Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PADIGLIONE DEL GIAPPONE

Scheda Opera

  • vista facciata esterna
  • sezione
  • vista interna
  • Comune: Venezia
  • Località: Castello
  • Denominazione: PADIGLIONE DEL GIAPPONE
  • Indirizzo: Giardini della Biennale
  • Data: 1955 - 1956
  • Tipologia: Padiglioni espositivi
  • Autori principali: Takamasa Yoshizaka
Descrizione

Il padiglione giapponese, costruito nel 1956 su progetto di Takamasa Yoshizaka nell'area dei giardini di Castello alla Biennale di Venezia, è stato precursore dell'architettura modernista giapponese del dopoguerra con un ruolo importante nella divulgazione di architettura e arte giapponese nel mondo. Il padiglione, a pianta quadrata, è costruito su un pendio ed è sorretto da setti in cemento armato. Vi si accede tramite un ponte sospeso su di una vasca d'acqua. L'unico ambiente che lo compone è illuminato dall'alto.

Non è mai stata costruita la vela in calcestruzzo da porsi a protezione dell’area antistante l’ingresso al padiglione.
Il giardino orientale (solo in parte realizzato) si è andato via via deteriorando, non è utilizzato lo spazio sottostante l’edificio, privato di luce con la chiusura del “pozzo” nella sala sovrastante.
http://mapserver.iuav.it/website/darcven/schede/VEBI007.pdf

Info
  • Progetto: 1955 - 1955
  • Esecuzione: 1955 - 1956
  • Committente: Governo giapponese
  • Proprietà: Nessuna opzione
  • Destinazione originaria: museale
  • Destinazione attuale: museale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Takamasa Yoshizaka Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: setti di cemento armato su pilotis
  • Materiale di facciata: intonaco, vetro e cemento a vista
  • Coperture: piana in laterocemento
  • Serramenti: legno
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
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Non è mai stata costruita la vela in calcestruzzo da porsi a protezione dell’area antistante l’ingresso al padiglione.
Il giardino orientale (solo in parte realizzato) si è andato via via deteriorando, non è utilizzato lo spazio sottostante l’edificio, privato di luce con la chiusura del “pozzo” nella sala sovrastante.
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L'intervento di restauro ha recuperato l'originario impianto degli anni ‘50 attraverso:
- l'eliminazione degli elementi di disturbo alle viste prospettiche principali con lo spostamento e realizzazione di una nuova rampa d'accesso disabili sul lato del lotto più nascosto;
- il ripristino delle condizioni di luce originarie all'interno della sala espositiva, con la realizzazione di una leggera struttura di policarbonato trasparente a falda, lievemente inclinata ed arretrata rispetto alla linea del profilo del tetto e quindi non visibile;
- la ricollocazione degli elementi lapidei del parapetto in pietra all'ingresso ed i colori originari dei rivestimenti;
- il recupero giardino in stile giapponese coperto dalla temporanea rampa disabili del 2002;
- l'adeguamento e l'arredo dei locali di servizio;
- l'allestimento di pannellature perimetrali interne per l'adattamento sala alle rinnovate esposizioni annuali;
- la revisione del paramento esterno , dell'intonaco e ritinteggiatura.



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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

I frequenti rifacimenti effettuati hanno causato diverse deviazioni dalla sua progettazione iniziale. Su richiesta della Fondazione Ishibashi, nel 2014, Toyo Ito è stato coinvolto nella ristrutturazione del padiglione per riportare al ripristino del disegno originale di Yoshizaka nella misura più coerente possibile. I lavori hanno permesso di recuperare l’aspetto originale del padiglione, in particolar modo per il restauro del giardino e l’introduzione di luce naturale dal tetto. L'intervento di restauro ha recuperato l'originario impianto degli anni ‘50 attraverso: - l'eliminazione degli elementi di disturbo alle viste prospettiche principali con lo spostamento e realizzazione di una nuova rampa d'accesso disabili sul lato del lotto più nascosto; - il ripristino delle condizioni di luce originarie all'interno della sala espositiva, con la realizzazione di una leggera struttura di policarbonato trasparente a falda, lievemente inclinata ed arretrata rispetto alla linea del profilo del tetto e quindi non visibile; - la ricollocazione degli elementi lapidei del parapetto in pietra all'ingresso ed i colori originari dei rivestimenti; - il recupero giardino in stile giapponese coperto dalla temporanea rampa disabili del 2002; - l'adeguamento e l'arredo dei locali di servizio; - l'allestimento di pannellature perimetrali interne per l'adattamento sala alle rinnovate esposizioni annuali; - la revisione del paramento esterno , dell'intonaco e ritinteggiatura.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1956 Il padiglione del Giappone alla Biennale Domus n. 322 6-8 Si
Yoshizaka Kenkyushitsu Mido 1959 Ken Chiku Gaku Tai Kei Tokyo 11-89 No
Ventimiglia Dario 1996 La Biennale di Venezia: le esposizioni internazionali d'arte, 1895-1995 : artisti, mostre, partecipazioni nazionali, premi La Biennale di Venezia Venezia 117 No
Mulazzani Marco 2004 I padiglioni della Biennale di Venezia Electa Milano 100-103 No
Di Martino Enzo 2005 The history of the Venice Biennale: 1895- 2005 : visual arts, architecture, cinema, dance, music, theatre Papiro Arte Venezia No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
La Biennale di Venezia. Fondo storico Takamasa Yoshizaka Archivio Storico Arti Contemporanee ASAC Padiglione del Giappone

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
vista facciata esterna vista facciata esterna
sezione sezione
vista interna vista interna

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: IUAV Venezia - Dipartimento di Storia dell'Architettura
Responsabile scientifico: Francesco Dal Co


Scheda redatta da Roberta Martinis, Matteo D'Ambros, Luka Skansi
creata il 31/12/2015
ultima modifica il 22/01/2025

Revisori:

Menzietti Giulia 2021