Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA DI ABITAZIONE

Scheda Opera

  • Case d’abitazione lato via Trotti
  • Case d’abitazione vista d’angolo
  • Vista esterna, 2019
  • Ortofoto, 2020
  • Comune: Alessandria
  • Denominazione: CASA DI ABITAZIONE
  • Indirizzo: Via Trotti N. 42
  • Data: 1953 - 1953
  • Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
  • Autori principali: Ignazio Gardella
Descrizione

1. Opera originaria

«Nel centro storico non riscontriamo una presenza di Gardella e dello studio paterno paragonabile a quella vista finora. Ci dirigiamo alla “casa d’abitazione” (via Trotti n. 42 angolo via Modena n. 29; progetto del 1953), dove ritroviamo alcuni stilemi tipici del maestro: il klinker color testa di moro abbinato a raso con le cornici stuccate bianche dei marcapiani e delle aperture, la balconata sporgente alla sommità». (Mario Mantelli, L’utopia sulla circonvallazione. Piccolo itinerario per incontrare le architetture di Ignazio Gardella ad Alessandria in Ritratti di architetture, Provincia di Alessandria, Alessandria 1993, p. 26)

«Nel centro storico, in Via Trotti angolo via Modena, troviamo una casa (1953) mai pubblicata che ci riporta alle scelte formali già viste: il rivestimento in klinker testa moro, le fasce bianche delle finestre e dei marcapiani, la balconata sporgente a conclusione superiore dell’edificio». (Marco Casamonti (a cura di), Ignazio Gardella architetto 1905-1999: costruire la modernità, Electa, Milano 2006, p. 109)

«L’edificio, posto nel centro storico della città, si contraddistingue per la soluzione d’angolo risolta con lo spigolo smussato pieno, per il disegno dei prospetti scanditi dall’alternanza tra il klinker e il bianco delle cornici intonacate delle linee marcapiano e, infine, per il forte aggetto del piano attico che funge da coronamento». (Maria Adriana Giusti, Rosa Tamborrino, Guida all’architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006), Allemandi, Torino 2008, p. 88). (Traduzione in inglese)

«[…] Un esempio è la casa d’abitazione tra le vie Trotti e Modena (1953), dove Gardella si misura con il contesto urbano del centro storico di Alessandria. Il progetto riprende la logica del blocco edilizio tradizionale, assumendo per intero le prescrizioni del vecchio Regolamento Edilizio, compreso lo smusso angolare richiesto originariamente per agevolare la svolta delle carrozze. La facciata lineare segue l’andamento della strada ed è rivestita di clinker “testa di moro” (uno dei colori preferiti da Gardella, l’altro è il rosa), solcata da sottili fasce marcapiano bianche che si allacciano alle cornici intonacate delle finestre. Sul profilo semplice della muratura si stagliano i balconi a sbalzo con ringhiera metallica, che ricordano nella loro essenzialità i balconi razionalisti degli anni Venti e Trenta. La cornice aggettante conclude l’edificio rimarcandone il profilo in modo simile a una gronda, ma in realtà serve da balconata per i terrazzi del piano attico. Il motivo della balconata compare frequentemente in questi anni, diventando un vero e proprio stilema dell’architettura gardelliana […]». (Sergio Boidi, Tre generazioni di architetti per una città: i Gardella ad Alessandria, in «ANANKE», n. 56, 2009, pp. 150-163)

2. Consistenza dell’opera al 2019/Stato attuale

L’edificio mantiene la destinazione d’uso originale, presentando un buono stato di conservazione generale, salvo per la parte superiore che presenta un lieve degrado.

(Scheda a cura di Carolina Crozzolin e Guido Pavia, DAD - Politecnico di Torino)


