Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

VILLAGGIO ARTIGIANO

Scheda Opera

  • Vista delle case Ina
  • Vista delle case Ina
  • Vista delle case Ina
  • Viste del quartiere
  • Viste del quartiere
  • Viste del quartiere
  • Vista della scuola elementare
  • Viste del quartiere
  • Vista del volume d’ingresso e della palestra della scuola dell’infanzia
  • Vista di una casa-fabbrica
  • Vista di una casa-fabbrica (2012) (autore C. Fornaciari)
  • Progetto di V, Vecchi di un fabbricato ad uso laboratorio artigiano ed abitazioni civili, “Vecchi Varis e figlio”
  • Progetto di V, Vecchi per la costruzione e l’ampliamento di un laboratorio e palazzina con uffici e appartamenti
  • Comune: Modena
  • Denominazione: VILLAGGIO ARTIGIANO
  • Indirizzo: Via Emilio Po, Via Scacciera
  • Data: -
  • Tipologia: Quartieri
  • Autori principali: Mario Pucci, Vinicio Vecchi
Descrizione

"Il villaggio artigiano Modena Ovest, primo in Italia, nasce a partire dal 1949 per volontà del sindaco Alfeo Corassori e dell’Assessore ai Lavori Pubblici Mario Pucci.
Nel quadro economico e sociale della città nell’immediato dopoguerra, la creazione di un quartiere destinato all’artigianato e alla piccola impresa, rappresenta una risposta della politica e dell’architettura alle necessità di fornire occupazione e abitazioni agli operai rimasti disoccupati, proponendo al tempo stesso un modello di sviluppo urbano ed economico originale ripetuto a Modena nel Villaggio di Modena Est e in quello dei Torrazzi, completato nel 1972.
L’area individuata per tale operazione è un terreno posto ad ovest della città accanto al tracciato della linea ferroviaria Milano-Bologna. Lottizzato in settantaquattro particelle vendute al prezzo di costo a privati, che intendono impiantare attività artigianali e che provvedono con proprie risorse all’edificazione dei fabbricati. A carico del Comune, restano le opere di urbanizzazione primaria e i servizi del quartiere, mentre le grandi aziende sono escluse dalla possibilità di acquistare i lotti, per precisa volontà dell’Amministrazione, che non intende favorire aziende monopolistiche, come avvenuto in altri luoghi.
Sulle aree vengono edificati fabbricati tipologicamente omogenei, di due piani massimo, destinati a piccoli capannoni e residenze. Si sperimentano anche inedite soluzioni tipologiche, in cui le due funzioni sono accoppiate in un unico blocco volumetrico, alcune delle quali realizzate dall’architetto Vinicio Vecchi (si cita soltanto l’edificio dell’impresa Caprari). Diversa è la struttura urbana della parte nord del villaggio occupata dai servizi di cui si è detto e da sei edifici costruiti dall’INA, secondo un tipo di blocco in linea dalla pianta spezzata, secondo un modello presente anche nei quartieri Sacca e Sant’Agnese.
Residenza e attività produttiva si mescolano in un ambiente organico, misurato e omogeneo, dotato di servizi e attrezzature per gli abitanti, autonomo e autosufficiente, dalla forte identità, trasmessa dai luoghi della produzione così come dai servizi, come la chiesa (oggi demolita) o la scuola (oggetto in anni recenti di un intervento d’ampliamento e ristrutturazione), parte integrante di un modello di sviluppo economico e sociale che mette l’istruzione al centro del proprio programma, al pari del lavoro".

(Matteo Sintini in Mazzeri, Bulgarelli 2013)

