CASA BIFAMILIARE
Scheda Opera
- Comune: Casamassima
- Denominazione: CASA BIFAMILIARE
- Indirizzo: Via Tenente D'Addetta di Casamassima, N. 4/B
- Data: 1991 - 2005
- Tipologia: Abitazioni bifamiliari
- Autori principali: Vitangelo Ardito
Descrizione
L’edificio è costituito da due case speculari divise da un cavedio centrale. La progettazione parte dalla definizione degli spazi interni, distinti in ambienti principali e ambienti di servizio, organizzati in zone.
In particolare al piano terra lo spazio principale è costituito da un ampio soggiorno, attorno al quale si sviluppano l’ingresso, il bagno e la lavanderia verso la strada, la cucina sul lato, il portico verso il giardino e il cavedio sull’altro lato. Il camino in lamiera di ferro e un contenitore-dispensa dividono il soggiorno e la cucina. Inoltre sono presenti due grandi tavoli, il primo disegnato da Carlo Scarpa (“Valmarana”) ed il secondo da Giovanni Michelucci (“Convivio”). Al primo piano, invece, lo spazio principale è costituito dalle tre camere da letto, ed inoltre sono presenti due bagni posti in corrispondenza dei servizi al piano terra. La divisione degli spazi è ottenuta con pannelli in legno di mogano. Infine al piano interrato troviamo un ambiente pluriuso con un deposito e un bagno di servizio. L’accesso al garage avviene tramite pedana mobile. Partendo da questa gerarchia degli spazi è stato possibile pensare ad una casa in cui la forma e la struttura corrispondono. Infatti sei pilastri in cemento definiscono lo spazio della grande “stanza” che coincide con la casa, mentre due muri in pietra portante definiscono i servizi. I tre piani sono collegati da una scala in calcestruzzo armato, con rampe libere ancorate al soffitto e al pavimento, che lasciano lo spazio interamente aperto e connesso. Davanti alla casa troviamo un giardino, mentre sul retro un grande orto con un frutteto. Tutto l’edificio è delimitato da un recinto continuo e alto, in pietra portante sulla strada, in cemento sugli altri lati, che chiudono lo spazio abitato e privato. Tra il frutteto e il soggiorno della casa è presente il portico, fruibile soprattutto nel periodo primaverile ed estivo come ampliamento verso l’esterno dello spazio della casa.
Da un punto di vista strutturale, il materiale utilizzato è la pietra di Fasano. Tutte le murature che rappresentano le pareti di chiusura sono realizzate in tufo esterno e mattone interno, una parete composta con uno spessore di 35 cm. Gli infissi della casa sono elementi in legno di castagno e hanno un particolare rapporto con l’esterno: sono arretrati e poggiano su una mensola di cemento, in modo da guadagnare ombra, ottenere una luce non diretta e permettere un migliore arieggiamento. All’interno l’infisso, così arretrato, crea due nicchie dove sono realizzate due librerie, diventando nell’insieme una parete attrezzata. Le coperture sono delle volte a botte a tutto sesto in calcestruzzo armato, sorrette dai sei pilastri, realizzate in cantiere con la tecnica delle centine e delle casseforme.
Info
- Progetto: 1991 -
- Esecuzione: 1993 - 2005
- Committente: Cecilia Ardito, Vitangelo Ardito
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: Edificio residenziale bifamiliare
- Destinazione attuale: Edificio residenziale bifamiliare
Autori
- Strutture: muratura portante in pietra di Fasano; telaio in c.a.
- Materiale di facciata: tufo; mattoni; intonaco
- Coperture: volte a tutto sesto in c.a.
- Serramenti: legno di castagno
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Mediocre
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 23
- Particella: -
Note
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Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Ardito Vitangelo | 2011 | "La costruzione e la forma dell’architettura" in D’Amato Claudio (a cura di), "Il progetto d’architettura fra didattica e ricerca. Atti" Vol 5 | Politecnico di Bari | Bari | 1843-1852 | No |
Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per la PugliaTitolare della ricerca: Politecnico di Bari - DICATECh
Responsabile scientifico: Francesco Moschini
Scheda redatta da
creata il 31/12/2011
ultima modifica il 31/01/2023
Revisori:
Battaglia Laura 2022