EDIFICIO PER SPOGLIATOI E MENSA DELLA FABBRICA MACCHINE DI SANT'ANDREA
Scheda Opera
- Comune: Trieste
- Località: Trieste
- Denominazione: EDIFICIO PER SPOGLIATOI E MENSA DELLA FABBRICA MACCHINE DI SANT'ANDREA
- Indirizzo: Via Gian Rinaldo Carli N. 12
- Data: 1956 - 1958
- Tipologia: Edifici per attività produttive
- Autori principali: Marcello D'Olivo
Descrizione
Nel 1966 venne formata una joint-venture tra L’IRI e la FIAT, in base alla quale le due società rilevavano la Fabbrica Macchine Sant’Andrea accordandosi per trasferire le rispettive produzioni di grossi motori diesel in una nuova società, chiamata Grandi Motori Trieste (confluita in Wärtsilä Italia Spa, nata nel 2000). Il complesso, acquistato dal Lloyd Adriatico (ora di proprietà comunale), procedette alla sua demolizione, risparmiando l'opera di D'Olivo, salvo una pensilina a sbalzo legata all'ingresso.
Dopo la chiusura della Fabbrica Macchine S. Andrea, avvenuto nel corso degli anni ’70, l’intera area industriale è stata smantellata. L’unico corpo rimasto dell’ex fabbrica è lo scheletro dell’edificio per spogliatoi e mensa di D’Olivo. Da diversi decenni è in stato di abbandono.
La struttura dell’edificio e le linee volumetriche sono ancora ben visibili (due corpi esagonali a quattro piani che si incastrano tra loro in un terzo volume che contiene i corpi scala). Anche in questo progetto D'Olivo si è servito di una griglia modulare a maglia triangolare, visibile nell'incisione del pavimento, come base di un'architettura organica legata alla scala umana. La struttura è generata intorno a due grandi blocchi esagonali principali, con lato di dieci moduli, e a due esagoni secondari destinati alle scale. L'edificio a 5 piani è così articolato: i primi due adibiti a spogliatoio, il terzo e il quarto a mensa, il quinto, in attico, a cucina. La scelta di gradinare l'ultimo piano dà leggerezza alla struttura, che pure è di notevoli dimensioni. Due sono gli ingressi: quello principale da Via Carli, da cui partono un ascensore e due blocchi-scala che portano al primo luminosissimo refettorio e a quello superiore, più piccolo, e uno secondario, ad un livello inferiore, dal cortile interno. Un ruolo fondamentale viene rivestito dalle cromie, sia interne che esterne, ora impossibili da cogliere a causa dell'alta vegetazione tutt'intorno. Le parti strutturali grigie volevano contrastare il rosso dei tamponamenti in mattoni facciavista che, salendo, diventano sempre più grandi, denunciando la volontà di D'Olivo di creare luminosi ed aperti spazi per avere un dialogo continuo tra interno ed esterno. D'Olivo si occupò anche degli arredi, di cui non v'è documentazione.
Info
- Progetto: 1956 - 1957
- Esecuzione: 1957 - 1958
- Tipologia Specifica: Edificio industriale
- Committente: CRDA (Cantieri Riuniti dell'Adriatico, società confluita in Italcantieri nel 1966)
- Proprietà: Proprietà pubblica
- Destinazione originaria: attrezzattura collettiva
- Destinazione attuale: abbandonato
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
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Marcello | D'Olivo | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=52786 | SI |
- Strutture: Pilastri in cemento armato e tamponamenti in laterizio
- Materiale di facciata: cemento armato e mattoni a vista
- Coperture: piana in laterocemento, lucernai sulla mensa
- Serramenti: legno
- Stato Strutture: Cattivo
- Stato Materiale di facciata: Cattivo
- Stato Coperture: Cattivo
- Stato Serramenti: Cattivo
- Vincolo: Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Dichiarazione di notevole interesse
- Data Provvedimento: DDR 28/01/2009
- Riferimento Normativo: D. Lgs 42/2004 art. 10, c. 1
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: Tries
- Particella: 6022/
Note
-
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Zucconi Guido (a cura di) | 1998 | Marcello D’Olivo. Architetture e progetti, 1947-1991 | Electa | Milano | 117 | No |
Luppi Ferruccio, Nicoloso Paolo (a cura di) | 2002 | Marcello D’Olivo architetto | Mazzotta | Milano | 193 | No |
Reale Isabella | 2004 | Marcello D’Olivo al villaggio del fanciullo di Opicina, in , Caputo Fulvio, Masau Dan Maria (a cura di) La città delle forme. Architettura e arti applicate a Trieste 1945-1957 | Comune di Trieste | Trieste | 201, 210 | Si |
Skansi Luca | 2005 | scheda in Architettura nel Triveneto dal 1945 ad oggi. Selezione delle opere di rilevante interesse storico-artistico, Dal Co Francesco (a cura di) | Iuav | Venezia | Si | |
Benedetti Andrea, Giadrossi Alessandro, Zanmarchi Alessandro (a cura di) | 2014 | Atlante dei Beni Culturali. Il patrimonio costruito di Trieste | Edizioni Comune di Trieste | Trieste | 319 | No |
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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SAN Archivi degli Architetti - Marcello D'Olivo | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARCTitolare della ricerca: IUAV Venezia - Dipartimento di Storia dell'Architettura
Responsabile scientifico: Francesco Dal Co
Scheda redatta da Roberta Martinis, Matteo D'Ambros, Luka Skansi
creata il 31/12/2015
ultima modifica il 16/04/2024
Revisori:
Università degli Studi di Trieste - Dipartimento di Studi Umanistici, Resp. Scient. Massimo Degrassi 2015
Menzietti Giulia 2022