È affiancato, nel lavoro di studio, dai figli Alberto Manfredini, dal 1977, e Giovanni Manfredini, dal 1982. Primo premio regionale In-Arch per l’Emilia Romagna nel 1990.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Albini Franco 1955 Quattro opere di un architetto emiliano. Asilo ad Aiola in Emilia Casabella-Continuità n. 205 48-49 Si
1959 Vitrum n. 111 71-72 No
Paoli Edoardo 1959 Gli edifici scolastici dalla scuola materna all’università Cisav Milano No
1960 L’architettura. Cronache e storia n. 51 600 No
Aa.Vv. 1981 Parametro n. 97 (numero monografico su Enea Manfredini) Milano 13; 19; 42 Si
Trebbi Giorgio, Mantero Enrico, Gregotti Vittorio, Gresleri Giuliano 1989 Enea Manfredini. Architetture 1939-1989 Electa Milano 106-109 Si
De Carlo Giancarlo, Mantero Enrico, Mariani Riccardo, Trebbi Giorgio 1989 Tavola rotonda. Razionalismo oggi, eredità e transizione Parametro n. 175 68-79 No
Baglione Chiara 1990 Enea Manfredini e il mestiere dell’architetto Casabella n. 564 36 No
Zanichelli Sergio 1991 Itinerari reggiani di architettura moderna. A guide to modern architecture in Reggio Emilia and province Alinea Firenze Si
Prina Vittorio 1995 Enea Manfredini. Architettura della residenza Edilizia Popolare n. 241 48-67 No
Bertolaccini L. 2004 Enea Manfredini: architetture degli anni cinquanta d’architettura n. 24 187 No
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No
2009 Asilo di Aiola a Montecchio Emilia Architettare. Quaderni di architettura n. 1 (Enea Manfredini architetto) 48 Si
Zamboni Andrea, Gandolfi Chiara (a cura di) 2011 L’architettura del Novecento a Reggio Emilia Bruno Mondadori Milano 207 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Enea Manfredini Enea Manfredini Archivio privato

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Asilo di Villa Aiola Asilo di Villa Aiola Courtesy Archivio Enea Manfredini
Veduta attuale – ingresso Veduta attuale – ingresso IBC
Veduta attuale – fronte su strada Veduta attuale – fronte su strada IBC

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento:
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico:


Scheda redatta da
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 03/04/2024

Revisori:

Setti Stefano 2021