TEMPIO EVANGELICO VALDESE
Scheda Opera
- Comune: Ivrea
- Località: Quartiere La Sacca
- Denominazione: TEMPIO EVANGELICO VALDESE
- Indirizzo: Via Torino N. 127
- Data: 1963 - 1970
- Tipologia: Edifici per il culto
- Autori principali: Giovanni Klaus Koenig, Claudio Messina
Descrizione
1. Opera originaria
«Questo edificio, la cui complessità spaziale è caratteristica dominante, si compone di una serie di volumi plastici che si accostano e si saldano al corpo centrale, propriamente destinato al culto. I volumi che si affollano attorno alla chiesa hanno tutti quanti una loro precisa funzione e nascono non da una modellazione scultorea esterna, bensì da esigenze spaziali e distributive interne. Questo non toglie che l’affinamento di proporzioni ed accostamenti delle superfici sia stato completato e riveduto direttamente su plastico anziché su prospetti: scelta progettuale che aveva reso felice Koenig. Non dispiace il trattamento superficiale esterno che, nei confronti dei precedenti lavori, appare qui meno differenziato nei materiali e nelle forme. Ciò è dovuto alla precisa intenzione di uniformare il piccolo manufatto così da renderlo un segno più forte nel ricco e contrastante panorama architettonico della città di Olivetti». (Claudio Messina (a cura di), Me ne vado e sbatto l'uscio. Giovanni Klaus Koenig. Architetture, Alinea Editrice, Firenze 1994, pp. 19-24, 87-91)
«Progettato da G.K. Koenig, conosciuto soprattutto per la sua opera di critico e storico dell’architettura moderna, l’edificio in mattoni a vista è contraddistinto da una complessa e asimmetrica composizione volumetrica particolarmente evidente nel fronte posteriore degradante dal livello di via Torino al sottostante livello del quartiere La Sacca. In forte contrasto con la semplicità delle forme che caratterizza molti degli edifici costruiti nell’area, appaiono sicuramente eccentrici gli evidenti riferimenti all’espressionismo olandese degli anni venti». (Patrizia Bonifazio, Enrico Giacopelli (a cura di), Il paesaggio futuro. Letture e norme per il patrimonio dell’architettura moderna di Ivrea, Allemandi, Torino 2007, pag. 80)
«Il tempio valdese di Ivrea venne edificato nella seconda metà del Novecento su un lotto acquistato dalla ditta Olivetti tra il 1964 e il 1966. I fondi necessari per la realizzazione furono raccolti anche grazie all'interessamento di alcune organizzazioni e chiese protestanti tedesche e della stessa Olivetti. Il progetto – che prevedeva la presenza di una sala di culto per 150 persone, due sale per le attività e l'alloggio pastorale – fu affidato all'architetto Giovanni Klaus Koenig, allievo di Leonardo Ricci a Firenze, e all'ingegnere Claudio Messina mentre il contratto d'appalto con l'impresa di Giulio Gonnet fu registrato a Torino nel 1968. I rapporti con le ditte e i progettisti, responsabili di numerosi progetti per conto della Chiesa valdese come il Centro ecumenico di Agape, vennero curati dall'ingegnere Vittorio Ravazzini. L'edificio, inaugurato il 24 maggio 1970, fu oggetto di interventi di restauro nel 1983.
Il tempio è situato al piano terra di un edificio a pianta irregolare. Le strutture verticali sono in laterizio a vista, i pavimenti in marmo e graniglia e il manto di copertura in fogli di acciaio. L'edificio, progettato da Klaus Koenig e da Claudio Messina, è stato articolato in elementi autonomi composti “a gradoni”: assunto “come fulcro della composizione la scala-torre campanaria”, i volumi degli altri ambienti risultano concepiti come “masse gradualmente (ma aritmicamente) minori”. La sala di culto, provvista di una galleria che ne aumenta la capienza, costituisce il nucleo centrale del complesso che ospita, sempre al piano terra, gli ambienti destinati alle attività comunitarie. Gli ambienti del seminterrato, in origine predisposti per l'abitazione e lo studio del pastore, costituiscono un ulteriore spazio per la comunità.
