Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PALAZZO DEL TURISMO

Scheda Opera

  • Vista del complesso dall'angolo di viale Roma e viale dei Mille
  • Vista del complesso dall'angolo di viale Roma e viale dei Mille
  • Vista di scorcio del fianco del complesso
  • Vista di dettaglio sui piloni ramificati della piazza
  • Comune: Cesenatico
  • Denominazione: PALAZZO DEL TURISMO
  • Indirizzo: Via Roma N. 112
  • Data: - 1959
  • Tipologia: Sedi del settore terziario
  • Autori principali: Saul Bravetti
Descrizione

Nel maggio del 1946 l'Azienda Autonoma del Soggiorno e Turismo (fondata nel 1926) diventa un'istituzione ufficiale volta alla promozione e al coordinamento delle attività turistiche della cittadina di Cesenatico, già interessata da un notevole sviluppo dell’industria turistica balneare.
Nel 1956 Saul Bravetti viene incaricato di redigere il progetto per la nuova sede dell’Azienda che ospiterà gli uffici dell'azienda e alcuni servizi per i bagnanti.
L‘area, su cui si trovava in precedenza la struttura del Kursaal (1920) è situata nella zona nevralgica all'angolo tra viale Roma e viale dei Mille, di fronte al complesso polifunzionale denominato “Arlecchino”, progettato dallo stesso Bravetti e a breve distanza da piazza Andrea Costa, uno dei luoghi più rappresentativi del lungomare, in cui si trovano i simboli della città legati all’attività turistica: il Grand Hotel (anni '20) e il grattacielo Marinella II.
Organizzato su quattro livelli, di cui uno interrato che ospita servizi, l’edificio è composto principalmente da due spazi: un vuoto di forma quadrilatera pubblico e un volume a “L” adiacente. La caratteristica più evidente su cui ruota l'intero progetto è la piazza coperta con al centro la vasca d'acqua, coperta da un tetto terrazza sostenuto da due pilastri arberiformi in calcestruzzo armato che sorreggono la struttura, segno dell’adesione dell’architetto a un certo organicismo; il fusto centrale ramificato si dirama in quattro bracci di appoggio a sostegno della copertura che consente di ridurre notevolmente (da otto a due) il numero di sostegni verticali necessari costituendo, al tempo stesso, l’elemento caratteristico a cui si affida l’immagine dell’edificio, arricchita dal profilo seghettato determinato dalle falde inclinato di cui è formato il tetto.
Internamente gli spazi sono organizzati in sequenza, distribuiti da tre punti di risalita: una scala esterna che collega la piazza con la terrazza, una elicoidale che serve i tre livelli fuori terra e una interna di servizio.
Nei primi due piani sono collocati uffici, negozi e servizi per i bagnanti, mentre nel terzo direttamente comunicante con la terrazza tramite ampie vetrate è posta una sala conferenze a doppia altezza con bar, guardaroba e servizi igienici.
Particolarmente curato l’uso dei materiali di finitura: l'intonaco bianco tinteggiato viene impreziosito da inserti di marmo e ceramica sul prospetto di viale Roma. Le pavimentazioni interne sono alla veneziana.
Infissi e arredi sono stati sostituiti così come il frangisole esterno che proteggeva le vetrate della sala conferenze.

(Matteo Sintini, Elia Serafini)

Info
  • Progetto: -
  • Esecuzione: 1956 - 1959
  • Committente: Azienda Autonoma del Soggiorno e Turismo
  • Proprietà: Proprietà pubblico-privata
  • Destinazione originaria: sede dell'Azienda Autonoma del Soggiorno e Turismo
  • Destinazione attuale: centro polivalente con negozi e servizi
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Saul Bravetti Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: intonaco tinteggiato bianco, ceramica e marmo
  • Coperture: falde a “V”
  • Serramenti: metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Nel 1956 Saul Bravetti viene incaricato di redigere il progetto per la nuova sede dell’Azienda che ospiterà gli uffici dell'azienda e alcuni servizi per i bagnanti. 
L‘area, su cui si trovava in precedenza la struttura del Kursaal (1920) è situata nella zona nevralgica all'angolo tra viale Roma e viale dei Mille, di fronte al complesso polifunzionale denominato “Arlecchino”, progettato dallo stesso Bravetti e a breve distanza da piazza Andrea Costa, uno dei luoghi più rappresentativi del lungomare, in cui si trovano i simboli della città legati all’attività turistica: il Grand Hotel (anni '20) e il grattacielo Marinella II.   
Organizzato su quattro livelli, di cui uno interrato che ospita servizi, l’edificio è composto principalmente da due spazi: un vuoto di forma quadrilatera pubblico e un volume a “L” adiacente. La caratteristica più evidente su cui ruota l'intero progetto è la piazza coperta con al centro la vasca d'acqua, coperta da un tetto terrazza sostenuto da due pilastri arberiformi in calcestruzzo armato che sorreggono la struttura, segno dell’adesione dell’architetto a un certo organicismo; il fusto centrale ramificato si dirama in quattro bracci di appoggio a sostegno della copertura che consente di ridurre notevolmente (da otto a due) il numero di sostegni verticali necessari costituendo, al tempo stesso, l’elemento caratteristico a cui si affida l’immagine dell’edificio, arricchita dal profilo seghettato determinato dalle falde inclinato di cui è formato il tetto.
Internamente gli spazi sono organizzati in sequenza, distribuiti da tre punti di risalita: una scala esterna che collega la piazza con la terrazza, una elicoidale che serve i tre livelli fuori terra e una interna di servizio.
Nei primi due piani sono collocati uffici, negozi e servizi per i bagnanti, mentre nel terzo direttamente comunicante con la terrazza tramite ampie vetrate è posta una sala conferenze a doppia altezza con bar, guardaroba e servizi igienici. 
Particolarmente curato l’uso dei materiali di finitura: l'intonaco bianco tinteggiato viene impreziosito da inserti di marmo e ceramica sul prospetto di viale Roma. Le pavimentazioni interne sono alla veneziana. 
Infissi e arredi sono stati sostituiti così come il frangisole esterno che proteggeva le vetrate della sala conferenze. 

