Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

VILLA TREVES

Scheda Opera

  • Elaborati progettuali: piante
  • Il fronte sud
  • Particolare del fronte nord
  • Il fronte nord
  • Particolare del porticato
  • Vista generale dalla strada
  • Comune: Courmayeur
  • Località: Pussey
  • Denominazione: VILLA TREVES
  • Indirizzo: Strada Pussey N. 28
  • Data: 1967 - 1970
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Pietro Derossi, Giorgio Ceretti
Descrizione

La forte pendenza del suolo ha suggerito al progettista una soluzione su tre piani degradanti creando così un oggetto edilizio fortemente legato alla specificità del sito più che altro dal punto di vista della concezione spaziale che non da espliciti e banali riferimenti alla tradizione architettonica locale.
La villa ospita al piano terra un ampio soggiorno, la sala da pranzo, la cucina ed i servizi, al secondo piano quattro camere e al terzo livello la quinta camera con i rispettivi servizi.
Le piante ai vari livelli si rastremano in modo decentrato man mano che si sale mantenendo il filo di facciata costante sui lati nord ed ovest, da un lato per adattarsi alla topografia del sito, dall’altro per rendere più aperti i lati sud ed est attraverso il porticato al piano terra e le finestrature disposte a nastro nei piani superiori. La linea di colmo, in posizione diagonale, si mantiene costante rafforzando ulteriormente la composizione.
I pilastri e le murature sono interamente realizzate con blocchi di cemento “vibrapac” al cui interno sono state inserite delle armature metalliche di rinforzo. La copertura del tetto è in piccole lose del Trentino, i serramenti in pino di Bosnia e le ante ripiegabili a bandiera sono realizzate in legno di larice.
Come in altre opere coeve di Derossi, anche in questo progetto convivono elementi estremamente contradditori che lo rendono intrigante: l’adattamento dell’impianto insediativo alla particolarità del sito con la standardizzazione delle scelte costruttive, la scelta di tecnologie per l’epoca innovative (il vibrapac armato ad esempio) con l’utilizzo di elementi più artigianali (come le finiture in legno dei serramenti o la copertura in lose).

Info
  • Progetto: 1967 - 1968
  • Esecuzione: 1968 - 1970
  • Tipologia Specifica: Casa monofamiliare
  • Committente: privato
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: residenza
  • Destinazione attuale: residenza
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Giorgio Ceretti Progetto architettonico Progetto SI
Pietro Derossi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://www.derossiassociati.it/progetti/ SI
Impresa Sartorio Direzione lavori Esecuzione NO
  • Strutture: Blocchi di cemento armati, solai in cemento armato
  • Materiale di facciata: Blocchi di cemento
  • Coperture: Lose
  • Serramenti: Legno
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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La villa ospita al piano terra un ampio soggiorno, la sala da pranzo, la cucina ed i servizi, al secondo piano quattro camere e al terzo livello la quinta camera con i rispettivi servizi.
Le piante ai vari livelli si rastremano in modo decentrato man mano che si sale mantenendo il filo di facciata costante sui lati nord ed ovest, da un lato per adattarsi alla topografia del sito, dall’altro per rendere più aperti i lati sud ed est attraverso il porticato al piano terra e le finestrature disposte a nastro nei piani superiori. La linea di colmo, in posizione diagonale, si mantiene costante rafforzando ulteriormente la composizione. 
I pilastri e le murature sono interamente realizzate con blocchi di cemento “vibrapac” al cui interno sono state inserite delle armature metalliche di rinforzo. La copertura del tetto è in piccole lose del Trentino, i serramenti in pino di Bosnia e le ante ripiegabili a bandiera sono realizzate in legno di larice. 
Come in altre opere coeve di Derossi, anche in questo progetto convivono elementi estremamente contradditori che lo rendono intrigante: l’adattamento dell’impianto insediativo alla particolarità del sito con la standardizzazione delle scelte costruttive, la scelta di tecnologie per l’epoca innovative (il vibrapac armato ad esempio) con l’utilizzo di elementi più artigianali (come le finiture in legno dei serramenti o la copertura in lose).
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo: D.Lgs. 42/2004
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 38
  • Particella: 1124

Note

Area sottoposta a vincolo paesaggistico ai sensi del D.Lgs. 42/2004

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Cerruti Mario 1971 Residenze in collina e in montagna L’Architettura n.184 640-643 No
Garnero Alessandro 1995 Pietro Derossi: un itinerario progettuale L’Architettura n. 473 186 No
Derossi Pietro 2000 Per un’architettura narrativa. Architetture e progetti 1959-2000 Skira Milano No
Nebbia Giuseppe 2002 Architettura Moderna in Valle d’Aosta. Il secondo Novecento Musumeci Editore Quart (AO) 155 No
De Rossi Antonio 2005 Architettura moderna alpina in Piemonte e Valle d’Aosta Allemandi Torino 61 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Elaborati progettuali: piante Elaborati progettuali: piante
Il fronte sud Il fronte sud
Particolare del fronte nord Particolare del fronte nord
Il fronte nord Il fronte nord
Particolare del porticato Particolare del porticato
Vista generale dalla strada Vista generale dalla strada

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Accademia Nazionale di San Luca - Pietro Derossi Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Regione Autonoma Valle D'Aosta
Titolare della ricerca: Fondazione Courmayeur Mont Blanc
Responsabile scientifico: Roberto Dini, Giuseppe Nebbia


Scheda redatta da Roberto Dini
creata il 31/12/2014
ultima modifica il 03/05/2024

Revisori:

Mezzino Davide 2022