CASA A CORTE

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    [informazioni_architettoniche] => L’area di progetto è un vuoto urbano di periferia, di palazzine a 2 piani con orti retrostanti e villette. Le ragioni del nuovo intervento s'individuano nella recente concentrazione nell'area di sedi universitarie che hanno favorito la richiesta abitativa di un target giovane e la necessità di attività commerciali. Il punto di partenza è stato il lotto, vincolato dall'unica possibilità di accesso sul lato corto prospiciente la strada, ma risolutore per l'implicita citazione alle case a corte, al mignano, al “vicinato, espressioni antropomorfe e socio-economiche del territorio. L'osservazione di questi sistemi abitativi ha fatto superare l'imbarazzo iniziale suggerendo la soluzione. Uno spazio racchiuso da 2 edifici, sottratto all'uso degli estranei, inquadra una corte su 2 livelli. Elementi tipici sono interpretati, riproposti in una nuova chiave di lettura. Un locale commerciale con magazzino e uffici individuano il blocco sulla strada mentre, 4 abitazioni compongono l'edificio interno. I tagli in prospetto sono in funzione delle esigenze interne e in relazione alle vedute esterne; nella corte, la vetrata su 2 livelli, restituisce profondità. La restante parte del prospetto individua una superficie piena dove l'allineamento delle aperture inquadra l'unico aggetto del piccolo balcone. Il prospetto sulla strada, pur mantenendo altezze e dimensioni degli edifici adiacenti, è pensato in relazione alla particolare condizione urbanistica. La strada, infatti, si restringe e curva in prossimità del lotto, determinando una lettura scorciata con una prospettiva più ampia rispetto alla cortina edilizia. Gli elementi che compongono il prospetto concorrono a esaltare e correggere le alterazioni della percezione scorciata. L'interasse non costante dei pilastri è inquadrato uguale nella vista scorciata, legata al movimento veicolare, verso il quale si proietta la vetrata del locale commerciale. La verticalità del setto bilancia l'orizzontalità del prospetto della cortina edilizia. Di sera, quando l'illuminazione artificiale esaspera il contrasto tra lo spigolo trasparente della superficie vetrata e il pieno del setto, la facciata diviene un simbolo di riferimento urbano.
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