Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

E.F. 1437, FARO DEL PORTO

Scheda Opera

  • scheda uniss 2004
  • Faro di atterraggio
  • Planimetria
  • Immagini al momento della realizzazione, 1964.
  • Pianta piano terra
  • Pianta piano primo
  • Pianta piano secondo
  • Piante torretta.
  • Prospetto Nord
  • Prospetto Est
  • Copertura terrazza.
  • Copertura Faro
  • Faro di atterraggio
  • Faro del porto
  • Prospetto da tergo
  • Vista dell'alzato
  • Particolare della torre
  • Particolare dell'ingresso
  • Comune: Porto Torres
  • Località: lat. 40° 50° 07’’, long. 8° 23° 52’’, località sop
  • Denominazione: E.F. 1437, FARO DEL PORTO
  • Indirizzo: loc. porto, attuale Area archeologica
  • Data: 1959 - 1965
  • Tipologia: Edifici militari e di pubblica sicurezza
  • Autori principali: Vivanet
Descrizione

Fabbricato a due piani, sul cui terrazzo si eleva una costruzione a torre di tre piani, su cui è collocata la lampada faro L2. Due caratteristiche principali contraddistinguono il faro di Porto Torres dagli altri fari: la singolare posizione e la cosiddetta torretta faro: torre di tre piani, alla cui sommità si trova il locale lanterna. Il faro si trova all’interno dell’urbano della città di Porto Torres, più precisamente, ai margini del tessuto urbano, alla sommità del colle presso cui sorgeva l’antica Turris Libissonis, importante città romana. Una collocazione anomala, ma sicuramente più efficace del precedente faro situato nella torre aragonese nei pressi del porto ostacolata dalle muove attrezzature portuali.
L'intervento è caratterizzato principalmente da due corpi: il fabbricato di due piani, e la torretta del faro. Il fabbricato di due piani è dimensionato per 2 alloggi per operatori fanalisti - due alloggi da quattro stanze e servizi ciascuno - e 1 per il personale di passaggio, oltre a 2 magazzini. La torretta faro presenta una particolare forma orientata verso il mare, con un prospetto anteriore caratterizzato da terrazzi in aggetto con balaustre in ferro e un prospetto posteriore ceco e inclinato, una superficie scura che cade dal tetto, come sua prosecuzione verso la terrazza. Conformazione, che simula una architettura navale, che dichiara la completa dedizione del faro, in ambito urbano, al mare. Le piante sono regolari e l’edificio presenta un asse di simmetria: il fronte è simmetrico e caratterizzato da grandi aperture e da terrazzi in aggetto su ogni piano (sia quelli della terrazza che quelli del fabbricato sottostante, in cui i balconi si estendono per tutta la larghezza del fabbricato); il retro altrettanto simmetrico è caratterizzato da una forte chiusura, non solo nella torre, ma anche nel fabbricato sottostante che presenta solo delle piccole aperture che garantiscono la luce ai locali, evidenziando la totale dedizione del faro al mare. I prospetti laterali sono per lo più privi di aperture. La colorazione del caseggiato originariamente era grigia, con una particolare attenzione all’ingresso in posizione centrale al piano terra, in rilievo e rivestito in pietra. I materiali sono quelli di facile reperimento in quegli anni. L’intervento, nonostante la particolare tipologia, presenta tecniche perfettamente coerenti alle tecniche e scelte costruttive della normale edilizia di quegli anni. Il sito in cui sorge ora il faro è entro i limiti dell’attuale area archeologica. L’edificio pur trovandosi nell’area archeologica, rimane sotto la giurisdizione della Marina Militare Italiana e quindi non è coinvolta dalle disposizioni di piano. Il faro si erge sul colle dell’area archeologica, punto più alto della città, costituendo un riferimento urbano. L'autore è l'ingegner Vivanet del Genio civile di Cagliari

