Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

RASCARD GARELLI

Scheda Opera

  • I rilievi dell'architettura valdostana di Mollino
  • Il fronte sud
  • Vista generale da nord-est
  • Vista generale da nord-ovest
  • Vista generale da ovest
  • Particolare del basamento
  • Particolare
  • Particolare della scala di accesso
  • Vista da est
  • Comune: Ayas
  • Località: Champoluc
  • Denominazione: RASCARD GARELLI
  • Indirizzo: Rue Prabochon
  • Data: 1963 - 1965
  • Tipologia: Strutture ricettive
  • Autori principali: Carlo Mollino
Descrizione

Più che a un progetto di recupero, l’intervento di Mollino è assimilabile ad una operazione artistica di stampo “ready made” in cui la vecchia struttura viene completamente decontestualizzata dalle funzioni e dalla localizzazione originaria per acquisire nuovi significati, anche alla luce di alcuni elementi integrativi.
L’antico rascard Taleuc, precedentemente localizzato in un sito a monte, viene completamente smontato, i pezzi vengono censiti e numerati e la struttura filologicamente ricostruita a valle, sopraelevata di un piano e posata su di un nuovo basamento in cemento armato e pietra a vista.
Interessante rilevare come questo intervento sia il frutto di una consapevole operazione stilistica fatta da un Mollino che ben conosceva la tipologia delle costruzioni rurali valdostane, avendole studiate e rilevate in gioventù. In questo caso l’architettura antica non costituisce però né uno schema a cui rimanere fedeli né uno spunto progettuale da riprendere e deformare, quanto piuttosto una sorta di “prodotto” artigianale seriale da utilizzare secondo i dettami della prefabbricazione.
In questa insolita interpretazione egli utilizza inoltre alcuni elementi della tradizione costruttiva locale denunciandone con forza la loro rinnovata funzione. Si pensi al caso dei nuovi pilastri a fungo (i “boleri”) che vengono concepiti come dei monoliti di granito rimodellati – non più dei ceppi di legno sormontati da una ruota in pietra – perdendo il loro ruolo originario (strutturale e di protezione dai roditori) e contraddicendo così l’interpretazione “funzionalista”. O ancora all’inserimento della lunga finestra a nastro inserita nello stacco tra il basamento e il rascard, la “chalane”, spazio che è stato tamponato per rispondere alle rinnovate esigenze abitative.
Altro aspetto di chiara ispirazione “pop” è l’accostamento alla vecchia struttura di una nuova scala esterna di accesso in cemento armato e metallo, simile a quella di un aeroplano.
Gli interventi sulla parte lignea interessano la sopraelevazione per aggiungere un piano abitativo, la ristrutturazione degli ambienti interni, la sostituzione degli elementi danneggiati, l’inserimento delle ante di oscuramento a ribalta e l’aggiunta delle logge esterne.
Questa soluzione darà purtroppo il via, nei decenni successivi, ad una serie di operazioni simili - ma decisamente meno colte - di riadattamento filologicamente poco corretto di abitazioni storiche o ancora, nel caso di interventi ex novo, a reinterpretazioni kitsch degli stilemi dell’architettura tradizionale.

