Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CINEMA OLYMPIA

Scheda Opera

  • Prospetto principale
  • Vista della sala interna
  • Vista dell’atrio di ingresso con le decorazioni di Luciano Giberti
  • Vista del fronte principale
  • Vista del fronte principale
  • Comune: Modena
  • Denominazione: CINEMA OLYMPIA
  • Indirizzo: Via Giuseppe Malmusi N. 52
  • Data: - 1956
  • Tipologia: Edifici per lo spettacolo
  • Autori principali: Vinicio Vecchi
Descrizione

"Dopo aver collaborato con Mario Pucci già nel 1946 per la costruzione del Cinema Astra e dopo essersi cimentato nel 1948 con la progettazione del Cinema Estivo, Vecchi riceve nel 1954 l’incarico per la ricostruzione del cinema Olympia in via Malmusi. Nonostante gran parte del progetto e del cantiere sia seguito dal solo Vecchi, ancora per questa volta l’ideazione generale è svolta in collaborazione con Pucci. Nell’Olympia asciuttezza di linguaggio e sobrietà formale sono ancora sintomo dell’influenza del castigato vocabolario razionalista mediato da Pucci. È istruttivo in tal senso il confronto con il Principe di pochi anni successivo, caratterizzato da un lirismo indotto dallo stemperarsi del 'dogma modernista' sul finire degli anni cinquanta.
La facciata dell’Olympia, frutto della ristrutturazione di una sala preesistente di cui viene conservato unicamente lo scheletro strutturale, è tuttavia uno dei risultati più raffinati di questi anni. Il cinema mostra su strada il fianco della sala e il trattamento delle superfici esplicita graficamente l’andamento dell’articolazione interna: un basamento a mosaico dove si aprono le uscite di sicurezza, una parete cieca in sottili listelli di botticino la cui curvatura riprende l’andamento a guscio del volume interno, un coronamento costituito da sottili voltine spezzate, che rincorrendosi richiamano i pannelli acustici che costituiscono il controsoffitto della sala. All’interno l’estrema attenzione al dettaglio è testimoniata dallo studio attento di ogni elemento: pilastri lisciati, pareti dai diversi rivestimenti a sottolineare i percorsi, infissi e maniglie, sino al pregevole e sperimentale controsoffitto dell’atrio, la cui superficie riflettente è punteggiata da una serie di turaccioli di sughero che ne accentuano la suggestiva resa luminosa. Anche se non esistono testimonianze in tal senso non è del tutto improbabile che Vecchi fosse rimasto suggestionato dal soffitto di Lucio Fontana nella sala proiezioni del padiglione Breda di Luciano Baldessari, approntato nel 1953 per la Fiera Campionaria di Milano. Tanto più che lo stesso padiglione si trova pubblicato nel volume Architetture per lo spettacolo di Roberto Aloi, la cui prima edizione è precedente alla costruzione del cinema modenese. Inoltre, negli stessi anni, Fontana esegue anche il soffitto del Piccolo Teatro di Milano in via Rovello, altro celebre esempio di 'complesso spaziale luminoso'. Ancora una volta l’apporto di Luciano Giberti (fra gli altri suoi contributi, occorre citare il raffinato fregio decorato del cinema Splendor o i pannelli per l’atrio del Principe, opere entrambe del 196), storico collaboratore dello studio Vecchi, contribuisce al carattere degli spazi. A lui si deve infatti la raffinata pannellatura che decora l’atrio, con motivi figurativi tratti dalla storia del cinema.

(Federico Ferrari in Mazzeri, Bulgarelli 2013)

Info
  • Progetto: -
  • Esecuzione: 1954 - 1956
  • Committente: Società Anonima Olimpia – Cinema Principe
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: sala cinematografica
  • Destinazione attuale: In stato di abbandono
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Luciano Giberti Artista Esecuzione NO
Mario Pucci Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://bbcc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=256932&force=1 NO
Vinicio Vecchi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=93129 SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco, ceramica, legno
  • Coperture: solette in cemento armato
  • Serramenti: lignei
  • Stato Strutture: Mediocre
  • Stato Materiale di facciata: Cattivo
  • Stato Coperture: Mediocre
  • Stato Serramenti: Mediocre

