Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA ZERMANI

Scheda Opera

  • Casa Zermani avvolta nella nebbia
  • Esterno della facciata di Casa Zermani
  • Particolare della grande apertura circolare in facciata
  • Comune: Medesano
  • Località: Varano Melegari
  • Denominazione: CASA ZERMANI
  • Indirizzo: Strada Provinciale 64
  • Data: 1997 - 1997
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Paolo Zermani
Descrizione

La casa affiora dal suolo, luogo di antiche fornaci posto tra la strada, il torrente, il bosco, il castello: è appoggiata sul sedime delle fornaci a tre metri lineari dalla quota di superficie.
Una linea di crinale, rappresentata da un sentiero tracciato, collega i lembi estremi della proprietà e congiunge il castello del IX secolo posto sul vertice del bosco e la casa posta nel fondo della valle, in prossimità del torrente.
Il fulcro della casa è la biblioteca, a doppio volume e a tutta altezza, caratterizzata dal grande occhio centrale, su cui ruotano gli altri ambienti domestici.
La biblioteca ha pareti in mattoni a vista come l'esterno, a segnare il carattere di spazio non esclusivamente privato: un luogo di tutti perché luogo di libri, rivolto verso il paese.
La biblioteca, che governa attraverso lo spazio del libro il rapporto tra una grandezza e un'altra, tra la struttura del pensiero e la struttura del paesaggio, è il luogo in cui la verità della casa e delle cose si raccoglie e si rivela.
Il mondo del libro, come il teatro, è la rappresentazione più completa del rapporto fra grandezze. Chi entra nel libro cambia la scala delle cose.
I libri avvolgono lo spazio, abitato unicamente da un grande camino contrapposto all'occhio finestrato, e da un quadro di donna che legge.
L'intero spazio interno è mediato e regolato, in tal modo, dal grande occhio che osserva, assorbe e riflette il paesaggio esterno e proietta il rapporto tra ciò che sta dentro e ciò che sta fuori la casa. Anche la luce naturale si accende e si spegne, per chi sta nella casa, attraverso l'occhio, che non ha oscuramento esterno e segnala alle stanze attigue, la camera da letto e il soggiorno, l'arrivo del giorno e della sera.
Lo studio privato, che occupa interamente lo spazio anteriore al piano sottotetto, vive in simbiosi con la biblioteca e l'occhio, li illumina e ne è illuminato, vi si affaccia, li avvolge.
(Paolo Zermani)

Info
  • Progetto: 1997 -
  • Esecuzione: - 1997
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Abitazione plurifamiliare
  • Destinazione attuale: Abitazione plurifamiliare
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Carlo Castagneti Progetto strutturale Progetto NO
Eva Grosso Collaboratore Progetto NO
Paolo Zermani Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://accademiasanluca.it/accademici/archivio/zermani SI
  • Strutture: cemento armato e mattoni faccia a vista
  • Materiale di facciata: mattone faccia a vista
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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Il fulcro della casa è la biblioteca, a doppio volume e a tutta altezza, caratterizzata dal grande occhio centrale, su cui ruotano gli altri ambienti domestici.
La biblioteca ha pareti in mattoni a vista come l'esterno, a segnare il carattere di spazio non esclusivamente privato: un luogo di tutti perché luogo di libri, rivolto verso il paese.
La biblioteca, che governa attraverso lo spazio del libro il rapporto tra una grandezza e un'altra, tra la struttura del pensiero e la struttura del paesaggio, è il luogo in cui la verità della casa e delle cose si raccoglie e si rivela.
Il mondo del libro, come il teatro, è la rappresentazione più completa del rapporto fra grandezze. Chi entra nel libro cambia la scala delle cose.
I libri avvolgono lo spazio, abitato unicamente da un grande camino contrapposto all'occhio finestrato, e da un quadro di donna che legge.
L'intero spazio interno è mediato e regolato, in tal modo, dal grande occhio che osserva, assorbe e riflette il paesaggio esterno e proietta il rapporto tra ciò che sta dentro e ciò che sta fuori la casa. Anche la luce naturale si accende e si spegne, per chi sta nella casa, attraverso l'occhio, che non ha oscuramento esterno e segnala alle stanze attigue, la camera da letto e il soggiorno, l'arrivo del giorno e della sera.
Lo studio privato, che occupa interamente lo spazio anteriore al piano sottotetto, vive in simbiosi con la biblioteca e l'occhio, li illumina e ne è illuminato, vi si affaccia, li avvolge.
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Dal 1990 è professore ordinario di Composizione Architettonica presso la facoltà di Architettura di Firenze. Ha insegnato al Master “Costruzione di chiese” presso la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale e alla Syracuse University di New York e Firenze. È stato direttore esecutivo della rivista internazionale di Architettura "Materia" dal 1999 al 2000.
È fondatore e coordinatore dei Convegni sulla “Identità dell'architettura italiana” e della “Galleria dell'architettura italiana” di Firenze.
Nel 1986 la rivista "Ottagono" gli ha dedicato la copertina del numero monografico sulla nuova architettura italiana. Nel maggio 1991 la rivista giapponese "A+U" (Architecture and Urbanism) ha pubblicato un numero monografico sul suo lavoro. È stato selezionato per il Premio di Architettura Palladio nel 1988 e nel 1989. Nel 2003 ha vinto il Premio Giorgio Vasari per l’architettura. È Accademico di San Luca.
Tra le sue opere e progetti: il Teatrino di Varano (1983-85); il Padiglione di Delizia a Varano (1983-86); la Cappella sul mare a Malta (1989); la Cappella-Monumento sull'ex-muro a Berlino (1990-92); l'Edificio Sacro sul Bastione del Sangallo a Roma (1994); il Cimitero di Sansepolcro (1998); la Chiesa dei Francescani a Perugia (1997-2007); il Cimitero di Sesto Fiorentino (1999-2010); il Municipio di Noceto (1999); la Casa della finestra sulle mura di Firenze (1999-2002); il Museo della Madonna del Parto di Piero della Francesca a Monterchi, Arezzo (2000-2010); il Tempio di cremazione di Parma (2006-2009); la Biblioteca dell'area tecnologica per l'Università di Firenze (2006-2009); il Museo storico di San Galgano a Chiusdino, Siena (2010); il restauro e ricostruzione del castello di Novara (2016); la Scuola per l'Europa a Parma (2016); la Chiesa di Gioia Tauro (2008-2017).
È stato invitato alla Biennale Architettura di Venezia nel 1991, 1992 e 1996 e alla Triennale di Milano nel 1993 e 2005. Nel 2003 la casa del Mantegna di Mantova ha presentato una mostra antologica sui suoi progetti e realizzazioni dal 1983 al 2003.
Nello stesso anno la Galleria “lo Spazio” di New York ha organizzato la mostra “Paolo Zermani Architecture in the Italian Landscape”.