Info
  • Progetto: 1963 -
  • Esecuzione: - 1965
  • Tipologia Specifica: Casa monofamiliare
  • Committente: Felice Garelli
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: residenza
  • Destinazione attuale: residenza
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Carlo Mollino Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://castellodelvalentino.polito.it/?page_id=3554 SI
  • Strutture: Cemento armato e pietra per il basamento, blockbau in legno per il rascard
  • Materiale di facciata: Legno e pietra a vista
  • Coperture: Lose
  • Serramenti: Legno
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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L’antico rascard Taleuc, precedentemente localizzato in un sito a monte, viene completamente smontato, i pezzi vengono censiti e numerati e la struttura filologicamente ricostruita a valle, sopraelevata di un piano e posata su di un nuovo basamento in cemento armato e pietra a vista. 
Interessante rilevare come questo intervento sia il frutto di una consapevole operazione stilistica fatta da un Mollino che ben conosceva la tipologia delle costruzioni rurali valdostane, avendole studiate e rilevate in gioventù. In questo caso l’architettura antica non costituisce però né uno schema a cui rimanere fedeli né uno spunto progettuale da riprendere e deformare, quanto piuttosto una sorta di “prodotto” artigianale seriale da utilizzare secondo i dettami della prefabbricazione.   
In questa insolita interpretazione egli utilizza inoltre alcuni elementi della tradizione costruttiva locale denunciandone con forza la loro rinnovata funzione. Si pensi al caso dei nuovi pilastri a fungo (i “boleri”) che vengono concepiti come dei monoliti di granito rimodellati – non più dei ceppi di legno sormontati da una ruota in pietra – perdendo il loro ruolo originario (strutturale e di protezione dai roditori) e contraddicendo così l’interpretazione “funzionalista”.  O ancora all’inserimento della lunga finestra a nastro inserita nello stacco tra il basamento e il rascard, la “chalane”, spazio che è stato tamponato per rispondere alle rinnovate esigenze abitative.  
Altro aspetto di chiara ispirazione “pop” è l’accostamento alla vecchia struttura di una nuova scala esterna di accesso in cemento armato e metallo, simile a quella di un aeroplano.
Gli interventi sulla parte lignea interessano la sopraelevazione per aggiungere un piano abitativo, la ristrutturazione degli ambienti interni, la sostituzione degli elementi danneggiati, l’inserimento delle ante di oscuramento a ribalta e l’aggiunta delle logge esterne. 
Questa soluzione darà purtroppo il via, nei decenni successivi, ad una serie di operazioni simili - ma decisamente meno colte - di riadattamento filologicamente poco corretto di abitazioni storiche o ancora, nel caso di interventi ex novo, a reinterpretazioni kitsch degli stilemi dell’architettura tradizionale.

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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 29
  • Particella: -

Note

Area sottoposta a vincolo paesaggistico ai sensi del D.lgs. 42/2004

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Santini Piero 1965 Catalogo Bolaffi dell'architettura italiana 1963-1966 Bolaffi Torino No
Polano Sergio (a cura di) 1989 Carlo Mollino 1905-1973 Electa Milano No
Bolzoni Luciano 1991 Mollino: il Rascard Garelli Frames n. 32 No
Reichlin Bruno 1992 Mollino sulle Alpi Casabella n. 588 30-31 No
Bolzoni Luciano, Carones Maurizio 1996 Il moderno in Valle d’Aosta. 1945-1970 Domus n. 782 No
Bolzoni Luciano 2001 Architettura Moderna in Valle d’Aosta. Il secondo Novecento Musumeci Editore Quart (AO) 51 No
Bolzoni Luciano 2001 Architettura moderna nelle Alpi italiane. Dagli anni Sessanta alla fine del XX secolo Priuli & Verlucca Scarmagno (TO) 60-61 No
Nebbia Giuseppe 2002 Architettura Moderna in Valle d’Aosta. Il secondo Novecento Musumeci Editore Quart (AO) 51 No
Moretto Luca (a cura di) 2003 Architettura moderna alpina in Valle d’Aosta Musumeci Editore Quart (AO) 214-215 No
De Rossi Antonio 2005 Architettura moderna alpina in Piemonte e Valle d’Aosta Allemandi Torino 54-56 No
Brino Giovanni 2005 Carlo Mollino: architettura come autobiografia Idea Books Milano No
Pace Sergio (a cura di) 2006 Carlo Mollino architetto, 1905-1973: costruire le modernità Electa Milano No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
I rilievi dell'architettura valdostana di Mollino I rilievi dell'architettura valdostana di Mollino
Il fronte sud Il fronte sud
Vista generale da nord-est Vista generale da nord-est
Vista generale da nord-ovest Vista generale da nord-ovest
Vista generale da ovest Vista generale da ovest
Particolare del basamento Particolare del basamento
Particolare Particolare
Particolare della scala di accesso Particolare della scala di accesso
Vista da est Vista da est

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Enciclopedia Treccani - Carlo Mollino Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Regione Autonoma Valle D'Aosta
Titolare della ricerca: Fondazione Courmayeur Mont Blanc
Responsabile scientifico: Roberto Dini, Giuseppe Nebbia


Scheda redatta da Roberto Dini
creata il 31/12/2014
ultima modifica il 30/04/2024

Revisori:

Mezzino Davide 2021