Info
  • Progetto: - 1949
  • Esecuzione: 1953 -
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: residenze pubbliche private, attività produttive e servizi
  • Destinazione attuale: residenze pubbliche private, attività produttive e servizi
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Ufficio progetti e lavori pubblici del Comune di Modena Progetto architettonico Progetto NO
Mario Pucci Progetto architettonico Progetto SI
Vinicio Vecchi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://archivi.ibc.regione.emilia-romagna.it/ibc-cms/cms.item?munu_str=0_1_0&numDoc=8&flagview=viewItemCaster&typeItem=2&itemRef=IT-ER-IBC-036023-013-011 SI
  • Strutture: cemento armato e tamponamenti in laterizio
  • Materiale di facciata: in prevalenza intonaco verniciato
  • Coperture: in prevalenza in travetti di cemento e coppi a due o quattro falde
  • Serramenti: in prevalenza lignei
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Mediocre
  • Stato Coperture: Buono
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L’area individuata per tale operazione è un terreno posto ad ovest della città accanto al tracciato della linea ferroviaria Milano-Bologna. Lottizzato in settantaquattro particelle vendute al prezzo di costo a privati, che intendono impiantare attività artigianali e che provvedono con proprie risorse all’edificazione dei fabbricati. A carico del Comune, restano le opere di urbanizzazione primaria e i servizi del quartiere, mentre le grandi aziende sono escluse dalla possibilità di acquistare i lotti, per precisa volontà dell’Amministrazione, che non intende favorire aziende monopolistiche, come avvenuto in altri luoghi.
Sulle aree vengono edificati fabbricati tipologicamente omogenei, di due piani massimo, destinati a piccoli capannoni e residenze. Si sperimentano anche inedite soluzioni tipologiche, in cui le due funzioni sono accoppiate in un unico blocco volumetrico, alcune delle quali realizzate dall’architetto Vinicio Vecchi (si cita soltanto l’edificio dell’impresa Caprari). Diversa è la struttura urbana della parte nord del villaggio occupata dai servizi di cui si è detto e da sei edifici costruiti dall’INA, secondo un tipo di blocco in linea dalla pianta spezzata, secondo un modello presente anche nei quartieri Sacca e Sant’Agnese.
Residenza e attività produttiva si mescolano in un ambiente organico, misurato e omogeneo, dotato di servizi e attrezzature per gli abitanti, autonomo e autosufficiente, dalla forte identità, trasmessa dai luoghi della produzione così come dai  servizi, come la chiesa (oggi demolita) o la scuola (oggetto in anni recenti di un intervento d’ampliamento e ristrutturazione), parte integrante di un modello di sviluppo economico e sociale che mette l’istruzione al centro del proprio programma, al pari del lavoro".

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Laureato in ingegneria a Bologna, si diploma in architettura a Roma nel 1928. Dal 1934 al 1949 collabora con Piero Bottoni a Milano e opera a Modena.
Attivo nella Resistenza e membro del CLN architetti dal 1943, è senatore per il PCI dal 1948 al 1957. Nel 1947 diventa assessore ai lavori pubblici del Comune di Modena, incarico che mantiene fino al 1964, redigendo il Piano di ricostruzione (1947) e il Piano regolatore (1958). È autore di gran parte degli edifici pubblici della ricostruzione postbellica modenese, nonché di molti edifici privati, in parte in collaborazione con Vinicio Vecchi. 

