Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

EDIFICIO COMMERCIALE PALADINI

Scheda Opera

  • Il portico
  • Rapporto con il contesto
  • Comune: Langhirano
  • Località: Pilastro di Langhirano
  • Denominazione: EDIFICIO COMMERCIALE PALADINI
  • Indirizzo: Via IV Novembre N. 1
  • Data: 1984 - 1988
  • Tipologia: Edifici per il commercio
  • Autori principali: Paolo Zermani
Descrizione

A Pilastro, nome che evoca sapore costruttivo, stile, misura, ho costruito il supermercato in un crocevia stradale aggredito dall'edilizia recente. Si trattava di ritrovare un punto d'ordine.
La pianta dell’edificio si è così aperta verso le strade e chiusa, come tronca, verso l'edilizia banale che afferisce due lati del crocevia.
Luigi Ghirri ha visto bene: arrivando dalla antica strada principale, non ancora deviata, il nuovo edificio ristabilisce un ordine con i tracciati antichi del paesaggio, compone una nuova misura che il fotografo ha ricostruito accostando l'architettura nuova al blocco stagionato, di splendido intonaco rosso, d'un fabbricato colonico posto poco lontano. L'opera si costituisce come nuovo fulcro su cui ruotano, con gerarchie di maggiore o minore importanza, gli insedia-menti storici e i tracciati esistenti o l'edilizia banale.
Le piazze storiche dei paesi padani si compongono, come noto, di alcuni elementi architettonici essenziali: il portico che le circonda almeno su alcuni lati, la chiesa, il castello che sorveglia dall'alto, inizialmente separato da un fossato, ora generalmente interrato.
Progettando un supermercato o centro commerciale si progetta di fatto ora, nella pianura Padana, un nuovo mercato contenuto dentro l'edificio: si potrebbe dire che i supermercati sono le nuove piazze.
L'edificio di Pilastro riprende, come assoggettandosi a un capovolgimento distributivo, i caratteri delle piazze padane: il portico, la chiesa, il castello: l'interno è la piazza prosaica, costituita dal luogo di vendita. Le figure evocate all'esterno appartengono a frammenti o fotogrammi che ci interessa mantenere. Chi arriva a Pilastro coglie il senso dell'opera come un punto d'ordine che rimette in circolo il paesaggio già dato per disperso. In questi contrasti fra prosaico e persistenza della narrazione si ricostruisce in fondo il vero carattere. È stato detto che l'edificio si propone improvvisamente, come una apparizione.
Il valore di apparizione è parte dell'identità locale: poco distante c'è il castello di Torrechiara costruito da Pier Maria Rossi alla metà del Quattrocento, a mezzacosta, tra l'Appennino e la città di Parma. Ugualmente il castello trascende, improvviso, dalla forza alla leggerezza, alla leggiadria di loggette amene sulle torri. All'interno una mappa dei castelli del Parmense, affrescata nella Camera d'Oro, mostra castelli e chiese visitati da Bianca, amante di Pier Maria, come punti esclamativi sorprendenti nella organizzazione strutturale del paesaggio e unità di misura per la sua lettura.

(Paolo Zermani)

Info
  • Progetto: 1984 -
  • Esecuzione: - 1988
  • Tipologia Specifica: Supermercato
  • Proprietà: Nessuna opzione
  • Destinazione originaria: Supermercato
  • Destinazione attuale: Supermercato
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Paolo Zermani Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://accademiasanluca.it/accademici/archivio/zermani SI
  • Strutture: cemento armato e mattoni faccia a vista
  • Materiale di facciata: mattoni faccia a vista
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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Luigi Ghirri ha visto bene: arrivando dalla antica strada principale, non ancora deviata, il nuovo edificio ristabilisce un ordine con i tracciati antichi del paesaggio, compone una nuova misura che il fotografo ha ricostruito accostando l'architettura nuova al blocco stagionato, di splendido intonaco rosso, d'un fabbricato colonico posto poco lontano. L'opera si costituisce come nuovo fulcro su cui ruotano, con gerarchie di maggiore o minore importanza, gli insedia-menti storici e i tracciati esistenti o l'edilizia banale.
Le piazze storiche dei paesi padani si compongono, come noto, di alcuni elementi architettonici essenziali: il portico che le circonda almeno su alcuni lati, la chiesa, il castello che sorveglia dall'alto, inizialmente separato da un fossato, ora generalmente interrato.
Progettando un supermercato o centro commerciale si progetta di fatto ora, nella pianura Padana, un nuovo mercato contenuto dentro l'edificio: si potrebbe dire che i supermercati sono le nuove piazze.
L'edificio di Pilastro riprende, come assoggettandosi a un capovolgimento distributivo, i caratteri delle piazze padane: il portico, la chiesa, il castello: l'interno è la piazza prosaica, costituita dal luogo di vendita. Le figure evocate all'esterno appartengono a frammenti o fotogrammi che ci interessa mantenere. Chi arriva a Pilastro coglie il senso dell'opera come un punto d'ordine che rimette in circolo il paesaggio già dato per disperso. In questi contrasti fra prosaico e persistenza della narrazione si ricostruisce in fondo il vero carattere. È stato detto che l'edificio si propone improvvisamente, come una apparizione.
Il valore di apparizione è parte dell'identità locale: poco distante c'è il castello di Torrechiara costruito da Pier Maria Rossi alla metà del Quattrocento, a mezzacosta, tra l'Appennino e la città di Parma. Ugualmente il castello trascende, improvviso, dalla forza alla leggerezza, alla leggiadria di loggette amene sulle torri. All'interno una mappa dei castelli del Parmense, affrescata  nella Camera d'Oro, mostra castelli e chiese visitati da Bianca, amante di Pier Maria, come punti esclamativi sorprendenti nella organizzazione strutturale del paesaggio e unità di misura per la sua lettura.

