RESTAURO PALAZZO EX MONTE DI PIETÀ
Scheda Opera
- Comune: Reggio nell'Emilia
- Denominazione: RESTAURO PALAZZO EX MONTE DI PIETÀ
- Indirizzo: Piazza del Monte N. 1
- Data: - 1985
- Tipologia: Interventi di recupero e trasformazione
- Autori principali: Tobia Scarpa, Afra Bianchin
Descrizione
"Il Palazzo ex Monte costituisce uno dei più significativi edifici storici della città. Originario del XII sec., la sua collocazione intermedia tra due piazze, svolge un ruolo fondamentale nella definizione morfologica della parte urbana più antica e per questa ragione le due facciate principali sono risolte in maniera stilisticamente differenziata. Il progetto di restauro dell’edificio, nella soluzione del trattamento cromatico delle facciate, coglie questa diversità formale, usando colori diversi su ogni prospetto.
La varietà policroma della città medioevale, corrisponde in questo caso alla varietà interna prodotta dai numerosi cambi di destinazione d’uso. Il carattere disomogeneo dello spazio, tanto urbano, quanto interno, è volutamente accentuato, manifestato attraverso logge, aperture ad arco, doppie altezze. La centralità nel progetto del rapporto tra architettura e città è poi confermato dall’apertura di una piccola corte interna che consente la visuale sulla torre dell’orologio, elemento identificativo, insieme al palazzo, di questa parte di centro storico.
Internamente l’intervento, affidato in larga parte al disegno dei percorsi e della circolazione, punta a definire con chiarezza gli spazi pubblici destinati agli utenti e quelli dei lavoratori".
(Zanichelli 1991)
Info
- Progetto: -
- Esecuzione: - 1985
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: sede bancaria
- Destinazione attuale: sede bancaria
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
Afra | Bianchin | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://bbcc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=257908&force=1 | SI |
Cesare | Roversi | Progetto Interni | Esecuzione | NO | ||
Tobia | Scarpa | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://bbcc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=257907&force=1 | SI |
- Strutture: muratura portante
- Materiale di facciata: intonaco
- Coperture: a falde, elementi in cotto
- Serramenti: ferro
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
Il progetto è il risultato di un importante operazione di restauro conservativo con notevoli soluzioni in chiave contemporaena nelle sistemazioni distributive interne. Non si segnalano modifiche di rilevo rispetto allo stato del fabbricato al termine dei lavori di ristrutturazione. Il fabbricato è vincolato in quanto bene architettonico risalente all’epoca medioevale affacciato sulla centrale piazza Del Monte lungo la via Emilia Afra e Tobia Scarpa (Tobia Scarpa, Venezia 1935; Afra Bianchin, Montebelluna, 1937) Si laureano in architettura allo IUAV di Venezia nel 1969. Tobia inizia la sua attività professionale fin da studente collaborando con il padre Carlo, ad alcuni progetti per Flos e al rinnovo del padiglione Italia della Biennale di Venezia e con la Santabona, che produce la poltroncina “Pigreco” progettata da entrambi nel corso di Arredamento tenuto da F. Albini. In seguito collaborano con numerose aziende del settore del design, tra cui Gavina e Cassina. Realizzano la prima fabbrica per Benetton a Paderno Ponzano (Treviso) e alcuni negozi per lo stesso marchio. Il rapporto con l’azienda dura fino agli anni Novanta con il progetto per le grandi strutture produttive: il magazzino robotizzato (1980), la divisione lana (1985), la ristrutturazione della stessa fabbrica di Ponzano (1986), la divisione jeans e capospalla (1993), oltre alla residenza privata della famiglia a Treviso. Tra gli altri progetti residenziali si citano: villa Lorenzin (1976); i restauri di villa Fragiacomo; villa Minelli; casa Tonolo del 1979; casa Molteni a Como e casa Daolio a Guastalla (Reggio Emilia).
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Zanichelli Sergio | 1991 | Itinerari reggiani di architettura moderna. A guide to modern architecture in Reggio Emilia and province | Alinea | Firenze | 162 | Si |
Adani Giuseppe, Prodi Paolo (a cura di) | 1994 | Il Santo Monte di Pietà e la Cassa di Risparmio in Reggio Emilia. Cinque secoli di vita civile e di promozione economica e civile | Cassa di Risparmio di Reggio Emilia | Milano | Si | |
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) | 2005 | Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento | Clueb | Bologna | No | |
Masiero Roberto, Maguolo Michela (a cura di) | 2009 | Afra e Tobia Scarpa architetti 1959-1999. Tobia Scarpa architetto 2000-2009 | Electa Architettura | Milano | 162 | Si |
Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Fondo archivistico Afra e Tobia Scarpa | Visualizza |
Enciclopedia Treccani - Tobia Scarpa | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento:Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico:
Scheda redatta da
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 13/03/2024
Revisori:
Stefano Setti