Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

RESTAURO DELLA ROCCA E SISTEMAZIONE DEL PARCO

Scheda Opera

  • La Rocca di Noceto
  • Rampa di accesso al cortile
  • Vista del cortile dalla rampa
  • Comune: Noceto
  • Denominazione: RESTAURO DELLA ROCCA E SISTEMAZIONE DEL PARCO
  • Indirizzo: Piazza Giuseppe Garibaldi N. 1
  • Data: 1998 - 1999
  • Tipologia: Interventi di recupero e trasformazione
  • Autori principali: Paolo Zermani
Descrizione

Il territorio di Noceto, dalla Via Emilia a Medesano ha costituito un nodo rilevante per i percorsi giubilari, ancora oggi segnato, oltreché dal passaggio della Strada detta "Il Cammino", analogamente al "Camino" di Santiago de Compostela, dai tre Castelli di Castelguelfo, Noceto, Costamezzana e dagli Oratori di S. Lazzaro e Sanguinaro.
L'importanza di questo frammento viario è particolarmente significativa per la sua funzione di raccordo tra il tracciato della via Francigena corrispondente alla Via Emilia, l'area collinare, l'Appennino.
La Rocca di Noceto, collocata nel centro storico del paese, costituisce il Monumento più rilevante del territorio comunale. Ascrivibile all'originario sistema dei castelli pallaviciniani cresciuti attorno al 1000 e successivamente divenuta proprietà rossiana ha subito evidenti trasformazioni per iniziativa di Pier Maria Rossi nella seconda metà del Quattrocento.
Il progetto di restauro ha mirato a restituire al Parco e alle sale poste al suo livello una continuità relazionata ed accessibile, resa negletta dai lavori che, negli anni Cinquanta, avevano trasformato il Parco in una balera. Il progetto, demoliti i corpi incongrui costruiti nel dopoguerra nonché i muri in mattoni seminuovi e sassi posticci, ha visto una riorganizzazione delle relazioni tra i vari livelli che consentisse in primo luogo, di ristabilire una stretta relazione tra la Rocca e il Parco.
In tal senso si è operata una semplice delimitazione dello spazio interno del Parco (ora a quota inferiore) dallo spazio perimetrale (ora a quota superiore) ottenuta attraverso una cornice in mattoni. Questa delimitazione, di impianto tendente al quadrato, si relaziona con la Rocca attraverso una rampa, anch'essa quadrata, posta centralmente tra Rocca e Parco, atta a costituire un principio di sequenza o continuum tra la figura che caratterizza l'impianto principale della Rocca e i riferimenti planimetrici delle successive pavimentazioni.
Il principio di relazione raggiunge la sua compiutezza, verso la Rocca, attraverso la passerella che collega il livello del cortile con la sala principale.

(Paolo Zermani)

Info
  • Progetto: 1998 -
  • Esecuzione: - 1999
  • Tipologia Specifica: Restauro Rocca e Parco
  • Proprietà: Nessuna opzione
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Patrizia Alberini Collaboratore Progetto NO
Giovanna Maini Collaboratore Progetto NO
Valeria Ronchini Collaboratore Progetto NO
Paolo Zermani Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://accademiasanluca.it/accademici/archivio/zermani SI
  • Strutture: mattoni e putrelle
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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L'importanza di questo frammento viario è particolarmente significativa per la sua funzione di raccordo tra il tracciato della via Francigena corrispondente alla Via Emilia, l'area collinare, l'Appennino.
La Rocca di Noceto, collocata nel centro storico del paese, costituisce il Monumento più rilevante del territorio comunale. Ascrivibile all'originario sistema dei castelli pallaviciniani cresciuti attorno al 1000 e successivamente divenuta proprietà rossiana ha subito evidenti trasformazioni per iniziativa di Pier Maria Rossi nella seconda metà del Quattrocento.
Il progetto di restauro ha mirato a restituire al Parco e alle sale poste al suo livello una continuità relazionata ed accessibile, resa negletta dai lavori che, negli anni Cinquanta, avevano trasformato il Parco in una balera. Il progetto, demoliti i corpi incongrui costruiti nel dopoguerra nonché i muri in mattoni seminuovi e sassi posticci, ha visto una riorganizzazione delle relazioni tra i vari livelli che consentisse in primo luogo, di ristabilire una stretta relazione tra la Rocca e il Parco.
In tal senso si è operata una semplice delimitazione dello spazio interno del Parco (ora a quota inferiore) dallo spazio perimetrale (ora a quota superiore) ottenuta attraverso una cornice in mattoni. Questa delimitazione, di impianto tendente al quadrato, si relaziona con la Rocca attraverso una rampa, anch'essa quadrata, posta centralmente tra Rocca e Parco, atta a costituire un principio di sequenza o continuum tra la figura che caratterizza l'impianto principale della Rocca e i riferimenti planimetrici delle successive pavimentazioni.
Il principio di relazione raggiunge la sua compiutezza, verso la Rocca, attraverso la passerella che collega il livello del cortile con la sala principale.