(Paolo Zermani)

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Dal 1990 è professore ordinario di Composizione Architettonica presso la facoltà di Architettura di Firenze. Ha insegnato al Master “Costruzione di chiese” presso la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale e alla Syracuse University di New York e Firenze. È stato direttore esecutivo della rivista internazionale di Architettura "Materia" dal 1999 al 2000.
È fondatore e coordinatore dei Convegni sulla “Identità dell'architettura italiana” e della “Galleria dell'architettura italiana” di Firenze.
Nel 1986 la rivista "Ottagono" gli ha dedicato la copertina del numero monografico sulla nuova architettura italiana. Nel maggio 1991 la rivista giapponese "A+U" (Architecture and Urbanism) ha pubblicato un numero monografico sul suo lavoro. È stato selezionato per il Premio di Architettura Palladio nel 1988 e nel 1989. Nel 2003 ha vinto il Premio Giorgio Vasari per l’architettura. È Accademico di San Luca.
Tra le sue opere e progetti: il Teatrino di Varano (1983-85); il Padiglione di Delizia a Varano (1983-86); la Cappella sul mare a Malta (1989); la Cappella-Monumento sull'ex-muro a Berlino (1990-92); l'Edificio Sacro sul Bastione del Sangallo a Roma (1994); il Cimitero di Sansepolcro (1998); la Chiesa dei Francescani a Perugia (1997-2007); il Cimitero di Sesto Fiorentino (1999-2010); il Municipio di Noceto (1999); la Casa della finestra sulle mura di Firenze (1999-2002); il Museo della Madonna del Parto di Piero della Francesca a Monterchi, Arezzo (2000-2010); il Tempio di cremazione di Parma (2006-2009); la Biblioteca dell'area tecnologica per l'Università di Firenze (2006-2009); il Museo storico di San Galgano a Chiusdino, Siena (2010); il restauro e ricostruzione del castello di Novara (2016); la Scuola per l'Europa a Parma (2016); la Chiesa di Gioia Tauro (2008-2017).
È stato invitato alla Biennale Architettura di Venezia nel 1991, 1992 e 1996 e alla Triennale di Milano nel 1993 e 2005. Nel 2003 la casa del Mantegna di Mantova ha presentato una mostra antologica sui suoi progetti e realizzazioni dal 1983 al 2003.
Nello stesso anno la Galleria “lo Spazio” di New York ha organizzato la mostra “Paolo Zermani Architecture in the Italian Landscape”.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Paolo Zermani (Medesano -Parma- 1958) Dal 1990 è professore ordinario di Composizione Architettonica presso la facoltà di Architettura di Firenze. Ha insegnato al Master “Costruzione di chiese” presso la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale e alla Syracuse University di New York e Firenze. È stato direttore esecutivo della rivista internazionale di Architettura "Materia" dal 1999 al 2000. È fondatore e coordinatore dei Convegni sulla “Identità dell'architettura italiana” e della “Galleria dell'architettura italiana” di Firenze. Nel 1986 la rivista "Ottagono" gli ha dedicato la copertina del numero monografico sulla nuova architettura italiana. Nel maggio 1991 la rivista giapponese "A+U" (Architecture and Urbanism) ha pubblicato un numero monografico sul suo lavoro. È stato selezionato per il Premio di Architettura Palladio nel 1988 e nel 1989. Nel 2003 ha vinto il Premio Giorgio Vasari per l’architettura. È Accademico di San Luca. Tra le sue opere e progetti: il Teatrino di Varano (1983-85); il Padiglione di Delizia a Varano (1983-86); la Cappella sul mare a Malta (1989); la Cappella-Monumento sull'ex-muro a Berlino (1990-92); l'Edificio Sacro sul Bastione del Sangallo a Roma (1994); il Cimitero di Sansepolcro (1998); la Chiesa dei Francescani a Perugia (1997-2007); il Cimitero di Sesto Fiorentino (1999-2010); il Municipio di Noceto (1999); la Casa della finestra sulle mura di Firenze (1999-2002); il Museo della Madonna del Parto di Piero della Francesca a Monterchi, Arezzo (2000-2010); il Tempio di cremazione di Parma (2006-2009); la Biblioteca dell'area tecnologica per l'Università di Firenze (2006-2009); il Museo storico di San Galgano a Chiusdino, Siena (2010); il restauro e ricostruzione del castello di Novara (2016); la Scuola per l'Europa a Parma (2016); la Chiesa di Gioia Tauro (2008-2017). È stato invitato alla Biennale Architettura di Venezia nel 1991, 1992 e 1996 e alla Triennale di Milano nel 1993 e 2005. Nel 2003 la casa del Mantegna di Mantova ha presentato una mostra antologica sui suoi progetti e realizzazioni dal 1983 al 2003. Nello stesso anno la Galleria “lo Spazio” di New York ha organizzato la mostra “Paolo Zermani Architecture in the Italian Landscape”.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1991 Pilastro Paladini's Supermarket A+U n. 248 104-107 Si
Zermani Paolo 1999 Paolo Zermani: Costruzioni e progetti Mondadori Electa Milano 34-39 Si
Rossi Prodi Fabrizio, Collotti Francesco 2003 Paolo Zermani. Architetture 1983-2003 Diabasis Reggio Emilia 54-59 Si
2012 AND n. 21 (numero monografico: Paolo Zermani. Disegno e identità) No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Il portico Il portico Courtesy Studio Zermani Associati
Rapporto con il contesto Rapporto con il contesto Courtesy Studio Zermani Associati

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Alma Mater Studiorum, Università degli studi di Bologna - Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Paolo Zermani
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 24/05/2024

Revisori:

Setti Stefano 2021