Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

NUOVO STABILIMENTO TERMALE DI SAINT-VINCENT

Scheda Opera

  • L’accueil
  • La facciata interna dell’accueil
  • Il balcone continuo
  • Plastico
  • Veduta aerea dell'epoca
  • Manifesto pubblicitario
  • Il padiglione del blocco dei servizi e dell’ingresso
  • Il prospetto sud-est
  • La terrazza, con la tettoia e al centro la lanterna
  • Il padiglione del blocco dei servizi
  • Particolare della terrazza
  • Comune: Saint-Vincent
  • Denominazione: NUOVO STABILIMENTO TERMALE DI SAINT-VINCENT
  • Indirizzo: Viale IV Novembre N. 100
  • Data: 1955 - 1960
  • Tipologia: Stabilimenti termali
  • Autori principali: Gaspare Pestalozza
Descrizione

Nel 1955 l’Ingegnere Gaspare Pestalozza, specializzato in edilizia sanitaria, viene incaricato di redigere il progetto per le “Nuove fonti”. Fin dal primo dopoguerra l’amministrazione comunale di Saint-Vincent auspicava di poter dare una sistemazione moderna e consona alle nuove esigenze del turismo al complesso termale la cui sede si trovava ancora negli edifici del primo Novecento.
L’idea era quella di mettere a punto un edificio unitario che tenesse assieme le specifiche esigenze funzionali e valorizzasse le particolarità del sito, anche in un’ottica di sfruttamento turistico.
Da un lato quindi i principi dettati dalle nuove esigenze della scienza termale e dall’altro la necessità di permettere la fruizione estetica dell’ambiente circostante «così da raggiugere all’unisono praticità ed armonica ambientazione», secondo i dettami dell’epoca.
Secondo l’intenzione del progettista la nuova struttura doveva essere visibile sia da chi arrivava dal Piemonte sia da chi arrivava da Aosta e l’attenzione doveva essere attirata «dal grande locale di mescita, circondato da vetrate, che spicca su una superficie destinata a verde e a passeggio. Con questa soluzione la rotonda e il parco delle Fonti (…) si aprono verso la vallata sì da permettere il godimento di un bellissimo panorama».
L’aspetto paesaggistico è dunque un elemento centrale che ha guidato il progetto e che pare riprendere temi squisitamente moderni già esplorati tra gli anni ’20 e ’30 in progetti come la funivia del Mont Salève di Maurice Braillard o nelle ville sopra Zell am See realizzate da Lois Welzenbacher, veri e propri dispositivi per la costruzione di viste sul paesaggio.
L’area della struttura è di circa 2600 mq. Al piano terreno, nei pressi della stazione di arrivo della funicolare che ne assicura il collegamento con il centro di Saint-Vincent, si trova il grande salone delle mescite e i locali degli uffici amministrativi. Nel piano sottostante, a cui si accede attraverso un grande scalone in marmo bianco, si trova un’ampia sala ristorante e i locali di servizio.
Questi spazi sono raccolti in una grande piattaforma vetrata semicircolare che funge da tetto/terrazza adibita a solarium e che sbalza dal piano sottostante producendo un effetto di galleggiamento sul suolo. Su questa si innesta un più alto padiglione caratterizzato dal tetto a due falde in lose e da un imponente timpano tamponato con assi di legno. L’opera, grazie alle grandi vetrate, all’utilizzo dell’intonaco bianco e alle pensiline della terrazza e nonostante le notevoli dimensioni, riesce a trasmettere un senso di leggerezza.
L’edificio, dal 2011 ha subito dei lavori i ristrutturazione interna al fine di adattare gli spazi alle nuove esigenze legate all’apertura di un centro benessere.