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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Paolo Zermani (Medesano -Parma- 1958) Dal 1990 è professore ordinario di Composizione Architettonica presso la facoltà di Architettura di Firenze. Ha insegnato al Master “Costruzione di chiese” presso la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale e alla Syracuse University di New York e Firenze. È stato direttore esecutivo della rivista internazionale di Architettura "Materia" dal 1999 al 2000. È fondatore e coordinatore dei Convegni sulla “Identità dell'architettura italiana” e della “Galleria dell'architettura italiana” di Firenze. Nel 1986 la rivista "Ottagono" gli ha dedicato la copertina del numero monografico sulla nuova architettura italiana. Nel maggio 1991 la rivista giapponese "A+U" (Architecture and Urbanism) ha pubblicato un numero monografico sul suo lavoro. È stato selezionato per il Premio di Architettura Palladio nel 1988 e nel 1989. Nel 2003 ha vinto il Premio Giorgio Vasari per l’architettura. È Accademico di San Luca. Tra le sue opere e progetti: il Teatrino di Varano (1983-85); il Padiglione di Delizia a Varano (1983-86); la Cappella sul mare a Malta (1989); la Cappella-Monumento sull'ex-muro a Berlino (1990-92); l'Edificio Sacro sul Bastione del Sangallo a Roma (1994); il Cimitero di Sansepolcro (1998); la Chiesa dei Francescani a Perugia (1997-2007); il Cimitero di Sesto Fiorentino (1999-2010); il Municipio di Noceto (1999); la Casa della finestra sulle mura di Firenze (1999-2002); il Museo della Madonna del Parto di Piero della Francesca a Monterchi, Arezzo (2000-2010); il Tempio di cremazione di Parma (2006-2009); la Biblioteca dell'area tecnologica per l'Università di Firenze (2006-2009); il Museo storico di San Galgano a Chiusdino, Siena (2010); il restauro e ricostruzione del castello di Novara (2016); la Scuola per l'Europa a Parma (2016); la Chiesa di Gioia Tauro (2008-2017). È stato invitato alla Biennale Architettura di Venezia nel 1991, 1992 e 1996 e alla Triennale di Milano nel 1993 e 2005. Nel 2003 la casa del Mantegna di Mantova ha presentato una mostra antologica sui suoi progetti e realizzazioni dal 1983 al 2003. Nello stesso anno la Galleria “lo Spazio” di New York ha organizzato la mostra “Paolo Zermani Architecture in the Italian Landscape”.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Zermani Paolo 1999 Paolo Zermani: Costruzioni e progetti Mondadori Electa Milano 88-97 Si
Rossi Prodi Fabrizio, Collotti Francesco 2003 Paolo Zermani. Architetture 1983-2003 Diabasis Reggio Emilia 130-143 Si
Zermani Paolo 2004 Il paesaggio dell'architettura Ri-Vista. Ricerche per la progettazione del paesaggio n. 1 14-24 No
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No
2012 AND n. 21 (numero monografico: Paolo Zermani. Disegno e identità) No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Casa Zermani avvolta nella nebbia Casa Zermani avvolta nella nebbia Courtesy Studio Zermani Associati
Esterno della facciata di Casa Zermani Esterno della facciata di Casa Zermani Courtesy Studio Zermani Associati
Particolare della grande apertura circolare in facciata Particolare della grande apertura circolare in facciata Courtesy Studio Zermani Associati

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 24/05/2024

Revisori:

Stefano Setti