													Array
(
    [id_opera] => 1493
    [codice] => MO 09
    [denominazione] => CINEMA OLYMPIA
    [regione] => Emilia Romagna
    [provincia] => Modena
    [comune] => Modena
    [localita] => 
    [indirizzo] => Via Giuseppe Malmusi N. 52
    [id_categoria] => 1
    [id_tipologia] => 13
    [tipologia_specifica] => 
    [anno_inizio_progetto] => 
    [anno_fine_progetto] => 
    [anno_inizio_esecuzione] => 1954
    [anno_fine_esecuzione] => 1956
    [classificazione] => 
    [id_livello_scheda] => 1
    [codice_iccd] => 
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => "Dopo aver collaborato con Mario Pucci già nel 1946 per la costruzione del Cinema Astra e dopo essersi cimentato nel 1948 con la progettazione del Cinema Estivo, Vecchi riceve nel 1954 l’incarico per la ricostruzione del cinema Olympia in via Malmusi. Nonostante gran parte del progetto e del cantiere sia seguito dal solo Vecchi, ancora per questa volta l’ideazione generale  è svolta in collaborazione con Pucci. Nell’Olympia asciuttezza di linguaggio e sobrietà formale sono  ancora sintomo dell’influenza del castigato vocabolario razionalista mediato da Pucci. È istruttivo in tal senso il confronto con il Principe di pochi anni successivo,  caratterizzato da un lirismo indotto dallo stemperarsi del 'dogma modernista' sul finire degli anni cinquanta.
La facciata dell’Olympia, frutto della ristrutturazione di una sala preesistente di cui viene conservato unicamente lo scheletro strutturale, è tuttavia uno dei risultati più raffinati di questi anni. Il cinema mostra su strada il fianco della sala e il trattamento delle superfici esplicita graficamente l’andamento dell’articolazione interna: un basamento a mosaico dove si aprono le uscite di sicurezza, una parete cieca in sottili listelli di botticino la cui curvatura riprende l’andamento a guscio del volume interno, un coronamento costituito da sottili voltine spezzate, che rincorrendosi richiamano i pannelli acustici che costituiscono il controsoffitto della sala. All’interno l’estrema attenzione al dettaglio è testimoniata dallo studio attento di ogni elemento: pilastri lisciati, pareti dai diversi rivestimenti a sottolineare i percorsi, infissi e maniglie, sino al pregevole e sperimentale controsoffitto dell’atrio, la cui superficie riflettente è punteggiata da una serie di turaccioli di sughero che ne accentuano la suggestiva resa luminosa. Anche se non esistono testimonianze in tal senso non è del tutto improbabile che Vecchi fosse rimasto suggestionato dal soffitto di Lucio Fontana nella sala proiezioni del padiglione Breda di Luciano Baldessari, approntato nel 1953 per la Fiera Campionaria di Milano. Tanto più che lo stesso padiglione si trova pubblicato nel volume Architetture per lo spettacolo di Roberto Aloi, la cui prima edizione è precedente alla costruzione del cinema modenese. Inoltre, negli stessi anni, Fontana esegue anche il soffitto del Piccolo Teatro di Milano in via Rovello, altro celebre esempio di 'complesso spaziale luminoso'. Ancora una volta l’apporto di Luciano Giberti (fra gli altri suoi contributi, occorre citare il raffinato fregio decorato del cinema Splendor o i pannelli per l’atrio del Principe, opere entrambe del 196), storico collaboratore dello studio Vecchi, contribuisce al carattere degli spazi. A lui si deve infatti la raffinata pannellatura che decora l’atrio, con motivi figurativi tratti dalla storia del cinema.

(Federico Ferrari in Mazzeri, Bulgarelli 2013) 

    [committente] => Società Anonima Olimpia – Cinema Principe
    [foglio_catastale] => 144
    [particella] => 
    [strutture] => cemento armato
    [id_stato_struttura] => 4
    [materiale_facciata] => intonaco, ceramica, legno
    [id_stato_facciata] => 5
    [coperture] => solette in cemento armato
    [id_stato_coperture] => 4
    [serramenti] => lignei
    [id_stato_serramenti] => 4
    [destinazione_originaria] => sala cinematografica
    [destinazione_attuale] => In stato di abbandono
    [trasformazioni] => 
    [id_tipo_proprieta] => 6
    [specifiche_proprieta] => 
    [id_tipo_provvedimento] => 1
    [data_provvedimento] => 
    [riferimento_normativo] => Legge 22 aprile 1941, n. 633 art. 20 
    [altri_provvedimenti] => D.D.G. 31/03/2006
    [vincolo] => 2
    [note] => Mario Pucci (Modena 1902-1979) 
Laureato in ingegneria a Bologna, si diploma in architettura a Roma nel 1928. Dal 1934 al 1949 collabora con Piero Bottoni a Milano e opera a Modena.
Attivo nella Resistenza e membro del CLN architetti dal 1943, è senatore per il PCI dal 1948 al 1957. Nel 1947 diventa assessore ai lavori pubblici del Comune di Modena, incarico che mantiene fino al 1964, redigendo il Piano di ricostruzione (1947) e il Piano regolatore (1958). È autore di gran parte degli edifici pubblici della ricostruzione postbellica modenese, nonché di molti edifici privati, in parte in collaborazione con Vinicio Vecchi. 