Info
  • Progetto: 1955 - 1956
  • Esecuzione: 1958 - 1960
  • Tipologia Specifica: Stabilimento termale
  • Committente: Comune di Saint-Vincent
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Stabilimento termale per le cure idropiniche - inalatorie
  • Destinazione attuale: Stabilimento termale per le cure idropiniche – inalatorie, centro benessere e ambulatori specialistici
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Alfredo Gagliano Impresa esecutrice Esecuzione NO
Giovanni Pestalozza Progetto architettonico Progetto NO
Gaspare Pestalozza Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: Cemento armato
  • Materiale di facciata: Intonaco bianco, legno, vetro
  • Coperture: Tetto piano calpestabile per il corpo semicircolare, lose per il corpo con tetto a falde
  • Serramenti: Legno e metallo
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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L’idea era quella di mettere a punto un edificio unitario che tenesse assieme le specifiche esigenze funzionali e valorizzasse le particolarità del sito, anche in un’ottica di sfruttamento turistico. 
Da un lato quindi i principi dettati dalle nuove esigenze della scienza termale e dall’altro la necessità di permettere la fruizione estetica dell’ambiente circostante «così da raggiugere all’unisono praticità ed armonica ambientazione», secondo i dettami dell’epoca. 
Secondo l’intenzione del progettista la nuova struttura doveva essere visibile sia da chi arrivava dal Piemonte sia da chi arrivava da Aosta e l’attenzione doveva essere attirata «dal grande locale di mescita, circondato da vetrate, che spicca su una superficie destinata a verde e a passeggio. Con questa soluzione la rotonda e il parco delle Fonti (…) si aprono verso la vallata sì da permettere il godimento di un bellissimo panorama».
L’aspetto paesaggistico è dunque un elemento centrale che ha guidato il progetto e che pare riprendere temi squisitamente moderni già esplorati tra gli anni ’20 e ’30 in progetti come la funivia del Mont Salève di Maurice Braillard o nelle ville sopra Zell am See realizzate da Lois Welzenbacher, veri e propri dispositivi per la costruzione di viste sul paesaggio. 
L’area della struttura è di circa 2600 mq. Al piano terreno, nei pressi della stazione di arrivo della funicolare che ne assicura il collegamento con il centro di Saint-Vincent, si trova il grande salone delle mescite e i locali degli uffici amministrativi. Nel piano sottostante, a cui si accede attraverso un grande scalone in marmo bianco, si trova un’ampia sala ristorante e i locali di servizio. 
Questi spazi sono raccolti in una grande piattaforma vetrata semicircolare che funge da tetto/terrazza adibita a solarium e che sbalza dal piano sottostante producendo un effetto di galleggiamento sul suolo. Su questa si innesta un più alto padiglione caratterizzato dal tetto a due falde in lose e da un imponente timpano tamponato con assi di legno. L’opera, grazie alle grandi vetrate,  all’utilizzo dell’intonaco bianco e alle pensiline della terrazza e nonostante le notevoli dimensioni, riesce a trasmettere un senso di leggerezza. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo: D.Lgs. 42/2004
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 31
  • Particella: 1403

Note

Area sottoposta a vincolo paesaggistico ai sensi del D.Lgs. 42/2004.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Ferretti Laurent, Levi Montalcini Emanuele 1976 Saint-Vincent dal 1980 al 2000: un’ipotesi di sviluppo Torino No
Nebbia Giuseppe 2002 Architettura Moderna in Valle d’Aosta. Il secondo Novecento Musumeci Quart (AO) 64 No
Decanale Bertoni Laura 2012 Saint-Vincent e le sue terme. Documenti e immagini 1770-2012 Tipografia Valdostana Aosta 33-35 No
Rivolin Joseph-Gabriel (a cura di) 2014 Saint-Vincent. La vita di una comunità valdostana Tipografia Valdostana Aosta 190-192 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
L’accueil L’accueil
La facciata interna dell’accueil La facciata interna dell’accueil
Il balcone continuo Il balcone continuo
Plastico Plastico
Veduta aerea dell'epoca Veduta aerea dell'epoca
Manifesto pubblicitario Manifesto pubblicitario
Il padiglione del blocco dei servizi e dell’ingresso Il padiglione del blocco dei servizi e dell’ingresso
Il prospetto sud-est Il prospetto sud-est
La terrazza, con la tettoia e al centro la lanterna La terrazza, con la tettoia e al centro la lanterna
Il padiglione del blocco dei servizi Il padiglione del blocco dei servizi
Particolare della terrazza Particolare della terrazza

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Regione Autonoma Valle D'Aosta
Titolare della ricerca: Fondazione Courmayeur Mont Blanc
Responsabile scientifico: Roberto Dini, Giuseppe Nebbia


Scheda redatta da Roberto Dini
creata il 31/12/2014
ultima modifica il 26/01/2023

Revisori:

Mezzino Davide 2022