All'interno del tempio valdese di Ivrea il pulpito e il tavolo per la Santa Cena, opera di G.K. Koenig (così come la tabella per gli inni), posizionati in corrispondenza del settore absidale, costituiscono un'unica struttura fissa in legno e metallo. I banchi da chiesa sono disposti nello spazio antistante e in corrispondenza della galleria. Nel tempio sono custoditi anche due banchi appartenuti all’antica Scuola valdese di Carema.
Progettato con spazi continui e in sintonia con l'architettura del quartiere del Canton Vesco, il tempio di Ivrea fu inaugurato nel 1970 e, negli intenti dei progettisti, avrebbe dovuto rappresentare un possibile modello per gli edifici di culto valdesi che sarebbero stati costruiti successivamente».
(Banca dati del Patrimonio Culturale Metodista Valdese, scheda descrittiva del Tempio valdese di Ivrea, 2015, http://patrimonioculturalevaldese.org/it/scheda?id=61dcbcd3-2ca0-4847-ba1f-4f050d0b9311)
2. Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale
L’edificio si presenta in buono stato di conservazione, preservando sia all’esterno sia all’interno, i caratteri originali dell’opera. Si riscontrano alcuni problemi di degrado localizzato e sgretolamento del laterizio nelle parti inferiori delle facciate.
Il Tempio Evangelico Valdese è incluso nella buffer zone del sito “Ivrea, città industriale del XX secolo” inserito nel 2018 nella World Heritage List dell'UNESCO. (http://whc.unesco.org/en/list/1538)
(Scheda a cura di Tanja Marzi, Erica Meneghin, DAD - Politecnico di Torino)
Info
- Progetto: 1963 -
- Esecuzione: 1968 - 1970
- Tipologia Specifica: Tempio Evangelico
- Committente: Tavola Valdese
- Proprietà: Proprietà Ente religioso
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
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Giovanni Klaus | Koenig | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-klaus-koenig/ | SI |
Giovanni Klaus | Koenig | Progetto Interni | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-klaus-koenig/ | NO |
Claudio | Messina | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://studiosertec.it/chi-eravamo/ | SI |
- Strutture: Cemento armato
- Materiale di facciata: Laterizio Faccia a vista
- Coperture: Manto di copertura in lamiera metallica
- Serramenti: Metallici
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti: P.R.G. Norme di salvaguardia per l’architettura moderna di Ivrea. Il Tempio Evangelico Valdese è incluso nella buffer zone del sito “Ivrea, città industriale del XX secolo” inserito nel 2018 nella World Heritage List dell'UNESCO. (http://whc.unesco.org/en/list/1538)
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
-
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Messina Claudio (a cura di) | 1994 | Me ne vado e sbatto l'uscio. Giovanni Klaus Koenig. Architetture | Alinea Editrice | Firenze | 19-24, 87-91 | No |
Bonifazio Patrizia, Giacopelli Enrico (a cura di) | 2007 | Il paesaggio futuro. Letture e norme per il patrimonio dell’architettura moderna di Ivrea | Allemandi | Torino | 80 | No |
Giusti Maria Adriana, Tamborrino Rosa | 2008 | Guida del Piemonte Architettura del Novecento (1902-2006) | Edizione Umberto Allemandi & C. | Torino | 185 | No |
Vitali C. Carugati | 2010 | Ivrea, 40 anni fa il tempio | Riforma | No |
Allegati
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Dossier di Candidatura “Ivrea Città Industriale del XX secolo” | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il PiemonteTitolare della ricerca: Politecnico Torino Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Maria Adriana Giusti, Gentucca Canella (DAD)
Scheda redatta da Tanja Marzi, Erica Meneghin
creata il 31/12/2004
ultima modifica il 25/10/2024
Revisori:
Mezzino Davide 2021