1. Original Work
«[…] Il progetto riprende la logica del blocco edilizio tradizionale, assumendo per intero le prescrizioni del vecchio Regolamento Edilizio, compreso lo smusso angolare richiesto originariamente per agevolare la svolta delle carrozze. La facciata lineare segue l’andamento della strada ed è rivestita di clinker “testa di moro”, solcata da sottili fasce marcapiano bianche che si allacciano alle cornici intonacate delle finestre. Sul profilo semplice della muratura si stagliano i balconi a sbalzo con ringhiera metallica, che ricordano nella loro essenzialità i balconi razionalisti degli anni Venti e Trenta. La cornice aggettante conclude l’edificio rimarcandone il profilo in modo simile a una gronda, ma in realtà serve da balconata per i terrazzi del piano attico. Il motivo della balconata compare frequentemente in questi anni, diventando un vero e proprio stilema dell’architettura gardelliana…».
«[…] The project takes up the logic of the traditional building block, adopting the ordinances of the old Building Code totally, including the chamfered corner originally required to facilitate the turning of the carriages. The linear front follows the road course and is covered with "dark brown" clinker, furrowed by thin and white stringcourses that connect to the plastered frames of the windows. On the simple profile of the masonry, the cantilevered balconies with metal railing stand out, which in their simplicity reffer to the rationalist balconies of the 1920s and 1930s. The projecting cornice concludes the building by remarking its profile in a similar way to an eaves, but really it serves as a balcony for the terraces of the attic floor. The theme of the balcony often recurres in these years, becoming a feature of the Gardellian architecture...» (Sergio Boidi, 2009).

2. Current state in 2019
The building maintains its original intended use, presenting a good state of conservation in general, except for the upper part which has a slight deterioration.

(English version by Alessia Federica Gigliotti, DAD-Politecnico di Torino)

Info
  • Progetto: 1953 -
  • Esecuzione: - 1953
  • Tipologia Specifica: Alloggi
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Residenziale
  • Destinazione attuale: Residenziale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Ignazio Gardella Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=60047 SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: klinker color
  • Coperture: laterizio
  • Serramenti: lignei
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Serramenti: Discreto

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«Nel centro storico non riscontriamo una presenza di Gardella e dello studio paterno paragonabile a quella vista finora. Ci dirigiamo alla “casa d’abitazione” (via Trotti n. 42 angolo via Modena n. 29; progetto del 1953), dove ritroviamo alcuni stilemi tipici del maestro: il klinker color testa di moro abbinato a raso con le cornici stuccate bianche dei marcapiani e delle aperture, la balconata sporgente alla sommità». (Mario Mantelli, L’utopia sulla circonvallazione. Piccolo itinerario per incontrare le architetture di Ignazio Gardella ad Alessandria in Ritratti di architetture, Provincia di Alessandria, Alessandria 1993, p. 26)

«Nel centro storico, in Via Trotti angolo via Modena, troviamo una casa (1953) mai pubblicata che ci riporta alle scelte formali già viste: il rivestimento in klinker testa moro, le fasce bianche delle finestre e dei marcapiani, la balconata sporgente a conclusione superiore dell’edificio». (Marco Casamonti (a cura di), Ignazio Gardella architetto 1905-1999: costruire la modernità, Electa, Milano 2006, p. 109)

«L’edificio, posto nel centro storico della città, si contraddistingue per la soluzione d’angolo risolta con lo spigolo smussato pieno, per il disegno dei prospetti scanditi dall’alternanza tra il klinker e il bianco delle cornici intonacate delle linee marcapiano e, infine, per il forte aggetto del piano attico che funge da coronamento». (Maria Adriana Giusti, Rosa Tamborrino, Guida all’architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006), Allemandi, Torino 2008, p. 88). (Traduzione in inglese)

«[…] Un esempio è la casa d’abitazione tra le vie Trotti e Modena (1953), dove Gardella si misura con il contesto urbano del centro storico di Alessandria. Il progetto riprende la logica del blocco edilizio tradizionale, assumendo per intero le prescrizioni del vecchio Regolamento Edilizio, compreso lo smusso angolare richiesto originariamente per agevolare la svolta delle carrozze. La facciata lineare segue l’andamento della strada ed è rivestita di clinker “testa di moro” (uno dei colori preferiti da Gardella, l’altro è il rosa), solcata da sottili fasce marcapiano bianche che si allacciano alle cornici intonacate delle finestre. Sul profilo semplice della muratura si stagliano i balconi a sbalzo con ringhiera metallica, che ricordano nella loro essenzialità i balconi razionalisti degli anni Venti e Trenta. La cornice aggettante conclude l’edificio rimarcandone il profilo in modo simile a una gronda, ma in realtà serve da balconata per i terrazzi del piano attico. Il motivo della balconata compare frequentemente in questi anni, diventando un vero e proprio stilema dell’architettura gardelliana […]». (Sergio Boidi, Tre generazioni di architetti per una città: i Gardella ad Alessandria, in «ANANKE», n. 56, 2009, pp. 150-163)

2. Consistenza dell’opera al 2019/Stato attuale

L’edificio mantiene la destinazione d’uso originale, presentando un buono stato di conservazione generale, salvo per la parte superiore che presenta un lieve degrado.

