Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

SEDE DELL’ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI

Scheda Opera

  • Vista d’angolo della facciata e del prospetto Sud
  • Vista prospettica della facciata
  • Dettaglio della facciata
  • Vista dell'ingresso
  • Vista dell'ingresso
  • Vista della sala assemblee
  • Comune: Bologna
  • Denominazione: SEDE DELL’ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI
  • Indirizzo: Via San Domenico N. 4
  • Data: - 1964
  • Tipologia: Edifici per uffici
  • Autori principali: Enzo Zacchiroli
Descrizione

La sede dell’Associazione Industriali sorge in un contesto urbano di grande ricchezza architettonica, nelle vicinanze dell’antica chiesa dei Gesuiti, ora aula magna dell’Università, quasi in continuità con l’abside di San Domenico, su cui Zacchiroli interviene vent’anni dopo con la sistemazione della piazzetta antistante.
La richiesta di realizzare un fabbricato per uffici dal valore fortemente rappresentativo è risolta dal progettista portando a maturazione l’esperienza della Johns Hopkins University, attraverso un salto di scala in cui si ritrovano alcuni principi compositivi e lessicali. L’edificio è composto da due blocchi di diversa altezza giustapposti secondo regole funzionali.
Il corpo a nord si sviluppa su tre piani, mentre il corpo a sud presenta, in aggiunta, un piano attico e un soprastante vano tecnico. Quest’ultimo viene nascosto alla vista perché arretrato dal filo dell’edificio. Lo spazio è organizzato intorno ad un grande atrio porticato posto al piano terra che distribuisce l’accesso alla grande sala per le assemblee, da cui si dipartono i blocchi di collegamento ai piani superiori.
I prospetti sono tutti costituiti da paramenti in mattoni la cui continuità viene esaltata dal gioco di aperture in legno di diverse dimensioni. La metrica della facciata alterna una scansione di fasce piene in mattoni e di finestre a nastro, attorniate da lesene di rame che risvoltano in fasce orizzontali marcapiano, accentuando il carattere figurativo di questi elementi lineari che bordano il perimetro delle superficie. È ancora il rame a evidenziare con la sua colorazione brunita, i pilastri del porticato d’ingresso al piano terra e i coronamenti del corpo centrale e dell’attico superiore, dichiarando in maniera evidente come alla dialettica tra questi tre materiali, legno, rame, mattone, sia affidata l’immagine complessiva dell’edificio.
(Matteo Sintini, Margherita Merendino)

Info
  • Progetto: -
  • Esecuzione: 1960 - 1964
  • Committente: Industrialsede s.p.a.
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: sede dell’Associazione Industriali
  • Destinazione attuale: sede di Unindustria Bologna
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Enzo Zacchiroli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://www.zacchiroli-architetti.it/chi-siamo/ SI
  • Strutture: struttura intelaiata di calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: laterizio, rame, legno, vetro
  • Coperture: latero-cemento
  • Serramenti: legno, vetro
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

													Array
(
    [id_opera] => 1435
    [codice] => BO 28
    [denominazione] => SEDE DELL’ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI
    [regione] => Emilia Romagna
    [provincia] => Bologna
    [comune] => Bologna
    [localita] => 
    [indirizzo] => Via San Domenico N. 4
    [id_categoria] => 1
    [id_tipologia] => 25
    [tipologia_specifica] => 
    [anno_inizio_progetto] => 
    [anno_fine_progetto] => 
    [anno_inizio_esecuzione] => 1960
    [anno_fine_esecuzione] => 1964
    [classificazione] => 
    [id_livello_scheda] => 1
    [codice_iccd] => 
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => La sede dell’Associazione Industriali sorge in un contesto urbano di grande ricchezza architettonica, nelle vicinanze dell’antica chiesa dei Gesuiti, ora aula magna dell’Università, quasi in continuità con l’abside di San Domenico, su cui Zacchiroli interviene vent’anni dopo con la sistemazione della piazzetta antistante. 
La richiesta di realizzare un fabbricato per uffici dal valore fortemente rappresentativo è risolta dal progettista portando a maturazione l’esperienza della Johns Hopkins University, attraverso un salto di scala in cui si ritrovano alcuni principi compositivi e lessicali. L’edificio è composto da due blocchi di diversa altezza giustapposti secondo regole funzionali.
Il corpo a nord si sviluppa su tre piani, mentre il corpo a sud presenta, in aggiunta, un piano attico e un soprastante vano tecnico. Quest’ultimo viene nascosto alla vista perché arretrato dal filo dell’edificio. Lo spazio è organizzato intorno ad un grande atrio porticato posto al piano terra che distribuisce l’accesso alla grande sala per le assemblee, da cui si dipartono i blocchi di collegamento ai piani superiori.
I prospetti sono tutti costituiti da paramenti in mattoni la cui continuità viene esaltata dal gioco di aperture in legno di diverse dimensioni. La metrica della facciata alterna una scansione di fasce piene in mattoni e di finestre a nastro, attorniate da lesene di rame che risvoltano in fasce orizzontali marcapiano, accentuando il carattere figurativo di questi elementi lineari che bordano il perimetro delle superficie. È  ancora il rame a evidenziare con la sua colorazione brunita, i pilastri del porticato d’ingresso al piano terra e i coronamenti del corpo centrale e dell’attico superiore, dichiarando in maniera evidente come alla dialettica tra questi tre materiali, legno, rame, mattone, sia affidata l’immagine complessiva dell’edificio.
(Matteo Sintini, Margherita Merendino)