Vinicio Vecchi (Modena 1923-2007) 
Diplomato al Regio Istituto d’Arte di Modena, dopo essersi iscritto alla Scuola di Architettura di Roma si laurea al Politecnico di Milano nel 1952. Collabora attivamente con Mario Pucci nella realizzazione di importanti opere pubbliche. Progetta autonomamente, a partire dagli anni Cinquanta, un vastissimo numero di opere, fra cui edifici residenziali, industriali (per committenti privati) ed edifici pubblici. Per il numero dei progetti e per la qualità, Vecchi diventa architetto di riferimento per le sale cinematografiche in varie regioni italiane e all’estero, oltre che nella sua città.

    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 44.641440
    [longitude] => 10.933292
    [score] => 3
    [id_user] => 0
    [status] => 1
    [date_add] => 2013-12-31 00:00:00
    [date_upd] => 2024-06-05 12:44:21
    [categoria] => A. Opera di eccellenza
    [tipologia] => Edifici per lo spettacolo
    [proprieta] => Proprietà privata
    [cat_autori] => Vinicio Vecchi
    [id_regione] => 16
)
1
												
  • Vincolo: Riconosciuta
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo: Legge 22 aprile 1941, n. 633 art. 20
  • Altri Provvedimenti: D.D.G. 31/03/2006
  • Foglio Catastale: 144
  • Particella: -
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Interna (atrio) Mosaico - Luciano Giberti Mosaico Mediocre


Note

Mario Pucci (Modena 1902-1979) Laureato in ingegneria a Bologna, si diploma in architettura a Roma nel 1928. Dal 1934 al 1949 collabora con Piero Bottoni a Milano e opera a Modena. Attivo nella Resistenza e membro del CLN architetti dal 1943, è senatore per il PCI dal 1948 al 1957. Nel 1947 diventa assessore ai lavori pubblici del Comune di Modena, incarico che mantiene fino al 1964, redigendo il Piano di ricostruzione (1947) e il Piano regolatore (1958). È autore di gran parte degli edifici pubblici della ricostruzione postbellica modenese, nonché di molti edifici privati, in parte in collaborazione con Vinicio Vecchi. Vinicio Vecchi (Modena 1923-2007) Diplomato al Regio Istituto d’Arte di Modena, dopo essersi iscritto alla Scuola di Architettura di Roma si laurea al Politecnico di Milano nel 1952. Collabora attivamente con Mario Pucci nella realizzazione di importanti opere pubbliche. Progetta autonomamente, a partire dagli anni Cinquanta, un vastissimo numero di opere, fra cui edifici residenziali, industriali (per committenti privati) ed edifici pubblici. Per il numero dei progetti e per la qualità, Vecchi diventa architetto di riferimento per le sale cinematografiche in varie regioni italiane e all’estero, oltre che nella sua città.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Montedoro Laura (a cura di) 2004 La città razionalista. Modelli e frammenti. Urbanistica e architettura a Modena. 1931-1965 RFM Raccolte Fotografiche Modenesi Modena 264-266 Si
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No
Fontana Lucio, Mazzeri Catia (a cura di) 2008 Vinicio Vecchi. Un architetto e la sua città. Materiali di studio, primo regesto delle opere, testimonianze Edicta Edizioni Parma No
Fontana Lucio 2010 Vinicio Vecchi (1923 - 2007) progettista di 60 sale cinematografiche, in S. Caccia (a cura di), Luoghi e architetture del cinema in Italia ETS Pisa 215-232 No
Fontana Lucio, Barbieri Carla (a cura di) 2010 Modena: il cinema e i cinema: le sale cinematografiche e i progetti dell'architetto Vinicio Vecchi. Una mostra e quattro conferenze: materiali di studio Edita Parma Si
Mazzeri Catia, Bulgarelli Vanni (a cura di) 2013 Città e architetture. Il Novecento a Modena Cosimo Panini Modena 345 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Vinicio Vecchi Vinicio Vecchi Biblioteca Poletti, Modena Sale cinematografiche
Settore T.U.Q.E - Comune di Modena prot. 339/54 – 440/57

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Prospetto principale Prospetto principale Archivio Vinicio Vecchi, Biblioteca Poletti, Modena
Vista della sala interna Vista della sala interna Archivio Vinicio Vecchi, Biblioteca Poletti, Modena
Vista dell’atrio di ingresso con le decorazioni di Luciano Giberti Vista dell’atrio di ingresso con le decorazioni di Luciano Giberti Archivio Vinicio Vecchi, Biblioteca Poletti, Modena
Vista del fronte principale Vista del fronte principale R. Vlahov 2007, Courtesy IBC
Vista del fronte principale Vista del fronte principale R. Vlahov 2007, Courtesy IBC

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Comune di Modena Visualizza
Patrimonio culturale dell'Emilia Romagna - Vinicio Vecchi Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Federico Ferrari
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 05/06/2024

Revisori:

Stefano Setti