(Scheda a cura di Carolina Crozzolin e Guido Pavia, DAD - Politecnico di Torino)


1.	Original Work 
«[…] Il progetto riprende la logica del blocco edilizio tradizionale, assumendo per intero le prescrizioni del vecchio Regolamento Edilizio, compreso lo smusso angolare richiesto originariamente per agevolare la svolta delle carrozze. La facciata lineare segue l’andamento della strada ed è rivestita di clinker “testa di moro”, solcata da sottili fasce marcapiano bianche che si allacciano alle cornici intonacate delle finestre. Sul profilo semplice della muratura si stagliano i balconi a sbalzo con ringhiera metallica, che ricordano nella loro essenzialità i balconi razionalisti degli anni Venti e Trenta. La cornice aggettante conclude l’edificio rimarcandone il profilo in modo simile a una gronda, ma in realtà serve da balconata per i terrazzi del piano attico. Il motivo della balconata compare frequentemente in questi anni, diventando un vero e proprio stilema dell’architettura gardelliana…».  
«[…] The project takes up the logic of the traditional building block, adopting the ordinances of the old Building Code totally, including the chamfered corner originally required to facilitate the turning of the carriages. The linear front follows the road course and is covered with "dark brown" clinker, furrowed by thin and white stringcourses that connect to the plastered frames of the windows. On the simple profile of the masonry, the cantilevered balconies with metal railing stand out, which in their simplicity reffer to the rationalist balconies of the 1920s and 1930s. The projecting cornice concludes the building by remarking its profile in a similar way to an eaves, but really it serves as a balcony for the terraces of the attic floor. The theme of the balcony often recurres in these years, becoming a feature of the Gardellian architecture...» (Sergio Boidi, 2009).

2.	Current state in 2019
The building maintains its original intended use, presenting a good state of conservation in general, except for the upper part which has a slight deterioration.

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1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Mantelli Mario 1993 L’utopia sulla circonvallazione. Piccolo itinerario per incontrare le architetture di Ignazio Gardella ad Alessandria in Ritratti di architetture, Provincia di Alessandria Alessandria 26 No
Olmo Carlo , Scalvini Maria Luisa (a cura di) 2003-2004 Dizionario dell’architettura del XX secolo Istituto dell’enciclopedia italiana Treccani Roma 836-841 No
Casamonti Marco (a cura di) 2006 Ignazio Gardella architetto 1905-1999: costruire la modernità Electa Milano 109 No
Giusti Maria Adriana, Tamborrino Rosa 2008 Guida all’architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006) Allemandi Torino 88 No
Boidi Sergio 2009 Tre generazioni di architetti per una città: i Gardella ad Alessandria, in «’ANANKE», n. 56, 2009 150-163 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Case d’abitazione lato via Trotti Case d’abitazione lato via Trotti Tratto da – Casamonti, Electa 2006.
Case d’abitazione vista d’angolo Case d’abitazione vista d’angolo Tratto da – Casamonti, Electa 2006.
Vista esterna, 2019 Vista esterna, 2019 Carolina Crozzolin - 2019
Ortofoto, 2020 Ortofoto, 2020 Google maps 2020

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Dizionario biografico degli Italiani - Ignazio Gardella Visualizza
Enciclopedia Treccani - Ignazio Gardella Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Ignazio Gardella Visualizza
Archivio Storico Fondazione Fiera Milano - Ignazio Gardella Visualizza
Sistema Museale dell’Università di Parma - Ignazio Gardella Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il Piemonte
Titolare della ricerca: Politecnico Torino Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Maria Adriana Giusti, Gentucca Canella (DAD)


Scheda redatta da Carolina Crozzolin e Guido Pavia
creata il 31/12/2004
ultima modifica il 22/03/2024

Revisori:

Mezzino Davide 2021