    [committente] => Industrialsede s.p.a.
    [foglio_catastale] => 202
    [particella] => 
    [strutture] => struttura intelaiata di calcestruzzo armato
    [id_stato_struttura] => 1
    [materiale_facciata] => laterizio, rame, legno, vetro
    [id_stato_facciata] => 1
    [coperture] => latero-cemento
    [id_stato_coperture] => 1
    [serramenti] => legno, vetro
    [id_stato_serramenti] => 1
    [destinazione_originaria] => sede dell’Associazione Industriali
    [destinazione_attuale] => sede di Unindustria Bologna
    [trasformazioni] => 
    [id_tipo_proprieta] => 6
    [specifiche_proprieta] => 
    [id_tipo_provvedimento] => 1
    [data_provvedimento] => 
    [riferimento_normativo] => 
    [altri_provvedimenti] => 
    [vincolo] => 0
    [note] => Enzo Zacchiroli (Bologna 1919-2010)
Nel 1951 si laurea in architettura all’Università degli Studi di Firenze e dal 1951 al 1956, svolge l’attività didattica come assistente di Composizione Architettonica nella stessa facoltà. Dal 1956 al 1958 lavora nell’ufficio del Piano regolatore della città di Bologna. A partire dal 1958 apre uno studio professionale in questa città e inizia l’attività di libero professionista. Fondamentali si rivelano per lui e per la formazione del suo fare architettura: il lungo apprendistato negli studi professionali bolognesi, che diviene il sostrato della sua preparazione professionale, gli studi universitari e, infine, la «scoperta» di quelli che divengono i suoi maestri: Hans Scharoun, Alvar Aalto e Ernst Gisel. Questi progettisti influenzano notevolmente il suo pensiero e, di conseguenza, anche la sua produzione architettonica. Negli anni 1961, 1964, 1969 riceve i premi regionali IN/ARCH per opere realizzate. Nel 1982 all’Architetto viene assegnato il “Premio Bacchelli” di Italia Nostra per la “qualità delle realizzazioni architettoniche moderne nell’ambiente urbano”. Negli anni 1989 e 1990 è allestita la mostra personale dal titolo “Enzo Zacchiroli Architetto – Progetti e opere” all’Istituto Nazionale di Architettura di Roma, a Palazzo d’Accursio di Bologna e, nel 1992, a Firenze presso la sede dell’Accademia delle Arti e del Disegno. 


    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 44.489062
    [longitude] => 11.346543
    [score] => 3
    [id_user] => 0
    [status] => 1
    [date_add] => 2013-12-31 00:00:00
    [date_upd] => 2024-06-10 15:24:02
    [categoria] => A. Opera di eccellenza
    [tipologia] => Edifici per uffici
    [proprieta] => Proprietà privata
    [cat_autori] => Enzo Zacchiroli
    [id_regione] => 16
)
1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 202
  • Particella: -

Note

Enzo Zacchiroli (Bologna 1919-2010) Nel 1951 si laurea in architettura all’Università degli Studi di Firenze e dal 1951 al 1956, svolge l’attività didattica come assistente di Composizione Architettonica nella stessa facoltà. Dal 1956 al 1958 lavora nell’ufficio del Piano regolatore della città di Bologna. A partire dal 1958 apre uno studio professionale in questa città e inizia l’attività di libero professionista. Fondamentali si rivelano per lui e per la formazione del suo fare architettura: il lungo apprendistato negli studi professionali bolognesi, che diviene il sostrato della sua preparazione professionale, gli studi universitari e, infine, la «scoperta» di quelli che divengono i suoi maestri: Hans Scharoun, Alvar Aalto e Ernst Gisel. Questi progettisti influenzano notevolmente il suo pensiero e, di conseguenza, anche la sua produzione architettonica. Negli anni 1961, 1964, 1969 riceve i premi regionali IN/ARCH per opere realizzate. Nel 1982 all’Architetto viene assegnato il “Premio Bacchelli” di Italia Nostra per la “qualità delle realizzazioni architettoniche moderne nell’ambiente urbano”. Negli anni 1989 e 1990 è allestita la mostra personale dal titolo “Enzo Zacchiroli Architetto – Progetti e opere” all’Istituto Nazionale di Architettura di Roma, a Palazzo d’Accursio di Bologna e, nel 1992, a Firenze presso la sede dell’Accademia delle Arti e del Disegno.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Koenig Giovanni Klaus 1965 La sede dell’associazione industriali di Bologna L’Architettura. Cronache e storia n. 114 788-795 Si
1976 L'industria a Bologna Associazione degli Industriali della Provincia di Bologna Bologna 149-150 No
Koenig Giovanni Klaus 1980 Enzo Zacchiroli: il mestiere full-time Dedalo libri Bari 28 Si
Bernabei Giancarlo, Gresleri Giuliano, Zagnoni Stefano 1984 Bologna moderna. 1860-1980 Pàtron Bologna 198-199 Si
Brunetti Fabrizio 1986 L'architettura di Enzo Zacchiroli Parametro n. 144 12-21 No
Brunetti Fabrizio, Milani Paolo 1989 Enzo Zacchiroli Alinea Firenze No
Signorini Sergio 2000 Enzo Zacchiroli: forma e spazio Electa Milano 173 Si
2004 Bologna. Guida di architettura Allemandi Torino 217 No
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista d’angolo della facciata e del prospetto Sud Vista d’angolo della facciata e del prospetto Sud R. Vlahov. Courtesy IBC
Vista prospettica della facciata Vista prospettica della facciata R. Vlahov. Courtesy IBC
Dettaglio della facciata Dettaglio della facciata Studio De Paoli Milano. Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista dell'ingresso Vista dell'ingresso Studio De Paoli Milano. Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista dell'ingresso Vista dell'ingresso Studio De Paoli Milano. Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista della sala assemblee Vista della sala assemblee Studio De Paoli Milano. Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini, Margherita Merendino
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 10/06/2024

Revisori:

Stefano Setti