(Matteo Sintini, Elia Serafini)

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Nel 1937 progetta e segue il lavori per villa Placucci e la casa del fascio, oggi biblioteca, di Cesenatico. Durante la seconda guerra mondiale è fatto prigioniero in Africa e deportato in America in esilio. Oltreoceano ha l'occasione di conoscere l'opera dell'arch. Frank Lloyd Wright. Tornato in Italia al termine del conflitto si stabilisce a Cesena in via Palestro, dove avvia il suo studio professionale che collabora con Roma. Durante questo periodo collabora con Enrico Lattes, Eugenio Montuori e Alberto Staderini.
Nel 1957 progetta il Palazzo del Turismo di Cesenatico e il capanno Rognoni, l'uno manifesto della sua adesione all'organicismo, l'altro con rimandi alle strutture balneari del primo novecento. L'attività di libero professionista a Cesena comprende progetti di edilizia residenziale, recuperi di aree del centro storico e complessi religiosi come il Vescovato in S. Michele in S. Rocco. Progetta inoltre la sede Credito Italiano, i grandi magazzini U.P.I.M., la galleria O.I.R., il quartiere Ina-Casa di via Vigne e l'ampliamento del cimitero monumentale.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 9
  • Particella: 2616

Note

Bravetti Saul (Cesenatico, 1907 – Savignano sul Rubicone, 1971) Abbandonati gli studi di giurisprudenza all'università di Bologna si laurea alla Regia Scuola Superiore di Architettura di Roma dove collabora diversi anni con l'arch. Luigi Piccinato. Negli anni della sua formazione risulta vincitore del concorso per il PRG di Terni e nel 1935 di quello di Forlì la quale stesura avviene in collaborazione con l'arch. Gustavo Giovannoni. Nel 1937 progetta e segue il lavori per villa Placucci e la casa del fascio, oggi biblioteca, di Cesenatico. Durante la seconda guerra mondiale è fatto prigioniero in Africa e deportato in America in esilio. Oltreoceano ha l'occasione di conoscere l'opera dell'arch. Frank Lloyd Wright. Tornato in Italia al termine del conflitto si stabilisce a Cesena in via Palestro, dove avvia il suo studio professionale che collabora con Roma. Durante questo periodo collabora con Enrico Lattes, Eugenio Montuori e Alberto Staderini. Nel 1957 progetta il Palazzo del Turismo di Cesenatico e il capanno Rognoni, l'uno manifesto della sua adesione all'organicismo, l'altro con rimandi alle strutture balneari del primo novecento. L'attività di libero professionista a Cesena comprende progetti di edilizia residenziale, recuperi di aree del centro storico e complessi religiosi come il Vescovato in S. Michele in S. Rocco. Progetta inoltre la sede Credito Italiano, i grandi magazzini U.P.I.M., la galleria O.I.R., il quartiere Ina-Casa di via Vigne e l'ampliamento del cimitero monumentale.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista del complesso dall'angolo di viale Roma e viale dei Mille Vista del complesso dall'angolo di viale Roma e viale dei Mille R. Vlahov, courtesy IBC
Vista del complesso dall'angolo di viale Roma e viale dei Mille Vista del complesso dall'angolo di viale Roma e viale dei Mille R. Vlahov, courtesy IBC
Vista di scorcio del fianco del complesso Vista di scorcio del fianco del complesso R. Vlahov, courtesy IBC
Vista di dettaglio sui piloni ramificati della piazza Vista di dettaglio sui piloni ramificati della piazza R. Vlahov, courtesy IBC

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini, Elia Serafini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 27/01/2023

Revisori:

Setti Stefano 2022