Info
  • Progetto: 1959 - 1959
  • Esecuzione: 1960 - 1965
  • Tipologia Specifica: Faro di atterraggio
  • Committente: Marina Militare Italiana
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: faro di atterraggio
  • Destinazione attuale: faro di atterraggio
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Ufficio Genio Civile Cagliari Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo NO
Vivanet Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo SI
  • Strutture: calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: muratura in mattoni; intonaco
  • Coperture: solaio piano; calcestruzzo armato; manto di copertura in bitume
  • Serramenti: alluminio anodizzato

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L'intervento è caratterizzato principalmente da due corpi: il fabbricato di due piani, e la torretta del faro. Il fabbricato di due piani è dimensionato per 2 alloggi per operatori fanalisti - due alloggi da quattro stanze e servizi ciascuno - e 1 per il personale di passaggio, oltre a 2 magazzini. La torretta faro presenta una particolare forma orientata verso il mare, con un prospetto anteriore caratterizzato da terrazzi in aggetto con balaustre in ferro e un prospetto posteriore ceco e inclinato, una superficie scura che cade dal tetto, come sua prosecuzione verso la terrazza. Conformazione, che simula una architettura navale, che dichiara la completa dedizione del faro, in ambito urbano, al mare. Le piante sono regolari e l’edificio presenta un asse di simmetria: il fronte è simmetrico e caratterizzato da grandi aperture e da terrazzi in aggetto su ogni piano (sia quelli della terrazza che quelli del fabbricato sottostante, in cui i balconi si estendono per tutta la larghezza del fabbricato); il retro altrettanto simmetrico è caratterizzato da una forte chiusura, non solo nella torre, ma anche nel fabbricato sottostante che presenta solo delle piccole aperture che garantiscono la luce ai locali, evidenziando la totale dedizione del faro al mare. I prospetti laterali sono per lo più privi di aperture. La colorazione del caseggiato originariamente era grigia, con una particolare attenzione all’ingresso in posizione centrale al piano terra, in rilievo e rivestito in pietra. I materiali sono quelli di facile reperimento in quegli anni. L’intervento, nonostante la particolare tipologia, presenta tecniche perfettamente coerenti alle tecniche e scelte costruttive della normale edilizia di quegli anni. Il sito in cui sorge ora il faro è entro i limiti dell’attuale area archeologica. L’edificio pur trovandosi nell’area archeologica, rimane sotto la giurisdizione della Marina Militare Italiana e quindi non è coinvolta dalle disposizioni di piano. Il faro si erge sul colle dell’area archeologica, punto più alto della città, costituendo un riferimento urbano. L'autore è l'ingegner Vivanet del Genio civile di Cagliari
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Scheda redatta da Maddalena Mameli, Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica (2004).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Manfredini Camillo, Pescara Antonio W. 1985 Il libro dei Fari Italiani Mursia Milano Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
scheda uniss 2004 scheda uniss 2004
Faro di atterraggio Faro di atterraggio
Planimetria Planimetria
Immagini al momento della realizzazione, 1964. Immagini al momento della realizzazione, 1964.
Pianta piano terra Pianta piano terra
Pianta piano primo Pianta piano primo
Pianta piano secondo Pianta piano secondo
Piante torretta. Piante torretta.
Prospetto Nord Prospetto Nord
Prospetto Est Prospetto Est
Copertura terrazza. Copertura terrazza.
Copertura Faro Copertura Faro
Faro di atterraggio Faro di atterraggio
Faro del porto Faro del porto
Prospetto da tergo Prospetto da tergo
Vista dell'alzato Vista dell'alzato
Particolare della torre Particolare della torre
Particolare dell'ingresso Particolare dell'ingresso

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Sardegna
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Cagliari – DICAAR
Responsabile scientifico: Paolo Sanjust


Scheda redatta da
creata il 31/12/2016
ultima modifica il 30/05/2023

Revisori:

Martina Massaro