Vinicio Vecchi (Modena 1923-2007) 
Diplomato al Regio Istituto d’Arte di Modena, dopo essersi iscritto alla Scuola di Architettura di Roma si laurea al Politecnico di Milano nel 1952. Collabora attivamente con Mario Pucci nella realizzazione di importanti opere pubbliche. Progetta autonomamente, a partire dagli anni Cinquanta, un vastissimo numero di opere, fra cui edifici residenziali, industriali (per committenti privati) ed edifici pubblici. Per il numero dei progetti e per la qualità, Vecchi diventa architetto di riferimento per le sale cinematografiche in varie regioni italiane e all’estero, oltre che nella sua città.
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  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Mario Pucci (Modena 1902-1979) Laureato in ingegneria a Bologna, si diploma in architettura a Roma nel 1928. Dal 1934 al 1949 collabora con Piero Bottoni a Milano e opera a Modena. Attivo nella Resistenza e membro del CLN architetti dal 1943, è senatore per il PCI dal 1948 al 1957. Nel 1947 diventa assessore ai lavori pubblici del Comune di Modena, incarico che mantiene fino al 1964, redigendo il Piano di ricostruzione (1947) e il Piano regolatore (1958). È autore di gran parte degli edifici pubblici della ricostruzione postbellica modenese, nonché di molti edifici privati, in parte in collaborazione con Vinicio Vecchi. Vinicio Vecchi (Modena 1923-2007) Diplomato al Regio Istituto d’Arte di Modena, dopo essersi iscritto alla Scuola di Architettura di Roma si laurea al Politecnico di Milano nel 1952. Collabora attivamente con Mario Pucci nella realizzazione di importanti opere pubbliche. Progetta autonomamente, a partire dagli anni Cinquanta, un vastissimo numero di opere, fra cui edifici residenziali, industriali (per committenti privati) ed edifici pubblici. Per il numero dei progetti e per la qualità, Vecchi diventa architetto di riferimento per le sale cinematografiche in varie regioni italiane e all’estero, oltre che nella sua città.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Muzzioli Giuliano 1993 Modena Laterza Roma-Bari 340 Si
Dall'Olio Chiara 2003 Il lunedì del villaggio. Immagini del primo insediamento artigiano a Modena (1953) Raccolte Fotografiche modenesi Giuseppe Panini Modena No
Manni Beppe 2004 Un villaggio tra la ferrovia e la campagna : 30 storie di artigiani. Racconti di invenzioni, di coraggio e di avventure nel Villaggio artigiano di Modena Ovest Il fiorino Modena No
Montedoro Laura (a cura di) 2004 La città razionalista. Modelli e frammenti. Urbanistica e architettura a Modena. 1931-1965 RFM Raccolte Fotografiche Modenesi Modena 58-59 Si
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No
Fontana Lucio, Mazzeri Catia (a cura di) 2008 Vinicio Vecchi. Un architetto e la sua città. Materiali di studio, primo regesto delle opere, testimonianze Edicta Edizioni Parma No
Fontana Lucio 2009 Scuola d’infanzia comunale villaggio artigiano. Un salone “circo-lare” al centro del quartiere Arte Stampa Modena Si
Guerrieri William 2009 Il Villaggio. Una ricerca fotografica sul villaggio di Modena ovest Linea di Confine editore Reggio Emilia Si
Mazzeri Catia, Bulgarelli Vanni (a cura di) 2013 Città e architetture. Il Novecento a Modena Cosimo Panini Modena 300-301 Si
2015 Villaggio artigiano Modena: il progetto Rebus n. 2 (Regione Emilia-Romagna) No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Vinicio Vecchi Vinicio Vecchi Biblioteca Poletti, Modena

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista delle case Ina Vista delle case Ina R. Vlahov 2007. Courtesy IBC
Vista delle case Ina Vista delle case Ina R. Vlahov 2007. Courtesy IBC
Vista delle case Ina Vista delle case Ina R. Vlahov 2007. Courtesy IBC
Viste del quartiere Viste del quartiere C. Fornaciari 2012
Viste del quartiere Viste del quartiere C. Fornaciari 2012
Viste del quartiere Viste del quartiere C. Fornaciari 2012
Vista della scuola elementare Vista della scuola elementare C. Fornaciari 2012
Viste del quartiere Viste del quartiere C. Fornaciari 2012
Vista del volume d’ingresso e della palestra della scuola dell’infanzia Vista del volume d’ingresso e della palestra della scuola dell’infanzia C. Fornaciari 2012
Vista di una casa-fabbrica Vista di una casa-fabbrica C. Fornaciari 2012
Vista di una casa-fabbrica (2012) (autore C. Fornaciari) Vista di una casa-fabbrica (2012) (autore C. Fornaciari)
Progetto di V, Vecchi di un fabbricato ad uso laboratorio artigiano ed abitazioni civili, “Vecchi Varis e figlio” Progetto di V, Vecchi di un fabbricato ad uso laboratorio artigiano ed abitazioni civili, “Vecchi Varis e figlio” Archivio Vinicio Vecchi, Biblioteca Poletti, Modena
Progetto di V, Vecchi per la costruzione e l’ampliamento di un laboratorio e palazzina con uffici e appartamenti Progetto di V, Vecchi per la costruzione e l’ampliamento di un laboratorio e palazzina con uffici e appartamenti Archivio Vinicio Vecchi, Biblioteca Poletti, Modena

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 27/01/2023

Revisori:

Stefano Setti