Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

ASILO E CONSULTORIO PEDIATRICO

Scheda Opera

  • Vista del cortile interno
  • Vista del cortile interno
  • Vista esterna
  • Vista dell'ingresso
  • Vista esterna
  • Vista esterna
  • Vista esterna
  • Vista interna
  • Comune: Bologna
  • Località: Reno
  • Denominazione: ASILO E CONSULTORIO PEDIATRICO
  • Indirizzo: Via Gastone Sozzi
  • Data: 1965 - 1970
  • Tipologia: Scuole
  • Autori principali: Enzo Zacchiroli
Descrizione

La struttura ospita un asilo nido per dodici bambini con età inferiore ad un anno e cinquanta fino a tre anni. La pianta a forma di C è organizzata intorno ad un cortile interno, significativamente denominato “soggiorno” all’aperto, su cui affaccia, mediante un’ampia parete vetrata, principalmente la sala interna destinata al soggiorno, protetta dalla strada.
L’ingresso si trova in corrispondenza dello spigolo a sud coperto da un portico e da accesso, mediante due porte indipendenti, all’asilo, a cui si accede attraversando una zona filtro adibita a spogliatoio e all’ambulatorio, che occupa l’ala est dell’edificio affiancando il locale destinato ai lattanti, fatto questo che determina l’allargamento della pianta su questo lato.
L’edificio come detto si presenta esternamente introverso, le aperture che illuminano gli uffici, il guardaroba e altri locali di servizio posti sul fronte strada, intagliano il prospetto con una finestra a nastro a ridosso del solaio di copertura. A questa è delegata l’immagine complessiva dell’edificio affidata al rivestimento in lastre metalliche del tetto ad una falda, da cui emergono i lucernai, che rimanda a forme domestiche e familiari. L’asilo concretizza, insieme a molti altri esempi, le ricerche di quegli anni condotte dall’amministrazione pubblica bolognese sui luoghi destinati alla didattica e all’insegnamento, costituendo uno di modelli di riferimento.
(Matteo Sintini)

Info
  • Progetto: 1965 -
  • Esecuzione: 1967 - 1970
  • Committente: Comune di Casalecchio di Reno
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Asilo nido e consultorio
  • Destinazione attuale: Nido d’infanzia privato
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Bruno Nanni Collaboratore Progetto NO
Corrado Scagliarini Collaboratore Progetto NO
Enzo Zacchiroli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://www.zacchiroli-architetti.it/chi-siamo/ SI
  • Strutture: cemento
  • Materiale di facciata: intonaco
  • Coperture: strutture in cemento, rivestimento metallico
  • Serramenti: metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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L’ingresso si trova in corrispondenza dello spigolo a sud coperto da un portico e da accesso, mediante due porte indipendenti, all’asilo, a cui si accede attraversando una zona filtro adibita a spogliatoio e all’ambulatorio, che occupa l’ala est dell’edificio affiancando il locale destinato ai lattanti, fatto questo che determina l’allargamento della pianta su questo lato.
L’edificio come detto si presenta esternamente introverso, le aperture che illuminano gli uffici, il guardaroba e altri locali di servizio posti sul fronte strada, intagliano il prospetto con una finestra a nastro a ridosso del solaio di copertura. A questa è delegata l’immagine complessiva dell’edificio affidata al rivestimento in lastre metalliche del tetto ad una falda, da cui emergono i lucernai, che rimanda a forme domestiche e familiari. L’asilo concretizza, insieme a molti altri esempi, le ricerche di quegli anni condotte dall’amministrazione pubblica bolognese sui luoghi destinati alla didattica e all’insegnamento, costituendo uno di modelli di riferimento. 
(Matteo Sintini)

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Nel 1951 si laurea in architettura all’Università degli Studi di Firenze e dal 1951 al 1956, svolge attività didattica come assistente di Composizione Architettonica nella stessa facoltà. Dal 1956 al 1958 lavora nell’ufficio del Piano Regolatore della città di Bologna. In questa città, a partire dal 1958, apre uno studio professionale e inizia l’attività di libero professionista. Fondamentali si rivelano per lui e per la formazione del suo fare architettura: il lungo apprendistato negli studi professionali bolognesi, che diviene il sostrato della sua preparazione professionale, gli studi universitari e, infine, la "scoperta" di quelli che divengono i suoi maestri: Hans Scharoun, Alvar Aalto e Ernst Gisel. Questi progettisti influenzano notevolmente il suo pensiero e, di conseguenza, anche la sua produzione architettonica. Negli anni 1961, 1964, 1969 riceve i premi regionali In/Arch per le opere realizzate. Nel 1982 all’Architetto viene assegnato il “Premio Bacchelli” di Italia Nostra per la “qualità delle realizzazioni architettoniche moderne nell’ambiente urbano”. Negli anni 1989 e 1990 è allestita la mostra personale dal titolo “Enzo Zacchiroli Architetto – Progetti e opere” all’Istituto Nazionale di Architettura di Roma, al Palazzo d’Accursio di Bologna e, nel 1992, a Firenze presso la sede dell’Accademia delle Arti e del Disegno. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 23
  • Particella: 754

Note

Enzo Zacchiroli (Bologna 1919-2010) Nel 1951 si laurea in architettura all’Università degli Studi di Firenze e dal 1951 al 1956, svolge attività didattica come assistente di Composizione Architettonica nella stessa facoltà. Dal 1956 al 1958 lavora nell’ufficio del Piano Regolatore della città di Bologna. In questa città, a partire dal 1958, apre uno studio professionale e inizia l’attività di libero professionista. Fondamentali si rivelano per lui e per la formazione del suo fare architettura: il lungo apprendistato negli studi professionali bolognesi, che diviene il sostrato della sua preparazione professionale, gli studi universitari e, infine, la "scoperta" di quelli che divengono i suoi maestri: Hans Scharoun, Alvar Aalto e Ernst Gisel. Questi progettisti influenzano notevolmente il suo pensiero e, di conseguenza, anche la sua produzione architettonica. Negli anni 1961, 1964, 1969 riceve i premi regionali In/Arch per le opere realizzate. Nel 1982 all’Architetto viene assegnato il “Premio Bacchelli” di Italia Nostra per la “qualità delle realizzazioni architettoniche moderne nell’ambiente urbano”. Negli anni 1989 e 1990 è allestita la mostra personale dal titolo “Enzo Zacchiroli Architetto – Progetti e opere” all’Istituto Nazionale di Architettura di Roma, al Palazzo d’Accursio di Bologna e, nel 1992, a Firenze presso la sede dell’Accademia delle Arti e del Disegno.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Pedio Renato 1969 Due conferme di Enzo Zacchiroli. 2. Asilo nido a Casalecchio di Reno L’Architettura. Cronache e storia n.162 850-861 Si
Koenig Giovanni Klaus 1980 Enzo Zacchiroli: il mestiere full time Dedalo libri Bari No
Brunetti Fabrizio (a cura di) 1989 Enzo Zacchiroli. Opere d'architettura Alinea Firenze No
Signorini Sergio 2000 Enzo Zacchiroli: forma e spazio Electa Milano No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista del cortile interno Vista del cortile interno Camera Bologna. Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista del cortile interno Vista del cortile interno Camera Bologna. Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista esterna Vista esterna Camera Bologna. Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista dell'ingresso Vista dell'ingresso Camera Bologna. Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista esterna Vista esterna Camera Bologna. Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista esterna Vista esterna Camera Bologna. Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista esterna Vista esterna Camera Bologna. Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista interna Vista interna Camera Bologna. Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 27/02/2025

Revisori:

Stefano Setti