(Paolo Zermani)
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Dal 1990 è professore ordinario di Composizione Architettonica presso la facoltà di Architettura di Firenze. Ha insegnato al Master “Costruzione di chiese” presso la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale e alla Syracuse University di New York e Firenze. È stato direttore esecutivo della rivista internazionale di Architettura "Materia" dal 1999 al 2000.
È fondatore e coordinatore dei Convegni sulla “Identità dell'architettura italiana” e della “Galleria dell'architettura italiana” di Firenze.
Nel 1986 la rivista "Ottagono" gli ha dedicato la copertina del numero monografico sulla nuova architettura italiana. Nel maggio 1991 la rivista giapponese "A+U" (Architecture and Urbanism) ha pubblicato un numero monografico sul suo lavoro. È stato selezionato per il Premio di Architettura Palladio nel 1988 e nel 1989. Nel 2003 ha vinto il Premio Giorgio Vasari per l’architettura. È Accademico di San Luca.
Tra le sue opere e progetti: il Teatrino di Varano (1983-85); il Padiglione di Delizia a Varano (1983-86); la Cappella sul mare a Malta (1989); la Cappella-Monumento sull'ex-muro a Berlino (1990-92); l'Edificio Sacro sul Bastione del Sangallo a Roma (1994); il Cimitero di Sansepolcro (1998); la Chiesa dei Francescani a Perugia (1997-2007); il Cimitero di Sesto Fiorentino (1999-2010); il Municipio di Noceto (1999); la Casa della finestra sulle mura di Firenze (1999-2002); il Museo della Madonna del Parto di Piero della Francesca a Monterchi, Arezzo (2000-2010); il Tempio di cremazione di Parma (2006-2009); la Biblioteca dell'area tecnologica per l'Università di Firenze (2006-2009); il Museo storico di San Galgano a Chiusdino, Siena (2010); il restauro e ricostruzione del castello di Novara (2016); la Scuola per l'Europa a Parma (2016); la Chiesa di Gioia Tauro (2008-2017).
È stato invitato alla Biennale Architettura di Venezia nel 1991, 1992 e 1996 e alla Triennale di Milano nel 1993 e 2005. Nel 2003 la casa del Mantegna di Mantova ha presentato una mostra antologica sui suoi progetti e realizzazioni dal 1983 al 2003.
Nello stesso anno la Galleria “lo Spazio” di New York ha organizzato la mostra “Paolo Zermani Architecture in the Italian Landscape”.
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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Paolo Zermani (Medesano -Parma- 1958) Dal 1990 è professore ordinario di Composizione Architettonica presso la facoltà di Architettura di Firenze. Ha insegnato al Master “Costruzione di chiese” presso la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale e alla Syracuse University di New York e Firenze. È stato direttore esecutivo della rivista internazionale di Architettura "Materia" dal 1999 al 2000. È fondatore e coordinatore dei Convegni sulla “Identità dell'architettura italiana” e della “Galleria dell'architettura italiana” di Firenze. Nel 1986 la rivista "Ottagono" gli ha dedicato la copertina del numero monografico sulla nuova architettura italiana. Nel maggio 1991 la rivista giapponese "A+U" (Architecture and Urbanism) ha pubblicato un numero monografico sul suo lavoro. È stato selezionato per il Premio di Architettura Palladio nel 1988 e nel 1989. Nel 2003 ha vinto il Premio Giorgio Vasari per l’architettura. È Accademico di San Luca. Tra le sue opere e progetti: il Teatrino di Varano (1983-85); il Padiglione di Delizia a Varano (1983-86); la Cappella sul mare a Malta (1989); la Cappella-Monumento sull'ex-muro a Berlino (1990-92); l'Edificio Sacro sul Bastione del Sangallo a Roma (1994); il Cimitero di Sansepolcro (1998); la Chiesa dei Francescani a Perugia (1997-2007); il Cimitero di Sesto Fiorentino (1999-2010); il Municipio di Noceto (1999); la Casa della finestra sulle mura di Firenze (1999-2002); il Museo della Madonna del Parto di Piero della Francesca a Monterchi, Arezzo (2000-2010); il Tempio di cremazione di Parma (2006-2009); la Biblioteca dell'area tecnologica per l'Università di Firenze (2006-2009); il Museo storico di San Galgano a Chiusdino, Siena (2010); il restauro e ricostruzione del castello di Novara (2016); la Scuola per l'Europa a Parma (2016); la Chiesa di Gioia Tauro (2008-2017). È stato invitato alla Biennale Architettura di Venezia nel 1991, 1992 e 1996 e alla Triennale di Milano nel 1993 e 2005. Nel 2003 la casa del Mantegna di Mantova ha presentato una mostra antologica sui suoi progetti e realizzazioni dal 1983 al 2003. Nello stesso anno la Galleria “lo Spazio” di New York ha organizzato la mostra “Paolo Zermani Architecture in the Italian Landscape”.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Rossi Prodi Fabrizio, Collotti Francesco 2003 Paolo Zermani. Architetture 1983-2003 Diabasis Reggio Emilia 226-231 Si
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No
2012 AND n. 21 (numero monografico: Paolo Zermani. Disegno e identità) No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
La Rocca di Noceto La Rocca di Noceto Courtesy Studio Zermani Associati
Rampa di accesso al cortile Rampa di accesso al cortile Courtesy Studio Zermani Associati
Vista del cortile dalla rampa Vista del cortile dalla rampa Courtesy Studio Zermani Associati

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Paolo Zermani
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 24/05/2024

Revisori:

Stefano Setti